Teatro Sociale Villani, comunicato stampa 7 novembre-2

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A: Organi di Stampa
LORO SEDI
Comunicato Stampa spettacolo “50 per tre, 150 per te” in occasione dei 150 anni del
Teatro Sociale Villani
Sabato 7 novembre alle 21, la Città di Biella – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con
Storie di Piazza, Factory24, Nuovi Camminanti, Teatro dello Zircone, Teatro OZ, Corpo Locale,
Amici della Lana, presenta “50 per tre, 150 per te” uno spettacolo teatrale realizzato
appositamente per i 150 anni di vita del Teatro Sociale Villani.
La storia porta in scena trasversalmente alcuni momenti musicali, ma soprattutto scene che
racchiudono piccoli e grandi momenti della vita del teatro più importante della città.
Si parte dal benefattore Cipriano Villani colto nel momento del suo lascito datato 1841: di lui
scopriremo le ragioni che motivarono la sua passione per il teatro lette da Selene Villani, ospite
della serata. Si raccontano via via altre storie: quelle della piazza, in stile Storie di Piazza con i
dialoghi al centro della scena, il teatro e il monumento a Quintino Sella protagonisti della vita e
della vitalità dell’ottocentesca città di Biella, col passeggio per le vie, i caffè vivaci e la Fiera di
San Bartolomeo che attirava gente da tutta la Regione. La narrazione ci porterà a scoprire il
velario, il vecchio sipario, che giace ancora oggi appeso in fondo al teatro e che vede raffigurati
Pietro Micca colto nell’attimo dell’accensione della miccia e le Muse dell’arte, sospese su di una
nube. Quante vicende e quanta musica hanno vissuto i nostri protagonisti?
Parole sommesse sono quelle di Annie Vivanti, madre di Viviene Chartres, talentuosa giovane
violinista che infiammò i biellesi nel 1906, ma incontreremo anche i futuristi, e l’illustre Filippo
Tommaso Marinetti che nel 1935 fu ospite al Circolo Sociale. Luigi Pralavorio, uomo di teatro
ma soprattutto ideatore del testo legato al Processo del Babi, che da 32 anni viene portato al
Sociale con protagonista Beppe Pellitteri e il suo gruppo. Anche Pellitteri avrà uno spazio per
chiudere in bellezza questa straordinaria ma molto complessa storia, vissuta attraverso i
Processi, le piazze, il teatro, l'ironia, le canzoni, la satira carnevalesca, con l'occhio attento a
questa città sempre sull’orlo di una crisi di nervi. Dice Pellitteri: «Qui l’oggi è “ades vugumma”
e il futuro è “vugumma” senza ades. A Biella ci piace sentirci quel che non siamo e non
abbiam capito quello che potevamo essere. Qui ci salva solo lo sberleffo e la risata
coinvolgente del Babi – uccello, e il “fate furb” del Gipin contadino, duro come la pietra del
Mucrone». Tutto questo con l’esibizione e le reinterpretazioni in musica di due grandi musicisti:
Andrea Manzoni, pianista biellese trapiantato a Parigi e Simona Colonna, violoncellista albese
adottata da Biella.
«Se il Sociale Villani è il teatro dei biellesi» sottolinea l'assessore Teresa Barresi «è giusto che
siano proprio artisti biellesi con una storia biellese a spegnere insieme agli spettatori le 150
candeline di questo compleanno. Oltre ai valori di storia, intrattenimento e divertimento dello
spettacolo che vedremo sabato 7, c'è il valore del lavoro comune, quello di attori, registi,
musicisti e compagnie che hanno fuso il loro impegno e la loro passione per regalare al
pubblico un momento unico».
I testi sono di Fabio Banfo, Renato D’Urtica e Manuela Tamietti.
Gli attori coinvolti: Fabio Banfo, Anna Bruni, Carlo Cantone, Mirko Cherchi, Noemi Garbo,
Alessandro Germano, Giulia Marletta, Massimo Negro, Carlo Serra, Selene Villani, Beppe
Pellitteri e la Compagnia del Processo del Babi.
Musicisti: Simona Colonna e Andrea Manzoni
Performer: Anna Calamita, Luisella Campesan, Elisabetta Fabbri
Composizione coreografica: Simona Bellino, Corpo Locale/CLIC. Regia: Manuela Tamietti.
Scene e costumi: Laura Rossi, Annalisa Zanni. Grafiche e ricerca fotografica: Franco Marassi
Video: Maurizio Pellegrini. Luci e fonica: Ted Martin Consoli, Franco Roncari
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
Per informazioni: tel. 015 2529345 | [email protected] | www.storiedipiazza.it
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