MUSEO CONTADINO E DELL\`EMIGRAZIONE

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COMUNE DI FRESAGRANDINARIA
Tel. 0873.321136
Fax 0873.322803
Piazzale Municipio, 1
Provincia di
Chieti
66050 Fresagrandinaria (CH)
C.F./P.IVA 00264420696
ccp 12623666
[email protected]
www.comunefresagrandinaria.it
Fresagrandinaria, li 18.12.2014
OGGETTO: LETTERA AI FRESANI: RESIDENTI E NON, PER CONTRIBUIRE ALLA
REALIZZAZONE DEL MUSEO CONTADINO E DELL’EMIGRAZIONE.
PROFONDE ed importanti sono le nostre radici, farle riaffiorare significa
riscoprirle per prenderne coscienza, ritrovare la propria ricchezza culturale nella
conoscenza di un patrimonio fatto di tradizioni spesso ormai solo affidate al
labile filo della memoria di qualche anziano.
CIÒ che si è oggi dipende in buona parte dal nostro passato, perderne le
tracce significherebbe svuotare la nostra identità del senso del tempo, dei
migliori insegnamenti che la nostra storia può darci e lasciarsi abbandonare alla
vana seduzione delle mode.
CIÒ che intendiamo proporre con la realizzazione del “MUSEO
CONTADINO E DELL’EMIGRAZIONE” è una rilettura del come eravamo
volutamente lontana dallo sterile esercizio accademico, è un alzare il velo del
tempo per guardare con occhi nuovi gli oggetti di una forse neanche troppo
antica quotidianità e, tramite essi risalire con la mente ad un “modus vivendi”
stigmatizzato e ritualizzato dall’incessante e tranquillo scorrere delle stagioni.
ECCO, l’espressione della ricerca e l’impegno di questa sfida alla caducità,
un laboratorio-osservatorio che intende suggerire gli stretti legami intercorrenti
tra vecchio e nuovo e di uomo in uomo per cogliere, nell’ignoto genio creativo
dei padri, nuove vie da percorrere per realizzare le aspettative del domani.
QUI inizia la nostra storia, nella consapevolezza di una continuità tra ciò
che è e ciò che sarà.
LA nostra intenzione non è tanto l’oggetto che vorremmo mostrare quanto
lo strumento di lavoro, di vita, di sopravvivenza che diventa testimonianza del
proprio tempo e della propria cultura.
TROVERÀ così una zappa consumata fino in fondo, la falce più volte
raffilata, gli utensili di cucina spesso riparati e non gettati, foto ingiallite ecc.
TUTTO all’insegna di una saggia economia delle risorse, un’economia che
oggi una diffusa cultura dello spreco ci ha sovente fatto dimenticare.
ATTRAVERSO gli oggetti potrà ritrovare una manualità antica, millenaria,
tenace ed austera, che riporta ad antiche memorie, oggi solo sfiorate,
testimonianza di una vera e propria arte povera, umile espressione, nella sua
funzionalità, dell’estetica della nostra civiltà rurale.
LA vita moderna è assai diversa da quella della civiltà contadina. II nostro
ritmo di vita, segnato dal tempo meccanico delle macchine, poco o nulla
concede ad un tempo scandito e misurato sul far delle stagioni, dove la vita
stessa è assimilabile al tempo della terra: l’infanzia e la giovinezza per la
primavera, l’età adulta della maturità per l’estate e la saggezza della senescenza
per l’autunno e l’inverno.
NELLA creazione di questo museo si cercherà di conservare usi e costumi
della civiltà contadina, affinché ciò che fu patrimonio culturale di una civiltà
non vada perso per sempre e possa rendere testimonianza all’uomo della sua
storia quotidiana.
LA tradizione è memoria. Non sempre la memoria è tradizione, così il
Museo, vuole appunto ricondurre alla prima espressione ciò che di tradizionale
resta ancora della terra di FRESAGRANDINARIA affinché di essa, nei propri
figli, non resti solo sangue nelle vene, ma memoria e cultura.
PER questo, amici, abbiamo bisogno del vostro aiuto. Recuperare
materiale storico: foto, manoscritti, lettere, attrezzi e quant’altro si ritenga
possa essere utile.
SI ringrazia per l’attenzione e la speranza che molti di voi, residenti e non
apporti idee e materiale per arricchire il museo di Fresagrandinaria.
IL SINDACO
Giovanni Di Stefano
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