1. ------IND- 2015 0647 DK- IT- ------ 20151202 --- --- PROJET PROGETTO di Decreto riguardante la sicurezza nel montaggio e nell'utilizzo degli impianti elettrici1 In conformità dell'articolo 5, paragrafo 1, punto 2, articolo 7, paragrafo 3, articoli 29-31, articolo 34, paragrafo 2 e articolo 39, della legge n. 525 del 29 aprile 2015 sulla sicurezza degli apparecchi elettrici, degli impianti elettrici e del materiale elettrico (legge sulla sicurezza elettrica), si stabilisce quanto segue1: Capo 1 Ambito di applicazione e definizioni Campo di applicazione Articolo 1. Il presente decreto si applica al montaggio e all'utilizzo di impianti elettrici inferiori a 1 000 V in c.a. o 1 500 V in c.c. Definizioni Articolo 2. Nel presente decreto si utilizzano le seguenti definizioni: 1) Sistemi di illuminazione in spazi pubblici: apparecchi e installazioni di illuminazione all'aperto su sentieri, strade, vie, piazze e affini, accessibili al pubblico. 2) Attrezzature di protezione: attrezzature per sganciatori di sovracorrente o protezioni differenziali. 3) Edifici: case e appartamenti autorizzati a essere utilizzati come abitazioni durante l'intero arco dell'anno e case e appartamenti per vacanze, autorizzati a essere utilizzati per pernottamento. 4) DCL: sistema composto da una presa DCL e un connettore DCL che fornisce all'apparecchio di illuminazione fisso collegamento elettrico a e da un impianto elettrico fisso. 5) Prese informatiche: materiale che grazie alla speciale progettazione di fori di inserimento rende possibile il collegamento di apparecchiature IT e affini, ma che impedisce il collegamento di materiale elettrico a prese normali. 6) Prese per ospedali: prese con interruttore di blocco per prese normali in conformità del decreto sulla sicurezza del materiale elettrico. 7) Connettori da installazione: materiale di collegamento composto da una presa di installazione femmina e da una presa di installazione maschio con mezzo di ritenuta per creare un collegamento permanente, che non è destinato a essere assemblato o smontato sotto carico. Il materiale non è inoltre destinato a essere assemblato o smontato dopo la prima installazione, durante la manutenzione o in fase di conversione dell'impianto elettrico. 8) Gruppi: circuiti elettrici destinati ad alimentare materiale che consuma energia elettrica o prese. 9) Materiale di classe I: materiale elettrico con isolamento come protezione di base e protezione dai guasti di compensazione. 10) Materiale di classe II: materiale elettrico con isolamento come protezione di base e isolamento supplementare come protezione dai guasti o dove protezione di base e dai guasti sono ottenute con isolamento supplementare. 11) Conduttore: parte conduttrice che può trasmettere una data corrente elettrica. 1 12) PELV: sistema elettrico in cui la tensione non supera i valori limite per la bassissima tensione in condizioni di guasto singolo esclusi i guasti a terra in altri circuiti elettrici. 13) RCD: Un interruttore meccanico in grado di stabilire, mantenere e interrompere il flusso di corrente in normali condizioni operative e di provocare l'apertura dei contatti quando la corrente differenziale raggiunge un dato valore alle condizioni date. 14) Responsabile qualificato: persona con istruzione ed esperienza rilevanti, che le consentono di riconoscere i rischi ed evitare i pericoli che l'elettricità può causare. 15) SELV: sistema elettrico in cui la tensione non supera i valori limite per la bassissima tensione in condizioni normali e in condizioni di guasto singolo esclusi i guasti a terra in altri circuiti elettrici. 16) Spina: materiale elettrico con spinotto destinato a essere utilizzato con gli alveoli cilindrici della presa. 17) Presa: materiale elettrico con alveoli cilindrici destinato a essere utilizzato con lo spinotto e le morse d'ingresso per la connessione dei collegamenti elettrici. 18) Circuito: insieme di materiale elettrico in un impianto elettrico protetto contro la sovratensione mediante comune apparecchiatura di protezione. 19) Quadro: combinazione di uno o più pezzi di apparecchiature di comando con apparecchiature elettriche associate per comando, misurazione, trasmissione, protezione, regolazione di tutti i collegamenti interni elettrici e meccanici e delle parti strutturali. 20) Connettore: cavo flessibile utilizzato per il collegamento del materiale elettrico all'impianto elettrico fisso. Capo 2 Adempimento dei requisiti di sicurezza nella legge sulla sicurezza elettrica Articolo 3. Se un impianto elettrico è eseguito in conformità dell'edizione in vigore in Danimarca delle norme per gli impianti elettrici HD 60364, i requisiti di sicurezza di cui all'articolo 3 della legge sulla sicurezza elettrica, cfr. gli articoli 4-15 del presente decreto, sono ritenuti soddisfatti. Paragrafo 2. Se un impianto elettrico non è stato eseguito, o è stato eseguito solo parzialmente, in conformità dell'edizione in vigore in Danimarca delle norme per gli impianti elettrici HD 60364, i requisiti di sicurezza di cui all'articolo 3 della legge sulla sicurezza elettrica, cfr. gli articoli 4-15 del presente decreto, sono ritenuti soddisfatti solo se ciò è documentato. Paragrafo 3. Gli articoli 16-76 del presente decreto devono essere osservati a prescindere dal fatto che l'impianto sia eseguito in conformità del paragrafo 1 o 2 o meno. Paragrafo 4. La data dell'esecuzione dell'impianto elettrico determina l'edizione delle norme, cfr. paragrafo 1, da seguire. Qualora la data di esecuzione dell'impianto elettrico avvenga meno di tre anni dopo la data di fine progettazione è possibile seguire le norme vigenti in Danimarca alla data di fine progettazione per gli impianti elettrici HD 60364. Capo 3 Requisiti di sicurezza generali Articolo 4. Gli articoli 5-15 sviluppano ulteriormente i requisiti di sicurezza dell'articolo 3 della legge sulla sicurezza elettrica. Articolo 5. Un impianto elettrico deve essere collegato a terra in modo che le persone e gli animali domestici siano protetti dai pericoli causati dal contatto con le parti elettriche dell'impianto. 2 Articolo 6. Un impianto elettrico deve essere protetto dai guasti in modo che le persone e gli animali domestici siano protetti dai pericoli causati dal contatto con le parti esposte dell'impianto. Articolo 7. Un impianto elettrico deve essere eseguito in modo tale da evitare il rischio di accensione di materiale combustibile dovuta a sovratemperature o archi elettrici. In condizioni di uso normali del materiale elettrico non deve inoltre esserci rischio di ustioni da parte di persone e animali domestici. Articolo 8. Un impianto elettrico deve essere protetto da sovraccarico, in modo tale da proteggere persone, animali domestici o beni dai pericoli che si possono presentare a causa di sovratemperature o effetti elettromeccanici causati da sovraccarico. Articolo 9. I conduttori, ad eccezione dei conduttori di tensione primaria, e qualsiasi altra parte destinata al trasporto di una corrente di guasto, devono poter condurre tale corrente senza raggiungere una temperatura troppo elevata. Articolo 10. Il materiale elettrico, compresi i conduttori, deve essere fornito di protezione meccanica contro effetti elettromeccanici causati dalle correnti di guasto per prevenire pericoli per persone, animali domestici e beni. Articolo 11. Guasti alle parti conduttrici di corrente nei circuiti elettrici alimentati da diverse tensioni non devono causare pericolo per persone, animali domestici o beni. Articolo 12. Le sovratensioni non devono causare pericolo per persone, animali domestici o beni. Articolo 13. Le sottotensioni e le conseguenti creazioni di tensione non devono causare pericolo per persone, animali domestici o beni. Articolo 14. Un impianto elettrico deve essere immune dai disturbi elettromagnetici, in modo da funzionare correttamente nel dato ambiente. Articolo 15. Qualora si preveda un pericolo o danneggiamento causato da un'interruzione dell'alimentazione, devono essere adottate misure precauzionali nell'impianto elettrico o nel materiale elettrico installato. Capo 4 Progettazione e realizzazione Disposizioni generali Articolo 16. Un impianto elettrico deve essere progettato e realizzato tenendo conto del funzionamento corretto dello stesso per l'utilizzo previsto. Paragrafo 2. Un impianto elettrico deve essere progettato e realizzato tenendo conto delle condizioni ambientali alle quali lo stesso sarà esposto. Paragrafo 3. Qualora il materiale elettrico, parte dell'impianto elettrico, non possieda le qualità richieste al paragrafo 2, è necessario poter garantire un'adeguata protezione supplementare, come parte dell'impianto elettrico finito. Articolo 17. Un impianto elettrico deve essere realizzato in modo corretto e sicuro da persone qualificate. Paragrafo 2. Nell'impianto elettrico si deve utilizzare solo materiale idoneo, che dev'essere installato in conformità delle istruzioni del relativo fabbricante. 3 Paragrafo 3. Le qualità del materiale elettrico non devono essere ridotte durante la realizzazione dell'impianto elettrico. Articolo 18. Nella scelta del sistema di connessione e del metodo di installazione si deve tener conto 1) delle caratteristiche dell'ambiente, 2) delle caratteristiche delle pareti e di altri elementi strutturali atti a sostenere il sistema di connessione, 3) dell'accessibilità del sistema di connessione da parte di persone e animali domestici, 4) della tensione, 5) degli effetti elettromagnetici che possono verificarsi in caso di guasto a terra e cortocircuiti, 6) dei disturbi elettromagnetici, 7) di altri effetti, a cui il sistema di connessione è sottoposto durante la realizzazione o il funzionamento dell'impianto elettrico. Articolo 19. La sezione trasversale dei conduttori deve essere fissata sia per condizioni di funzionamento normali che per condizioni di guasto tenendo conto 1) della loro più alta temperatura permessa, 2) della caduta di tensione permessa, 3) degli effetti elettromeccanici che possono verificarsi in caso di guasto a terra e cortocircuiti, 4) di altri effetti meccanici a cui possono essere sottoposti i conduttori, 5) della impedenza maggiore in relazione alla funzione di protezione contro la corrente di guasto, e 6) del metodo di installazione. Articolo 20. Un impianto elettrico, altri impianti e oggetti devono essere realizzati e posizionati in modo tale da evitare effetti di danneggiamento reciproci tra gli stessi. Articolo 21. Altri impianti che non presentano collegamento o connessione all'impianto elettrico devono essere separati dall'impianto elettrico in modo tale da permettere di lavorarci senza intervenire sull'impianto elettrico. Articolo 22. Il materiale elettrico deve essere posizionato in modo tale da facilitare il suo utilizzo, controllo, riparazione, manutenzione e accesso ai suoi collegamenti ad eccezione 1) dei sistemi destinati alla messa a terra, 2) dei sistemi inguainati o integrati, 3) dei collegamenti tra un cavo freddo e degli elementi caldi negli impianti di riscaldamento a parete e pavimento e cavi di riscaldamento, 4) di un sistema realizzato tramite saldatura, brasatura, brasatura forte o adeguati attrezzi di compressione, o 5) di un sistema facente parte del materiale elettrico conforme alla normativa pertinente per il materiale elettrico. Articolo 23. Nella realizzazione e collocamento di altri oggetti in prossimità di un impianto elettrico esistente, le operazioni di utilizzo, controllo, riparazione, manutenzione e accesso ai suoi collegamenti devono poter essere eseguite facilmente. Articolo 24. Un impianto elettrico deve essere realizzato in conformità delle norme vigenti al momento della realizzazione. Paragrafo 2. In caso di variazioni successive dell'impianto elettrico, tra cui lo spostamento del quadro, è necessario seguire le norme vigenti al momento della variazione. 4 Articolo 25. Se cambia l'utilizzo o caratteristica di un ambiente, l'impianto elettrico deve essere adeguato al nuovo utilizzo o caratteristica. Paragrafo 2. Se il collegamento del materiale elettrico comporta un cambio di utilizzo o caratteristica di un ambiente, detto collegamento non può essere effettuato prima di aver adeguato l'impianto elettrico in tutto l'ambiente al nuovo utilizzo o caratteristica. Sistemi di alimentazione Articolo 26. Un impianto elettrico alimentato da una rete di distribuzione a bassa tensione deve essere realizzato come sistema TN nei seguenti casi, sempre che l'impianto elettrico che alimenta l'impianto sia realizzato come sistema TN: 1) quando la rete di distribuzione a bassa tensione è realizzata come sistema TN. 2) Quando l'impianto elettrico è alimentato dalla propria cabina di trasformazione. 3) Quando la conduttura di allacciamento proviene direttamente dalla cabina di trasformazione ed è realizzata con cavo. 4) Quando un sistema TN è già utilizzato nell'impianto elettrico. 5) Quando il proprietario dell'impianto elettrico ha concesso un permesso speciale. Paragrafo 2. Il proprietario dell'impianto elettrico può negare il permesso all'utilizzo di un sistema TN nei casi di cui sopra al paragrafo 1, punti 2 e 3, esclusivamente se esistono eccessive difficoltà tecniche nella realizzazione di un sistema TN nella rete di distribuzione a bassa tensione esistente. Paragrafo 3. Il sistema TN può essere utilizzato senza permesso del proprietario dell'impianto elettrico nei casi di cui sopra al paragrafo 1, punti 1 e 4. Articolo 27. Negli edifici non è permesso disporre di un sistema TN-C dopo il primo quadro o punto di distribuzione. Dopo il primo quadro o punto di distribuzione è necessario utilizzare sempre conduttori distinti di protezione e conduttori del neutro. Paragrafo 2. In caso di ampliamento o variazione di un impianto elettrico esistente e di cabine di trasformazione, il paragrafo 1 non si applica. Installazione di quadri Articolo 28. Davanti ai quadri la cui larghezza o altezza è maggiore di 1 metro, deve esserci uno spazio libero di almeno 1 metro in tutta la larghezza del quadro e dal pavimento al suo bordo superiore, e comunque almeno 2 metri sopra il pavimento. Paragrafo 2. Deve esserci almeno 1 metro di spazio libero lungo la sezione di un quadro o componente con sporgenza maggiore. Nel posizionamento di quadri adiacenti, a una distanza minore di 1 metro l'uno dall'altro, essi sono considerati in questo contesto come un quadro unico. Paragrafo 3. Le canalizzazioni elettriche non sono comprese nel paragrafo 1. Articolo 29. Gli apparecchi di commutazione e comando, compresi gli apparecchi di protezione, devono essere forniti di etichettatura esplicativa, riportante quali parti dell'impianto elettrico comandano. Paragrafo 2. Qualora non esista l'eventualità di confusione tra i dispositivi, il paragrafo 1 non si applica. Articolo 30. Su ogni sganciatore di sovracorrente deve essere visibile un'etichettatura durevole che fornisca la corrente nominale massima consentita del fusibile o la corrente di presa di un avvolgimento massima consentita per apparecchiature regolabili. Paragrafo 2. Se uno sganciatore di sovracorrente ha varie finalità, l'etichettatura vale per il minore dei valori consentiti. 5 Attrezzature di protezione Articolo 31. Le proprietà delle attrezzature di protezione devono essere fissate tenendo conto della funzione dell'attrezzatura. Paragrafo 2. L'attrezzatura di protezione deve funzionare con valori di corrente, tensione e tempo adeguati alle proprietà del circuito e al rischio di pericolo per persone, animali domestici o beni. Interruzione e separazione Articolo 32. Deve essere installato materiale elettrico per l'interruzione dell'impianto elettrico, in modo tale da permettere sia l'interruzione che la separazione dell'impianto elettrico, del circuito o dei singoli dispositivi richiesti per il funzionamento, controllo, ricerca guasto, prova, manutenzione e riparazione. Paragrafo 2. Ogni circuito deve poter essere separato da ogni conduttore di alimentazione sotto tensione. La separazione può essere comune a più circuiti, se le condizioni di funzionamento lo permettono. Articolo 33. Qualora in un impianto elettrico ci sia la necessità di interruzione istantanea dell'alimentazione di corrente per evitare percoli per persone, animali domestici o beni, è necessario installare un interruttore di emergenza, facilmente riconoscibile, efficiente e veloce da utilizzare. Protezione supplementare con RCD Articolo 34. Negli impianti elettrici fissi, le prese per utilizzo domestico e affini con corrente nominale fino a 20 A e altri punti di alimentazione in impianti elettrici fissi con sganciatore di sovracorrente fino a 32 A devono includere la protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione. Paragrafo 2. Come attrezzatura di protezione deve essere utilizzato un dispositivo di protezione differenziale (RCD) con corrente residua massima di 30mA. Paragrafo 3. Le prese per utensili singoli, che per ragioni operative non sono comprese dalla protezione RCD con corrente residua massima di 30mA, cfr. paragrafo 2, devono essere protette mediante interruzione automatica dell'alimentazione tramite altra attrezzatura di protezione non RCD con corrente residua massima di 30mA. Paragrafo 4. Le prese di cui al paragrafo 3 devono essere posizionate o essere marcate in modo tale da evitare il loro utilizzo per l'accensione di altri utensili. Paragrafo 5. I requisiti di cui al paragrafo 1 non si applicano a: 1) un impianto elettrico o sue parti a cui sia collegato esclusivamente materiale di classe II, e l'impianto elettrico in questione non presenti prese o altri punti di alimentazione. 2) Un impianto elettrico con prese o altri punti di alimentazione protetti mediante circuito separato o mediante bassissima tensione, SELV o PELV. 3) Un impianto elettrico con regime di neutro IT e monitoraggio di isolamento. 4) Altri punti di alimentazione che, per ragioni operative, non si intende proteggere con RCD con una corrente residua massima di 30mA. Tali punti di alimentazione devono in questo caso essere protetti mediante interruzione automatica dell'alimentazione tramite altra attrezzatura di protezione. 5) Prese di ospedali e informatiche, collegate a conduttori di protezione efficienti, che per ragioni operative non è possibile o non è consigliabile proteggere con RCD con una corrente residua massima di 30mA. Tali prese devono in questo caso essere protette mediante interruzione automatica dell'alimentazione tramite altra attrezzatura di protezione. Etichettatura Articolo 35. Devono essere affissi cartelli o avvisi idonei dove sia necessario per ragioni di sicurezza e per evitare pericoli per persone, animali domestici o beni. Paragrafo 2. Gli apparecchi di commutazione e comando devono essere forniti di etichettatura esplicativa, riportante quali parti dell'impianto elettrico comandano, a meno che non esista possibilità di confusione. 6 Paragrafo 3. I sistemi di cavi devono essere posizionati o marcati in modo tale da favorirne l'identificazione in caso di ispezione, prova, riparazione o variazione dell'impianto elettrico. Conduttori Articolo 36. I collegamenti tra i conduttori stessi e tra i conduttori e altro materiale devono fornire un contatto elettrico duraturo e resistente e avere adeguata potenza meccanica e protezione. Paragrafo 2. I collegamenti devono essere realizzati in involucri idonei, in grado di fornire sufficiente protezione meccanica. Paragrafo 3. Non sono richiesti involucri nel collegamento di conduttori di protezione, compresi i conduttori di compensazione, a parti conduttrici esterne. Paragrafo 4. Non sono richiesti involucri nell'assemblaggio o interconnessioni tra conduttori di protezione alimentati separatamente, compresi i conduttori per collegamenti di compensazione, a condizione che la sezione trasversale del conduttore sia minore di 4 mm2. Articolo 37. Nei punti di alimentazione per il materiale elettrico, l'impianto elettrico fisso deve essere collegato in una scatola di derivazione, rosetta, interruttore, presa o in uno spazio di collegamenti chiuso nel materiale elettrico fisso. Articolo 38. Un conduttore di protezione deve essere di colore verde/giallo. Paragrafo 2. Un conduttore verde/giallo può esclusivamente essere utilizzato come conduttore di protezione. Articolo 39. Se in un impianto elettrico si utilizza una compensazione potenziale di protezione deve essere presente un collettore principale di terra a cui collegare 1) i collegamenti di compensazione ai fini di protezione, 2) i conduttori di terra, e 3) i conduttori di protezione. Paragrafo 2. Se nell'impianto elettrico si utilizzano conduttori di terra di funzione, questi devono anche essere collegati al collettore principale di terra. Posa dei cavi nel terreno Articolo 40. I cavi devono essere posizionati nel terreno ad almeno 0,35 m di profondità. Paragrafo 2. I cavi a meno di 0,7 m di profondità devono essere protetti da tubi, profili a U o piastre di copertura. Paragrafo 3. I cavi a più di 0,7 m di profondità non richiedono una protezione supplementare meccanica, a condizione che si apponga un nastro di segnalazione circa 0,2 m sopra al cavo. Qualora ci siano più cavi con meno di 0,2 m tra i cavi più periferici, è sufficiente solo un nastro di segnalazione. Paragrafo 4. I cavi portati dal suolo all'aperto devono essere meccanicamente protetti sia nel sottosuolo che sopra con tubi di ferro zincati, tubi di acciaio, ferro cavo o tubi di plastica per una pressione di esercizio di almeno 0,6 MPa. Paragrafo 5. I cavi contenenti esclusivamente circuiti SELV e PELV non sono compresi dai paragrafi 1-4, ma devono essere marcati con nastri di segnalazione. Articolo 41. Le piastre di copertura, i tubi e i profili a U di materiale plastico per la protezione di cavi interrati e i nastri di segnalazione di materiale plastico per la marcatura di cavi interrati devono essere di colore rosso. Paragrafo 2. Le piastre di copertura devono avere una larghezza di almeno 100 mm ed essere fornite della seguente avvertenza: CAVO ELETTRICO Paragrafo 3. I nastri di segnalazione devono avere una larghezza di almeno 25 mm, uno spessore di almeno 0,3 mm ed essere forniti della seguente avvertenza: CAVO ELETTRICO 7 Paragrafo 4. L'avvertenza di cui ai paragrafi 2-3 deve 1) avere un'altezza dei caratteri di almeno 10 mm, 2) essere di colore nero e 3) essere ripetuta con uno spazio di al massimo 200 mm tra ogni testo. Paragrafo 5. Per le piastre di copertura, il paragrafo 4, punto 2, si applica solamente se queste sono marcate con apposizione di timbro. Connettori da installazione Articolo 42. I connettori da installazione devono 1) essere installati in un involucro apribile esclusivamente mediante l'impiego di attrezzi, 2) essere posizionati fuori dalla normale portata, almeno 2,5 metri al di sopra del pavimento, o 3) essere posizionati in un vano dell'edificio. Paragrafo 2. I connettori da installazione possono essere assemblati e separati esclusivamente quando non sono in tensione. Prese e spine per uso domestico e affini Articolo 43. Nell'impianto elettrico è possibile installare esclusivamente prese e spine a uso domestico in conformità del decreto sul materiale elettrico. Articolo 44. Nell'impianto elettrico deve esserci la seguente relazione tra la corrente nominale della presa e la corrente nominale della protezione contro i cortocircuiti più vicina che la precede: 1) per prese con corrente nominale di 10 A e 13 A, la corrente nominale massima per la protezione contro i cortocircuiti deve essere 13 A. 2) Per prese con corrente nominale di 16 A, la corrente nominale massima per la protezione contro i cortocircuiti deve essere 16A. Articolo 45. Le spine per ospedali possono essere esclusivamente installate in ospedali e ambienti affini. Paragrafo 2. Le spine per ospedali possono essere collegate esclusivamente a speciale materiale per ospedali fornito di prese per ospedali. Punti di alimentazione Articolo 46. I conduttori di protezione dai punti di alimentazione devono essere condotti a materiale di classe I. Paragrafo 2. Negli edifici, il paragrafo 1 non si applica al materiale di classe I trasportabile collegato a prese, se l'impianto elettrico è protetto tramite RCD con una corrente residua massima di 30 mA, fatto salvo il paragrafo 3. Paragrafo 3. Negli edifici realizzati dopo il 1° luglio 2016 il conduttore di protezione deve essere condotto a materiale di classe I trasportabile collegato a prese. Articolo 47. Il numero dei punti di alimentazione nell'impianto elettrico fisso deve essere adeguato al numero degli apparecchi previsti e posizionato in modo tale e in luoghi tali da evitare l'utilizzo di conduttori elettrici di lunghezza non necessaria. 8 Collegamento di materiale elettrico all'impianto elettrico fisso con conduttori elettrici Articolo 48. Il collegamento del materiale elettrico con conduttore elettrico all'impianto elettrico fisso deve essere realizzato o mediante collegamento tramite spina o tramite una presa o simile, dove il cavo di collegamento sia sgravato da trazione e sia salvaguardato da torsione tramite un tipo di sgravio che è parte del materiale elettrico dell'impianto elettrico fisso a cui viene collegato il conduttore elettrico. Paragrafo 2. Un conduttore elettrico deve essere collegato all'impianto elettrico fisso nello spazio o all'aperto dove si utilizza il materiale elettrico. Quanto sopra non si applica al materiale elettrico che è spostato durante l'utilizzo. Paragrafo 3. I conduttori elettrici non devono essere sottoposti a danneggiamenti meccanici, chimici o termici. Edifici Articolo 49. Gli articoli 50-54 si applicano agli impianti elettrici nel singolo edificio e agli impianti elettrici al di fuori dell'edificio quando questi sono alimentati dall'edificio. Articolo 50. RCD di tipo AC non possono essere utilizzati come protezione dai guasti negli edifici. Articolo 51. Le attrezzature di protezione devono essere posizionate nell'edificio cui appartengono. Paragrafo 2. L'attrezzatura di protezione non deve essere posizionata al di sopra di 2,2 m sopra il pavimento. Se l'attrezzatura di protezione è posizionata al di sotto di 1 m sopra il pavimento deve essere posta in un armadio che possa essere chiuso. Paragrafo 3. L'attrezzatura di protezione può essere posizionata in altri spazi appartenenti all'edificio ma che non hanno diretto accesso dall'edificio. Quanto sopra non si applica se l'accesso avviene esclusivamente tramite aree comuni come scale, corridoi, sentieri e simili. Paragrafo 4. Nelle istituzioni con edifici per persone non autosufficienti, l'attrezzatura di protezione può essere posizionata al di fuori dell'edificio a condizione che l'istituzione sia sempre presidiata. Articolo 52. Il numero dei gruppi che alimentano prese da 250 V e altri punti di alimentazione per apparecchi di illuminazione e utensili con minor consumo di energia nel tempo deve essere almeno corrispondente all'area totale dell'edificio diviso 50. Devono comunque esserci almeno due gruppi. Paragrafo 2. L'area totale degli edifici si determina in conformità delle indicazioni del registro delle costruzioni e degli edifici. Paragrafo 3. Un gruppo a due o tre fasi è considerato come un gruppo. Paragrafo 4. Quanto segue non fa parte del numero dei gruppi di cui al paragrafo 1: 1) gruppi per utensili che hanno un maggior consumo di energia nel tempo. 2) Gruppi a cui si collegano utensili a 1 fase con corrente nominale maggiore di 6A e dove si possa prevedere che il circuito sia sotto carico per più di 2 ore. Articolo 53. Il numero delle prese da 250 V nell'impianto elettrico fisso deve corrispondere almeno a una ogni 4 m2 iniziati. Paragrafo 2. In cucina devono essere posizionate almeno tre prese. Devono essere posizionate dove si pensa di utilizzare gli utensili con spine trasportabili e devono essere divise in almeno due gruppi. Paragrafo 3. Negli angoli cottura deve esserci almeno una presa, da posizionare dove si pensa di utilizzare gli utensili con spine trasportabili. Punto 4. Le stanze wc e le stanze da bagno non sono comprese nel paragrafo 1. Deve comunque essere presente almeno una presa a meno che la stanza da bagno sia così piccola che altri requisiti di sicurezza impediscono il collocamento delle prese. Paragrafo 5. Garage, aree di parcheggio, solai, ripostigli e simili non sono compresi nel paragrafo 1. 9 Articolo 54. Nei punti di alimentazione per apparecchiature di illuminazione fisse devono essere posizionate fascette, DCL per uso domestico in conformità di DS/EN 61995 o prese per lampade o spine in conformità di DS 60884-2-D1 in modo che il collegamento possa essere effettuato senza intervenire sull'impianto elettrico fisso. Aree a rischio di esplosione Articolo 55. La realizzazione di impianti elettrici in aree a rischio di esplosione deve essere eseguita in conformità di DS/EN 60079-14. Impianti elettrici temporanei Articolo 56. Se un impianto elettrico temporaneo è mantenuto per più di tre mesi, lo stesso deve essere ispezionato ogni tre mesi da una ditta di installatori elettrici. Paragrafo 2. Il proprietario o utente dell'impianto elettrico temporaneo è responsabile dell'esecuzione dell'ispezione e della rimozione dell'impianto dopo l'utilizzo. Capo 5 Impianti elettrici esistenti Protezione supplementare con RCD Articolo 57. Negli impianti elettrici esistenti, le prese per utilizzo domestico e affini con corrente nominale fino a 16 A e altri punti di alimentazione in impianti elettrici fissi con sganciatore di sovracorrente fino a 20 A devono includere una protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione. Paragrafo 2. Come attrezzatura di protezione deve essere utilizzato un RCD con corrente residua massima di 30mA. Paragrafo 3. Le prese per utensili singoli che per ragioni operative non sono comprese dalla protezione RCD con corrente residua massima di 30mA, cfr. paragrafo 2, devono essere protette mediante interruzione automatica dell'alimentazione tramite altra attrezzatura di protezione non RCD con corrente residua massima di 30mA. Paragrafo 4. Le prese di cui al paragrafo 3 devono essere posizionate o essere marcate in modo tale da evitare il loro utilizzo per l'accensione di altri utensili. Paragrafo 5. I requisiti di cui al paragrafo 1 non si applicano a: 1) impianti elettrici o loro parti a cui sia collegato esclusivamente materiale di classe II, e l'impianto elettrico in questione non presenti prese o altri punti di alimentazione. 2) Impianti elettrici con prese o altri punti di alimentazione protetti mediante circuito separato o mediante SELV o PELV. 3) Impianti elettrici con regime di neutro IT e monitoraggio di isolamento. 4) Altri punti di alimentazione che, per ragioni operative, non si intende proteggere con RCD con una corrente residua massima di 30mA. Tali punti di alimentazione devono in questo caso essere protetti mediante interruzione automatica dell'alimentazione tramite altra attrezzatura di protezione. 5) Prese di ospedali e informatiche, collegate a conduttori di protezione efficienti, che per ragioni operative non è possibile o non è consigliabile proteggere con RCD con una corrente residua massima di 30mA. Le prese per questi utensili devono in questo caso essere protette mediante interruzione automatica dell'alimentazione tramite altra attrezzatura di protezione. 10 6) Impianti elettrici esistenti con circuiti dove è richiesto che un guasto non comprometta il funzionamento corretto di un altro circuito e dove l'installazione di un RCD potrebbe comportare che questo requisito non possa essere soddisfatto. Variazioni o ampliamenti Articolo 58. In caso di ampliamento o variazione di un impianto elettrico esistente bisogna assicurare che il valore nominale e i rapporti con il materiale elettrico esistente che deve sopportare un carico supplementare siano sufficienti per le situazioni ampliate o variate. I collegamenti a terra e di compensazione devono inoltre essere sufficienti, se questi sono necessari per i provvedimenti di protezione utilizzati tenendo conto della sicurezza nell'ampliamento o variazione. Articolo 59. In caso di ampliamento o variazione di un impianto elettrico esistente con al massimo due punti di alimentazione, è permesso omettere il conduttore di protezione, se nell'impianto esistente il conduttore di protezione non è presente, a condizione che l'ampliamento o variazione preveda una protezione con RCD con una corrente residua massima di 30 mA. Articolo 60. In un impianto elettrico esistente è permesso inserire un elettrodo a terra separato senza collegarlo al collettore principale di terra se questo non è presente nell'impianto. Paragrafo 2. Parti conduttrici esposte che possono essere contemporaneamente toccate devono comunque essere collegate allo stesso elettrodo di terra. Articolo 61. Non è possibile effettuare variazioni che compromettono la sicurezza in un impianto elettrico esistente. Quadri esistenti Articolo 62. Un quadro esistente, parte di un impianto elettrico, può, all'interno dell'involucro esterno esistente, essere sottoposto a servizio di assistenza, riparato, modificato e ampliato in conformità delle indicazioni del fabbricante e dei requisiti e disposizioni vigenti al momento della costruzione e installazione del quadro. Paragrafo 2. Un ampliamento al di fuori dell'involucro esterno esistente è considerato un nuovo quadro che deve soddisfare i requisiti e disposizioni vigenti al momento. Paragrafo 3. Se un quadro esistente viene spostato, esso deve soddisfare i requisiti e disposizioni vigenti al momento dello spostamento. Articolo 63. Se un quadro esistente, rientrante nella protezione dai guasti, viene modificato o ampliato, la modifica o ampliamento devono anch'essi rientrare nella protezione dai guasti. Articolo 64. Se un quadro esistente senza protezione dai guasti è modificato o ampliato all'interno dell'involucro esistente, non si richiede protezione dai guasti per la modifica o ampliamento del quadro esistente. Paragrafo 2. Se un quadro esistente è ampliato con nuovi moduli, l'ampliamento deve essere protetto tramite isolamento totale. Paragrafo 3. La protezione tramite interruzione automatica di alimentazione deve essere realizzata esclusivamente se nell'entrata del quadro o davanti al quadro è posizionata dell'attrezzatura di protezione che interrompe l'alimentazione in caso di guasto. 11 Interruttori di tensione d'errore Articolo 65. Gli interruttori di tensione d'errore devono essere sostituiti quando l'impianto elettrico è realizzato in conformità delle disposizioni per impianti elettrici vigenti al momento della realizzazione o delle modifiche successive. Articolo 66. I conduttori di protezione e i conduttori di terra per gli interruttori di tensione d'errore non devono essere collegati al collegamento di compensazione principale. Punti di alimentazione in impianti elettrici senza conduttore di protezione efficiente Articolo 67. Il materiale di classe I può essere collegato a un impianto elettrico senza conduttore di protezione efficiente a condizione che l'impianto sia protetto con RCD con corrente residua massima di 30 mA. Paragrafo 2. Il materiale elettrico dove sia richiesto un conduttore di protezione affinché funzioni correttamente in termini di sicurezza e le attrezzature elettromedicali non sono compresi nel paragrafo 1. Paragrafo 3. Il requisito di un RCD non si applica a un impianto elettrico con circuiti dove è richiesto che un guasto in un circuito non comprometta il funzionamento corretto di un altro circuito e dove l'installazione del RCD potrebbe comportare che questo requisito non possa essere soddisfatto. Prese Articolo 68. Negli impianti elettrici esistenti, deve essere posizionato un conduttore di protezione efficiente, che deve essere collegato al contatto di protezione, se la presa è accessoriata di contatto di protezione. Articolo 69. Negli impianti elettrici esistenti nelle cucine possono essere installate fino a due nuove prese senza dividerle in due gruppi. Sistemi di illuminazione negli spazi pubblici Articolo 70. In caso di riparazione o manutenzione di sistemi di illuminazione negli spazi pubblici devono essere utilizzati 1) raccordi o parti singole identici a quelli esistenti, 2) raccordi o parti singole di classe II, o 3) protezione supplementare ai sensi dell'articolo 34. Paragrafo 2. Qualora il paragrafo 1 non possa essere soddisfatto per i raccordi o le parti singole, quella parte del sistema di illuminazione comprendente queste parti è considerata come nuova e deve soddisfare i requisiti per gli impianti elettrici nuovi del presente decreto. Capo 6 Verifica Articolo 71. Successivamente alla realizzazione dell'impianto elettrico è necessario verificare che l'impianto soddisfi il presente decreto. La verifica deve essere effettuata prima della messa in funzione dell'impianto elettrico. Paragrafo 2. La verifica comprende ispezione, prova e relazione. Paragrafo 3. La verifica deve essere effettuata ai sensi dell'edizione di HD 60364-6 vigente in Danimarca in quel momento. 12 Paragrafo 4. Il controllo finale da parte di una ditta di installatori elettrici, cfr. decreto sui sistemi di gestione della qualità per ditte autorizzate in relazione a impianti elettrici, idraulici e fognari e per ditte con abilitazione d'impresa nel settore del gas, comprende la verifica di impianti elettrici secondo i paragrafi 1-3. Paragrafo 5. I lavori nel settore elettrico compresi dal decreto sul semplice lavoro relativo a impianti elettrici, idraulici e fognari, eseguibili da qualsiasi persona non richiedono la verifica ai sensi del paragrafo 1. Capo 7 Funzionamento e manutenzione Lavoro su o in prossimità di impianti elettrici Articolo 72. In caso di attività su o in prossimità di un impianto elettrico è necessario valutare il rischio elettrico, così da poter eseguire l'attività in modo sicuro. Paragrafo 2. L'attività deve essere eseguita in conformità di DS/EN 50110. Paragrafo 3. Il lavoro su o in prossimità di un impianto elettrico in tensione può essere eseguito solo da persone maggiorenni. Paragrafo 4. La misurazione o la ricerca di guasti in un impianto elettrico in tensione possono essere eseguite da persone in corso di formazione e di età non inferiore a 16 anni, se istruiti e sotto la sorveglianza di una persona esperta. Manutenzione del materiale elettrico Articolo 73. In caso di collegamento di materiale elettrico a un impianto elettrico, le ditte o persone che utilizzano materiale elettrico professionalmente devono garantire la buona manutenzione del materiale elettrico in modo da evitare pericolo per persone, animali domestici o beni nelle seguenti situazioni: 1) nella realizzazione di lavoro presso altri e non presso la ditta o persona stessa. 2) In caso di noleggio del materiale elettrico. Riaccensione dell'impianto elettrico Articolo 74. Fusibili, interruttori automatici o interruttori per sganciatori di sovracorrente devono essere sostituiti o richiusi una volta manualmente dopo esaurimento o spegnimento automatico. Paragrafo 2. Se l'esaurimento o lo spegnimento automatico si verifica nuovamente, è necessario eliminare il guasto prima di effettuare ulteriori riaccensioni. Articolo 75. Non sono permesse riaccensioni automatiche di materiale elettrico per protezione contro scosse elettriche tramite interruzione automatica dell'alimentazione dove l'utilizzatore comune abbia accesso all'impianto elettrico. Articolo 76. Qualora si preveda un pericolo o danneggiamento causato da una riaccensione dell'alimentazione devono essere adottate misure precauzionali adeguate nell'impianto elettrico o nel materiale elettrico installato. 13 Capo 8 Notifica Articolo 77. Se non si utilizza l'edizione vigente in Danimarca della serie HD 60364, cfr. articolo 3, o la si utilizza solo parzialmente, la società elettrica di installatori lo deve notificare tramite il sistema di notifica elettronica dell'Autorità danese per la tecnologia della sicurezza. Deve essere eseguita notifica in caso di: 1) ampliamento di impianti elettrici esistenti. 2) Impianti elettrici nuovi. Paragrafo 2. La notifica di cui al paragrafo 1 dovrà contenere le seguenti informazioni e documentazione: 1) indirizzo dell'impianto elettrico. 2) Data della realizzazione del lavoro. 3) Data della progettazione finita, se rilevante. 4) Documentazione che certifica l'ottemperanza ai requisiti del presente decreto. 5) Documentazione del controllo che l'impianto elettrico è conforme alla documentazione tecnica. 6) Documentazione per la scelta del materiale e per la scelta dell'attrezzatura di protezione. 7) Calcoli e valutazioni che fungono da base per l'osservanza dei requisiti di sicurezza. 8) Disegni e presentazione schematica dell'impianto elettrico. 9) Chiara documentazione identificabile relativa a quale parte dell'impianto elettrico è stata sottoposta a lavoro. Paragrafo 3. La notifica di cui ai paragrafi 1-2 deve essere effettuata al più tardi 14 giorni dopo la realizzazione del lavoro. Capo 9 Sanzioni Articolo 78. A meno che sia prescritta una sanzione più severa da altra legislazione, è sanzionabile chi 1) violi le norme di sicurezza generale, cfr. articoli 5-15, 2) violi gli articoli 16-70, 3) non esegua la verifica ai sensi dell'articolo 71, 4) violi gli articoli 72-76, 5) non esegua la notifica delle informazioni e della documentazione, cfr. articolo 77, paragrafo 2, 6) notifichi informazioni non corrette, cfr. articolo 77, paragrafo 2, o 7) violi l'articolo 77, paragrafo 3. Paragrafo 2. Le imprese ecc. (persone giuridiche) possono essere ritenute penalmente responsabili secondo le disposizioni del capo 5 del codice penale. Articolo 79. Il termine di prescrizione per la responsabilità penale è di 10 anni. Capo 10 Attuazione e disposizioni transitorie Articolo 80. Il presente decreto entra in vigore il 1° luglio 2016. Paragrafo 2. Allo stesso tempo si abroga il decreto n. 177 del 20 marzo 1995 sull'amministrazione ecc. della legge sull'alta tensione, ad eccezione dell'articolo 18. Paragrafo 3. Con effetto dal 1° luglio 2019 si abroga quanto segue: 14 1) il decreto n. 12502 del 1° luglio 2001 sul decreto sull'alta tensione, sezione 6, impianti elettrici. 2) Il decreto n. 9146 del 22 marzo 2006 sul decreto sull'alta tensione, sezione 6A, impianti elettrici. 3) Il decreto n. 10025 del 13 novembre 2006 sul decreto sull'alta tensione, sezione 6B, requisiti di protezione supplementare con interruttore HPFI in nuovi impianti. 4) Il decreto n. 1041 del 10 novembre 2011 sul decreto sull'alta tensione, sezione 6C, requisiti speciali per l'utilizzo di prese e spine in impianti. 5) Il decreto n. 1154 del 6 ottobre 2010 sul decreto sull'alta tensione, sezione 6D, riguardante i connettori da installazione. 6) Il decreto n. 10026 del 13 novembre 2006 sul decreto sull'alta tensione, sezione 8, requisiti di protezione supplementare con interruttore HFI o HPFI in impianti esistenti. 7) Decreto, sezione 35, 3a edizione, Piastre di copertura e nastri di segnalazione per la posa interrata dei cavi. Articolo 81. Gli impianti elettrici possono essere realizzati conformemente al decreto sull'alta tensione fino al 30 giugno 2018 compreso. Paragrafo 2. Gli impianti elettrici la cui progettazione è stata completata o iniziati prima del 1o luglio 2018 conformemente al decreto sull'alta tensione possono essere realizzati o terminati ai sensi delle presenti norme fino al 30 giugno 2019 compreso. Paragrafo 3. L'Autorità danese per la tecnologia della sicurezza può in casi eccezionali concedere esenzioni per terminare il lavoro di installazione secondo il decreto sull'alta tensione dopo il 30 giugno 2019, cfr. paragrafo 2. La richiesta di esenzione deve essere ricevuta dall'Autorità danese per la tecnologia della sicurezza prima di tale data. Articolo 82. Le piastre di copertura e i nastri di segnalazione possono essere realizzati conformemente al decreto sull'alta tensione fino al 31 dicembre 2016 compreso. Paragrafo 2. Le piastre di copertura e i nastri di segnalazione realizzati in conformità del decreto sull'alta tensione possono essere utilizzati fino al 30 giugno 2019 compreso. 1. Il progetto di decreto è stato notificato conformemente alla direttiva 2015/1535/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (direttiva "Trasparenza"). 15