PACE: DONO DELLO SPIRITO PER PORTARE
FRUTTO
O Signore fa’ di me un tuo strumento
Fa’ di me uno strumento della tua pace,
dov’è odio che io porti l’amore
dov’è offesa che io porti il perdono
dov’è dubbio che io porti la fede
dov’è discordia che io porti l’unione
dov’è errore che io porti verità
a chi dispera che io porti la speranza.
O Maestro dammi tu un cuore grande
Che sia goccia di rugiada per il mondo
Che sia voce di speranza
Che sia un buon mattino
Per il giorno d’ogni uomo
E con gli ultimi del mondo sia
il mio passo lieto nella povertà,
nella povertà.
C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
T. Amen
C. Signore, tu hai detto: “Beati quelli che diffondono la
pace”, e ci hai lasciato la pace, la tua pace,
T. non guardare ai nostri peccati,
ma alla fede della tua Chiesa
e dona unità e pace al mondo intero.
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La preghiera per la pace non è un elemento che “viene dopo” l’impegno
per la pace. Al contrario, essa sta al cuore dello sforzo per l’edificazione
di una pace nell’ordine, nella giustizia e nella libertà. Pregare per la pace
significa aprire il cuore umano all’irruzione della potenza rinnovatrice di
Dio. Dio, con la forza vivificante della sua grazia, può creare aperture per
la pace là dove sembra che vi siano soltanto ostacoli e chiusure; può
rafforzare e allargare la solidarietà della famiglia umana, nonostante
lunghe storie di divisioni e lotte. Pregare per la pace significa pregare per
la giustizia, per un adeguato ordinamento all’interno delle Nazioni e nelle
relazioni fra di loro. Pregare per la pace significa pregare per ottenere il
perdono di Dio e per crescere al tempo stesso nel coraggio che è
necessario a chi vuole a propria volta perdonare le offese subite…Non
c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono…
(Dal messaggio del papa per la giornata mondiale della pace, 1 gennaio
2002)
Lasciamoci ora illuminare dallo Spirito: rimuoviamo gli ostacoli di tipo
fisico, psicologico e ambientale, concentriamoci e prestiamo un ascolto
attento alla Parola; mettiamoci in quelle “buone, anzi ottime
disposizioni” di cui parla San Francesco.
Dal Vangelo di Giovanni (15,1-17)
Dal Vangelo di Giovanni (15,1-17)
1 “Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. 2 Ogni tralcio
che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto,
lo pota perché porti più frutto. 3 Voi siete già mondi, per la parola
che vi ho annunziato. 4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio
non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così
anche voi se non rimanete in me. 5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi
rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non
potete far nulla. 6 Chi non rimane in me viene gettato via come il
tralcio e si secca e poi lo raccolgono e lo
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T. Amen
C. E la benedizione di Dio onnipotente
Padre e Figlio e Spirito Santo
discenda su di voi e con voi rimanga sempre
T. Amen
O Signore fa’ di me il tuo canto
Fa’ di me il tuo canto di pace
A chi è triste che io porti la gioia
A chi è nel buio che io porti la luce.
E’ donando che si ama la vita
È servendo che si vive con gioia
Perdonando che si trova il perdono
È morendo che si vive in eterno.
O Maestro dammi tu un cuore grande
Che sia goccia di rugiada per il mondo
Che sia voce di speranza
Che sia un buon mattino
Per il giorno d’ogni uomo
E con gli ultimi del mondo sia
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gettano nel fuoco e lo bruciano. 7 Se rimanete in me e le mie
parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà
dato. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto
frutto e diventiate miei discepoli. 9 Come il Padre ha amato me,
così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10 Se
osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore,
come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango
nel suo amore. 11 Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in
voi e la vostra gioia sia piena.
12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli
altri, come io vi ho amati. 13 Nessuno ha un amore più grande
di questo: dare la vita per i propri amici. 14 Voi siete miei amici,
se farete ciò che io vi comando. 15 Non vi chiamo più servi,
perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho
chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto
conoscere a voi. 16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto
voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro
frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel
mio nome, ve lo conceda. 17 Questo vi comando: amatevi gli
uni gli altri.
Nel silenzio, ora rileggiamo il brano del Vangelo, soffermiamoci e
memorizziamo un versetto, un’espressione, che ci accompagnerà nei
prossimi giorni e metterà radici dentro di noi .
Silenzio
Con le parole di San Francesco che esprimono la sua esperienza di
“rimanere nell’amore del Padre e del Figlio” e quindi di dare frutto,
con il linguaggio delle relazioni in famiglia, restituiamo al Signore la
Parola ricevuta ringraziandolo per quanto ci ha donato. Mettiamo così
in comune la volontà di bene che lo Spirito ci ha suggerito e
trasformiamola in una scelta concreta da realizzare nei prossimi giorni.
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L. Tutti coloro che amano il Signore con tutto il cuore,
l’anima e la
mente, con tutta la forza e amano i loro prossimi come se stessi e hanno
in odio i loro corpi con i vizi e i peccati, e ricevono il corpo e il sangue
del Signore nostro Gesù Cristo, e fanno frutti degni di penitenza:
T. Oh, come sono beati e benedetti quelli e quelle, quando fanno tali
cose e perseverano in esse
L. perché riposerà su di essi lo Spirito del Signore, e farà presso di loro la
sua abitazione e dimora, e sono figli del Padre celeste del quale
compiono le opere, e sono sposi, fratelli e madri del Signore nostro Gesù
Cristo.
T. Siamo sposi, quando l’anima fedele si unisce al Signore nostro Gesù
Cristo per virtù di Spirito Santo. Siamo suoi fratelli quando facciamo la
volontà del Padre che è nei cieli
L. Siamo madri quando lo portiamo nel cuore e nel corpo nostro per
mezzo del divino amore e della pura e sincera coscienza, lo generiamo
attraverso le opere sante che devono rispendere agli altri in esempio.
T. Oh, come è glorioso , santo e grande avere in cielo un Padre! Oh,
come è santo, fonte di consolazione, bello e ammirabile avere un tale
Sposo
L. Oh, come è santo e come è caro, piacevole, umile, pacifico, dolce,
amabile e desiderabile sopra ogni cosa avere un tale fratello e un tale
figlio, il Signore nostro Gesù Cristo che offrì la sua vita per le sue
pecore.
C. Il Signore vi benedica e vi protegga
T. Amen
C. Faccia risplendere il suo volto su di voi
e vi doni la sua misericordia
Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace
T. Amen
C. Il Signore sia sempre con voi
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