da imparare a memoria per l`esame - Blog-ER

DA SAPERE BENISSIMO !!!
I Verbi si dividono in :
transitivi
che reggono il complemento oggetto e quindi possono avere forma passiva
intransitivi
che non reggono il complemento oggetto e non possono avere forma passiva
Infatti il soggetto di un verbo passivo è il complemento oggetto della corrispondente forma attiva: se questa non
può avere complemento oggetto il verbo non ha nemmeno soggetto al passivo.
Es.: Non posso dire: “Io appartengo qualcuno”, perché appartenere è intransitivo e non regge complemento oggetto;
quindi “appartenere” non può avere neanche avere forma passiva (“Qualcuno è appartenuto da me”).
Chiamiamo tempi semplici quelli formati in forma attiva da una sola parola (niente ausiliare) e tempi composti
quelli formati in forma attiva da due parole (ausiliare nel corrispondente tempo semplice + participio passato)
I verbi in forma passiva hanno sempre una parola in più della corrispondente forma attiva (2 nei tempi
semplici, 3 nei tempi composti) perché sono formati dall’ausiliare essere nello stesso tempo (quindi in forma
semplice nei tempi semplici, in forma composta nei tempi composti) + il participio passato del verbo. Ad esempio:
indicativo presente attivo di chiamare  chiamo (1 parola)
indicativo passato prossimo attivo di chiamare  ho chiamato (2 parole: l’ausiliare avere va all’indicativo presente,
il corrispondente tempo semplice)
indicativo presente passivo di chiamare  sono chiamato (2 parole: l’ausiliare essere va anche’esso all’indicativo
presente)
indicativo passato prossimo passivo di chiamare  sono stato chiamato (3 parole: l’ausiliare essere va anch’esso
all’indicativo passato prossimo, che è un tempo composto, formato quindi da 2 parole)
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
TEMPI SEMPLICI
INDICATIVO
Presente
Imperfetto
Passato remoto
Futuro semplice
Passato prossimo
Trapassato prossimo
Trapassato remoto
Futuro anteriore
Presente
Passato
Trapassato
Presente
Passato
IMPERATIVO
Presente
––––––––
GERUNDIO
Presente
CONGIUNTIVO
Presente
Imperfetto
TEMPI COMPOSTI
Passato
PARTICIPIO
CONDIZIONALE
Passato
––––––––
––––––––
INFINITO
Presente
Passato
I VERBI TRANSITIVI USANO:
a) l’ausiliare avere per formare i tempi composti attivi (tutti formati da due parole). Esempio:
 passato prossimo attivo (tempo composto) di lavare:  ho lavato (2 parole)
b) l’ausiliare essere per formare i tempi composti riflessivi (tutti formati da due parole), quando vi sono le
particelle pronominali riflessive (cioè riferite al soggetto) mi, ti, si, ci, vi prima del verbo. Quando invece il
pronome riflessivo è collocato dopo al nome vogliono l’ausiliare avere. Esempio:
 passato prossimo riflessivo di lavare  mi sono lavato = ho lavato me stesso.
c) l’ausiliare essere per formare tutti i tempi passivi, sia quelli semplici (tutti formati da due parole) sia quelli
composti (tutti formati da tre parole). Esempio:
 presente passivo (tempo semplice) di lavare:  sono lavato (2 parole)
 passato prossimo passivo (tempo composto) di lavare:  sono stato lavato (3 parole)
I VERBI INTRANSITIVI USANO:
alcuni l’ausiliare avere, altri l’ausiliare essere per formare i tempi composti attivi (tutti formati da due parole).
Esempio di due verbi intransitivi:
 passato prossimo (tempo semplice) di arrivare:  sono arrivato (2 parole)
 passato prossimo (tempo composto) di nuotare:  ho nuotato (2 parole)
Riassumendo:
L’ausiliare avere serve per formare:
 i tempi composti di tutti i verbi transitivi in forma attiva
 i tempi composti di alcuni verbi intransitivi.
L’ausiliare essere serve per formare
 i tempi composti di tutti i verbi transitivi in forma riflessiva
 i tempi composti di alcuni verbi intransitivi
 i tempi semplici e i tempi composti di tutti i verbi transitivi in forma passiva.
I verbi in forma passiva hanno sempre l’ausiliare essere + participio passato, quindi sono formati da 2 o 3
parole. L’unica eccezione è il participio passato, formato da una sola parola, senza ausiliare (lodato, mangiato, ecc.).
I verbi formati da tre parole sono sempre passivi.
.
Predicato nominale
È formato dal verbo essere che costituisce la copula e da un nome o un aggettivo che costituisce la parte nominale.
Il verbo essere è intransitivo e non regge mai complemento oggetto.
Valori del verbo essere
1. Ausiliare ( verbi intransitivi, transitivi passivi e transitivi riflessivi)
2. Copula
3. Predicato verbale (è=esiste o sta. Ad es:. Paolo è in casa=Paolo sta in casa)
Fasi fondamentali dell’analisi logica
1. Cerchiamo il verbo
2. Cerchiamo il soggetto che è il “protagonista” del verbo. (Es. Arriva mia zia)
3. Se il verbo è transitivo attivo cerchiamo il complemento oggetto, ricordando che esso non può essere mai
introdotto da una preposizione, ma solo da un articolo (determinativo, indeterminativo o partitivo). (Es. Marco
mangia la mela)
4. Se il verbo è transitivo in forma passiva (quindi sicuramente c’è l’ausiliare essere) cerco un complemento di
agente o causa efficiente (si possono infatti trovare solo con i verbi in forma passiva). (Esempio: La mela
è mangiata da Marco)
5. Se c’è il verbo essere in funzione di copula allora cerco la parte nominale: anch’essa non può essere preceduta
da preposizione. (Es.: Marco è intelligente)
6. Se c’è un verbo copulativo intransitivo (sembrare, divenire, apparire, mostrarsi) oppure un verbo
appellativo, elettivo o estimativo in forma passiva (essere chiamato, scelto, eletto, ritenuto, considerato,
ecc.) cerco il complemento predicativo del soggetto, che è simile alla parte nominale: esso si riferisce
sempre al soggetto. (Esempio: Marco sembra, è considerato intelligente)
7. Se c’è un verbo appellativo, elettivo, estimativo o effettivo in forma attiva (chiamare, soprannominare,
scegliere, eleggere, ritenere, credere, considerare, rendere, fare, ecc.) cerco il complemento predicativo
dell’oggetto: esso si riferisce sempre al complemento oggetto. (Esempio: Tutti considerano Marco
intelligente)
8. Poi cerchiamo gli altri complementi
Passaggio dall’attivo al passivo
Attivo
Il soggetto
diventa
Il verbo attivo
diventa
Il complemento oggetto
diventa
Il complemento predicativo
dell’oggetto
diventa
Passivo
complemento d’agente o causa efficiente
verbo passivo (con una parola in più)
soggetto
complemento predicativo del soggetto
Passaggio dal passivo all’attivo
Passivo
Attivo
Il soggetto
diventa
complemento oggetto
Il verbo passivo
diventa
verbo attivo (con una parola in meno)
Il complemento predicativo
del soggetto
diventa
complemento predicativo dell’oggetto
Il complemento d’agente
diventa
soggetto
:
sog. verbo att.
c ogg. c. pred. oggetto
Tutti considerano Alberto una persona simpatica (attivo)
Alberto è considerato da tutti una persona simpatica (passivo)
sog.
verbo pass. c. di ag. c. pred. del soggetto