LO SPAZIO E LE FIGURE Alla ricerca della città perduta Livello scolare: 2a-3 a classe Competenze interessate Riprodurre in scala Contenuti Omotetie, similitudini Rapporto tra grandezze Nuclei Collegamenti coinvolti esterni Lo spazio e le Geografia figure Riconoscere grandezze proporzionali e figure simili in vari contesti Grandezze proporzionali direttamente Le relazioni Misurare Argomentare congetturare e Contesto Carte geografiche Commento L’esempio è una situazione problematica che introduce l’allievo al concetto di similitudine tra figure. La situazione contestualizza tale nozione alle carte geografiche. La risoluzione del problema in tale contesto avviene perciò in modo naturale a partire dalle conoscenze intuitive che l’allievo ha maturato relativamente ad esso. L’attività proposta porta quindi l’allievo a costruire le conoscenze fondamentali relative alle figure simili. L’insegnante alla fine presenta il sapere così costruito in modo decontestualizzato. Segue il testo della situazione problematica e le attività proposte agli allievi. L’attività risulterà particolarmente efficace se l’insegnante stimolerà gli allievi a discutere le soluzioni proposte (cfr. discussione matematica). Descrizione dell’attività L'immagine che vedete nella figura 1 è una parte della carta della Francia: la scala è 1 : 1 000 000. Su di essa abbiamo evidenziato tre città - Lyon, Grenoble e St.-Étienne - che formano i vertici di un triangolo scaleno. Queste tre città si trovano tutte nella Francia del sud-est: Lyon appartiene al dipartimento di Rhône, St.-Étienne a quello della Loire e Grenoble a quello d'Isère. LO SPAZIO E LE FIGURE Fig.1 Di esse la meno famosa è forse St.- Étienne. Probabilmente per questo motivo non l'abbiamo più ritrovata nella carta dell'Europa all'interno di un atlante (Fig. 2). Fig.2 In questa seconda carta la scala è 1 : 5 000 000. Il problema che abbiamo di fronte è quello di collocare anche su questa carta St.- Étienne conoscendo la scala e la posizione di Lyon e Grenoble. Come fare? Abbiamo detto che le tre città formano un triangolo scaleno: dovremo perciò costruire sulla seconda carta un triangolo più piccolo, ma con le stesse caratteristiche dei primo. Per prima cosa dobbiamo effettuare delle misurazioni sul triangolo noto. Iniziamo dalla lunghezza dei lati: - St.- Étienne - Lyon 4,9 cm - Lyon - Grenoble 9,3 cm - St.- Étienne - Grenoble 10,7 cm Ed ora gli angoli: - l'angolo coi vertice in Grenoble misura 27° - l'angolo coi vertice in St.- Étienne misura 60° - l'angolo coi vertice in Lyon misura 93° La somma dei tre angoli interni dei triangolo ci dà - come ben sapete – 180°. LO SPAZIO E LE FIGURE Ora possiamo lavorare sulla carta dell'Europa: sappiamo che la sua scala è 5 volte più piccola di quella della prima carta (1 : 5 000 000 invece che 1 : 1 000 000). Come saranno le distanze sulla seconda carta rispetto a quelle della prima? Evidentemente 5 volte più piccole. Controlliamo questo fatto con i dati che abbiamo a disposizione. Sulla prima carta la distanza Lyon-Grenoble è di 9,3 cm; sulla seconda di 1,86 cm. Infatti 9,3 : 5 = 1,86. Quali operazioni dobbiamo fare per calcolare la lunghezza degli altri due lati dei triangolo? 4,9 : 5 = 0,98 10,7 : 5 = 2,14 Ora conosciamo gli altri due lati del triangolo piccolo. Per costruirlo sulla carta dell'Europa dobbiamo ancora tenere conto degli angoli. Dobbiamo variarli rispetto al triangolo della prima carta? Ragionate un po': la direzione da prendere per andare da una città non può variare passando da una carta all'altra! Quindi gli angoli devono restare uguali. Ora abbiamo tutti gli elementi necessari per costruire il secondo triangolo (Fig. 3). Fig.3 Riassumiamo le caratteristiche di questo secondo triangolo: Lunghezza lati St.- Étienne-Lyon Lyon-Grenoble St.- Étienne-Grenoble Ampiezza angoli 0,98 cm angolo col vertice in Grenoble 27° angolo 1,86 cm col vertice in St.- Étienne 60° angolo col 2,14 cm vertice in Lyon 93° Bene: il nostro problema è risolto, ma ora soffermiamoci a considerare i due triangoli e le loro caratteristiche (Fig. 4).. LO SPAZIO E LE FIGURE Fig.4 Gli angoli sono uguali, mentre la lunghezza dei lati dei triangolo maggiore è 5 volte più grande di quella dei lati dei triangolo minore. Se calcoliamo il rapporto tra il lato maggiore e quello minore dei primo triangolo otteniamo: 10,7 / 4,9 ~ 2,18 Quanto otteniamo calcolando lo stesso rapporto per il secondo triangolo? 2,14 / 0,98 ~ 2,18 La stessa verifica possiamo farla con gli altri rapporti tra i lati. Possiamo quindi dire che i due triangoli hanno costante il rapporto tra i lati corrispondenti e quindi che i loro lati formano una proporzione: 4,9 : 9,3 = 0,98 : 1,86 4,9 : 10,7 = 0,98 : 2,14 9,3 . 10,7 = 1,86 : 2,14 Due figure piane che abbiano queste caratteristiche si dicono simili. Il rapporto tra i lati corrispondenti di figure simili si chiama rapporto di similitudine. Figure piane simili hanno la stessa forma. Riferimenti bibliografici E. Azzali Carminati, I. Visintin Mancino, La formazione dei concetti geometrici nel primo ciclo: dalle sensazioni alle immagini mentali, L’insegnamento della matematica e delle scienze integrate, vol. 16 n.9 1993. V. Villani, Geometria dello spazio, L’insegnamento della matematica e delle scienze integrate, 1987. LO SPAZIO E LE FIGURE M. Dedò, Modelli di poliedri, Atti del XVII Convegno sull’insegnamento della matematica: L’insegnamento della geometria a cura di B. Micale e S. 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