Teatro Kismet OperA – stagione ragazzi 2013/14 – BALBETTIO
 15 16 17 aprile 2014 ore 10.00
Teatro Kismet OperA
BALBETTIO
di Teresa Ludovico
con Marta Lucchini
voce Teresa Ludovico
spazio scenico e luci Vincent Longuemare
assistente alla drammaturgia Loreta Guario
collaborazione coreografica Giulio De Leo
età consigliata dai 3 agli 7 anni
Quando un neonato mi guarda, nel suo sguardo puro, assoluto, percepisco un
mistero che mi sgomenta, forse perché in quegli occhi limpidi vedo l'impronta
divina. Vedo la vita che balbetta e chiede asilo con la potenza della sua fragilità,
vedo la bellezza, e sento la debolezza della mia forza adulta.
Balbettio è una sinfonia di suoni luci e movimenti che diventano poesia e danza.
L'acqua gocciola e sgocciola, soffia l'aria in aria, terra di terra nella terra, ecco il
fuoco che infuoca le fiamme,ecco l'acqua che bagna le piante ...
Teresa Ludovico
“Balbettio è la nuova proposta targata Kismet dedicata all’infanzia. Una proposta particolare
perché guardando gli elementi messi in campo – acqua, terra, aria, fuoco – e le modalità di
rappresentazione – soprattutto la danza affidata alla brava Marta Lucchini – si è portati a
considerarla una messa inh scena ricolta ai piccolissimi. Ma così non è perché lo spettacolo è
dedicato invece ai bambini dai tre ai setta anni e il motivo è nel suo sottotitolo ‘ricerca
poetica dedicata alla prima infanzia’. Entra in scena quindi la parola, una parola particolare
come può esserlo quella che vuol definirsi poetica, e balbettio rivela l’ambizione - o la
scommessa – di interessare i piccini ad una teatralità avvolgente e complessa. La strategia
adottata ci sembra interessante: una rappresentazione semplice fondata su elementi
primordiali e gesti affascinanti si incontra con una voce che presuppone un grado di
attenzione fondato sul pensiero.
Cuore e cervello dovrebbero incontrarsi, raggiungere un equilibrio in cui emozione e
razionalità si sposano. Teresa Ludovico e Vincent Lonquemare operano con grande cautela,
dosano effetti e suoni mentre la danza ci sembra lasciata un po’ più libera, quasi a
rappresentare un pizzico di anarchia del copro.
Domina su tutto il color terra che si fa ambrato filtrato da grandi fogli di carta che
consentono l’apparire dell’ombra. E la voce ritorna agli elementi e alle azioni che si compiono
in palcoscenico che diviene il campo in cui è possibile la metamorfosi. Un uovo scompare e
poi ricompare per far nascere un pulcino, l’acqua bagna la terra e la danzatrice, la carta si
ammorbidisce per trasformarsi in una tartaruga. Immagini decifrabili e altre con un pizzico di
mistero in più si alternano , codici conosciuti che ogni volta sembrano rinnovarsi.”
Nicola Viesti
Teatro Kismet OperA www.teatrokismet.org | 080 5797667 int. 127 | [email protected]
Teatro Kismet OperA – stagione ragazzi 2013/14 – BALBETTIO
 15 16 17 aprile 2014 ore 10.00
I bambini sono vicini alla poesia, come la poesia è vicina ai bambini.
La poesia è bambina.
Tutti i bambini sono poesia con il loro balbettare, il dire apparentemente illogico
che esprime un altro sguardo, è poesia la loro incompiutezza, la loro fragilità, il
guardare ogni piccola cosa per quello che è, il loro stupore e meraviglia
…ecco una formica, la zampa della formica, ecco correre dietro ad una formica,
infilare il dito nel buchino dell’albero e arrabbiarsi e piangere perché il nero
dell’albero ha mangiato la formica e subito dopo ridere perché rieccola che
trasporta una briciola che la fa barcollare, 5, 10 e tante schiacciate fra le dita,
poltiglia impastata, “…mamma ora sono morte, le metto nella terra?”
Il bambino osserva, compone, scompone, monta, rimonta, assembla, divide,
sperimenta. Un poeta che gioca.
Alle gocce di pioggia sussurra “Basta non piangere acqua!” La poesia abita i
bambini, nel tempo sacro dell’infanzia, in quel tempo che conserva l’impronta di
Dio.
Oro puro, sfera perfetta, nessun giudizio tra bene e male, allunga la mano per
prendere la lucertola o la gonna della mamma, tocca la fiamma come l’acqua.
Per ogni cosa un sillabare, parole tronche, smozzicate, frasi di sorpresa, di
scoperta: poesia. Ogni giorno,suoni scoppiettanti, ripetizioni, parole inventate .
“Balbettio” è uno spettacolo che nasce da un’esperienza condotta in una scuola
materna di Bari, con bambini dai 3 ai 5 anni. Il mio obiettivo era quello di
osservare le reazioni dei piccoli alle proposte di poesia attraverso la parola e la
danza. Il tema esplorato è stato quello della nascita, della crescita e della
trasformazione. Gli elementi scelti sono stati la carta come sintesi dell’albero,
l’acqua, la terra, l’uovo come simbolo della creazione e del divenire.
In scena un foglio di carta color sabbia nelle mani e sul corpo della danzatrice
prende forma, sarà materia che con l’acqua darà vita ad altra forma, impastata
diventerà culla, bambola nella culla, pesce, bambina pesce in una vasca sporca,
come di alghe che con il passare del tempo diventa sempre più piccola, mentre
la bambina pesce diventa sempre più grande e infine viene alla luce. Il corpo
danza con una gioia carica di promesse, di scoperte, anche paurose e di parole
scure, tanto scure che mangiano ogni filo di luce, “il buio che tinge tutto di nero
anche il piedino che penzola giù dal lettino”. E i rami degli alberi diventano
foreste e nelle foreste mostri che fanno paura e che prendono tutto, anche le
uova dal pollaio, ma ecco tornare la luce e il sole con i panni stesi ad asciugare,
le mollette che fanno il solletico e matite e pennelli e colori per disegnare il sole,
la luna e l’amico di banco. La bambina cresce e ora dice parole,” mano, piede,
bocca, ci sono tutta”… Si riconosce e gioca con Martina, ”la gallina che fa le uova
e ride ogni mattina”, e ogni mattina torna la luce e il buio non fa più paura e poi
da una palla di carta nasce un semino e tutto ricomincia…
Teresa Ludovico
Teatro Kismet OperA www.teatrokismet.org | 080 5797667 int. 127 | [email protected]