CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA N. 467 LA REGIONE EROGHI LE RISORSE NECESSARIE AL COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI CA' NORDIO (PADOVA) COME PREVISTO DALLA LEGGE REGIONALE N. 1/2008 presentata il 10 ottobre 2011 dal Consigliere Bortoli Premesso che: - il comma 1 dell’articolo 11 della legge regionale n. 1/2008 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2008” ha previsto che “Al fine di intervenire strutturalmente sull'inquinamento di natura organica del fiume Brenta e del tratto di mare in corrispondenza della foce, la Giunta regionale è autorizzata a erogare un contributo straordinario di euro 10 milioni per il completamento dell'impianto di depurazione di Cà Nordio - Padova”; - la Giunta regionale con delibera n. 3825 del 2008 ha approvato il programma annuale 2008 per la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di strutture relative al ciclo idrico che prevede lo stanziamento di euro 1 milione come acconto del finanziamento previsto dalla legge regionale n. 1/2008 e l'impegno a garantire nel Bilancio 2009 la copertura dei finanziamenti previsti da tale norma per l'adeguamento dell'impianto di depurazione di Cà Nordio; - in base alle indicazioni sopra descritte l'Autorità d'ambito territoriale ottimale (AATO) “Bacchiglione” - nel corso dell'aggiornamento della pianificazione d'ambito approvata dall'assemblea dei sindaci con deliberazione n. 3 del 13 gennaio 2010 - ha previsto l'ampliamento e l'adeguamento dell'impianto di depurazione di Cà Nordio mediante un intervento pari a un importo complessivo di euro 47 milioni, finanziato in parte dalla tariffa del servizio idrico integrato per un importo di euro 37 milioni - e in parte con il contributo regionale previsto dalla legge regionale n. 1/2008, per i restanti euro 10 milioni; - l'intervento strutturale di cui sopra risulta fondamentale per il completamento del sistema depurativo di Padova e, come ribadito dal direttore dell'AATO “Bacchiglione”, caratterizzato dall'estrema urgenza anche in relazione agli aspetti igienico sanitari del territorio, in una prospettiva che, ai carichi attuali, prevede di sommare quelli di provenienza dalla zona Sud della città, oggi afferenti ai depuratori in zona Guizza, e nei Comuni di Albignasego e Ponte San Nicolò (Padova) per una potenzialità complessiva di 320 mila abitanti equivalenti rispetto agli attuali 194 mila. L'opera è altresì necessaria ai fini dell'adempimento degli obblighi stabiliti dalla direttiva 91/271/CEE, recepita dal decreto legislativo n. 152 del 1999 - poi sostituito dal decreto legislativo n. 152 del 2006 - e delle direttive in materia di qualità ambientale dei corpi idrici definiti dalla direttiva 2000/60/CE, unitamente al Piano di tutela delle acque approvato dalla Regione Veneto il 5 novembre 2009; - il progetto definitivo dell'intervento strutturale - approvato dal Consiglio di amministrazione dell'AATO “Bacchiglione” - è stato presentato alla Regione Veneto il 14 dicembre 2009, al fine di ottenerne l'approvazione e ottemperare alla richiesta di Valutazione di impatto ambientale; - ad oggi dei 10 milioni di euro del finanziamento sopra descritto risulta erogato dalla Regione Veneto solo un acconto pari a 1 milione di euro, mentre la rimanente somma prevista dalla legge regionale n. 1/2008 non risulta essere stata inserita nei bilanci regionali relativi agli anni 2009, 2010 e 2011; - la mancata realizzazione dell'opera comporta serie criticità: dai problemi nella determinazione delle tariffe per gli utenti, al rischio di sanzioni comminate dall'Unione europea per il mancato rispetto delle direttive comunitarie; - il ritardo nell'erogazione dei finanziamenti previsti dalla legge regionale n. 1/2008 rischia di vanificare gli ingenti investimenti compiuti dall'Amministrazione comunale di Padova relativamente all'impianto di depurazione di Cà Nordio. Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere interroga il Presidente della Giunta regionale del Veneto per sapere: - quale siano i motivi alla base del grave ritardo nell'erogazione del contributo previsto dalla legge regionale n. 1 del 2008; - se la salvaguardia di aree densamente urbanizzate e popolate, unitamente alla qualità e la sostenibilità ambientale del ciclo idrico, risulti tuttora prioritaria per la Giunta regionale; - in che modo, e con quali tempi, intenda ottemperare agli obblighi stabiliti dalle direttive dell'Unione europea, al fine di evitare di incorrere nelle sanzioni comunitarie. 2