SHAKESPEARE/BASSANO intrecci Dark…al cinema
La Fondazione Luca – Museo Hemingway e della Grande Guerra, nel rinnovare anche
quest’anno la preziosa collaborazione con Operaestate Festival Veneto per la cultura e
gli spettacoli, ospitano un nutrito calendario di appuntamenti di grande qualità.
Si comincia lunedì prossimo, 27 giugno, con l’inaugurazione di una rassegna di film
dal titolo “Il grande cinema celebra Shakespeare” che proseguirà fino al 30 giugno e
proseguirà poi nei primi giorni di settembre .
Nel 2016 si celebrano infatti i 400 anni dalla morte del più grande drammaturgo di
tutti i tempi: William Shakespeare. Non tutti sanno forse che esiste un legame
particolare che lo collega a Bassano, rappresentato dalla figura di Aemilia Bassano,
dell’omonima famiglia di musicisti e liutai originari della città del Grappa, attivi poi a
Venezia prima di essere chiamati alla corte inglese. Aemilia Bassano Lanier (15691645) è rimasta nella storia della cultura per numerosi aspetti della sua clamorosa
esistenza, ma soprattutto perché numerose fonti e studi puntano a lei come
incarnazione della Dama Bruna, che compare di prepotenza nei Sonetti
shakespeariani. Considerata anche fra le prime scrittrici femministe della storia, fu tra
le prime donne a pubblicare una propria opera originale.
Operaestate propone nella città dove operava Giovanni Cecchin, traduttore e
studioso dell’opera della Dark lady in Italia, un progetto dedicato a Aemilia,
poetessa d’amore, e alla memoria musicale della sua famiglia, che lega la cultura di
Venezia e del Veneto alle vicende dell’arte e della storia inglesi. In una tre giorni tutta
dedicata a questa vicenda (18,19,20/08), verrà raccontata la storia di Aemilia dal
drammaturgo Luca Scarlini, verranno proposti da Anagoor la sua opera e insieme i
sonetti scespiriani da lei ispirati, per finire con un concerto di musiche dei Bassano.
Ed è anche da sottolineare il legame di Giovanni Cecchin con Ca’ Erizzo: è
stato infatti proprio il professore trevigiano a recuperare testi e immagini che
collegano Ernest Hemingway alla città del Grappa ed in particolare a Ca’ Erizzo Luca,
dove ha contribuito alla realizzazione del Museo dedicato alla Grande Guerra.
Tutto il festival 2016 sarà percorso dunque dall’opera di Shakespeare declinata in
teatro e in musica e in cinema, in riletture e nuove drammaturgie, tutte a celebrarne
l’insuperata grandezza.
Il focus riservato dal festival a Shakespeare si apre quindi il 27 giugno con
una speciale rassegna cinematografica, frutto di una selezione di alcune fra le
migliori pellicole ispirate all’opera del Bardo inglese.
Una selezione difficile, perchè le opere di William Shakespeare sono state
rappresentate moltissimo anche sul grande schermo, rivelando la loro eterna attualità,
che parlino d'amore o del potere, delle guerre inutili o della condizione esistenziale
dell'uomo. Come nel teatro, anche nel cinema Shakespeare è stato riscritto, riambientato e riproposto in forme diverse: in tutto, le opere in video a lui ispirate
sono circa 1.150.
Operaestate con la Fondazione Luca ha deciso di privilegiare i film, scegliendone
7, pensando ai più belli, ai più famosi, ai più originali. Il più vecchio è del
1948, il più recente è del 2004.
Tra essi due capisaldi come l’Amleto di Laurence Olivier (in programmazione il
27/06) e l’Otello di Orson Welles (01/09): il primo del 1948, dove Olivier è anche
protagonista oltre che regista. Un’occasione per rivedere all’opera colui che è
considerato fra i più grandi interpreti shakespeariani di sempre, in un film del tutto
fedele al testo originale, che utilizza un espressionismo volto a far risaltare il cupo
mondo interiore del principe di Danimarca. Una sfida tra titani quella con l’Otello di
Orson Welles del 1952: un altro capolavoro la cui lavorazione durò ben 4 anni e fu
travagliatissima: la celebre e celebrata scena del bagno turco, ammaliante di contrasti
di bianchi e neri, fu girata lì perché i costumi erano stati sequestrati.
Di appena un anno dopo, il 1953, è il Giulio Cesare di Joseph L. Mankiewicz
(03/09), altro grande film, reso ancora più pregevole dal notevole cast dove spicca
un insuperabile Marlon Brando nel ruolo di Antonio, con la memorabile la scena
dell’elogio funebre. Del 1985 è invece Ran di Akira Kurosawa (29/06) ispirato al
Re Lear e ambientato in Giappone. Una messa in scena magnifica ed un uso
folgorante dei colori, con le scene di battaglia che sono tra le più belle mai viste al
cinema.
Seguono altre due tragedie: quella di Romeo e Giulietta e quella del Mercante di
Venezia. La prima, nella versione di Baz Luhrmann del 1996 (28/06), con
un’ambientazione contemporanea in una Verona Beach americana e un giovane e più
che promettente Leonardo Di Caprio nel ruolo di Romeo. Kitsch, post moderno,
roboante, luccicante di luci e di lacrime, ma di una poesia eterna che trasmette le
stesse emozioni di sempre. Del 2004 è invece Il Mercante di Venezia di Michael
Radford con un cast stellare dove pure spicca un potente Al Pacino nei panni del
mercante ebreo (02/09).
Per finire con una commedia, deliziosa, opera di un autore che definire
intensamente scespiriano è poco: Kenneth Branagh. Grande interprete in teatro, al
cinema molta parte della sua produzione è dedicata proprio al commediografo inglese.
In
Molto rumore per nulla del 1993 riunisce un cast di attori eccellenti,
trasformando la celebre commedia in un film che è puro godimento, una gran festa
per gli occhi, grazie anche alla magica ambientazione tra le colline toscane (30/06).
SHAKESPEARE/BASSANO intrecci Dark…
Il progetto su Shakespeare poi proseguirà lungo tutto il festival con opere teatrali e
musicali, a partire dalla messa in scena dell’opera di Mendelssohn: Sogno di una
notte di mezza estate che nascerà dalla residenza creativa a Bassano dell’orchestra
Spira Mirabilis con il Coro di voci bianche della Scuola di Musica di Fiesole (15 e
16/07). Grande evento dell’estate Il Mercante di Venezia della Compagnia
americana de’ Colombari con un cast hollywoodiano (2/08). Anche la tradizionale
produzione lirica di Operaestate si inserisce a pieno titolo nel progetto: a essere
prodotta quest’anno sarà infatti l’opera di Bellini: I Capuleti e i Montecchi, (6/08)
una delle trasposizioni in musica più riuscite e rappresentate della celeberrima storia
d’amore. Completano l’estate shakespeariana quattro capolavori assoluti come
Romeo e Giulietta riletto in chiave di commedia dell’arte da Stivalaccio Teatro
(10/08), Amleto attraverso la riscrittura di Heiner Muller e di Roberto Latini, anche
straordinario interprete (29/08) e Riccardo III reinventato da Michele Sinisi (30/08).
Oltre a Woman in Love (ovvero le donne di Shakespeare) un progetto del Teatro
Stabile del Veneto (3,4,6,7/08) ispirato alle tante figure femminili delle opere di
Shakespeare, fatte rivivere in spazi museali e luoghi di pregio del Veneto (oltre a
Bassano, la Gipsoteca di Possagno, il Museo Giorgione di Castelfranco, il Chiostro della
Chiesa di Santa Maria a Este).
Otto monologhi scritti da Giuseppe Emiliani, che cura anche la regia, ispirati ai più
celebri capolavori shakespeariani, arricchiti da musiche eseguite dal vivo e dagli
sfarzosi costumi di Stefano Nicolao.
E proprio il capitolo bassanese di Woman in Love, è ambientato in Villa Ca’ Erizzo
Luca, mercoledì 3 agosto.
Prima tappa del progetto proprio nel Giardino della Villa con due distinti spettacoli:
alle ore 18,30 è in scena Lady Anna, innamorata di Riccardo III e della sua
bruttezza, e Lady Capuleti, madre di Giulietta, che narra del suo amore giovanile
con il (futuro) padre di Romeo.
Alle 21, in scena Lady Macbeth, sensuale e ambiziosa donna di corte, che sprona,
senza scrupoli né rimorsi, il marito verso il ruolo di re che gli sarà fatale; e poi
Jessica, la figlia dell’ebreo Shylock nel Mercante di Venezia, che racconta del suo
desiderio di fuga dal giogo paterno.
B.motion danza
Villa Ca’ Erizzo Luca ospiterà infine, nell’ambito del programma di danza di B.motion,
anche una parte del progetto commissionato a quattro coreografe di diversa
provenienza geografica: Italia, Giappone, Israele e Canada, sul tema dello Stabat
Mater. Una preghiera che, prima della Riforma liturgica era utilizzata nell'ufficio del
venerdì santo, e popolarissima era soprattutto perché accompagnava il rito della Via
Crucis e la processione. Canto amatissimo dai fedeli, ha ispirato anche intere
generazioni di musicisti: si pensi solo a Scarlatti, Vivaldi, Pergolesi, Rossini, Liszt,
Dvorak. Nella Cappella Mares della Villa, saranno ambientati quindi gli Stabat
Mater della coreografa giapponese Yoko Higashino (progetto sostenuto anche
dalla Japan Foundation) dal 25 al 27 agosto, e della coreografa israeliana
Yasmeen Godder il 28 agosto (in doppia replica.
Saranno così complessivamente 16 gli appuntamenti di cinema, teatro e
danza ospitati in Villa Ca’Erizzo Luca: nei suoi giardini e nel tempietto in
Lungo Brenta Hemingway, nel cuore antico di Bassano.
TEATRO E DANZA IN VILLA CA’ ERIZZO LUCA
WOMAN IN LOVE – le donne di Shakespeare
Villa Ca’ Erizzo Luca
mercoledì 3 agosto, ore 18,30
Woman in Love – Love in Yellow
LADY ANNA L’ultima eclissi + DONNA CAPULETI Nonostante la mia
bellezza
Testi e regia Giuseppe Emiliani,
Con Margherita Mannino, Marta Paola Richeldi,
Musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica da Luca Piovesan e Alessandro
Ambrosi,
Costumi Stefano Nicolao,
Produzione Teatro Stabile del Veneto / Teatro Nazionale.
Villa Ca’ Erizzo Luca
mercoledì 3 agosto, ore 21,00
Woman in Love – Love in Blu
LADY MACBETH Solo per te + LA FIGLIA DI SHYLOCK Sei troppo caro…
Testi e regia Giuseppe Emiliani,
Con Margherita Mannino, Marta Paola Richeldi,
Musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica da Luca Piovesan e Alessandro
Ambrosi,
Costumi Stefano Nicolao,
Produzione Teatro Stabile del Veneto / Teatro Nazionale.
B.motion danza – STABAT MATER
Giovedì 25 e venerdì 26 agosto, ore 16.00
Sabato 27, ore 14,30
Cappella Mares Villa Ca’ Erizzo Luca
YOKO HIGASHINO (giappone)
Stabat Mater
L’originalissima Yoko Higashino, con Antibodies Collective crea per il Festival un lavoro
ispirato dalle note dello Stabat Mater di Pergolesi: un’interpretazione nipponica in cui
elementi tecnologici si fondono ai virtuosismi del linguaggio coreografico.
Antibodies è un collettivo di professionisti uniti dall’idea di sviluppare nuovi modelli
interdisciplinari per la creazione dinamica di eventi e installazioni al confine tra le arti
visive e le arti performative. Esaminano, infatti, come varie discipline possano
relazionarsi, intersecarsi e interagire, attraverso una serie di esperimenti e ricerche
che sono pensati per culminare in eventi di performance, workshop con le comunità e
altre pratiche che contribuiscono alla crescita culturale, sociale ed educativa della
realtà in cui lavorano. Antibodies si è costituito nel 2015 ed è formato da artisti basati
a Kyoto, è diretto da Yoko Higashino e Toshio Kajiwara, già fondatori della celebre
compagnia " Dance Company baby - Q ".
Domenica 28 agosto, ore 16,00 e ore 18,00
Cappella Mares Villa Ca’ Erizzo Luca
YASMEEN GODDER
Stabat mater
La creazione per il Festival di Yasmeen Godder si ispira all’immaginario delle
deposizioni che nella storia dell’arte hanno trovato le più diverse e originali
rappresentazioni. La coreografa israeliana mette in scena le interpreti della sua
compagnia che, sulle note vocali di un cantante danzatore, propongono delle immagini
coinvolgenti e, a tratti, delle interazioni tra artista e pubblico.
Yasmeen Godder è nata a Gerusalemme e si è trasferita a New York con la sua
famiglia all'età di 11 anni dove si è diplomata in danza presso la Tisch School of the
Arts. Nel 1999, è tornata in Israele scegliendo come sede la città di Jaffa. Da allora i
suoi lavori sono stati presentati al Suzanne Dellal Dance Center di Tel Aviv, e hanno
girato i più importanti teatri e festival del mondo. Ha vinto numerosi premi incluso il
prestigioso Bessie Award di New York nel 2001. Finora ha creato sette coreografie da
serata: "Hall" (2001), "Sudden Birds" (2002), "Strawberry Cream and Gunpowder"
(2004), "I Am" (2006), "Love Fire" (2009), oltre a "Two Playful Pink" (2003) e
"Singular Sensation" (2008), entrambe presentate a Bassano.
Informazioni e prenotazioni:
Biglietteria Operaestate Festival: tel. 0424 524214 / 0424 519811
Il grande cinema celebra Shakespeare
Lunedì 27 giugno, ore 21,30
OTELLO
(USA/Francia, 1952) di Orson Welles. Con Fay Compton, Orson Welles, Suzanne
Cloutier, Michael Liammoir, Robert Cook. (durata 91’)
Orson Welles è attore e regista di Otello, film rimasto nella memoria tra le colonne
portanti del cinema shakespeariano. Lo stile è di classico d’impianto teatrale ma c’è
una cosa che ha reso Welles fra i più grandi conoscitori di Shakespeare: la capacità di
coglierne l’atmosfera. Un film di enorme fascino, quasi ipnotico, dalla memorabile
apertura fino alla bellissima sequenza nel bagno turco, un continuo contrasto di bianco
e nero che avvolge lo spettatore e non lo lascia più.
Martedì 28 giugno, ore 21,30
ROMEO + GIULIETTA DI WILLIAM SHAKESPEARE
(Usa, 1996) di Baz Luhrmann. Con Leonardo Di Caprio, Claire Danes, John Leguizamo,
Harold Perrineau, Jr., Pete Postlethwaite (Durata 120’)
Romeo + Giulietta non è un semplice adattamento ma una traduzione fedele al testo
shakespeariano. Ed è prodigiosa la facilità con cui accosta immagini trash e gusto
camp, musica pop-rock-rap e iconografia pulp, ovvietà sentimentali e versi poetici. La
contrapposizione è d'altra parte la cifra del film: amore e odio, alto e basso, bianco e
nero, vita e morte, acqua e fuoco. Luhrmann riaccende un amore che, come il suo
cinema, non trova limiti all'eccesso.
Mercoledì 29 giugno, ore 21,30
RAN
(Giappone, 1985) di Akira Kurosawa. Con Tatsuya Nakadai, Akira Terao, Takeshi Kato,
Jinpachi Nezu, Hisashi Igawa (durata 161’)
Un film per cui si può spendere, senza paura di smentita, la parola “capolavoro”.
Prendendo spunto dal Re Lear, Akira Kurosawa realizza una delle più spettacolari
analisi di caos, follia umana, ossessione e ambizione mai viste al cinema. Ran è un
film che delizia gli occhi, con una messa in scena magnifica ed un uso folgorante dei
colori: le scene di battaglia sono tra le più belle mai viste al cinema, col silenzio che
avvolge il dramma della violenza e la rende ancora più roboante.
Giovedì 30 giugno, ore 21,30
MOLTO RUMORE PER NULLA
(Gran Bretagna, 1993) di Kenneth Branagh. Con Denzel Washington, Kenneth
Branagh, Emma Thompson, Michael Keaton, Keanu Reeves (durata 111’)
La sceneggiatura è offerta da Shakespeare, i luoghi da una stupenda villa sulle colline
toscane. Gli attori provengono dall'Inghilterra e dagli Stati Uniti. Ognuno deve parlare
secondo il proprio accento e, soprattutto, ci si deve divertire su un set che è un luogo
di vacanza su cui intessere la trama di una festa dell'amore e della vitalità. Branagh
riesce a concertare abilmente il tutto inserendo anacronismi voluti in una messa in
scena rispettosa della fonte.
Giovedì 1 settembre, ore 21
AMLETO
(Gran Bretagna, 1948) di Laurence Olivier. Con Laurence Olivier, Basil Sydney, Eileen
Herlie, Felix Aylmer, Terence Morgan (durata 153’)
Il film fu girato a Elsinore, in Danimarca. Laurence Oliver ne è sceneggiatore, regista e
protagonista: è lui a interpretare Amleto. Ha ricevuto più riconoscimenti di qualsiasi
altro film shakespeariano, vincendo, tra l'altro, l'Oscar per il miglior film e il migliore
attore. Ma ricevette, soprattutto, l’apprezzamento unanime della critica, tanto da
essere ricordato ancora oggi come fra le più grandi trasposizioni cinematografiche
shakespeariane della storia del cinema.
Venerdì 2 settembre, ore 21
IL MERCANTE DI VENEZIA
(Gran Bretagna/Italia, 2004) di Michael Radford. Con Al Pacino, Jeremy Irons, Joseph
Fiennes, Mackenzie Crook (durata 124’)
Uno straordinario Al Pacino è l’avaro Shylock nell’adattamento cinematografico del
Mercante di Venezia di Michael Radford. Al suo fianco attori di prim’ordine come
Jeremy Irons come Antonio e Joseph Finnes, nel ruolo di Bassanio. E ancora una volta
abbiamo la prova che il testo shakespeariano diventa più potente quando un grande
attore lo fa proprio. Le urla di Al Pacino qui sono una forza della natura, ed i suoi occhi
sgranati sono magnetici quanto i bellissimi scenari di Venezia.
Sabato 3 settembre, ore 21
GIULIO CESARE
(Usa, 1953) di Joseph L. Mankiewicz. Con James Mason, Greer Garson, Deborah Kerr,
Marlon Brando (durata 120’)
Marlon Brando. Serve altro davvero? Sentire il più grande attore di sempre
pronunciare uno dei monologhi shakespeariani più potenti e famosi è un’esperienza da
brividi. L'attore superò se stesso scatenando, si racconta, gli applausi sul set durante
le riprese. Un film classico ma di quelli sempre efficaci oltre ogni tempo, che si eleva
grazie alla forza della storia e del testo, e come detto soprattutto grazie a un superbo
Marlon Brando.
L’ingresso a tutte le proiezioni della rassegna
“Il grande cinema celebra Shakespeare” è gratuito.
Prenotazione obbligatoria al tel. 0424 529035
o scrivendo alla mail: [email protected]