Corso di laurea in Scienze dell’Educazione A. A. 2009 / 2010 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia / Dr.ssa Manana Topadze ([email protected] / [email protected]) 1. Processi morfologici I principali processi morfologici sono la flessione, la derivazione e la composizione flessione derivazione composizione amico inutile capostazione simpatica modernizzare lavapiatti parlavamo velocemente dolceamaro I morfi flessivi veicolano significati grammaticali i morfi derivazionali in composisono forme legate zione due (affissi) che formano parole si parole nuove combinano per formarne una nuova La flessione crea forme della stessa parola Derivazione e composizione creano parole nuove Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] Le parole flesse non sono elencate nei dizionari Le parole derivate e composte possono essere elencate nei dizionari Parole semplici: parole né derivate, ne composte Parole complesse: parole derivate e/o composte 1.1 La flessione La funzione della flessione è quella di segnalare informazioni di tipo grammaticale su di una parola Ess.: Genere: alto vs. alta Numero: cane vs. cani Caso: russo voda ‘acqua’ (nom.) vs. vodu (accusativo) Tempo: mangia vs. mangiava Modo: parlo vs. parlerei Persona: cerco vs. cerchi vs. cerca → la flessione è obbligatoria, ed è rilevante per la sintassi La struttura del verbo italiano: <parlare> → parlradice avocale tematica TEMA . 2 re desinenza flessiva Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] 1.2 La derivazione La funzione della derivazione è di creare parole nuove a partire da parole esistenti, mediante l’aggiunta di forme legate (affissi): (a) prefissazione: aggiunta di un morfo a sinistra della parola Ess.: sfortunato, indedfinito, preallarme (b) infissazione: aggiunta di morfi all’interno di una parola Ess.: batad ifugao (lingua delle Filippine) dinumloh ‘ha piovuto forte’ → in = passato (c) suffissazione: aggiunta di morfi alla destra della parola Ess.: riscaldamento, dolcemente, latinista Come vengono costruite le parole complesse: dubitare > indubitablmente → [dubita]V [[dubita]V +bile]AGG [in[[dubita]V +bile]AGG]AGG [[in[[dubita]V +bile]AGG]AGG +mente] V [indubitabilmente]AVV → in italiano, i prefissi di norma non cambiano la categoria lessicale della base a cui si aggiungono, mentre i suffissi sono sempre portatori di una categoria lessicale → in italiano, la prefissazione di norma non cambia la posizione dell’accento della parola di base, mentre la suffissazione sì Ess,: morale / amorale / moralismo; utile / inutile / utilità, etc. 1.2.1 Altri processi di formazione di parola Conversione (o derivazione zero): cambiamento di categoria senza l’aggiunta di un affisso “manifesto” Ess.: [vecchio]AGG → [vecchio]N 3 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] [coperto]V → [coperto]N Parasintesi: processo di formazione di parola che prevede l’aggiunta di una prefisso e di un suffisso ad una base, per cui l’aggiunta solo della parte prefissata o solo della parte suffissata non produce una parola esistente Ess.: giallo → ingiallire (*ingiallo, *giallire) fegato → sfegatato (*sfegato, *fegatato) 1.2.2 Derivazione e significato Mangiabile, acquistabile, prevedibile → -bile: ‘che può essere X-ato’ Modernizzare, banalizzare, civilizzare → -izzare: ‘rendere [X]AGG’ Scomposizione in morfemi: #tram# → parola monomorfemica tram: morfema lessicale libero #bell-o# bell-: morfema lessicale legato, radice dell’aggettivo bello -o: morfema legato, grammaticale (flessivo), veicolante il valore del genere (maschile) e del numero (singolare) #ri-formul-a-zion-e# ri-: morfema grammaticale legato, prefisso derivazionale con significato ‘nuovamente X’ formul-: morfema lessicale legato, radice del verbo formulare -a: vocale tematica -zion-: morfema grammaticale legato, suffisso derivazionale con significato ‘atto di X’ -e: morfema legato, grammaticale (flessivo), veicolante il valore del numero (singolare) 4 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] #in-desider-a-bil-e# in-: morfema grammaticale legato, prefisso derivazionale con significato ‘non X’ desider-: morfema lessicale legato, radice del verbo desiderare -a: vocale tematica -bil: morfema grammaticale legato, suffisso derivazionale con significato ‘che può essere X-ato’ -e: morfema legato, grammaticale (flessivo), veicolante il valore del numero (singolare) #dis-armon-ic-o# dis-: morfema grammaticale derivazionale legato con significato di ‘non X’ armon-: morfema lessicale legato, radice (o base) del nome ‘armonico’ -ic-: morfema grammaticale derivazionale legato che forma aggettivi da nomi -o: morfema legato, grammaticale (flessivo), veicolante il valore del genere (maschile) e del numero (singolare) 1.3 La composizione Un composto è una parola formata da due o più parole già esistenti it. pescecane #pesce-cane# ted. Handschuh #Hand-schuh# mano-scarpa ‘guanto’ #chē- kù# veicolo-magazzino ‘garage’ #rain-coat# pioggia-cappotto ‘impermeabile’ cin. chēkù ingl. raincoat neogr. androgyno #andro-gyno# 5 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] ‘coppia’ uomo-donna → può essere difficile distinguere tra composti e altre costruzioni complesse, come le espressioni polirematiche. 1.3.1 I costituenti della composizione Abbiamo detto che i composti sono parole formate da parole, forme libere; tuttavia, è più corretto dire che i composti sono formati da morfemi lessicali, che possono essere anche legati Es.: psicologia, neurologia → composti neoclassici: parole costituite da morfemi lessicali di origine greca o latina, quali bio-, antropo-, -logia, -grafia… → i costituenti neoclassici sono dotati di un significato autonomo, ma non possono generalmente essere usati in isolamento e non sono, pertanto, parole Es.: -logia ‘branca del sapere’ → *la biologia e le altre logie → costituenti neoclassici, detti anche semiparole, possono combinarsi sia con altri costituenti neoclassici che con parole, ed anche on morfi derivazionali: biologia, biochimico, fonico, antropomorfo, biomeccanico, antropico… 2. Le parole composte I composti sono parole; pertanto, dovrebbero avere le caratteristiche della parola (morfosintattica); soprattutto, la coesione interna Ess.: capostazione → *capo grande stazione sala da pranzo → *sala grande da pranzo (grande sala da pranzo) produzione scarpe → produzione invernale scarpe 6 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] → sala da pranzo non può essere considerata una parola composta, nonostante la coesione interna, in quanto tra i costituenti lessicali interviene un elemento, da, che rende “esplicita” la relazione tra i costituenti → cf. capostazione ‘capo della stazione’, verde bottiglia ‘verde come una bottiglia’, studente lavoratore ‘studente e lavoratore’, etc. 2.1 La “testa” in composizione Come viene “costruito” il significato di una parola composta? it. cassaforte N v [cassa]N [forte]AGG → cassa è un nome, mentre forte è un aggettivo; la categoria lessicale del composto viene da cassa, che è quindi la testa del composto. ingl. swordfish N v [sword]N [fish]N → sia sword che fish sono nomi, ma sword è un nome inanimato (indica un oggetto), mentre fish è un nome animato, così come swordfish; inoltre, swordfish fish, non una sword (così come la cassaforte “È UNA” cassa). Quindi, fish è la testa del composto. →questo tipo di composti, in cui abbiamo una testa identificabile, viene detto endocentrico Non tutti i composti hanno una testa identificabile: pellerossa, apriscatole non hanno una testa “esplicita” all’interno della parola ma hanno 7 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] (semplificando) una testa “esterna” → un parlante italiano “sa” che la parola pellerossa identifica un nativo nordamericano, e apriscatole identifica un attrezzo → questi composti sono detti esocentrici Altri composti hanno addirittura due teste identificabili: cassapanca, dolceamaro → questi composti sono detti dvandva (dal sanscrito dvandva ‘coppia’, lett., ‘due-due’), o coordinativi; essi sono formati da due elementi che fungono sia da testa categoriale che semantica. Nei composti endocentrici, la posizione della testa (a destra vs. a sinistra) è fissa per alcune lingue Ess.: Ingl. blackboard rattlesnake swordfish → testa a destra Ital. capoclasse pesce gatto gentiluomo → testa a sinistra → modelli di altre lingue terremoto scuolabus 2.2 Altri tipi di parole composte Composti incorporanti: verbi composti in cui un costituente rappresenta l’oggetto del verbo, che fuge da testa: Ess,: ingl. to babysit, to horseride 8 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] → in alcune lingue, l’elemento incorporato può essere non solo l’oggetto diretto del verbo, ma anche, ad esempio, lo strumento dell’azione Ess.: nahuatl (lingua uto-azteca del Messico): ya’ ki-kocillo-tete’ki panci 3 p.s. esso coltello tagliare pane ‘lui taglia il pane con il coltello’ (lett.: lui coltello taglia il pane) čukči. tə-meyηə-levtə-pəγt-ərkən ‘ho un tremendo mal di testa’ tə- =1° persona singolare soggetto -meyηə- = grande -levtə- = testa -pəγt- = dolore -ərkən = IMPERFETTIVO Composti sintagmatici (ingl. phrasal compounds): composti in cui uno dei costituenti è di natura sintattica, piuttosto che lessicale ingl. I-told-you-so attitude Io detto te così atteggiamento ned. God is dood theologie Dio è morto teologia ‘un atteggiamento da “te l’avevo detto”’ ‘una teologia da “Dio è morto”’ Composti troncati (ingl. compounds of clipped forms): composti formati con elementi troncati di parole it. confcommercio ingl. cablegram < cable telegram rus. gorsovjet < gorodskoj sovjet ‘consiglio cittadino’ 9 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] 2.3 I composti dell’italiano Possibilità combinatorie della composizione italiana: Nome + Nome → porta finestra, pescecane Aggettivo + Aggettivo → dolceamaro, verdeazzurro Verbo + Verbo → saliscendi, giravolta Avverbio + Avverbio → sottosopra Verbo + Nome → apriscatole, fermacarte Verbo + Avverbio → buttafuori, posapiano Nome + Aggettivo → camposanto, cassaforte Nome + Verbo → manomettere, crocefiggere Aggettivo + Nome → giallo oro, verde bottiglia Preposizione + Nome → sottopassaggio, oltrecortina Preposizione + Verbo → contraddire, sottomettere → la composizione, in italiano, forma prevalentemente nomi; la combinazione di un nome ed un verbo può formare verbi, quella di due aggettivi, o di un aggettivo (di colore) e di un nome può formare aggettivi 2.3.1 Composizione e flessione Modelli di flessione del plurale nei composti italiani: capistazione camposanti cassepanche 10 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2009 / 2010 – [email protected] tritacarne portalettere *ferrivia → l’unico tipo di marcatura mai ammesso è quello sul membro di sinistra se la testa è a destra. 11