Locarno, giugno 2016
Il Castello Incantato
18° festival internazionale di teatro con figure e ombre
Locarno e dintorni (CH) 9 luglio –3 settembre 2016
Da mercoledì 17 agosto 2016 a Locarno e in diversi Comuni del territorio approdano da vicino e da lontano pupazzi,
marionette e burattini protagonisti de Il Castello Incantato 18° edizione, festival internazionale di teatro con figure e
ombre, con la direzione artistica di Santuzza Oberholzer della compagnia Teatro dei Fauni.
Il Festival è itinerante e si sposta di sera in sera, fra lago e montagna, presentando 16 spettacoli diversi che spaziano
fra le ombre e i burattini, fra l’Europa, l’India e il Sud America. Gli spettacoli si tengono nelle piazze, nei sagrati delle
chiese, sulle rive del lago, “invadendo” allegramente 13 teatri all’aperto del Locarnese. Sono 9 i Comuni che
sostengono la manifestazione e permettono così l’entrata gratuita. In caso di brutto tempo è sempre disponibile un
luogo al coperto.
La 18ma edizione ospita 45 artisti, oltre 150 burattini, pupazzi e maschere, innumerevoli ombre e disegni di sabbia.
Edizione 2016 in breve:
La storia del teatro popolare si è sviluppata e tramandata in famiglia. Nel teatro di figura sono tornati i “figli d’arte”,
ereditano il mestiere e i variegati strumenti, per dar vita a burattini e marionette. Questa forma di imparare “a
bottega” storicamente riguardava anche la conservazione e protezione dei “segreti”, che ogni maestro preservava
gelosamente. Ora non ci manca certo l’informazione, nel cui groviglio a volte per i giovani artisti è difficile trovar la
propria strada. Così in questo festival si intrecciano le generazioni di artisti: maestri e giovani sperimentatori, genitori
e figli, tradizione e sperimentazione. Sul palco si fondono anche le diverse arti del teatro di figura con altre arti. La
metà degli spettacoli ha musica dal vivo e in una buona parte i pupazzi, ombre e marionette si fondono con il teatro
corporeo, le arti circensi e la danza.
I personaggi degli spettacoli sono pezzi unici, tutti costruiti artigianalmente, i burattini sono in legno ma sono molti i
materiali che formano la muscolatura di questi attori, che spesso diventano come figli, per i loro creatori.
Ogni sera uno spettacolo diverso narra intrighi e storie semplici, farse o drammi esistenziali con leggero distacco e
ironia, o con esagerata enfasi con cui si esprimono le figure, che diventano specchio di drammi, di ridicoli
comportamenti umani e simbolo di situazioni interiori. Sempre nel segno dell’arte all’insegna della tradizione, ospite
eccezionale quest’anno la mitica compagnia indiana Milòn Mèla, che offre tra spettacolo e proposta di formazione un
assaggio del vasto panorama della creatività di un Paese per molti aspetti ancora misterioso.
In questa edizione, tre sono le produzioni svizzere, tra cui alcune tradotte in italiano appositamente per il festival.
Diversi gli spettacoli con pupazzi da tavola come protagonisti, in cui l’animatore spesso a vista, sparisce dietro la forza
espressiva delle figure. Uno spettacolo con la tecnica del teatro d’ombra, e uno con i disegni di sabbia. I tanto attesi
burattini saranno: tradizionali, innovativi, con le gambe, con le loro sparizioni, bastonate, fiammate e tutti gli antichi
trucchi di quest’arte. Cinque spettacoli di artiste soliste, ognuna con la sua delicata ironia e sfrenata immaginazione.
Entrando nel dettaglio:
Guest star 2016: Milòn Mèla, India
Guest star di questa edizione la compagnia indiana Milòn Mèla, che presenta l’articolato spettacolo Danzatori,
guerrieri, acrobati e musica (17 agosto ore 21.00, Muralto Lungolago Burbaglio).
Milòn Mèla nasce nel 1986 come progetto ispirato e fortemente voluto da Jerzy Grotowski, genio del teatro di ricerca
contemporaneo.Il suo collaboratore e attore Abani Biswas, tornato in India ha cercato all’interno del suo paese così
ricco di tradizioni e di arti tramandate oralmente, i maggiori rappresentanti di tali antiche discipline. Il risultato sono i
Milòn Mèla, compagnia formata da artisti provenienti da diverse comunità artistiche nelle zone rurali del Bengala,
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Bihar, Orissa e del sud dell’India. Ognuno di loro presenta con maestria la propria arte, che ha appreso fin dalla più
tenera età. I Baul “menestrelli di dio” offrono la musica e il canto, che sgorga dalla loro grande abilità e comunicativa. I
duelli con i bastoni ed il fuoco dei Kalaripayattu fanno rivivere antichi guerrieri. L’energia della danza Chau, con grandi
maschere, rigenera i riti tribali dedicati all’anima della natura. La sacralità delle posture di Yoga e la raffinatezza
classica della danza Gotipua sembrano condurci all’interno dei più antichi templi Indù.
All’ideatore di questo progetto che cresce da 30 anni e che in Bengala è anche scuola e centro culturale, Abani Biswas
verrà assegnato anche il Premio 2016 del Festival, che ogni anno viene consegnato ad un artista per il suo percorso e
originalità. La cerimonia avrà luogo alla presenza delle autorit.
A completare la loro proposta artistica dal 19 al 21 agosto presso la Fabbrica di Losone, i Milòn Mèla presenteranno
anche un workshop di formazione delle loro discipline, in cui si potranno imparare e praticare le tecniche base più
antiche. Ogni disciplina, sarà accompagnata dalla propria musica, suonata dal vivo.
La sera del 21 agosto (ore 19.00) si conclude il loro passaggio al festival con una Cena-spettacolo Indiano con
prenotazione obbligatoria (digilander.libero.it/milonmela/it/milonmelait.html)
Altre compagnie internazionali
Come di consueto il Festival apre un’ampia finestra sul mondo del teatro di figura e d’ombra, ospitando alcune
prestigiose compagnie internazionali, provenienti in questa edizione da Ecuador e Portogallo.
Serata speciale al Castello visconteo di Locarno (24 agosto) dedicata al Micro teatro per “bambini grandi “ - pubblico a
partire da 10 anni e adulti - con la compagnia portoghese Marimbondo, che presenta due brevi pièce divertenti.
In the Beginning Dio creò…una versione esilarante e senza parole della Genesi, dove la creazione dell’uomo e
soprattutto della donna crea difficoltà dall’esito imprevedibile. Banana Split un vero e proprio Mini circo, in cui gli
artisti circensi sono tutte banane, anche questo senza parole (www.marimbondo.org).
La serata è completata dagli Atti comici del marionettista e burattinaio italiano Paolo Sette, già ospite del festival, che
debutta con brani classici ed ironici sulla visione della vita dei burattini, con celebri monologhi e dialoghi dalla
tradizione teatrale e burattinesca (teatropuntinorosso.blogspot.com).
Dal Ticino e dalla Svizzera
Diverse la compagnie ticinesi e svizzere presenti nel vasto cartellone:
Lorenzo Manetti, che a Gerra Gambarogno (18 agosto) propone Le montagne sciolte. Semplici granelli di sabbia e le
mani dell’artista creano dal vivo immagini magnifiche proiettate su un grande schermo, che man mano rivelano un
racconto; disegni in continua metamorfosi, semplici ed effimeri, con un soffio scompaiono, lasciando soltanto
un’impronta nei nostri ricordi. (www.lorenzo.ch)
Anche il Teatro dei Fauni, compagnia organizzatrice del festival, che presenta inoltre a Ronco S/Ascona Piume, il canto
rubato agli uccelli (25 agosto), tratto da una leggenda brasiliana dove il canto degli uccelli è restituito dopo varie
vicissitudini, ai loro legittimi proprietari da un ragazzo coraggioso. Gli uccelli sono costruiti, rappresentati e “suonati”
con strumenti musicali tradizionali del Sud America.
La Svizzera romanda è ben rappresentata al Castello Visconteo di Locarno (27 agosto) dalla Compagnie Héros Fourbus
di Sion con Tiempos, uno spettacolo che si interroga su come la percezione dello scorrere del tempo influenza
l’esistenza umana (www.lesherosfourbus.com).
Compagnie italiane
Il festival getta poi uno sguardo sul fare teatro di figura in maniera tradizionale anche nella Penisola, dando ampio
spazio alle compagnie che utilizzano tecniche artigianali per costruire i propri personaggi, che approfondiscono la
ricerca di trame ed intrecci mutuati dalla commedia dell’arte o da note favole, per trasformarle poi con visioni e
creatività contemporanea.
In quest’ottica si collocano le proposte della compagnia lombarda Il cerchio tondo e della fiorentina I pupi di Stac. La
prima è a Brissago (19 agosto) con Pinocchio le avventure di un burattino, in cui una grande baracca si trasforma, per
rappresentare in modo non convenzionale le avventure di Pinocchio, collegate alle maschere della tradizione della
Commedia dell’Arte (www.ilcerchiotondo.it). Con I Pupi di Stac a Vogorno (20 agosto) tornano al festival i burattini di
Firenze tanto amati dai più piccini per presentare Il giardino del Re, dove i “pupi” di legno intagliato hanno, unici nella
tradizione italiana, anche le gambe (www.pupidistac.it). In anteprima per il festival Di là dal mare della Compagnia
Walter Broggini e Emmeci Ass. Cult (Ascona 23 agosto) è un viaggio in barca alla scoperta di paesi sconosciuti e
misteriosi dove si incontrano usi, costumi, valori e stili di vita differenti. Il vagare onirico diventa occasione per
raccontare storie divertenti e bizzarre, miscelando narrazione, burattini, marionette e pupazzi
(www.compagniawbroggini.it). Fiabe e ancora fiabe a Minusio con la compagnia piemontese Il Melarancio in
Biancaneve Una storia di nani e vanità (26 agosto) una rilettura ironica e divertente della fiaba originale, che richiama
le atmosfere del mondo dei cartoon e la magia un po’ melanconica del mondo circense (www.melarancio.com).
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Chiudono il cartellone in settembre la giovane compagnia di Parma Teatro Medico ipnotico (Losone, 2 settembre) con
Il cappello a cilindro, storia di sortilegi e intrighi di potere, che Patrizio Dall’Argine, artista artigiano e pittore oltre che
fondatore della compagnia, rappresenta con i suoi burattini scolpiti nel legno e dipinti a mano
(www.teatromedicoipnotico.com).
Ultimo appuntamento il 3 settembre a Contone con una storica compagnia di teatro di figura di Perugia Tieffeu,
specializzata in grandi figure manipolate a vista ed espressivi pupazzi da tavolo. I segreti del bosco è un'avventura
notturna sulla diversità con toni delicati, leggeri ed ironici: protagonisti la civetta e il pipistrello, spesso visti in modo
negativo, ma che si rivelano invece creature timide e sognatrici (www.tieffeu.com).
Laboratori
Anche quest’anno attenzione particolare alla formazione, con vari laboratori rivolti a target diversi.
Doppia proposta per bambini e ragazzi: Laboratorio Il paese degli allunghini: costruzione e animazione pupazzi della
durata di 5 giorni (22 -26 agosto) presso Atelier Teatro dei Fauni Locarno con la burattinaia e attrice Vicky De Stefanis,
per imparare a costruire ed animare animali parlanti con saggio finale (26 agosto) da 6 a 12 anni.
Informazioni e iscrizioni entro il 18 agosto: Tel. 079 331 35 56, E-mail: [email protected]
Oppure Laboratori di costruzione di burattini al volo, in meno di un’ora il pubblico costruisce con il materiale messo a
disposizione dal festival, un burattino, una marionetta ogni sera diversa che poi si porta a casa. Basta presentarsi nel
luogo dello spettacolo alle ore 19.50 senza iscrizione (18, 19, 20, 25, 26 agosto, 2 e 3 settembre ore 20.00-21.00 per
tutti).
Dai 12 anni e per adulti il laboratorio con 10 artisti di Milòn Mèla (19-21 agosto) di Danze - Arti Marziali – Atha yoga –
Canti sacri dall’India, che può essere seguito integralmente o anche in parte, a La Fabbrica di Losone.
Il 18° festival internazionale Il castello incantato è stato programmato in collaborazione e con il sostegno di:
Ufficio federale della Cultura
Swissloss Repubblica del Canton Ticino DECS
Organizzazione turistica Lago Maggiore
Comuni di: Ascona, Brissago, Gambarogno, Locarno, Losone , Minusio, Muralto, Ronco S/Ascona, Vogorno
Göhner Stiftung, Süd kultur Fond, UNIMASuisse, KTV/ATP, Migros Percentoculturale, G. Genitori del Locarnese,
La Fabbrica Losone
Entrata libera a tutti gli spettacoli
Info: [email protected]
tel. 079 331 35 56,
programma e aggiornamenti su
www.teatro-fauni.ch
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