Presentazione breve:
"ELIO è il GIAN BURRASCA del nuovo millennio!" così LINA WERTMULLER, che firma di
questa nuova produzione di Parmaconcerti il testo e la regia (e fu anche la sceneggiatrice
e la regista del celeberrimo sceneggiato televisivo della metà degli anni ’60) definisce
l'eclettico ed istrionico Stefano Belisari (in arte ELIO). Sarà proprio lui, infatti, che vestirà i
panni dello scatenato Giannino Stoppani (alias Gian Burrasca), per raccontare i momenti
salienti del romanzo di VAMBA (1907), oltre ad interpretare le indimenticabili canzoni di
Nino Rota, di cui proprio nel 2011 ricorre il centenario della nascita, accompagnato da uno
straordinario quintetto di musicisti "in scena" (clarinetto, fisarmonica, chitarra,
contrabbasso e percussioni).
Comunicato stampa:
GIAN BURRASCA
Nel 1964 Lina Wertmuller dirigeva le otto puntate dello sceneggiato Rai “il giornalino di
Gian Burrasca”, tratto dal libro di Luigi Bertelli, in arte Vamba, pubblicato tra il 1907 e il
1908, cadenzate sulle musiche di Nino Rota, dirette da Luis Bacalov. Fu uno dei maggiori
successi televisivi dell’epoca e rese immortali canzoni come “viva la pappa col pomodoro”
e le buffe intemperanze del ragazzinino impertinente, interpretato da una giovane Rita
Pavone.
A quarantasei anni di distanza, in occasione del centenario della nascita del maestro Nino
Rota (3 dicembre 1911 – Roma, 10 aprile 1979), Lina Wertmuller cura l’adattamento del
testo e la supervisione alla regia di una edizione teatrale interpretata da Elio (Stefano
Belisari), artista fra i più eclettici e ricchi di talento della scena contemporanea, affiancato
da un ensemble strumentale composto da musicisti di livello internazionale quali Corrado
Giuffredi – clarinetto, Cesare Chiacchiaretta – fisarmonica, Giampaolo Bandini – chitarra,
Federico Marchesano – contrabbasso, Danilo Grassi – percussioni.
Lina Wertmuller, una delle principali registe del cinema non soltanto italiano, ha ritirato
nello scorso mese di maggio il meritatissimo David di Donatello alla carriera e nella sua
opera ha affrontato tematiche, tra il grottesco e il tragico, che hanno saputo, attraverso
una sempre graffiante ironia, descrivere la società italiana. Non sono rare significative
incursioni nel teatro e con questo spettacolo ripropone, sotto una nuova veste, il ragazzino
che ha saputo sferzare un mondo inamidato…
La storia di Gian Burrasca è scritta in forma di diario e racconta le irriverenti incursioni di
un pestifero ragazzino, Giannino Stoppani detto Gian Burrasca, dall’aspetto divertente e
animo irrequieto, nel mondo conformista dell’Italia umbertina, dove le rigide regole del
collegio e le ipocrisie della famiglia cadono sotto l’ironia del protagonista.
Elio presta la sua comica fissità alla figura di Gian Burrasca, parrucca con i riccioloni e
pantaloni alla zuava, conferendo allo spettacolo quella iconoclastia futurista, presente in
molti passi del testo, attraverso il gusto del gesto e della parola come contrapposizione
critica alla borghesia del primo Novecento.
Lina Wertmuller ha saputo estrarre dal testo quegli episodi che maggiormente hanno
saputo rendere familiare il personaggio di Gian Burrasca, creando un’atmosfera, tra sogno
e realtà, che ha caratterizzato sempre la sua opera, sia cinematografica, che teatrale.
“Adoro Elio e da quando abbiamo lavorato assieme in “Storia d’amore e d’anarchia” in
teatro nel 2004 ho pensato e immaginato che prima o poi ci sarebbe stata un’altra
occasione: è arrivata con la sua proposta di portare in teatro il Gian Burrasca. Come
potevo non entusiasmarmi all’idea di rimetter mano dopo più di 40 anni al testo del
Giornalino immaginando Elio vestire i panni che furono di Rita Pavone? Ed ecco quindi
che è nato questo spettacolo, con Elio come unico cant-attore in scena e cinque
straordinari musicisti che suonano dal vivo le canzoni più celebri dello sceneggiato
televisivo composte dal grande Nino Rota. Sto pensando ad una regia abbastanza
semplice, ad un ritmo veloce dello spettacolo perché la musica sia la grande protagonista
della serata ed Elio, imprevedibile e irresistibile giocherellone, il Gian Burrasca del nuovo
millennio ….” (Lina Wertmuller)
Lo spettacolo prodotto da Parmaconcerti, andrà in scena in prima nazionale al Festival
della letteratura di Mantova nel mese di settembre
ELIO
Nato in una zona di Milano, in tenera età si trasferisce in un'altra zona di Milano, ma
sempre in periferia. Poi dopo tanti anni va ad abitare fuori Milano, ma non tanto, dove
abita tuttora, ma in periferia nella zona dove era andato in tenera età che ho detto prima.
Milano, città che ha dato i natali ad Elio, è anche la città dove va a scuola, elementari,
medie, liceo scientifico Einstein, con Mangoni,università di ingegneria (politecnico)
terminata con calma, scuola civica di musica dove suona il flauto traverso e si diploma
anche alconservatorio G. Verdi di Milano, che però G. Verdi è nato a Busseto ma non c'è
neanche da fare il paragone per scherzo. In più gioca a pallone nella Milanese, nel Fatima,
nel Corsico fino all'età di 18 anni, poi gioca a baseball nell'Ares, sport che gli piace
tuttora.Obblighi militari assolti dall'86 all'88, dal 1979 cerca di far divenire realtà il sogno di
Elio e le Storie Tese.
Cesare Chiacchiaretta, fisarmonicista e bandoneonista ha studiato con il maestro
C.Calista presso l’Accademia Musicale pescarese, diplomandosi con il massimo dei voti e la
lode presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari nel 1995. Ha seguito numerosi corsi di
perfezionamento con importanti docenti quali Max Bonnay, Vladimir Zubitsky e Mongens
Ellegaard. E’ presente, sia come solista che in formazioni cameristiche, nelle più importanti
stagioni concertistiche italiane ed estere. E’ risultato vincitore di prestigiosi concorsi
nazionali ed internazionali di fisarmonica. Ha suonato da solista con importanti orchestre
quali la Kaunas Chamber Orchestra (Lituania) diretta da Pavel Berman, l’Orchestra Vox
Aurae diretta da Leo Brouwer, l’Officina Musicale. Nel 1991 è stato prescelto quale
rappresentante nazionale nella Coppa del Mondo C.I.A.I.M.C, Unesco. Nel 1993 ha
partecipato, in rappresentanza per l’Italia, al 43° trofeo Mondiale della Fisarmonica a
Setubal (Portogallo).
Corrado Giuffredi è vincitore dei concorsi internazionali “Saverio Mercadante”, Premio
Ancona e “Valentino Bucchi” di Roma, Solista dell’Orchestra Toscanini di Parma, è invitato
come primo clarinetto dall’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano con la quale ha
partecipato, con Riccardo Muti, alle tournée in Spagna, Portogallo, Francia, Grecia,
Giappone, Svizzera, Germania, Danimarca, Norvegia e Libano. Di estrazione puramente
classica, si dedica alla ricerca sonora e timbrica, esplorando tutte le forme musicali: etnica,
contemporanea, jazzistica. Ha registrato vari dischi, e dal 1998 è direttore e solista dei
Filarmonici di Busseto. Attualmente è primo clarinetto dell’Orchestra della Radio Svizzera
Italiana.
Giampaolo Bandini è oggi considerato tra i migliori chitarristi della sua generazione.
E’ stato componente dell’unico duo di chitarre riuscito ad entrare nell’albo d’oro dei più
prestigiosi concorsi internazionali di musica da camera, tra cui il 1° premio assoluto all’ XI
Concorso “Città di Caltanissetta” (membro della Federazione dei Concorsi Internazionali di
Ginevra).
Dal 1990 è ospite, sia come solista che in varie formazioni cameristiche, delle più
importanti istituzioni concertistiche italiane ed estere (Carnegie Hall di New York,
Musikhalle di Amburgo, Filarmonica di S.Pietroburgo, IRCAM di Parigi, Museo Chopin di
Varsavia,
ecc.).
G. Bandini figura inoltre regolarmente come solista e con orchestra nei cartelloni dei più
importanti Festival d'Europa, Stati Uniti e Sud America.
Collabora stabilmente con artisti del calibro di Massimo Quarta, Danilo Rossi, Pavel
Berman, Corrado Giuffredi, Trio di Parma, Andrea Griminelli.
Recentemente ha avuto il privilegio di eseguire il “Concerto Elegiaco” di Leo Brouwer per
chitarra e orchestra, sotto la direzione dell’autore stesso.
In qualità di docente è regolarmente invitato dalle più prestigiose Accademie e Istituzioni.
Federico Marchesano, Torinese, a 12 anni inizia a suonare il basso elettrico studiando
da autodidatta. Si diploma in contrabbasso presso il conservatorio G. Verdi di Torino nel
1998, con i maestri Enzo Ferraris ed Emilio Benzi. Grazie ad una borsa di studio presso
l'Accademia Walter Stauffer di Cremona, si perfeziona in contrabbasso classico con il
Maestro Franco Petracchi. Vincitore del secondo premio nella categoria strumenti solisti al
concorso nazionale Incroci sonori Moncalieri jazz nel 2003, si è esibito in solo prima della
Mingus Orchestra ed e' stato premiato da SUE MINGUS. Nell'ottobre 2003 viene
selezionato da Louis Sclavis per l' Europe Jazz Odissey. Ha frequentato il laboratorio di alto
perfezionamento jazz di Stefano Battaglia a Siena. Collabora stabilmente con le principali
orchestre classiche italiane (Orchestra dell' Accademia di S.Cecilia, Orchestra Sinfonica
Nazionale della RAI, Orchestra da Camera di S. Accardo, Orchestra della Svizzera Italiana,
Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova,
Orchestra Arturo Toscanini di Parma,Orchestra Hydn di Bolzano) e con i più importanti
esponenti del panorama jazz italiano e internazionale (Louis Sclavis, Butch Morris, Carlo
Actis Dato, Gianluigi Trovesi, Francois Corneloup, Francesco Bearzatti e Multikulti
Orchestra, Cristiano Calcagnile, Stefano Bollani ed Ensemble Mista', Stefano Battaglia).
Danilo Grassi svolge un’intensa attività in Italia e all’estero, partecipando come solista
alla preparazione e alla realizzazione di prime esecuzioni di Luciano Berio, Chick Corea,
Adriano Guarnieri, Giacomo Manzoni, Steve Reich, Max Roach, Giacinto Scelsi, Iannis
Xenakis, in sedi quali l’Opéra Bastille di Parigi, la Marking Concert Hall di New York, il
Gulbenkian Centre di Lisbona, il Teatro alla Scala di Milano e l’Opera di Roma. Ha
collaborato, inoltre, coi compositori Pierre Boulez, Franco Donatoni, Gérard Grisey. Le
orchestre più importanti con le quali ha lavorato sono la Filarmonica della Scala,
l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica della RAI, l’Orchestra
della Radio Televisione Svizzera, la Jerusalem Philarmonic Orchestra, Reale Orchestra
Sinfonica di Siviglia; in ambito cameristico ha lavorato con Orchestra da Camera di
Mantova, Accademia Bizantina di Ravenna, Arnold Schönberg Chor di Vienna, Neue
Vocalsolisten di Stoccarda, Athestis Chorus, CARME, Novecento ed Eco Ensemble di
Milano, Tempo Reale di Firenze, Nuova Consonanza di Roma, Musica Insieme di Cremona.
Importanti anche le collaborazioni con Marta Argerich, Markus Stockhausen, Ensemble
InterContemporain,
Ensemble
Edgar
Varèse
e
Ensemble
Labèque.
E’ titolare della Cattedra di Strumenti a percussione presso il Conservatorio “A. Boito” di
Parma e docente principale dei Corsi di alto perfezionamento per percussionisti, patrocinati
dalla Comunità Europea.