Articolo: Da La Repubblica, 26 ottobre 2015 Vito de Ceglia “La `Crisi

Programma in sintesi:
 Autori di sociologia
 La storia della povertà e delle politiche dell’assistenza
 Il contesto socio-economico e storico in cui nasce il welfare, la povertà e le
politiche di intervento sociale tra la fine dell’800 e gli anni ’30
• La nascita e l'affermazione del welfare state
• La crisi del welfare state
• Nuovi orizzonti per il welfare state
• Le politiche sociali in Italia
• La società multiculturale
• Le differenze come valore
 La globalizzazione: l’analisi sociologica e quella economica
• Le fasi della globalizzazione
 Analisi e contributi sul tema della globalizzazione
 L’economia “reale” e la finanziarizzazione dell’economia mondiale
 Uguaglianza e disuguaglianza dei redditi nei paesi
• I riflessi della globalizzazione sugli scenari sociali, politici, economici
 Lavoratori immigrati e sistema pensionistico
 Il disavanzo e le prospettive del sistema pensionistico
• Le nuove dimensioni del mercato del lavoro
 Il terzo settore
• Analisi di ricerche e dati sul mercato del lavoro
 Strumenti statistici di misurazione di scenari sociali
Di seguito il programma, esplicitato in forma analitica:

Presupposto teorico: il concetto di cittadino “attivo” e “passivo” delineato da
I.Kant ne “la metafisica dei costumi”; il diritto di voto.

La cittadinanza (libro di testo a pag. 365)

Autori di sociologia con riferimento al testo di Volontè – Lunghi e altri,
“Sociologia”, Einaudi scuola
- Comte
- Marx
- Durkheim
- Weber

STRUMENTI DI ANALISI di dati sociali: materiale fornito agli studenti
riguardante i fenomeni sociali (saper interpretare i dati espressi dalle
tabelle)
- aspettativa di vita
- indice di vecchiaia
- tasso di natalità
- tasso di mortalità
- “Piramide” della popolazione per classi di età
- Indice di dipendenza degli anziani
1
Articolo: Fabio Colombo, “Invecchiamento della popolazione in Italia: un
paese che muore? (23 nov 2015) in
http://www.lenius/invecchiamento-della -popolazione-in-italia/

Il sistema liberale in economia, caratteristiche teoriche: non intervento in
economia, concorrenza, divisione del lavoro

La democrazia liberale, il mondo cattolico, il socialismo riformista, il
socialismo rivoluzionario di fronte al cambiamento sociale e alla povertà
(materiale specifico fornito alla classe e analizzato su (materiale specifico
fornito alla classe 2 ott 2015)
- Il concetto di contratto nel pensiero liberale classico
- La Rerum Novarum (1891)
- Le differenti analisi del cambiamento sociale e del ruolo del partito tra
riformisti e rivoluzionari (dal PSI al PCI)
- La divisione tra socialisti e comunisti lungo gli anni ’20-’30, il social
fascismo
- Il Fronte Unico del 1936

Preparazione di materiali di documentazione e studio specifici sui temi della
storia dell’assistenza alla povertà dalla fine del ‘700 alla fine del 1800


Le associazioni mutualistiche come tentativo di arginare la povertà
La Costituzione giacobina del 1793 e i diritti all’assistenza gratuita, al
pensionamento e ai sussidi per le famiglie numerose

Le “società di mutuo soccorso” estese anche alla esperienza italiana

Il modello di welfare promosso da Bismark

La Comune di Parigi, esempio di rivolta rivoluzionaria (non guidata dal
pensiero comunista di Marx, ma dal pensiero socialista di Balnqui) e la sua
tragica repressione (20.000 fucilati)

La povertà come “questione sociale” della società occidentale a cavallo tra
‘800 e ‘900

La crisi del 1929, documentario CNN “La crisi economica del 1929”)

CLIL – The White HOUSEPRESIDENT BARACK OBAMA all’indirizzo:
https://www.whitehouse.gov/1600/presidents/franklindroosvelt

Il tema dell’intervento dello stato in economia, il modello keynesiano (libro
di testo a pag. 360)

La crisi del 1929 e il suo effetto sulle economia mondiali, comprese quella
fascista e, dopo la vittoria di Hitler alle elezioni del 1933 (43% dei voti)
anche nazionalsocialista in Germania (libro di testo p.359)
2

Le risposte in termini di assistenza sociale date dal fascismo e da altri paesi
europei (documento fornito alla classe il 22 sett 2015 che tratta della
socialdemocrazia svedese + libro di testo sul’intervento dello stato in
economia nel modello fascista a pag. 359

Il modello keynesiano di intervento dello stato in economia (libro di testo
pp. 360-361), “l’economia mista” con la partecipazione alla vita economica
delle aziende pubbliche.

Il piano Beveridge, i suoi criteri (universalità, unicità, uniformità), la nascita
del Servizio Sanitario Nazionale, interventi sul piano dell’educazione e della
politica edilizia popolare (spesa sociale Gran Bretagna 1062 10,2% del PIL –
1983 20% del PIL)

Il modello economico della ricostruzione italiana: Einaudi e la stretta
creditizia (materiale specifico fornito alla classe lezione del 6 ott 2015) –
Visione del documentario “Storia d’Italia – i primi anni della repubblica
(1947 - 1963)_Istituto luce.mp4 (dai primi 12 minuti in poi) / Sintesi in
“Fissiamo i concetti sul libro di testo alle pagg. 365-366

Italia dopoguerra, la dimensione politica (documento prodotto per la classe
ottobre 2015 + libro di testo pag. 383+”Fissiamo i concetti” a pag. 392 +
Costituzione italiana)
a) Art. 49 della Costituzione, il ruolo dei partiti:
“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per
concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”
b) cosa si intende per “partecipazione politica”
c) la differenza tra “movimenti e partiti”

Pensioni, casa, assistenza sanitaria nel modello italiano di ricostruzione

Il boom economico 1955-1963 (libro di testo a pag. 361+ documentario
“L'Italia del Boom! Anni '60” )

La crescita della spesa pubblica sociale (documento fornito il 22 sett 2015)
1950 10.2% del PIL – 1970 16,9% del PIL

Il piano INA casa per l’edilizia pubblica
Documentario “Le case degli italiani” (sul piano INA casa “Fanfani”, una
storia di alcuni giovani che riescono ad accedere alla casa popolare a
parziale riscatto) +
Documentario Istituto Luce 1949
“Padova: inaugurazione di nuove case
popolari”
La carenza di case popolari in relazione alle distruzioni della guerra e al
fabbisogno (soprattutto nelle grandi città) a seguito dell’immigrazione
interna al paese: il fenomeno della speculazione edilizia

3
Documentario: “Genova: il dopoguerra tra disoccupazione, cementificazione
e inquinamento (1966)”

Tensioni politiche precedenti al centro sinistra del 1963, il tentativo del
governo Tambroni di ottenere un appoggio esterno al governo da parte del
Movimento Sociale Italiano destra nazionale; la reazione di Genova del 1960
Documentario: “Il governo Tambroni e la rivolta di Genova (1960)”
Documentario: “Manifestazione Antifascista - Genova 30 Giugno 1960”

Il centro-sinistra – documentario di presentazione RAI storia “1963 Il primo
centro sinistra”
Documentario: “L’Italia negli anni ’60:la politica”

Il centro-sinistra – La crescita economica, il fabbisogno crescente di energia
per il Paese, la nazionalizzazione dell’energia elettrica 1963, la nascita
dell’ENEL
Documentario: “Nascita e crescita di Enel - Enel Frammenti di storia”

Il welfare state: definizione, ruolo, strumenti di intervento (libro di testo a
pag. 363)

Politiche sociali in Italia- PENSIONI
(Materiale fornito alla classe Ottobre 2015)
L’attuazione del disposto dell’art.138 della Costituzione:
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per
vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi
adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia,
invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento
professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti
predisposti o integrati dallo Stato.
L'assistenza privata è libera.
E conseguente
a) funzione dello Stato nell’assistenza sociale
b) previdenza sociale per i lavoratori (infortuni – invalidità- vecchiaia)
c) svantaggi odi inabili / disabilità
d) INPS tutela previdenziale / INAIL infortunistica lavoro
PENSIONI – Modello retributivo e modello contributivo
Documentario: “La Pensione: il Sistema Contributivo”
Documentario: “Superquark, demografia e pensioni in Italia | Solidarietà
Veneto Fondo Pensione”
4

Politiche sociali in Italia: sanità (documento fornito alla classe ottobre 2015)
a) Fascismo crea
INAIL (infortunistica lavoro) 1933
INPS / 1933
Nel 1939 sono istituite le assicurazioni contro la
disoccupazione, la tubercolosi e gli assegni familiari. Il limite di età per il
conseguimento della pensione di vecchiaia viene ridotto a 60 anni per gli
uomini e a 55 per le donne; viene istituita la pensione di reversibilità a
favore dei superstiti dell’assicurato
b) Costituzione italiana
Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia
come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e
richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale.
Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza
impediscono il pieno sviluppo della persona umana
partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
sociale del Paese.
economico e
dei cittadini,
e l'effettiva
economica e
Art. 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se
non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i
limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Art. 38 Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per
vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati
alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e
vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento
professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti
predisposti o integrati dallo Stato.
L'assistenza privata è libera.
c) 1978 creazione del Servizio Sanitario Nazionale SSN che articola le ASL
(Azienda Sanitaria Locale)

La differenza tra “liberalismo” e “neoliberismo” (libro di testo pag. 357)
5

CLIL –
The Friedrich Ebert Stiftung’s Academy for Social Democracy
explains the relationship between the welfare state and social democracy.
“Welfare State and Social Democracy”

Le politiche di privatizzazione degli anni ’80, la figura di Margareth Thatcher,
la figura di Ronald Reagan, le posizioni di Alan Friedman (cenni)
Documentario: “L’eredità di Margareth Thatcher, un bilancio che divide il
Regno Unito”

CLIL – Margareth Thatcher speech in documento video :
1) “Margareth Thatcher – Capitalism and a Free Society”
2) “Margaret Thatcher 'the Lady's not for turning' “

CLIL – Analisi di grafici in: Tejvan Pettinger (April 19, 2013) Economic
Impact of Margaret Thatcher / A look at the economic and social impact of
Mrs Thatcher’s economic policies. Summary of Thatcher’s Economic policies
- Economic Growth – Inflation
- UK Unemployment
Considerazioni:
- Success of Thatcher Years
- Failures of Thatcher Years
- Conclusion
Il tutto disponibile su www.profroncarolo.onweb.it

La privatizzazione dell’IRI nell’Italia degli anni ’80, per capirne il “clima”
visione di un documentario sulla “Galassia dell’IRI” e di una intervista sul
tema a Romano Prodi.

La crisi del welfare state: ragioni e conseguenze

CLIL
–
“The
baby
Boomer
generation
(Born
http://valueoptions.com/spotlight_YIW/baby_boomers.htm

La globalizzazione: l’analisi di K.Marx e F.Engels ne “Il manifesto” (1848)

Il ruolo storico della borghesia e le dinamiche del mercato liberale in
assenza di regolazione

La globalizzazione, la nascita e le dinamiche (apertura dei mercati e
liberalizzazione degli scambi a livello globale, incremento del ruolo e della
velocità delle informazioni, decentramento e delocalizzazioni produttive su
scala planetaria, spostamenti di interi settori produttivi sul pianeta, riflessi
sull’occupazione)

La portata della finanziarizzazione dell’economia rispetto ai dati
dell’economia “reale” e alla forza degli stessi stati nazionali in termini di PIL
1946-1964)
6
Documento: da “Huffingtonpost”, pubblicato il 12/5/2013, “George Soros, lo
speculatore (non) pentito:’Giusto l’attacco all’italia del 1992. Noi solo
mesaggeri di cattive notizie’ “

CLIL – “Following the Trail of
“TowardFreedom, august 13, 2009
Toxic
Trash”
by
Michael
Fox
in

Gli effetti della globalizzazione sull’economia italiana
Documento: articolo su “Lettera43-quotidiano online
“Multinazionali, chi dice addio all’Italia” (15 luglio 2013)

Documento del 17 novembre 2015 sulle parole-chiave e sui concetti
presentati nel libro di testo a pag. 362:
a) processi produttivi
b) estensione planetaria (degli stessi)
c) liberalizzazione dei movimenti di capitali
d) deregolamentazione (vedi anche “thatcherismo)
e) destatalizzazione (presentata spiegazione da Treccani.it

Analisi della Cina come paese in rapida transizione da un sistema ad
economia regolata e pianificata ad un’economia capitalistica (libro di testo
pag. 359)
Documentario: “Viaggio in Cina di oggi Prima parte”
Documentario: “La Cina nuova potenza: da dove viene e come agisce”
Documentario: “Cina, crescita inferiore al previsto: dato più basso da 24
anni”
Documentario: “In arrivo il crack cinese?”
Articolo: Da La Repubblica, 26 ottobre 2015 Vito de Ceglia “La ‘Crisi cinese’
fa paura ma solo alle grandi imprese” / PESANO I DUBBI SULLA
VERIDICITÀ DEI DATI GOVERNATIVI. IMPATTO GESTIBILE SE LA CRESCITA
DEL PIL DEL PAESE FOSSE DEL 5-7%. GUAI SERI SE SI RIDUCESSE AL 24%. INTANTO LE PRIME RIPERCUSSIONI TOCCANO LA MODA E IL LUSSO,
L’AUTOMOTIVE E L’ARREDAMENTO

La crisi e le risposte italiane: i “distretti” produttivi
Articolo: Gloria Riva, La repubblica Affari e Finanza (2 marzo 2015)
“Brianza: export, design e robotica 10 mila imprese tornano a correre”
DAI LABORATORI ARTIGIANALI AD UNA SCHIERA DI PMI AGGUERRITE, LA
METÀ DELLE QUALI VENDE ALL’ESTERO. POCHI DEBITI, CAPACITÀ DI
INVESTIRE. UNA RICERCA BOCCONI-PWC SULLE TOP 500 DEL DISTRETTO
SPIEGA COME UN INTERO TERRITORIO STA USCENDO DALLA CRISI
Documento-video intervista: “Severino Salvemini – I nuovi distretti nella
competizione globale”
Documento-video intervista: “Alberto Martinelli – Fra globale e locale:
società della conoscenza e processi transazionali”
indipendente”:
7

La necessità ed il ruolo della moneta unica europea come contrappeso di un
mercato europeo di 400 milioni di consumatori verso i nuovi competitori
continentali globali
Documento: da “Huffingtonpost” pubblicato il 27/10/2015, Alfredo Nepa,
“L’Europa di oggi, stretta nella morsa di Stati Uniti e Cina”

La crisi del 2008-2009 – Presentazione di schede a cura del Prof. Carluccio
Bianchi (Univ. di Pavia)
Disponibile all’indirizzo http://www.giuliotortello.it/articoli/crisi_2007.pdf

CLIL – Amartya Sen – La “capability”, il concetto della libertà come “libertà
di poter svolgere la propria libera scelta (di vita e/o economica)
“Poverty as Capability Deprivation” (da “Development as Freedom”)

La politica economica della Globalizzazione, a cura del Prof. Paolo Figini
(Univ. di Bologna)
a) L’era della globalizzazione:
1) elemento scientifico
2) elemento sociale
3) elemento politico 4) elemento economico
b) Globalizzazione neoliberista
1) liberalizzazione commercio internazionale
2) finanziarizzazione dell’economia
3) privatizzazione
4) trasferimento di sovranità circa la politica economica
5) La globalizzazione ha effetti redistributivi?
6) La globalizzazione ha effetti sulla povertà?
CLIL – Luca Ricolfi “The Myth of Increasing Inequality” (april 26, 2015)
Le disuguaglianze nel mondo. Documento: Luca ricolfi, “La leggenda delle
disuguaglianze crescenti” (26 aprile 2015)
Analisi delle tendenze della disuguaglianza disaggregata per paesi e aree
economiche, dal 2000 in poi.



STUDIO DI CASO SUL TEMA DELLE MIGRAZIONI – Un progetto di
formazione per i docenti per la rete LES nazionale.
https://www.youtube.com/watch?v=bRJnmIg6dXs
a) IL PUNTO DI VISTA DEMOGRAFICO Giancarlo Blangiardo – Prof.
ordinario demografia (Univ. Bicocca)
b) IL PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO – Prof. Maurizio Ambrosini –
Docente di Sociologia delle migrazioni (UNI di Milano)

Prof. Renata Targetti Lenti
(Liceo
Tenca (23 maggio
2014)
“Disuguaglianza globale, all’interno dei paesi e tra paesi. Alcune evidenze
empiriche” in
http://www.liceoeconomicosociale.it/wp-content/uploads/2014/05/slidesito-LES.pdf
1) La tesi della disuguaglianza come esclusione dal processo di
globalizzazione (Amartya Sen)
8
2) Cosa spinge a studiare la povertà?
a) motivazioni etiche come valore (libertà dalla povertà)
b) motivazioni etiche (giustizia)
c) motivazioni economiche (enormi differenze di reddito e livello di
vita spingono alle migrazioni)
3) La disuguaglianza è generalmente vista sotto il punto di vista del reddito.
4) All’origine della disuguaglianza ci sono i processi di distribuzione del
reddito e alle strutture proprietarie dei fattori produttivi.

La società multiculturale
Dal libro di testo Volonté – Lunghi e altri, “Sociologia”, Einaudi scuola
- Le differenze culturali e le migrazioni, le differenze culturali sono
sempre esistite (p.356-357)
- Le migrazioni di massa (p.359)
- I movimenti per i diritti civili, il concetto di inclusione, il principio
dell’uguaglianza di tutto il genere umano, la valorizzazione delle
diversità, le specificità culturali da valorizzare in quanto tali (pp.
360-361)
- Il melting pot, l’ideale dell’assimilazione (vedi definizione nella
scheda “Lessico” a pag. 361), una utopia irrealizzabile.
- La convivenza interetnica e interculturale basata sulla
valorizzazione delle differenze (pag. 362)
- La cosiddetta “politica delle differenze” (pag. 362)
- La necessità di comprendere la “società globale” (pag. 363)
Alain Touraine – Globalizzazione e multiculturalismo (libro di testo a
pag. 486)
a) il “nemico” del multiculturalismo oggi è la società di massa globalizzata
b) isolare e proteggere le ricchezze culturali e linguistiche locali garantisce
il mantenimento della loro specifica identità
c) identità consolidate e forti non temono alcune “invasione”, ciò previene
l’ostilità e la paura tra etnie
d) Europa come unico esempio di continente che sta rinunciando alle
proprie specificità (articolo del 2010, oggi esse sono ribollenti in termini
nazionalistici a seguito della pressione delle migrazioni).
 Il terzo settore. Dal libro di testo Volontè – Lunghi e altri, “Sociologia”,
Einaudi scuola
a) cos’è il terzo settore (pag. 414)
b) non per logiche di profitto, ma per logiche di solidarietà (pag. 415)
c) Imprese sociali
d) Cooperative sociali
Documento: Guido Caselli (Unioncamere, camera di commercio di
Modena 2012): “Guido Caselli- Il Terzo settore nella Terra di mezzo tra
stato e mercato”
a) il problema della mancanza della crescita
b) la zavorra del debito pubblico
c) le risorse in termini occupazionali offerte al territorio dalla compera.
cooperazione
9