COMUNICATO STAMPA
XV RASSEGNA DI TEATRO MUSICALE PER RAGAZZI
Teatro della Tosse – Sala Aldo Trionfo
martedì 29 ore 10
mercoledì 30 novembre ore 9,30 e 10,45
giovedì 1 dicembre ore 10
MEPHISTO WALZER
vita, avventure e sogni di Franz Liszt:
genio del pianoforte
Opera musicale per teatro d’ombre, attore e pianoforte
Alessandro Commellato pianoforte
Alessandro Ferrara attore
Massimo Sgorbani testo e regia
Rachele Trotti costumi
Davide Rigodanza luci
Progetto di Alessandro Commellato, Alessandro Ferrara e Rosa Sgorbani
« Quando si prova a raccontare e a spiegare la vita di Liszt, bisognerebbe avere un virtuosismo
come il suo per saper passare, con la stessa naturalezza, dalle avventure romantiche all’adesione al
sacerdozio. Non si può giungere a questo: il fascino della sua personalità sta proprio nel fatto che
egli solo poteva passare dal Galop Chromatique all’Ave Maria, senza modulazioni di cattivo gusto e
senza note false». Così Jean Chantavoine cerca di spiegare la trasformazione del grande musicista
che, alla fine di un’esistenza tra le più movimentate, decise di vestire l’abito talare.
Lo spettacolo cerca di avvicinare in modo divertente i ragazzi alla musica classica: il vecchio
Liszt racconta la sua incredibile vita accompagnato dalla musica eseguita dal vivo dal pianista
Alessandro Commellato e le ombre che proiettano le belle immagini dei suoi racconti
straordinari.
fascia d’età consigliata: dai 6 anni
prezzo: 5 euro
per informazioni e prenotazioni: Alessia – Francesca 0108698216
Lo spettacolo si apre con il vecchio Liszt, vestito da abate, che si confessa e ripensa alla sua vita,
una vita romantica fatta di appassionanti avventure e di riflessioni mistiche.
Il ricordo e l’esaltazione degli anni giovanili evoca le note delle composizioni pianistiche che, a loro
volta, prendono forma nel mondo delle ombre, in un percorso narrativo che intreccia parole,
musica e immagini.
Attraverso il suo monologo e attraverso le apparizioni teatrali, Liszt si racconta ma, nello stesso
tempo, arriva a tracciare gli itinerari della musica che ha composto. Quel che prende corpo in scena
è il “mondo” biografico e musicale del compositore, nella fusione tra vita e arte tipica dello spirito
romantico.
Oltre ad essere il più grande pianista di tutti i tempi, Liszt fu infatti anche uno dei più
importanti compositori romantici. La sua personalità, sempre divisa tra sensualità e un
profondo misticismo, emerge come una figura unica nella storia della musica.
L’uomo che negli ultimi anni della sua vita si fa abate, è lo stesso che ha esplorato nelle sue
composizioni il tema del “demoniaco” (con un interesse particolare per le figure di Mefistofele e di
Faust) e la leggendaria parentela tra il diavolo e la musica.
Nella produzione di Liszt, letteratura e musica sono inscindibilmente legate, e la seconda da
“evocativa” diviene “descrittiva”, capace cioè di offrire all’ascoltatore un racconto preciso e
dettagliato al pari delle altre forme artistiche. Questa vocazione al “descrittivismo” si sposa all’uso
del pianoforte, che risultava lo strumento più adatto a trasmettere i moti interiori dell’artista.
In scena, il nostro Liszt diventa quindi un grande narratore, e il racconto del suo mondo
diventa quello di “tanti mondi”, a cavallo tra vita vissuta e sogno, tra realtà e fantasia. Visioni,
demoni, amori e avventure vanno a comporre una variopinta favola in musica, un ritratto di
artista godibile sia per i ragazzi che per gli adulti.
Così pensato, lo spettacolo Mephisto Walzer – vita, avventure e sogni di Franz Liszt, genio del
pianoforte - si articola su tre livelli narrativi:
- quello della parola, della narrazione, affidato all’attore che veste i panni del vecchio Liszt
- quello della musica tramite l’esecuzione dal vivo per pianoforte di alcuni brani di Liszt
(Mefisto Valzer, La Lugubre Gondola, Rhapsodie Espagnole, Sogno d’Amore…)
- quello del teatro delle ombre che trasforma in immagine, in storie la musica del compositore.
Secondo questo percorso nasce un evento teatrale che intreccia diverse forme di rappresentazione e
dà vita a una fiaba ricca di divertimento e suggestioni, a un’opera che porta in scena il gioco
dell’affabulazione e lo moltiplica su più livelli.
L’esecuzione dal vivo dei brani musicali è affidata ad Alessandro Commellato, insieme alla
direzione del progetto musicale. L’ideazione e realizzazione scenica è a cura di Rosa Sgorbani,
mentre la supervisione del teatro delle ombre è di Alessandro Ferrara da dieci anni collaboratore del
Teatro Gioco Vita di Piacenza, che interpreta anche la parte del vecchio Liszt.
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