ALLEGATO n. 1
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
DI RETE URBANA
DEL TERRITORIO COMUNALE DI
SOLIERA
SOMMARIO
1
PREMESSA .......................................................................................................... 3
2
ELENCO DELLE SEDI ...................................................................................... 4
3
DESCRIZIONE DELLA RETE ......................................................................... 6
3.1
TOPOLOGIA DI RETE E TRACCIATI DI POSA ............................................................................. 6
3.1.1
Estensione dei segmenti di rete .................................................................................... 7
3.2
ARCHITETTURA DI ACCESSO ALLA RETE GEOGRAFICA .......................................................... 8
3.3
INFRASTRUTTURE CIVILI ....................................................................................................... 8
3.3.1
Tubazioni ..................................................................................................................... 8
3.3.2
Pozzetti ....................................................................................................................... 10
3.3.3
Estensione delle infrastrutture di posa ....................................................................... 10
3.4
PORTANTI FISICI .................................................................................................................. 11
3.4.1
Caratteristiche fisiche e meccaniche .......................................................................... 11
3.4.2
Capacità ...................................................................................................................... 11
3.5
GIUNTI ................................................................................................................................ 11
3.6
TERMINAZIONI .................................................................................................................... 12
3.6.1
Sito POP ..................................................................................................................... 12
3.6.2
Sede centro-stella ....................................................................................................... 13
3.6.3
Sede periferica............................................................................................................ 13
3.7
COLLAUDI ........................................................................................................................... 13
2
1 PREMESSA
Nel presente documento si descrivono le caratteristiche tecniche per la realizzazione di una rete di
telecomunicazioni a fibre ottiche in ambito urbano (di seguito, MAN – Metropolitan Area Network)
presso il Comune di Soliera nell’ambito del progetto “Rete privata delle pubbliche
amministrazioni dell’Emilia-Romagna: SECONDA FASE”.
Nel Capitolo 2 sono elencate le sedi interessate dal presente progetto (distinte per ente di
appartenenza) mentre nel Capitolo 3 vengono descritte le caratteristiche tecniche della rete.
3
2 ELENCO DELLE SEDI
Nella tabella che segue sono elencate le sedi interessate dal presente progetto. Per tali sedi viene
esplicitato l’ente di appartenenza e l’ente che ne finanzia il collegamento.
Ente di
appartenenza
Altro
Stato
AUSL
Comune
Comune
Comune
Comune
Ente che finanzia
il collegamento
Altro
Altro
RegioneL
Comune
Comune
Comune
Provincia
Sede
C.N.A.
CARABINIERI
CUP AMBULATORI
FARMACIA COMUNALE
SCUOLA GARIBALDI
SCUOLA MEDIA
BIBLIOTECA COMUNALE
Tabella 1 – elenco delle sedi – CAPOLUOGO
Ente di
appartenenza
Comune
Comune
Ente che finanzia
il collegamento
Comune
POLO SCOLASTICO 1
Comune
POLO SCOLASTICO 2
Sede
Tabella 2 – elenco delle sedi – FRAZIONI
Nella figura che segue è rappresentata l’ubicazione delle sedi nel territorio con il seguente
significato dei simboli:

quadratino rosso: sede comunale

quadratino blu: sede provinciale

quadratino verde scuro: sede regionale

quadratino verde chiaro: sede AUSL

quadratino arancione: sede universitaria

quadratino viola: sede appartenente ad altro ente
Nella figura sono rappresentati inoltre i tracciati di posa relativi al collegamento del Comune alla
rete regionale geografica (LEPIDA fase 1). Tali tracciati sono stati utilizzati compatibilmente alle
esigenze della rete MAN in oggetto e, conseguentemente, valorizzati tenendo conto della
disponibilità di infrastrutture già finanziate nella fase 1.
4
Figura 1 – LEPIDA fase 1 e sedi
5
3 DESCRIZIONE DELLA RETE
3.1 Topologia di rete e tracciati di posa
La topologia di rete adottata è di tipo a stella, come evidenziato nella figura che segue; tutte le sedi
di un determinato ente si collegano ad una sede centrale scelta dall’ente stesso (che chiameremo
sede centro-stella e che in figura è indicata con il simbolo CS) in modalità punto-punto, e ciò potrà
avvenire su singola via o su doppia via (come nell’esempio di figura) a seconda della dislocazione
geografica della sede stessa.
S_1
S_2
CS
dorsale
rilegamento
S_3
Figura 2 – modello topologico
Come evidenziato anche in figura, la rete è topologicamente strutturata su due livelli gerarchici:
1.
livello primario - dorsale
2.
livello secondario - rilegamento
Per dorsale si intende l’infrastruttura in fibra ottica funzionale al collegamento di più sedi
(appartenenti allo stesso ente o ad enti diversi); per rilegamento si intende il segmento di accesso
che collega una certa sede alla dorsale, ovvero è l’infrastruttura a fibre ottiche che, a partire da un
modulo di giunzione o spillamento (muffola), termina all’interno della generica sede da collegare.
Nella figura che segue è rappresentata la topologia della rete in oggetto, con il seguente significato
dei simboli:

linea verde scuro – segmento di dorsale: ANELLO

linea verde chiaro – segmento di dorsale: RADIALE

linea arancione – segmento di rilegamento
6
Figura 3 – topologia di rete
I segmenti di dorsale sono stati differenziati in ANELLO e RADIALE per distinguere i tratti che si
trovano nel centro storico o nella prima periferia e che necessitano di un certo grado di robustezza e
protezione da eventuali guasti sul cavo, dai tratti che collegano frazioni periferiche che, per motivi
economici, non si è ritenuto di collegare su percorsi fisici distinti.
3.1.1
Estensione dei segmenti di rete
Nelle tabelle che seguono sono riportate le estensioni dei segmenti della rete in oggetto.
Segmenti di rete
Anello
Radiale
Rilegamento
TOTALE
Quantità
1.718 m
0m
379 m
2.097 m
%
81,9%
0,0%
18,1%
100,0%
Tabella 3 – segmenti di rete: quantità – CAPOLUOGO
7
Segmenti di rete
Anello
Radiale
Rilegamento
TOTALE
Quantità
%
0m
3.583 m
116 m
3.699 m
0,0%
96,9%
3,1%
100,0%
Tabella 4 – segmenti di rete: quantità – FRAZIONI
3.2 Architettura di accesso alla rete geografica
Il servizio di connettività sarà a fibra accesa verso la sede principale scelta dall’ente (sede centrostella) e a fibra spenta per le rimanenti sedi che verranno collegate alla sede principale in modalità
punto-punto (par. 3.1).
Per l’ente Comune, la sede centro-stella coincide con il PAL, ovvero con il Punto di Accesso
Locale alla rete geografica LEPIDA definito nella fase 1.
Per gli enti territoriali (Provincia, Regione, AUSL) il servizio di connettività alla rete geografica
verrà erogato dal POP più vicino alla sede in oggetto e reso disponibile presso la sede centro-stella
che a questo punto diventa PAL di quell’ente per il collegamento geografico.
Se il POP si trova nella stessa area comunale della sede centro-stella in oggetto, questa sarà
collegata al POP nell’ambito del progetto MAN. Se, viceversa, nell’area comunale non sono
presenti POP del gestore della rete geografica Lepida (fase 1), per ogni ente verrà utilizzata una
coppia di fibre della rete geografica per il collegamento verso un POP presente in un'altra area
comunale scelto compatibilmente con la disponibilità di portanti fisici lungo questi tratti di rete e
comunque in maniera tale da scongiurarne la saturazione.
Per gli enti territoriali, il servizio di accesso alla dorsale geografica LEPIDA sarà erogato su
interfacce ethernet standard con prestazioni e costi che verranno definiti in una fase successiva.
3.3 Infrastrutture civili
3.3.1
Tubazioni
Nella figura che segue sono rappresentate le infrastrutture di posa che verranno utilizzate per la
realizzazione della rete in oggetto. I simboli hanno il seguente significato:

linea blu – tubazioni esistenti idonee alla posa di cavi a fibre ottiche (infrastrutture già
previste nella fase 1 per il collegamento alle rete geografica; tubazioni di proprietà delle ente
locale posate ad hoc in concomitanza con lavori di ammodernamento dell’arredo
urbanistico; ecc…)

linea verde – infrastrutture della pubblica illuminazione ritenute idonee (previa lavori di
pulizia e adattamento) alla posa di cavi a fibre ottiche nell’ambito del presente progetto

linea rossa – installazione di nuove infrastrutture che richiede opere di scavo (con la tecnica
della mini-trincea) e fornitura e posa di tubazioni atte ad ospitare cavi a fibre ottiche.
8
Figura 4 – infrastrutture di posa
In particolare, l’utilizzo delle canalizzazioni esistenti della pubblica illuminazione prevedrà
tendenzialmente l’equipaggiamento delle stesse con uno o più sottotubi flessibili in PEAD di
diametro esterno 10 mm al fine di realizzare una separazione fisica tra il cavo elettrico di
distribuzione della rete dell’illuminazione pubblica e il cavo a fibre ottiche. Questa attività sarà
preceduta da una pulizia della tubazione principale da terriccio o altro materiale accumulatosi nel
tempo.
La realizzazione di scavi per la posa di nuove infrastrutture sarà preceduta da una attività di rilievo
delle reti di eventuali altri sottoservizi ivi presenti (acqua, gas, fognature, energia, ecc.) al fine di
definire il tracciato di posa più favorevole per l’installazione delle tubazioni previste.
Come già accennato, gli scavi verranno realizzati (salvo casi particolari) con la tecnica della minitrincea che prevede le seguenti principali attività:

fresatura (mediate apposita macchina a lama rotante) del manto stradale con profondità non
inferiore a 45 cm dall’estradosso e larghezza non superiore ai 15 cm

posa contestuale di 3/6 (a discrezione del gestore) monotubi di diametro esterno 50 mm
9

ripristino dello scavo con calcestruzzo dosato a 2 q.li/m3 additivato con ossido di ferro rosso

scarifica del manto stradale a cavallo dello scavo per una larghezza di 60 cm ad una
profondità di 3 cm

ripristino del manto stradale con stesura di conglomerato bituminoso dello spessore di 3 cm
per tutta la larghezza dello scavo completo di tappetino di usura per una larghezza di 60 cm
a cavallo dello scavo (30 cm per lato sulla mezzeria dello scavo)
3.3.2
Pozzetti
Per la realizzazione della rete in oggetto saranno utilizzate le seguenti tipologie di pozzetto:

pozzetto rompitratta: in corrispondenza di tratte particolarmente lunghe (con estensione
dell’ordine di 100 m), verranno installati pozzetti 90x70 cm tali da facilitare la successiva
posa del cavo ottico

pozzetto di spillamento: in corrispondenza delle sedi da servire in fibra ottica, o comunque
in posizione baricentrica rispetto ad un certo numero di sedi vicine da collegare, verranno
installati pozzetti di dimensione 125x80 cm per consentire l’alloggiamento di una muffola
da cui verranno “spillate” le fibre da dedicare alla/e sede/i in oggetto

pozzetto per ingresso alle sedi di utenza: nelle sedi da servire in fibra ottica sarà installato un
pozzetto in posizione adiacente alla parete delimitante la sede in oggetto; le dimensioni di
tale pozzetto saranno di 48x48 cm. L’ingresso vero e proprio tra tale pozzetto e la sede sarà
valutato di volta in volta e solo in fase di allacciamento della sede alla dorsale
In generale, i pozzetti saranno installati in modo da essere affioranti, con il chiusino che dopo il
ripristino del manto stradale (nel caso di posa su asfalto) risulterà a livello con lo stesso.
I pozzetti saranno realizzati con manufatti in calcestruzzo e saranno equipaggiati con un coperchio
in ghisa, provvisto di chiusure con chiavi di sicurezza.
3.3.3
Estensione delle infrastrutture di posa
Nelle tabelle che seguono sono riportate le estensioni delle diverse infrastrutture di posa interessate
nella realizzazione della rete in oggetto.
Infrastrutture
Tubazioni esistenti
Illuminazione pubblica
Scavo
TOTALE
Quantità
%
0m
1.960 m
137 m
2.097 m
0,0%
93,5%
6,5%
100,0%
Tabella 5 – infrastrutture di posa: quantità – CAPOLUOGO
Infrastrutture
Tubazioni esistenti
Illuminazione pubblica
Scavo
TOTALE
Quantità
3.583 m
0m
116 m
3.699 m
%
96,9%
0,0%
3,1%
100,0%
Tabella 6 – infrastrutture di posa: quantità – FRAZIONI
10
3.4 Portanti fisici
3.4.1
Caratteristiche fisiche e meccaniche
I portanti fisici che verranno utilizzati nella realizzazione della rete in oggetto saranno cavi
equipaggiati con fibre ottiche monomodali del tipo 9/125 m (cioè con un diametro del campo
modale di 9 m e un “cladding” di 125 m) conformi allo standard internazionale ITU G.652,
consentendo l’operatività in “seconda finestra ottica” (1310 nm) e in “terza finestra ottica” (1550
nm).
I cavi ottici saranno interamente dielettrici (cioè privi di armatura metallica) con doppia protezione
in filati di vetro contro l'aggressione dai roditori, impermeabili all’umidità (water blocking),
avranno guaina esterna in polietilene colore nero e marcatura della guaina esterna con impressa, a
intervalli regolari, la lunghezza della pezzatura di cavo.
3.4.2
Capacità
I cavi di dorsale saranno equipaggiati con fibre ottiche SM, con struttura a tubetti (di tipo loose)
contenenti ciascuno n. 12 fibre. Il dimensionamento dei cavi è dipendente dal piano di occupazione
delle fibre ottiche (Allegato 2) per ciascuna delle sotto-reti descritte nel presente progetto.
Ai fini della valorizzazione dell’opera, sono stati considerati cavi di dorsale da 96 fibre ottiche SM.
I cavi di rilegamento saranno equipaggiati con n. 8 fibre ottiche SM.
In linea generale, il dimensionamento dei cavi di dorsale e rilegamento e, di conseguenza, la quotaparte di fibre ottiche che diventeranno di proprietà di ciascun Ente sottoscrittore della Convenzione
(definite nell’Allegato 2), potranno essere modificate durante le attività di progettazione di dettaglio
e/o realizzazione dei lavori. Qualsiasi modifica dovrà essere preventivamente approvata dal Gruppo
Tecnico di Progetto, di cui all’articolo 13 della Convenzione.
3.5 Giunti
In punti determinati del territorio verranno installati dei moduli di giunzione dei cavi ottici
(muffole) che garantiranno l’isolamento meccanico e l’isolamento agli agenti atmosferici delle fibre
sezionate.
In particolare, nei tratti di dorsale verranno realizzati i cosiddetti giunti di linea; tutte le fibre
ottiche di due pezzature di cavi di linea verranno opportunamente giuntate tra loro (giunto fibrafibra) al fine di garantire la continuità fisico/ottica dei collegamenti tra due punti di terminazione.
In prossimità di una sede (o più sedi) d’utente da interconnettere alla dorsale a fibre ottiche, verrà
realizzato un giunto di spillamento (giunto fibra-fibra), ovvero le fibre del cavo di rilegamento
verranno giuntate ad altrettante fibre del cavo di dorsale per creare la continuità fisico/ottica tra la
sede in oggetto e la sede centro-stella di competenza; le fibre del cavo di dorsale non interessate da
tale intervento non saranno interrotte.
La giunzione fibra-fibra verrà effettuata con la tecnica della giunzione a fusione (allineamento dei
nuclei delle fibre, prefusione e fusione tramite arco voltaico).
11
Le fibre ottiche destinate alla realizzazione della rete in oggetto verranno opportunamente
identificate mediante l’applicazione di targhette poste sia sui cavi di ingresso alla muffola che sul
supporto dei moduli ottici.
3.6 Terminazioni
3.6.1
Sito POP
Per sito POP (Point Of Presence) si intende un locale dedicato all’installazione di armadi di
terminazione delle fibre ottiche dei cavi di dorsale. Limitatamente alle fibre dedicate al presente
progetto, tale sito non rappresenta altro che un punto di interconnessione (o di permutazione) tra
fibre di cavi distinti di dorsale al fine di garantire la continuità ottica di un generico collegamento
“centro stella  sede periferica”.
I siti POP saranno messi a disposizione dagli enti al realizzatore della rete, la loro corretta
ubicazione e distribuzione sul territorio comunale sarà precisata durante l’esecuzione dei lavori,
come specificato anche all’articolo 7 della Convenzione.
Ogni sito POP sarà accessibile a tecnici specializzati del soggetto attuatore della rete (per mezzo di
credenziali di identificazione) in qualsiasi momento ciò si rendesse necessario (24h x 7gg). Il locale
che ospiterà un sito POP deve essere attrezzato dell’infrastruttura necessaria a garantire energia e
climatizzazione; nella figura che segue è rappresentato un esempio di configurazione di tale locale.
Topologia puremente esemplificativa dell’infrastruttura di un locale PoP
Figura 8: esempio di allestimento di sito POP
12
3.6.2
Sede centro-stella
Presso la sede centro-stella di ciascun ente verrà fornito e installato un armadio rack da 22 unità
(1200x600x600) equipaggiato di gruppo ventole di raffreddamento, sportelli anteriore e posteriore,
colonne montanti aventi fori regolari per una unità rack, zoccolo di appoggio, pannello di
alimentazione con 12 prese universali e cavo elettrico di collegamento AC220.
Verranno forniti e installati un numero di cassetti ottici (patch panel) adeguato al numero di sedi
periferiche da collegare al centro-stella. Ciascun patch panel (da 1 unità rack) sarà equipaggiato con
8 bussole ottiche per fibre monomodali SC-SC duplex e relativo cassetto di giunzione.
La terminazione delle fibre ottiche di una certa sede periferica presso la sede centro-stella
comprenderà la fornitura di 8 semibretelle ottiche monomodali connettorizzate con connettori SC e
la giunzione (con la tecnica a fusione) di queste con le fibre del cavo ottico locale.
Verrà infine fornito e installato un passacavo per cavi a fibre ottiche ogni 3 patch panel.
3.6.3
Sede periferica
Presso ogni sede periferica verrà fornito e installato un armadio rack da 9 unità (450x600x400)
equipaggiato di gruppo ventole di raffreddamento, sportelli anteriore e posteriore, colonne montanti
aventi fori regolari per una unità rack, pannello di alimentazione con 6 prese universali e cavo
elettrico di collegamento AC220.
Verrà fornito e installato un patch panel ottico da 1 unità rack equipaggiato con 8 bussole ottiche
per fibre monomodali SC-SC duplex e relativo cassetto di giunzione.
La terminazione delle fibre ottiche del relativo cavo di rilegamento comprenderà la fornitura di 8
semibretelle ottiche monomodali connettorizzate con connettori SC e la giunzione (con la tecnica a
fusione) di queste con le fibre del cavo ottico locale.
Verranno infine forniti e installati un passacavo per cavi a fibre ottiche e n. 4 bretelle monomodali
bifibra SC-SC (2 m).
3.7 Collaudi
Al termine della posa, dell’attestazione e della terminazione di ogni tratta di dorsale e di
rilegamento (ovvero della consegna del collegamento di una sede), il realizzatore della rete produrrà
la documentazione di collaudo del 100% delle fibre ottiche.
La documentazione (da consegnare sia su supporto cartaceo che su supporto elettronico) conterrà le
seguenti misure effettuate per ogni fibra del cavo:
1.
diagramma della potenza retrodiffusa - OTDR
2.
lunghezza ottica del collegamento - OTDR
3.
attenuazione dei giunti di linea bidirezionale - OTDR
4.
attenuazione specifica (dB/km) - OTDR
5.
attenuazione totale di sezione - banco ottico
Tutte le misure saranno effettuate in terza finestra ottica.
Contestualmente saranno allegate anche le seguenti documentazioni:

descrizione dell’infrastruttura civile (as built);
13

individuazione dei diritti di passaggio e delle infrastrutture civili e ottiche, ai fini della
dichiarazione di proprietà e relativa iscrizione a patrimonio dei beni di pertinenza di ciascun
ente;

documentazione cartografica (SHP file) dell’infrastruttura di rete realizzata.
La Regione, in qualità di Mandataria, effettuerà entro 60 gg dalla consegna della documentazione di
collaudo propri collaudi di verifica, da attuare congiuntamente al realizzatore della rete.
La documentazione di certifica delle fibre ottiche e tutta l’ulteriore documentazione consegnata
saranno trasmessi al Gruppo Tecnico di Progetto, così come descritto nella Convenzione.
Le attività di collaudo di cui sopra potranno essere, tra l’altro:

ispezione visiva delle terminazioni e attestazione delle fibre agli armadi di nodo e all’interno
delle muffole

misure a campione dell'attenuazione di sezione o dell’attenuazione specifica (metodo
dell’inserzione)

rilievo a campione del diagramma di retrodiffusione (metodo di backscattering)

rilievo a campione della lunghezza ottica

misure a campione dell'attenuazione dei giunti di linea (metodo di backscattering)

prove di tenuta delle muffole

verifica della congruità geometrica e informativa degli SHP file consegnati.
14