IL CRISANTEMO Il crisantemo “fiore dei morti”? Non in tutti i paesi e

L'ANGOLO VERDE A CURA DEL
PERITO AGRARIO : SANDRO LUCCA
IL CRISANTEMO
Il crisantemo “fiore dei morti”? Non in tutti i paesi e certo non in Giappone, dove, alla pari di quello
del ciliegio, è uno dei fiori più apprezzati e diffusi. Anzi è considerato il fiore nazionale e il suo
nome significa fiore d'oro: probabilmente il colore predominante per questo fiore era in origine il
giallo ed è una pianta erbacea perenne da giardino, che cresce in buona parte della penisola e
non teme l’inverno.
Il crisantemo si adatta a qualunque tipo di terra, anche se preferisce terreni argillosi - calcarei,
leggermente acidi o alcalini e ben drenati; non gradisce, al contrario, terreni con un pH troppo alto
o troppo basso.
Essendo una pianta molto vigorosa, con steli robusti, molte foglie e grandi infiorescenze, il
crisantemo ha esigenze, nutritive elevate e va concimato con frequenza, a piccole dosi;
l’apporto di materiale organico in autunno (a settembre) assicurerà lo sviluppo iniziale, mentre a
giugno andrà effettuata un’ulteriore concimazione utilizzando un fertilizzante completo, cioè
contenente i tre elementi nutritivi di base (azoto, fosforo e potassio) e alcuni microelementi come
ferro e magnesio.
E’ comunque consigliabile non esagerare con la concimazione azotata, che può favorire
l’insorgenza di malattie.
Nel caso di terreno asciutto, si procederà alla “fertirrigazione”, cioè una fertilizzazione in forma
liquida, con una frequenza bisettimanale durante il periodo estivo e comunque fino a quando i
boccioli cominciano a prendere colore; da quel momento sarà sufficiente irrigare secondo
necessità. I crisantemi gradiscono una pacciamatura organica ogni anno, in tarda primavera.
Spesso è necessario sostenere i lunghi steli fioriferi con canne di bambù. In autunno bisogna
cimare gli steli fioriti e tagliare completamente quelli morti, mentre in primavera è bene dividere i
cespi di due – tre anni. E’ possibile moltiplicare i crisantemi sia per divisione sia per talea,
prelevando dai getti basali. Per mantenere fioriture abbondanti è comunque consigliabile
provvedere alla divisione dei cespi.
Predilige l'esposizione in posizioni soleggiate, ma si adatta bene anche alla mezz' ombra ed è per
questo che il luogo più adatto per coltivare il crisantemo è dove il sole persiste maggiormente
durante il giorno. Il sole inoltre favorisce la costituzione di steli robusti, rami resistenti al vento,
foglie sane e fiori con petali luminosi.
La rinvasatura andrebbe effettuata a primavera.
Note:
Il crisantemo fiorisce quando il numero di ore di luce è inferiore a 14:
nelle nostre zone, infatti, il periodo di fioritura cade in autunno, mentre
si arresta allo stato vegetativo quando il numero di ore di luce è
superiore a 14..
Curiosità: In Corea si usano crisantemi secchi per preparare tisane e
nella cucina giapponese sono variamente utilizzate, un po’ come gli
spinaci, le tenere foglie del Chrysantemum coronarium, verdura di una decina di centimetri
coltivata in tutto il territorio; e nei piatti di sushi o di sashimi, provate a farci caso, troverete spesso
un piccolo e splendido crisantemo giallo. Decorativo, sì, ma commestibile.