Ho cercato di capire chi erano gli assassini. Mia mamma non comprende, ma mi lascia fare. Sa che ne ho bisogno per andare avanti, per guarire. Voglio che W. possa riabbracciare sua madre. Sono favorevole alla grazia. Le sofferenze della sua famiglia devono cessare, per quanto possa dipendere da me. Solo così anche noi qui potremo trovare la nostra pace” (da la Repubblica). PER I NEMICI Signore Gesù Cristo, che ci hai comandato di non rendere male per male, ma di pregare per coloro che ci odiano e ci contraddicono, fa’ che con l’aiuto del tuo Spirito Santo possiamo amare i nostri nemici, far loro del bene e pregare per loro con sincerità. Se in qualche cosa siamo stati causa delle offese fatte a noi, correggici e aprici la strada a una santa riconciliazione. Fa’ che la loro ira non resti sempre accesa contro di noi, ma libera noi e loro dalla cattiva potenza dell’odio, affinché possiamo essere pronti a perdonarci gli uni gli altri. La tua pace regni nei nostri cuori, nelle nostre menti, nei nostri atteggiamenti, ora e sempre. Amen (dalla liturgia presbiteriana) SU E GIÙ DAL PALCO Teatro del catechismo Sabato 22 ore 20:45 Medie e superiori Domenica ore 15 Elementari 23 febbraio 2014 VII domenica del tempo ordinario Unità Pastorale di Montecavolo-Salvarano Montecavolo-Salvarano Domenica 16 febbraio 2014 Ore 8:00 Ore 10.00 Ore 11:15 Messa Montecavolo Messa Salvarano Messa Montecavolo (+Franco Zannoni) Lunedì 17 febbraio Ore 6:30 Preghiera delle lodi Ore 7:00 Messa Montecavolo Martedì 18 febbraio Ore 6:30 Preghiera delle Lodi Ore 19:00 Messa a Montecavolo Mercoledì 19 febbraio Ore 6:30 Preghiera delle Lodi Ore 19:00 Messa a Montecavolo Giovedì 20 febbraio Ore 18:00 Adorazione e vespri a Montecavolo Ore 19:00 Messa Montecavolo (+Sergio Friggeri e fam. def.) Venerdì 21 febbraio Ore 18:30 Vespri a Montecavolo Ore 19:00 Messa a Montecavolo (+Galeazzi Severino) Sabato 22 febbraio Ore 18:30 Preghiera dei Vespri Ore 19:00 Messa Montecavolo (+Enrico, Marita, Archilde, Eugenio +Bizzarri Marisa) DOMENICA 23 febbraio VII del tempo ordinario Amare anche i nemici ACCOGLIERE Il comandamento dell'amore del prossimo non era sconosciuto prima di Gesù. Infatti nell'Antico Testamento non si era mai pensato che si potesse amare Dio senza interessarsi del prossimo (prima lettura). Nei Proverbi si trova addirittura una affermazione che Gesù sembra ripetere quasi con le stesse parole: «Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare; se ha sete, dagli acqua da bere... e il Signore ti ricompenserà» (Pr 25,21-22). Nella sua formulazione, nei suoi contenuti e nella sua forte esigenza il comandamento di Gesù è nuovo e rivoluzionario. E’ nuovo per il suo universalismo, per la sua estensione in senso orizzontale: non conosce restrizioni di sorta, non tiene conto di eccezioni, di confini, di razza, di religione, ma si rivolge all'uomo nell'unita e nell'uguaglianza della sua natura. E’ nuovo per la misura, per l'intensità, per la sua estensione verticale. La misura è data dal modello stesso che ci viene presentato: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, cosi amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34). La misura del nostro amore verso il prossimo è quindi l'amore stesso che Cristo ha per noi; anzi 1'amore stesso che il Padre ha per Cristo, perché: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi» (Gv 15,9). Dio è amore (1 Gv 4,16) e in questo si manifesta il suo amore: egli ci ama per primo e invia il suo Figlio per espiare i nostri peccati (1 Gv 4,10). E’ nuovo per il motivo che ci propone: amare per l'amore di Dio, per gli stessi suoi scopi divini; esclusivamente disinteressati; con amore purissimo; senza ombra di compenso (Mt 5,46). Amarci come fratelli, con un amore che cerca il bene di colui che si ama, non il nostro bene. Amare come Dio che non cerca il bene nella persona che ama, ma crea il bene in essa, amandola. E’ nuovo perché Cristo lo eleva al livello dello stesso amore per Dio. Se la concezione giudaica poteva lasciar credere che l'amore fraterno si pone sullo stesso piano degli altri comandamenti (Lv 19,18), la visione cristiana gli dà un posto centrale, unico. Nel Nuovo Testamento l’amore del prossimo appare indissociabilmente legato al precetto dell’amor di Dio. COLLETTA O Dio, che nel tuo Figlio spogliato e umiliato sulla croce, hai rivelato la forza dell'amore, apri il nostro cuore al dono del tuo Spirito e spezza le catene della violenza e dell'odio, perché nella vittoria del bene sul male testimoniano il tuo vangelo di riconciliazione e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Amen. LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura Ama il prossimo tuo come te stesso. Dal libro del Levitico (19, 1-2.17-18) Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo. Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”». Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio Salmo Responsoriale Dal Salmo 102 R. Il Signore è buono e grande nell'amore Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe. Quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono. Seconda Lettura Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 1 Cor 3, 16-23 Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi. Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani». Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio Canto al Vangelo Egli perdona tutte le tue colpe, 1 Gv 2,5 R. Alleluia, alleluia. Chi osserva la parola di Gesù Cristo, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. R. Alleluia. Vangelo Amate i vostri nemici.. Dal vangelo secondo Matteo Mt 5,38-48 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Parola del Signore. Lode a te o Cristo Oltre la giustizia, il perdono A una teoria si può rispondere con un’altra teoria; ma chi può confutare una vita?" (Evagrio Pontico). Le parole di Gesù più difficili da mettere in pratica riguardano l’amore verso i nemici e la capacità di comprendere e perdonare. Non sono una teoria bella ma impossibile; sono un percorso che Gesù per primo ha sperimentato. E possono avvenire ancora oggi, come dimostra questa testimonianza drammatica e pacificatrice. Antonia C., la figlia di un poliziotto che venne ucciso a Milano nel 1977, ha deciso di perdonare sia M., l’autore materiale del delitto, sia W. che, condannato a 14 anni e 11 mesi per concorso morale nell’omicidio, è fuggito in Francia e ha annunciato l’intenzione di presentare domanda di grazia. Ha dichiarato: “Ho smesso di odiare. Anche W. ha una madre, una donna anziana che ha tanto sofferto. Molti anni fa scrisse alla mia: chiedeva perdono, si appellava all’amore materno. Mia madre stracciò la lettera. Anch’io ero indignata. Ma adesso i miei occhi sono cambiati. Perché aggiungere alla nostra altra sofferenza? Quella di un figlio che vive lontano nell’angoscia di finire in carcere e quella di una mamma che non lo può mai vedere. Non serve a far tornare vivo mio padre. Lui è stato un uomo buono, so che sarebbe d’accordo con me”. Antonia è stata segnata dalla storia crudele che ha distrutto la sua famiglia. Depressione, problemi di anoressia, e un odio che l’ha divorata dentro per ventinove anni. Poi ha detto basta. Per salvarsi dalla spirale implacabile del desiderio di vendetta, che prosciuga ogni altro sentimento. “La mia vita è stata molto dura. Quando ho saputo la verità sulla morte di mio padre, già grandicella, subito ho odiato l’assassino. Ma quest’odio mi ha logorato. La vita sempre dipinta di nero non è vita. È un percorso lungo.