Settimana 8 – 16 febbraio 2014 - Parrocchie Montecavolo e Salvarano

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Ho cercato di capire chi erano gli
assassini.
Mia
mamma
non
comprende, ma mi lascia fare. Sa che
ne ho bisogno per andare avanti, per
guarire.
Voglio
che
W.
possa
riabbracciare
sua
madre.
Sono
favorevole alla grazia. Le sofferenze
della sua famiglia devono cessare, per
quanto possa dipendere da me. Solo
così anche noi qui potremo trovare la
nostra pace” (da la Repubblica).
PER I NEMICI
Signore Gesù Cristo,
che ci hai comandato di non
rendere male per male,
ma di pregare per coloro
che ci odiano e ci contraddicono,
fa’ che con l’aiuto del tuo Spirito
Santo
possiamo amare i nostri nemici,
far loro del bene
e pregare per loro con sincerità.
Se in qualche cosa siamo stati
causa delle offese fatte a noi,
correggici e aprici la strada
a una santa riconciliazione.
Fa’ che la loro ira
non resti sempre accesa contro di
noi,
ma libera noi e loro
dalla cattiva potenza dell’odio,
affinché possiamo essere pronti a
perdonarci
gli uni gli altri.
La tua pace regni nei nostri cuori,
nelle nostre menti,
nei nostri atteggiamenti,
ora e sempre.
Amen
(dalla liturgia presbiteriana)
SU E GIÙ DAL PALCO
Teatro del catechismo
Sabato 22 ore 20:45
Medie e superiori
Domenica ore 15 Elementari
23 febbraio 2014
VII domenica del tempo ordinario
Unità Pastorale di Montecavolo-Salvarano
Montecavolo-Salvarano
Domenica 16 febbraio 2014
Ore 8:00
Ore 10.00
Ore 11:15
Messa Montecavolo
Messa Salvarano
Messa Montecavolo
(+Franco Zannoni)
Lunedì 17 febbraio
Ore 6:30
Preghiera delle lodi
Ore 7:00
Messa Montecavolo
Martedì 18 febbraio
Ore 6:30
Preghiera delle Lodi
Ore 19:00
Messa a Montecavolo
Mercoledì 19 febbraio
Ore 6:30
Preghiera delle Lodi
Ore 19:00
Messa a Montecavolo
Giovedì 20 febbraio
Ore 18:00
Adorazione e vespri a
Montecavolo
Ore 19:00
Messa Montecavolo
(+Sergio Friggeri e fam.
def.)
Venerdì 21 febbraio
Ore 18:30
Vespri a Montecavolo
Ore 19:00
Messa a Montecavolo
(+Galeazzi Severino)
Sabato 22 febbraio
Ore 18:30
Preghiera dei Vespri
Ore 19:00
Messa Montecavolo
(+Enrico, Marita, Archilde,
Eugenio
+Bizzarri Marisa)
DOMENICA 23 febbraio
VII del tempo ordinario
Amare anche i nemici
ACCOGLIERE
Il comandamento dell'amore del
prossimo non era sconosciuto prima di
Gesù. Infatti nell'Antico Testamento
non si era mai pensato che si potesse
amare Dio senza interessarsi del
prossimo (prima lettura). Nei Proverbi si
trova addirittura una affermazione che
Gesù sembra ripetere quasi con le
stesse parole: «Se il tuo nemico ha
fame, dagli pane da mangiare; se ha
sete, dagli acqua da bere... e il Signore
ti ricompenserà» (Pr 25,21-22).
Nella sua formulazione, nei suoi
contenuti e nella sua forte esigenza il
comandamento di Gesù è nuovo e
rivoluzionario. E’ nuovo per il suo
universalismo, per la sua estensione in
senso
orizzontale:
non
conosce
restrizioni di sorta, non tiene conto di
eccezioni, di confini, di razza, di
religione, ma si rivolge all'uomo
nell'unita e nell'uguaglianza della sua
natura. E’ nuovo per la misura, per
l'intensità, per la sua estensione
verticale. La misura è data dal modello
stesso che ci viene presentato: «Vi do
un comandamento nuovo: che vi
amiate gli uni gli altri; come io vi ho
amato, cosi amatevi anche voi gli uni gli
altri» (Gv 13,34). La misura del nostro
amore verso il prossimo è quindi
l'amore stesso che Cristo ha per noi;
anzi 1'amore stesso che il Padre ha per
Cristo, perché: «Come il Padre ha
amato me, così anch'io ho amato voi»
(Gv 15,9). Dio è amore (1 Gv 4,16) e in
questo si manifesta il suo amore: egli ci
ama per primo e invia il suo Figlio per
espiare i nostri peccati (1 Gv 4,10). E’
nuovo per il motivo che ci propone:
amare per l'amore di Dio, per gli stessi
suoi scopi divini; esclusivamente
disinteressati; con amore purissimo;
senza ombra di compenso (Mt 5,46).
Amarci come fratelli, con un amore che
cerca il bene di colui che si ama, non il
nostro bene. Amare come Dio che non
cerca il bene nella persona che ama,
ma crea il bene in essa, amandola. E’
nuovo perché Cristo lo eleva al livello
dello stesso amore per Dio. Se la
concezione giudaica poteva lasciar
credere che l'amore fraterno si pone
sullo
stesso
piano
degli
altri
comandamenti (Lv 19,18), la visione
cristiana gli dà un posto centrale, unico.
Nel Nuovo Testamento l’amore del
prossimo appare indissociabilmente
legato al precetto dell’amor di Dio.
COLLETTA
O Dio, che nel tuo Figlio spogliato e
umiliato sulla croce, hai rivelato la forza
dell'amore, apri il nostro cuore al dono del
tuo Spirito e spezza le catene della violenza
e dell'odio, perché nella vittoria del bene
sul male testimoniano il tuo vangelo di
riconciliazione e di pace. Per il nostro
Signore Gesù Cristo... Amen.
LITURGIA DELLA
PAROLA
Prima Lettura
Ama il prossimo tuo come te stesso.
Dal libro del Levitico
(19, 1-2.17-18)
Il Signore parlò a Mosè e disse:
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti
dicendo loro: “Siate santi, perché io, il
Signore, vostro Dio, sono santo.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo
fratello; rimprovera apertamente il tuo
prossimo, così non ti caricherai di un
peccato per lui.
Non ti vendicherai e non serberai rancore
contro i figli del tuo popolo, ma amerai il
tuo prossimo come te stesso. Io sono il
Signore”».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 102
R. Il Signore è buono e grande
nell'amore
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo
temono.
Seconda Lettura
Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo, e
Cristo è di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo
ai Corìnzi
1 Cor 3, 16-23
Fratelli, non sapete che siete tempio di
Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?
Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio
distruggerà lui. Perché santo è il
tempio di Dio, che siete voi.
Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi
si crede un sapiente in questo mondo,
si faccia stolto per diventare sapiente,
perché la sapienza di questo mondo è
stoltezza davanti a Dio. Sta scritto
infatti: «Egli fa cadere i sapienti per
mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il
Signore sa che i progetti dei sapienti
sono vani».
Quindi nessuno ponga il suo vanto
negli uomini, perché tutto è vostro:
Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita,
la morte, il presente, il futuro: tutto è
vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è
di Dio.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Canto al Vangelo
Egli perdona tutte le tue colpe,
1 Gv 2,5
R. Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
R. Alleluia.
Vangelo
Amate i vostri nemici..
Dal vangelo secondo Matteo
Mt 5,38-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per
occhio e dente per dente”. Ma io vi
dico di non opporvi al malvagio; anzi,
se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia
destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi
vuole portarti in tribunale e toglierti la
tunica, tu lascia anche il mantello. E se
uno ti costringerà ad accompagnarlo
per un miglio, tu con lui fanne due. Da’
a chi ti chiede, e a chi desidera da te un
prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il
tuo prossimo e odierai il tuo nemico”.
Ma io vi dico: amate i vostri nemici e
pregate per quelli che vi perseguitano,
affinché siate figli del Padre vostro che
è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui
cattivi e sui buoni, e fa piovere sui
giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate
quelli che vi amano, quale ricompensa
ne avete? Non fanno così anche i
pubblicani? E se date il saluto soltanto
ai vostri fratelli, che cosa fate di
straordinario? Non fanno così anche i
pagani? Voi, dunque, siate perfetti
come è perfetto il Padre vostro
celeste».
Parola del Signore.
Lode a te o Cristo
Oltre la giustizia, il
perdono
A una teoria si può rispondere con
un’altra
teoria;
ma
chi
può
confutare
una
vita?"
(Evagrio
Pontico). Le parole di Gesù più
difficili da mettere in pratica
riguardano l’amore verso i nemici e
la capacità di comprendere e
perdonare. Non sono una teoria
bella ma impossibile; sono un
percorso che Gesù per primo ha
sperimentato. E possono avvenire
ancora oggi, come dimostra questa
testimonianza
drammatica
e
pacificatrice.
Antonia C., la figlia di un poliziotto che
venne ucciso a Milano nel 1977, ha
deciso di perdonare sia M., l’autore
materiale del delitto, sia W. che,
condannato a 14 anni e 11 mesi per
concorso morale nell’omicidio, è
fuggito in Francia e ha annunciato
l’intenzione di presentare domanda di
grazia. Ha dichiarato: “Ho smesso di
odiare. Anche W. ha una madre, una
donna anziana che ha tanto sofferto.
Molti anni fa scrisse alla mia: chiedeva
perdono, si appellava all’amore
materno. Mia madre stracciò la
lettera. Anch’io ero indignata. Ma
adesso i miei occhi sono cambiati.
Perché aggiungere alla nostra altra
sofferenza? Quella di un figlio che vive
lontano nell’angoscia di finire in
carcere e quella di una mamma che
non lo può mai vedere. Non serve a
far tornare vivo mio padre. Lui è stato
un uomo buono, so che sarebbe
d’accordo con me”. Antonia è stata
segnata dalla storia crudele che ha
distrutto la sua famiglia. Depressione,
problemi di anoressia, e un odio che
l’ha divorata dentro per ventinove
anni. Poi ha detto basta. Per salvarsi
dalla spirale implacabile del desiderio
di vendetta, che prosciuga ogni altro
sentimento. “La mia vita è stata molto
dura. Quando ho saputo la verità sulla
morte di mio padre, già grandicella,
subito ho odiato l’assassino. Ma
quest’odio mi ha logorato. La vita
sempre dipinta di nero non è vita. È
un percorso lungo.
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