COME SVOLGERE UNA RICERCA Per fare una ricerca occorre trasformarsi in detective, investigatori, indagando, spulciando libri, ricercando al Computer, chiedendo a coloro che sappiamo potrebbero esserci di aiuto nel lavoro. L’importante è …….risolvere il “mistero”, esibendo il lavoro assegnato completo di tutti i dati richiesti. Ecco il modello da seguire: 1. AUTORE/COMPOSITORE:………….......(possibilmente anche un’immagine o disegno) 2. INSERIMENTO STORICO:………………………….. 3. INSERIMENTO GEOGRAFICO:……………………. 4. VITA:…………………………………………………. 5. OPERE/COMPOSIZIONI:…………………………… 6. CRITICA:…………………………………………….. 7. CURIOSITÀ:…………………………………………. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Indicare il nome e il cognome del musicista/compositore Indicare il periodo in cui è vissuto Indicare il luogo in cui è vissuto (paese e nazione) Indicare in sintesi, al massimo in quattro/cinque righe, gli eventi più importanti della sua vita Indicare le opere/composizioni più importanti Indicare ciò che i critici ritengono/affermano del musicista in questione. In poche parole “Perché è ritenuto importante? Perché è indicato nella storia della musica?” Indicare fatti/avvenimenti/aneddoti che si ritengono curiosi e/o divertenti. ESEMPIO DI SCHEDA 1. AUTORE/COMPOSITORE: Guido d’Arezzo 2. INSERIMENTO STORICO: Medio Evo (991 circa – 1050) 3. INSERIMENTO GEOGRAFICO: Italia – (luogo di nascita incerto; Pomposa, Arezzo, Ferrara?) 4. VITA:Fu monaco benedettino e priore nell’abbazia di Pomposa. La sua vita è prevalentemente dedicata all’insegnamento e alla risoluzione dei problemi legati all’apprendimento. Le sue innovazioni didattiche gli valsero l'ostilità dei confratelli. 5. OPERE/COMPOSIZIONI: Vari trattati teorici tra cui: Micrologus, Epistola ad Michelem, Regulae Ritmicae. 6. CRITICA: È considerato dagli studiosi il più grande teorico musicale del Medio Evo. Il suo metodo si basa sull’esacordo, ossia la successione di sei suoni che derivò dalle iniziali dei versi dell’Inno a S. Giovanni. Ideò un sistema teorico detto “solmisazione” (una prima forma di solfeggio); utilizzò un insieme di quattro linee (tetragramma) su cui segnare i simboli musicali e dei segni/chiavi per indicare l’altezza dei suoni. 7. CURIOSITÀ: - Guido d’Arezzo era anche chiamato “Guidone”, “Guittone”, “Guido Monaco”o “Guido Aretino”. - Interessante è la cosiddetta “Mano guidonica”, ossia l’uso delle dita della mano per facilitare l’apprendimento delle note musicali. - Guido d’Arezzo ideò solamente le prime sei note. La settima nota fu aggiunta successivamente dall’unione delle iniziali di Sancte Johannes, ovvero “SJ” (SI) che alcuni teorici hanno affermato recentemente sia stata proposta dal compositore/musicista pesarese Ludovico Zacconi (1555/1627). - Una statua di Guido d'Arezzo si trova in una nicchia del piazzale degli Uffizi a Firenze. - A Guido Monaco è stato intitolato il cratere Guido d’Arezzo sulla superficie del pianeta Mercurio. - Il formato di notazione musicale computerizzata GUIDO prende il suo nome da Guido d'Arezzo. - A suo nome vi è una Fondazione in Arezzo che organizza concorsi di musica corale dal 1952.