Veglia di preghiera per la vita
XXXIV Giornata per la Vita - 5 febbraio 2012
Un’icona della Vergine col Bambino si trova ai lati dell’altare con una luce accesa.
(Si predispone per l’esposizione eucaristica)
Canto iniziale
Ingresso del celebrante
(Esposizione eucaristica con incensazione)
INIZIO DELLA VEGLIA
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
Cel. L’amore del Padre, che Gesù ci ha rivelato per mezzo dello Spirito Santo, è vita per il
mondo e ci raccoglie insieme nella Comunione dei Santi.
Il Signore sia con voi.
T. E con il tuo spirito.
V.G. Accogliamo volentieri l’invito della Chiesa a ringraziare il Signore che, con il dono di
tutto se stesso, ha dato valore e senso a ogni vita umana e a invocare la sua protezione su
ogni essere umano chiamato all’esistenza. Nell’anno che ci vede impegnati a preparare il
grande incontro mondiale delle famiglie vogliamo pregare per avere il dono della
Accoglienza di ogni persona che giunge alla vita e incrocia le nostre vite. Consapevoli dei
pericoli che oggi minacciano la vita umana e delle sfide che il momento attuale ci pone
come “Popolo della Vita” celebriamo questa veglia chiedendo al Signore la grazia della
conversione dei nostri cuori e la forza di dare testimonianza al mondo di una forte cultura
della vita e dell’amore.
(breve silenzio di adorazione)
Lett. Dal Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 34a Giornata Nazionale
per la vita del 5 febbraio 2012 “Giovani aperti alla vita”
1) Giovani e apertura alla vita
La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa è
testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e delicato – e da chi si
dispone a esserne servitore e non padrone in se stesso e negli altri. Del resto, nel Vangelo,
Cristo stesso si presenta come “servo” (cfr Lc 22,27), secondo la profezia dell’Antico
Testamento. Chi vuol farsi padrone della vita, invecchia il mondo.
[…] La vera giovinezza si misura nella accoglienza al dono della vita, in qualunque modo
essa si presenti con il sigillo misterioso di Dio.
1
2) Educare i giovani alla vita significa offrire testimonianze di adulti
Sono molte le situazioni e i problemi sociali a causa dei quali questo dono è
vilipeso, avvilito, caricato di fardelli spesso duri da sopportare. Educare i giovani alla vita
significa offrire esempi, testimonianze e cultura che diano sostegno al desiderio di impegno
che in tanti di loro si accende appena trovano adulti disposti a condividerlo. Per educare i
giovani alla vita occorrono adulti contenti del dono dell’esistenza, nei quali non prevalga il
cinismo, il calcolo o la ricerca del potere, della carriera o del divertimento fine a se stesso.
3) Rilanciamo l’impegno della Chiesa a favore della vita
Gli anni recenti, segnati dalla crisi economica, hanno evidenziato come sia illusoria e fragile
l’idea di un progresso illimitato e a basso costo, specialmente nei campi in cui entra più in
gioco il valore della persona. Ci sono curve della storia che incutono in tutti, ma soprattutto
nei più giovani, un senso di inquietudine e di smarrimento. Chi ama la vita non nega le
difficoltà: si impegna, piuttosto, a educare i giovani a scoprire che cosa rende più aperti al
manifestarsi del suo senso, a quella trascendenza a cui tutti anelano, magari a tentoni.
Cel. Preghiamo.
O Dio, che sei amore infinito, infondi nel tuo popolo un amore sincero, e fa’ che con fermo
proposito e azione coerente sempre rispetti e protegga l’inviolabile dignità dell’uomo che
Cristo stesso, con il suo sangue, ha redento e nobilitato. Per lui, che vive e regna nei secoli
dei secoli.
T. Amen.
Liturgia della Parola
Lettura dal Primo Libro di Samuele (3,1-10)
Il giovane Samuele serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del
Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. 2E quel giorno
avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a
indebolirsi e non riusciva più a vedere. 3La lampada di Dio non era ancora
spenta e Samuele dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di
Dio. 4Allora il Signore chiamò: "Samuele!" ed egli rispose: "Eccomi", 5poi
corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!". Egli rispose: "Non ti ho
chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire. 6Ma il Signore
chiamò di nuovo: "Samuele!"; Samuele si alzò e corse da Eli dicendo: "Mi
hai chiamato, eccomi!". Ma quello rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato,
figlio mio, torna a dormire!". 7In realtà Samuele fino ad allora non aveva
ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del
Signore. 8Il Signore tornò a chiamare: "Samuele!" per la terza volta; questi si
alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora
Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. 9Eli disse a Samuele:
"Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: "Parla, Signore, perché il tuo
servo ti ascolta"". Samuele andò a dormire al suo posto. 10Venne il Signore,
stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: "Samuele, Samuele!".
Samuele rispose subito: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta".
2
Salmo responsoriale (Salmo 8)
È grande, o Dio, il tuo nome su tutta la terra
O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
con la bocca di bambini e di lattanti:
hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell'uomo, perché te ne curi?
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.
Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.
O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Alleluia
In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Lettura dal Vangelo di Marco (10,17-31)
Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in
ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare
per avere in eredità la vita eterna?". 18Gesù gli disse: "Perché mi chiami
buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non
rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre".
20
Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla
mia giovinezza". 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse:
"Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un
tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!". 22Ma a queste parole egli si fece scuro in
volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
23
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto è
difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!". 24I
discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro:
"Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un
cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio".
26
Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: "E chi può essere salvato?". 27Ma
Gesù, guardandoli in faccia, disse: "Impossibile agli uomini, ma non a Dio!
Perché tutto è possibile a Dio".
Parola di Dio
3
(seduti - omelia)
Traccia per l’omelia
1. "Che cosa è l'uomo perché te ne ricordi?" (Salmo 8,5). Da sempre l'uomo si interroga sul
significato della sua vita.
2. La giovinezza è un periodo decisivo nel corso della vita umana per trovare risposte che
possano orientare e sostenere per anni il cammino della vita. I giovani hanno bisogno di
adulti che siano testimoni, prima che maestri, nel cammino di scoperta dei valori che
fondano un progetto di vita “buona” e “bella”. Come Samuele ha avuto in Eli un educatore
attento a fargli incontrare il Signore così gli adulti e i giovani di oggi devono mettersi in
ascolto del Dio vivente che ancora ci parla e ci affida il suo Vangelo.
3. Le ricchezze, il potere, il successo, il piacere ottenuti senza sforzo e senza responsabilità
sono le tentazioni che possono affievolire la nostra testimonianza e la nostra ricerca del
vero senso della vita. Occorre oggi dare testimonianza che è possibile vivere in altro modo e
quindi aprirsi alla difesa della vita in ogni sua forma, dal suo apparire al suo termine
naturale, passando per tutte le vicende quotidiane.
4. Se vogliamo accogliere la vita, dobbiamo anzitutto accogliere l’appello di Dio che ci
chiama ad ascoltarlo e seguirlo in Gesù Cristo. L’apertura del cuore a Lui, ci preparerà e
stimolerà a scoprire la bellezza dell’apertura accogliente alla vita del nostro prossimo. Tale
apertura costante e gioiosa sarà segno credibile della bontà del vangelo per gli uomini e
donne nostri contemporanei.
5. Ma noi abbiamo bisogno di invocare lo Spirito che ci sostenga in questo cammino e che
operi nei cuoi nostri e di tutta l’umanità perché tutti possiamo riconoscere in Lui la sorgente
della vita e la forza per difenderla ogni giorno.
Supplica per la vita
V.G. Ti ringraziamo, qui e in ogni luogo, o Dio nostro, celebrando la tua potenza di Signore
e Padre del genere umano. Tu, per mezzo dei profeti e dei sapienti di Israele ti sei
manifestato come fonte della vita nel tuo agire gratuito e misericordioso a favore dell’uomo.
Tu, per moltiplicare i tuoi figli a immagine di Cristo, con disegno sapiente hai associato,
come ministri, alla tua opera di Creatore coloro che chiami alla missione di genitori; e fin
dai suoi inizi guardi e accompagni con provvido e paterno amore la vita da loro trasmessa,
disponendo di circondarla di tenero affetto e di cura sollecita, nel rispetto della sua dignità
inviolabile e sacra.
1° C. L’uomo e la donna, nella loro complementarietà e reciprocità, sono l’immagine del tuo
amore trinitario nell’universo creato. È in te e grazie a te che la nostra vita attinge il suo
autentico ed originario significato: tutto da te riceviamo come dono, in umiltà e libertà tutto
possediamo come dono e tutto a te restituiamo perché tutto in te trova la sua pienezza.
2° C. Tu domanderai conto della vita dell’uomo all’uomo, a ognuno di suo fratello, perché
tu, Signore della vita e della morte, ci inviti al rispetto dell’inviolabilità e integrità della vita
fisica e ci hai lasciato queste parole con cui il tuo Figlio Gesù ci ha chiesto di farci carico
del fratello: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
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1° C. Signore Dio, spesso l’uomo si lascia sedurre e stende le mani verso l’albero della vita,
cadendo in balìa della morte: tenta di forzare il suo limite di creatura e sfida te, unico
Signore e sorgente della vita. Guarda misericordioso a quanti è negata la giustizia: a chi è
debole; a chi non ancora nato; a chi non è rispettato nella sua integrità fisica; a chi è privato
del proprio diritto a crescere sano; a chi è negata la libertà di credere in te, di cercarti e di
adorarti; a chi non è rispettato nella sua la dignità e nell’onore che gli è dovuto.
Perdona e converti il cuore di quanti finalizzano a interessi economici, sociali e politici, nel
nome di presunti progressi civili, la vita dell’uomo, del bambino, dell’anziano, del malato.
2° C. Siamo qui a rinnovare il nostro impegno per il diritto alla vita: il diritto a crescere
sotto il cuore della madre dopo essere stati generati; il diritto a vivere in una famiglia unita e
in un ambiente morale favorevole allo sviluppo della propria personalità; il diritto a
maturare la propria intelligenza e la propria libertà nella ricerca e nella conoscenza della
verità; il diritto a partecipare al lavoro per valorizzare i beni della terra; il diritto a fondare
liberamente una famiglia e ad accogliere ed educare i figli; il diritto alla vita, dal suo
concepimento fino al suo esito naturale, escludendo ogni aborto procurato e ogni eutanasia.
V.G. In questa tua Chiesa di Milano, santa Gianna Beretta Molla accolse con animo gioioso
i doni che le furono elargiti dalla grazia divina e lieta li fece fruttificare con alacre impegno.
Si prodigò esemplarmente nella sua professione di medico facendosi carico dei fratelli più
bisognosi, e con generosa dedizione seppe prendersi cura di tutti e di ciascuno onorare la
vita. Visse fedelmente il mistero dell’amore sponsale; sorretta dallo Spirito Santo, rimase
eroicamente fedele alla tua legge, e per l’incolumità del frutto del suo grembo, non esitò a
donare, come segno di singolare affetto materno, la propria vita con fede forte e salda.
Uniti alla Beata Vergine Maria, a santa Gianna e a tutte le madri sante nei cieli, con gioia ti
innalziamo, o Padre, la nostra preghiera per la vita e il canto della gratitudine e della lode.
T. Ti ringraziamo, Signore,
per la gratuità della vita che doni senza condizioni.
Benedici chi l’accoglie, chi l’apprezza
e chi la offre al tuo servizio.
Perdona chi la rifiuta, chi la disprezza
e chi la impiega per il male.
Conforta chi la porta come una Croce
o si sente vicino alla fine.
Sostieni la perseveranza di chi custodisce,
difende e promuove la vita umana.
Infondi la forza del tuo Spirito in tutti i medici,
infermieri, volontari
e in coloro che assistono chi soffre nel corpo e nello spirito.
Dona speranza ai genitori
che si spendono con infinita pazienza per i figli
che stanno per nascere o che devono crescere.
Dona un cuore grande a chi cerca la tua volontà
nella propria vocazione. Amen.
Canto
Cel. Fratelli e sorelle, al Signore che crea e dona la vita presentiamo le nostre intenzioni di
preghiera.
Lett. Preghiamo insieme e diciamo:
Signore della vita, ascoltaci.
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Per la Chiesa, comunità radunata dall’amore del Signore: con la sua parola e le sue scelte
comunichi a tutti gli uomini la gioia e la missione a favore della vita che nascono dalla
Pasqua di Gesù. Preghiamo.
Per la nostra società: riconosca, difenda e promuova il valore dell’amore reciproco, unico,
fedele come «il sentimento più bello che il Signore ha posto nel cuore degli uomini».
Preghiamo.
Per i giovani che formeranno nel Signore una nuova famiglia: nella loro casa il Signore
Gesù «regni sopra tutti gli affetti, i desideri e le azioni», perché la vita sia da loro stimata e
difesa. Preghiamo.
Per gli sposi che attendono la nascita di una nuova vita: si sentano «collaboratori di Dio
nella creazione e offrano a Lui figli che Lo amino e Lo servano». Preghiamo.
Perché tutti noi viviamo nella riconoscenza a Dio per il dono della vita e nel riconoscimento
della sua dignità, in ogni suo istante, dal concepimento alla naturale sua fine. Preghiamo.
Santa Gianna, madre di famiglia, attraverso l’amore coniugale vissuto in pienezza, si è fatta
segno dell’amore del Signore per la Chiesa e per l’umanità. Ha amato e servito la vita come
madre e come medico; ha insegnato nelle sue catechesi e nella sua professione a circondarla
di rispetto profondo dando lei stessa, in questo, un esempio straordinario ed eroico. Noi ti
lodiamo, Signore e ti preghiamo.
Per i medici e per quanti operano a servizio del bene comune: siano consapevoli che la
civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di servire la vita e per questo lavorino con
sollecitudine generosa. Preghiamo.
Cel. O Dio, Signore della vita, che ci hai ricolmato della forza di Cristo, aiuta ogni uomo a
offrire la suprema testimonianza dell’amore; concedi al tuo popolo di onorare e di custodire
sempre con religioso amore la vita umana, segno e dono della tua bontà senza fine. Per
Cristo nostro Signore.
T. Amen.
Preghiera per la vita di Giovanni Paolo II
Cel. Mentre, come popolo pellegrinante, popolo della vita e per la vita, camminiamo
fiduciosi verso «un nuovo cielo e una nuova terra», volgiamo lo sguardo a Colei che è per
noi «segno di sicura speranza e di consolazione».
Tutti. O Maria,
aurora del mondo nuovo,
Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato
di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere,
di uomini e donne vittime di disumana violenza,
di anziani e malati uccisi dall'indifferenza
o da una presunta pietà.
6
Fa’ che quanti credono nel tuo Figlio
sappiano annunciare con franchezza e amore
agli uomini del nostro tempo
il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo
come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine
in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo
con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà,
la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Canto
Benedizione eucaristica
Cel. Preghiamo.
O Dio che per la tua gloria e per la nostra salvezza hai costituito sommo ed eterno sacerdote
il Cristo tuo Figlio, concedi a noi, divenuti tuo popolo mediante il suo sangue, di
sperimentare nella celebrazione sacrificale della sua memoria la forza redentrice della croce
e della risurrezione. Per lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità
dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
T. Amen.
Canto
Cel. Il Signore sia con voi.
T. E con il tuo spirito. Kyrie, eleison. Kyrie, eleison. Kyrie, eleison.
Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
T. Amen.
Cel. Andiamo in pace.
T. Nel nome di Cristo.
Riposizione e canto finale
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