1) la realtà in quanto tale è Spirito infinito Georg Wilhelm Hegel 1770-1831 La verità è intesa come Soggetto, come Spirito, cioè come attività, processo, automovimento. Lo Spirito si autogenera, generando a un tempo la propria determinazione e superandola completamente Lo Spirito infinito hegeliano è come un circolo in cui principio e fine coincidono in maniera dinamica, come un movimento a spirale in cui il particolare è sempre posto e sempre dinamicamente risolto nell'universale. Tutto è sviluppo dell'Idea, la realtà è lo stesso svilupparsi dell'Idea, e viceversa Ogni momento del reale è momento necessario dell'Assoluto, il quale si fa e si realizza appunto in ciascuno e in tutti questi momenti: il reale è dunque un processo che si autocrea mentre percorre i suoi momenti successivi, e in cui il positivo è appunto il movimento stesso come progressivo autoarricchimento. 2) la struttura, o meglio la vita stessa dello Spirito, e quindi anche il procedimento secondo cui si svolge il sapere filosofico, è la dialettica Secondo Hegel, l'unico metodo in grado di garantire la conoscenza scientifica dell'Assoluto, e di innalzare così la filosofia a scienza, è il metodo dialettico, , conferendo movimento e dinamicità alle essenze e ai concetti universali Il cuore della dialettica diviene così il movimento, e precisamente il movimento circolare o a spirale con ritmo triadico. 3) la peculiarità di questa dialettica come elemento "speculativo" I tre momenti del moto dialettico sono: Tesi Antitesi Sintesi una realtà singolare si concepisce come assoluta costituisce il momento dialettico (in senso stretto) o negativamente razionale; un’altra realtà singolare contraddice l’assolutezza della prima determinazione, rivelandone i limiti ciò è la molla che spinge la ragione verso una superiore sintesi. costituisce il momento speculativo o positivamente razionale; qui la ragione coglie l'unità delle determinazioni contrapposte, la contraddizione si risolve in una realtà ulteriore, più universale e comprensiva, all’interno della quale le prime due determinazioni coesistono in modo non più contraddittorio Il momento "speculativo" è dunque la riaffermazione del positivo che si realizza mediante la negazione del negativo proprio delle antitesi dialettiche, e quindi è un'elevazione del positivo delle tesi a un più alto livello. l'intelletto è la facoltà che astrae concetti determinati e si ferma a questa de-terminatezza propria del finito, ritenendo erroneamente che le separazioni e de-finizioni così ottenute siano definitive.Qualcosa appare "in sé" ma presto ci si rende conto della sua astrattezza Un esempio 1. 2. 3. l'essere sembrerebbe la più concreta delle cose o ma niente di ciò che conosciamo è l'essere quindi l'essere non c'è proprio come il nulla ma se riconsideriamo questi due momenti dal punto di vista del divenire, del cambiamento ci rendiamo conto che essi acquistano un nuovo, più profondo significato: o o l'essere è il momento attuale il nulla è ciò che non è ancora 1 A cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia La realtà mostra la propria razionalità solo se intesa come parte di un intero Insufficienza dell’individuo Modo di essere della realtà Un intero Dinamica REALTÀ Dialettica (il reale è sviluppo dell’Idea) Razionale Metodo con cui conosciamo la realtà Il mondo è sviluppo di un processo razionale • Legge logica • Sviluppo ontologico dello Spirito IDEA IN SÉ (LOGICA) Reale e razionale si identificano "Ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale" Il Reale in questa frase non indica "tutto l'esistente" ma le determinazioni universali dello spirito assoluto es. istituzioni, costumi, Stato Razionale non significa "logico" ma Che ha una razionalità assoluta Qui Hegel vuol dire che Famiglia, società, Stato sono istituzioni concrete, necessarie, e quindi razionali. o o razionale non significa perfetto, giusto, onesto. ma progresssivo manifestarsi della ragione IDEA FUORI DI SÉ (NATURA) IDEA IN SÉ E PER SÉ (SPIRITO) Conoscenza che lo Spirito acquisisce di sé La coscienza individuale coglie lo sviluppo dello Spirito Fenomenologia dello Spirito Conoscenza filosofica della realtà, cioè della sua razionalità 2 A cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Fenomenologia dello Spirito (1807) Quest’opera “pedagogica”, chiamata anche “romanzo filosofico della coscienza”, romanzo della coscienza che trova se stessa La conoscenza è vera conoscenza quando è tutt'uno con il 2)Coscienza mediata 3)RAGIONE /SPIRITO ASSOLUTO proprio oggetto: mi identifico con l'oggetto pur sapendo che è AUTOCOSCIENZA SAPERE ASSOLUTO altro da me SAPERE PER SE' IN SE' PER SE' QUESTA RELAZIONE E' DESCRITTA NELLA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO Conoscere significa mostrare l'esperienza che la coscienza fa per conoscere, il processo individuale e storico che la spinge da livelli elementari alla scienza vera e propria 1)Coscienza immediata SAPERE IN SE' livello elementare della coscienza , ancora inconsapevole, astratta 1)certezza sensibile: conosco con i sensi 2)percezione:conos co con la mente le sue proprietà 3)intelletto:conosco quando ne conosco le sue leggi e le cause A cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Consapevolezza che la realtà esiste in quanto c'è un soggetto consapevole che la pensa.La coscienza pone sè come oggetto privilegiato del sapere.E' la certezza di sè e vuole essere riconosciuta La verità della certezza di se stesso Servo e signore, stoicismo e scetticismo, coscienza infelice l’autocoscienza si acquisisce solo attraverso il riconoscimento conflittuale della coscienza altrui. Questa figura è rappresentata dalla dialettica servo-padrone: nel conflitto fra due diverse coscienze, l’una accetta di mettere a repentaglio la propria stessa vita, l’altra indietreggia davanti al pericolo della morte. La prima diviene allora padrona della seconda. Ma il rapporto di dominio è destinato a rovesciarsi: il padrone si acquieta nell’ozio, laddove la coscienza servile, mantenendo un rapporto concreto col mondo - cioè lavorando per conto del padrone rovescia dialetticamente il rapporto di sudditanza. Come i greci nell’età ellenistica, ridotti in servitù, ellenizzarono il mondo, così la coscienza servile supera la propria condizione accidentale e prende possesso del mondo. Questo rovesciamento dà luogo alla dialettica fra stoicismo e scetticismo che sfocia nella "coscienza infelice". Nella coscienza stoica si manifesta l’astratta libertà dell’autocoscienza che si è svincolata dall’accidentalità: "in tempi di generale paura e servitù", essa concepisce se stessa come coscienza pensante, libera dall’agire come dal patire. Che sia coscienza servile o padronale, essa è libera. Questa libertà si rovescia nella figura opposta: la coscienza scettica, nella quale la libertà di pensiero si manifesta nell’annichilimento di ogni realtà e di ogni certezza. L’infelicità che ne risulta è la molla che spinge l’autocoscienza a farsi ragione e a verificare la propria presenza nel mondo. Il tema dell’infelicità è una delle chiavi di volta dell’intero sistema hegeliano: dopo questa prima comparsa, l’infelicità ricompare ogni qual volta lo spirito sembra sul punto di acquietarsi in se stesso. L’infelicità è dunque ciò che muove lo spirito al superamento continuo di se stesso. La Ragione è la certezza della coscienza di essere ogni realtà.La Ragione si pone come vera essenza di ogni realtà Ragione (Osservativa, razionale in sé, individuale in sé e per sé)Spirito (Io che è noi e noi che è io -In sé, estraniato, ritornato) Religione Sapere assoluto (Meta finale: sistema della scienza -Logica, filosofia della natura e filosofia dello spirito) Il percorso della ragione giunge al suo apice con la "ragione esaminatrice delle leggi". Applicando la propria potenza critica alle leggi dell’uomo, la ragione le trova limitate dall’arbitrarietà e dal timore che determina l’obbedienza alla legge, ed è quindi spinta a superare questo momento con la ricerca di una legge eterna, a fronte della quale l’obbedienza non sia sentita come obbligo, ma come libertà. 3 Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817) La conclusione della Fenomenologia costituisce la premessa al lavoro filosofico dell’Hegel maturo che si impegna a mostrare come la filosofia - nella misura in cui riepiloga ogni altro sapere entro un disegno razionale e nel contempo espone il principio di razionalità insito in ogni specifico sapere determinato - è per sua propria natura un sapere enciclopedico. 1)TESI Logica - il sapere colto nella sua astratta universalità o scienza dell’Idea in sé. Studia l’Assoluto è studiato a prescindere dalle sue realizzazioni concrete nella natura e nello spirito - in questa sezione Hegel riepiloga la Scienza della logica, opera pubblicata fra il 1812 e il 1816; Esamina le categorie filosofiche e il concetto Il concetto è inteso da Hegel in un senso prossimo alla sua etimologia latina, cum capio (cogliere assieme): in esso le determinazioni particolari della totalità sono colte nel loro insieme. Il concetto, quindi, non è astratto: esso è "ciò che è in tutto e per tutto concreto". Lo schema generale dell’Enciclopedia comprende tre sezioni: SPIRITO OGGETTIVO Diritto: legge esteriore che l’individuo riconosce come propria. La persona ha diritti e doveri. Proprietà. Contratto. Delitto. Pena. Moralità: Legge interiore, viene sentita come un dovere da adempiere. Distacco fra l’essere e il dover essere : le intenzioni non sono sempre realizzate Eticità: superamento della scissione fra interiorità ed esteriorità, tra soggettività e bene. Inserimento attivo dell’individuo in famiglia, società civile e Stato. 2)ANTITESI Filosofia della natura o scienza dell’Idea fuori di sé. Studia l’Assoluto che si nega, si fa Natura Il sapere esposto nel suo scindersi nelle differenti scienze particolari; 3)SINTESI Filosofia dello spirito o scienza dell’Idea che ritorna a sé o in sé e per sé. Si parla di libertà e alla consapevolezza (ripartita in spirito soggettivo, oggettivo e assoluto), al culmine della quale lo spirito trova nella filosofia la propria interna conciliazione e scopre la circolarità della propria natura. Spirito oggettivo: (sovraindividuale) Diritto, moralità ed eticità ETICITA' Famiglia: non semplice società naturale ma istituzione, creazione dello spirito. Unità spirituale, fondata sull’amore e sulla fiducia dei suoi membri. Società civile: società di privati, che operano per fini particolari, sistema di bisogni. Polizia e corporazioni sono necessarie per l’ordine e la sicurezza. Stato: "sostanza etica consapevole di sé, riunione del principio della famiglia e della società civile". É fondato sugli individui ma sull’idea di Stato, sul concetto di un bene universale. Lo Stato fonda gli individui : gli individui nascono già all’interno di uno Stato che è superiore agli individui come il tutto alle parti. Stato etico: − Singolarità mantenuta − Disinteresse (non in contratto) − Idea di Stato presente già prima dell’accordo − Si basa sul consenso Spirito soggettivo: (individuale), antropologia, fenomenologia e psicologia Spirito oggettivo: (sovraindividuale) Diritto, moralità ed eticità Spirito assoluto: (quando è consapevole di sé e conosce se stesso nelle forme di arte, religione e filosofia). STATO Stato di diritto (Rechtstaat), fondato sul rispetto delle leggi e sulla salvaguardia della libertà e della proprietà. La migliore forma è quella monarchico-costituzionale. "L’ingresso di Dio nel mondo è lo Stato". L’azione dello Stato non ha vincoli morali. Tre poteri: legislativo (rappresentanti dei ceti sociali da non confondersi con le classi di cui parla Marx), esecutivo (governo) e sovrano (il monarca incarna l’unità dello stato) Il potere giudiziario è demandato alla società civile, non allo Stato. La guerra è inevitabile, preserva gli uomini dalla fossilizzazione a cui li ridurrebbe una pace durevole. Spirito assoluto: (quando è consapevole di sé e conosce se stesso nelle forme di arte, religione e filosofia). A cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia 4 FILOSOFIA DELLA STORIA Arte. L’opera d’arte è sempre qualcosa di sensibile (oggetto materiale, suono, parola ecc.) in essa l’uomo acquista consapevolezza di sé mediante le forme sensibili. Nell’arte lo spirito vive in maniera immediata e intuitiva il rapporto tra il soggetto e l’oggetto, lo spirito e la natura. Tre momenti: arte simbolica (popoli orientali, uso di simboli per incapacità di rappresentare lo spirito in adeguate forme sensibili); arte classica, (equilibrio fra contenuto spirituale e forma sensibile nella raffigurazione della figura umana); arte romantica (qualsiasi forma sensibile è insufficiente per esprimere adeguatamente l’interiorità spirituale, di qui la crisi dell’arte. Religione. "l’Assoluto è trasferito dall’oggettività dell’arte nell’interiorità del soggetto". La religione è fede ma anche rappresentazione intellettuale di Dio (a metà strada fra l’intuizione sensibile dell’arte ed il concetto della filosofia). Nella rappresentazione religiosa le differenze fra creatore e creatura non permettono la piena comprensione dell’Assoluto Il fine della storia del mondo è la piena realizzazione e libertà dello Spirito. Essa avviene in tre momenti: mondo orientale (uno solo è libero); il mondo grecoromano (solo alcuni sono liberi); il mondo cristianogermanico, (tutti sono liberi). Lo Spirito del Mondo, si incarna nei vari spiriti dei popoli che si succedono all’avanguardia della storia. I mezzi della storia del mondo sono gli individui, con le loro passioni; la loro azione è più efficace se conforme allo spirito del loro popolo. Gli eroi o veggenti (come Alessandro Magno, Cesare, Napoleone ecc.) sembrano schiavi delle passioni e ambizioni, questa è una Astuzia della Ragione che si serve di tali individui come mezzi per attuare i propri fini. Filosofia. L’Assoluto è conosciuto nella forma del concetto. Idea che pensa se stessa. La filosofia è il risultato di un processo di sviluppo che ha come soggetto la realtà nella sua concretezza. Essendo un processo storico, si identifica con la stessa storia della filosofia. I sistemi filosofici precedenti sono le tappe del farsi della verità, ciascuno di loro supera il precedente sistema ed è a sua volta superato. Le filosofie, che sembrano diverse, sono diversi gradi di svolgimento di una medesima filosofia I principi a fondamento dei sistema, sono rami di un unico tutto. A cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia 5 A cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia 6