REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO 0). PREMESSE L’Azienda Sanitaria Locale n° 13 nell’ambito degli interventi rivolti all’attuazione del Progetto di adeguamento generale di Prevenzione incendi relativo all’Ospedale di Arona, ha affidato, al sottoscritto Ing. Maurizio Riboni, con studio tecnico in Novara, Via Giovanetti n° 5, l’incarico di redigere il progetto esecutivo, per la realizzazione delle opere relative alla formazione di riserva idrica antincendio, con annessa camera di manovra da realizzarsi in locale adiacente pre-esistente da adattare all’uso previsto, ed annesse opere impiantistiche elettro-meccaniche. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.1 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Criteri progettuali adottati Nell’ambito del suddetto incarico è stata infatti richiesta la progettazione esecutiva della riserva idrica e del gruppo di pressurizzazione secondo le specifiche previste nel progetto di variante al certificato di prevenzione incendi redatto da COOP/ARCH G1 Dr. Arch. Moro. La localizzazione della riserva idrica a seguito di analisi di varie ipotesi e della considerazione dei vincoli operativi esistenti nel sito è stata prevista nella zona adiacente il Viale Berrini, in sede interrata e prossima al locate esistente adattato con il presente progetto a camera di manovra per l’istallazione delle apparecchiature di pressurizzazione controllo necessarie alla funzionalità dell’impianto. Le riserva destinata esclusivamente alle esigenze previste dal progetto di prevenzione incendi testè menzionato, dovrà prima della sua entrata in funzione, essere allacciata alla rete anti incendio esistente previa verifica della totale assenza di interconnessioni con la rete ad uso sanitario. Tale attività di verifica ed adeguamento non è svolta nella presente progettazione e sarà operata a cura dell’Amministrazione appaltante mediante le somme a disposizione previste nel quadro economico di spesa. L’alimentazione de serbatoi, avviene dalla utenza acquedottistica esistente dal lato del Viale Berrini. L’alimentazione elettrica avviene da quadro preferenziale asservito da generatore elettrogeno di presidio in locale adiacente. L’alimentazione dei circuiti idraulici esistenti è stata prevista impiegando sezioni dimensionate in modo da assicurarne la funzionalità anche in caso di ampliamenti eventuali. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.2 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO 1) parametri di dimensionamento delle riserve La progettazione svolta, consiste nell’adempiere e soddisfare l’esigenza relativa alla formazione di una riserva idrica atta a garantire le specifiche derivanti dalla normativa antiincendio, (aggiornando la capacità ipotizzando una ridondanza sul minimo di legge di circa 25%) Dopo un attento esame dei luoghi, degli impianti esistenti e delle caratteristiche generali dell’infrastruttura, visionati anche i contenuti del progetto di adeguamento generale di prevenzione incendi, approvato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Novara competente per territorio, si è proceduto nella progettazione di cui alla presente relazione tecnica tenendo conto degli aggiornamenti normativi ed in particolare del DM. 18.09.2002. Anzitutto, basandosi sui dati sopra menzionati, e sulla base delle normative vigenti, sono state determinate la capacità dei serbatoi di riserva anti-incendio. Il volume minimo richiesto per la riserva, è stato quindi determinato con i seguenti riferimenti: 1) Volume serbatoi di riserva idrica anti-incendio: m3 55 rif. D.M. 18.09.2002 volume minimo richiesto dalle norme: 120l/min*n.2 idranti*3 colonne*60 min= 43.200 l Tale volume di riserva è stato progettato ottenendolo mediante n. due serbatoi metallici interrati e comunicanti, localizzati secondo gli elaborati grafici di progetto aventi una capacità utile di circa 27.5 m3 . Come evidenziato, tali serbatoi sono stati progettati tenendo conto di un volume disponibile leggermente superiore al minimo richiesto: 2) Riserva anti-incendio e condizioni particolari di funzionamento PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.3 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Il gruppo di pressurizzazione è del tipo sopra battente in considerazione della posizione relativa della camera di manovra (in locale pre-esistente) e dei serbatoi di riserva. L’alimentazione della riserva è prevista da acquedotto con circuito indipendente e dotato, a monte, di apposito disconnettore. Detta riserva, è stata progettata prevedendo tutte le dotazioni richieste dalla normativa vigente e dalla regole della buona tecnica, quali livelli controlli e segnalazioni relativi ai troppo pieno e troppo vuoto della riserva nonché degli sfiati, degli sfiori di troppo pieno e scarico in fogna, interconnessioni tra le vasche, allacciamenti ad acquedotto e pozzo, allacciamenti al gruppo di pressurizzazione UNI 9490 anti incendio. In particolare il collegamento di troppo pieno della riserva sarà asservito da controllo mediante flussostato riportante segnalazione in guardiola onde consentire tempestivi interventi in caso di guasto ed evitare onerose perdite. Il locale di manovra in adempimento alla normativa vigente per gli impianti anti-incendio ed a tutela anche di un regolare ed efficiente funzionamento dei gruppi di pressurizzazione sarà dotato di termo convettori elettrici termostatati atti ad impedire il congelamento dell’acqua ed il conseguente grippamento o guasto degli impianti in servizio. L’impianto, è infine dotato di collegamento ausiliario by-pass, per consentire la continuità minima di servizio durante le manutenzioni. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.4 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO PROGETTO ESECUTIVO CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.5 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Prescrizioni generali Normativa di riferimento: Le opere strutturali, sono state progettate in conformità alla vigente normativa in materia di strutture ed in particolare: L.1086 del 5/11/1971 “Norme tecniche per la disciplina delle opere in conglomerato a) cementizio armato e, precompresso ed a struttura metallica”. D.M. 09.01.1996 “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle b) strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche” D.M. LL.PP. 03.12.1987 “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e c) collaudo delle costruzioni prefabbricate” D.M. 16-Gennaio-1996 – “Norme Tecniche relative ai criteri generali per le verifiche a) di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”-. In particolare per le azioni variabili agenti sulle strutture sono state assunti: a) Carico Neve (secondo D.M. 16/01/96) Zona I (Piemonte) as=310m<200m qsk=160 kg/m2 0°<<15° -copertura in esame 1=3 = 0.8 per il carico della neve si assume q=160 kg/m2 PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.6 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Prescrizioni operative: Tutte le dimensioni e le condizioni influenti sul cantiere dovranno essere verificate, qualunque discordanza con i disegni di progetto dovrà essere risolta con la “Direzione Lavori” prima di procedere all’esecuzione. In particolare eventuali fori attraverso muri, travi, solai, oltre a quelli previsti nei disegni strutturali, non possono essere eseguiti senza la preventiva approvazione della D.LL. Tutte le opere strutturali ed i materiali dovranno essere conformi alle richieste delle specifiche progettuali. Caratteristiche dei materiali Per le strutture realizzate in opera vengono prescritte le seguenti caratteristiche di resistenza: Per le strutture gettate in opera, i calcestruzzi dovranno essere confezionati con cemento tipo UNI ENV 197/1 tipo I 32.5 R Calcestruzzo per magroni di regolarizzazione dei piani di getto e posa sottofondazioni 150 Kg di cemento R 325 per m3 d’impasto Dosaggio minimo Calcestruzzo per strutture anche non armate e di sottofondazione Rbk 250 Kg/cm2 Rbk 300 Kg/cm2 Calcestruzzo per strutture Consistenza 10-15 slump (fluido) o secondo esigenze posa Diametro massimo dell’inerte 25 mm. Tutto l’acciaio di armatura in barre dovrà essere del tipo ad aderenza migliorata FeB 44k controllato in stabilimento. Le reti elettrosaldate controllate in stabilimento, ad aderenza migliorata con tensione di snervamento f(0.2)k 4400 Kg/cm2 PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.7 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Dettagli delle armature Copriferri delle armature per solette e setti 3.0 cm per travi e pilastri 3.0 cm per muri di contenimento e fondazioni gettate in opera 4.0 cm Giunzione delle armature per sovrapposizione, se necessaria, di 40 diametri e comunque sfalsate. Descrizione generale della struttura progettata Trattasi di muri di contenimento in calcestruzzo armato ordinario per consentire il mantenimento degli accessi perimetrali alla centrale termica esistente in fregio alla quale verranno posati in opera i due serbatoi interrati. Lo spessore della parte in elevazione è costante e pari a cm 20 mentre il cordolo di fondazione è previsto di spessore pari a quello delle fondazioni adiacenti pai a 50 cm alle qual isi prevede di collegarsi mediante pioli di ancoraggio vincolati con resine epossidiche. per garantire oltre ad una migliore distribuzione delle azioni interne anche una idonea funzionalità del sistema di impermeabilizzazione. Le ipotesi di carico adottate prevedono oltre ai carichi permanenti, le azioni trasmesse dal terreno di rinfianco e di ricoprimento (previsto Hmax m 0.50) dalla falda, un ulteriore sovraccarico per transito accidentale di mezzi leggeri (300 Kg/m2) alternativo al carico della neve (pari a 160 Kg/m2). L’analisi dei carichi svolta prevede quindi: Terreno = 1850 Kg/m3 =25° c=0 Kg/cm2 PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.8 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Per il calcolo delle spinte orizzontali del terreno esercitate sul manufatto interrato, è stata considerata cautelativamente la spinta a riposo data la rigidezza dei manufatti realizzati. I diagrammi di carico adottati risultano riferiti ad un elemento di larghezza unitaria dello scatolare rispetto al quale è svolta l’analisi: Le condizioni di carico esaminate prevedono le situazioni di possibile esercizio del manufatto A Carichi permanenti strutturali B Carichi esterni dovuti al terreno di rinfianco (spinta a riposo) D Sovraccarichi variabili sul terrapieno ulteriori 300 Kg/m2. Dall’inviluppo delle precedenti combinazioni di carico esaminate derivano le sollecitazioni più gravose cui è sottoposta la struttura ed in base alle medesime è stato svolto il dimensionamento della stessa effettuato con riferimento al metodo delle tensioni ammissibili. Verifica portanza suolo Carico di sicurezza del terreno assunto pari a 2.0 Kg/cm 2 Nelle condizioni maggiormente sfavorevoli corrisponde un carico specifico sul terreno tmax= 1.45 Kg/cm2 <2.0 Kg/cm2 PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.9 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO PROGETTO ESECUTIVO CALCOLI ESECUTIVI DEGLI IMPIANTI OPERE ELETTRO-MECCANICHE PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.10 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO 4) OPERE IMPIANTISTICHE ELETTRICHE Prescrizioni tecniche generali Per la realizzazione degli impianti elettrici contrattuali descritti nella presente Specifica Tecnica dovranno essere osservate tutte le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (C.E.I.) nonchè, in quanto esistenti, le correlative tabelle di Unificazione Elettrotecnica (UNEL). Delle norme e tabelle sopra richiamate si intendono valide, agli effetti degli accordi sanciti nella presente Specifica Tecnica, l'ultima edizione (comprensiva degli eventuali emendamenti o varianti) in vigore alla data di stipulazione del contratto. Dovranno inoltre essere osservate le vigenti: prescrizioni del D.P.R. n. 547 (27.4.1955) per la prevenzione degli infortuni del lavoro, nonché le successive regolamentazioni e circolari inerenti; legge n. 186 del 1° marzo 1968; legge n. 791 dell'ottobre 1977; legge n. 46 del 5 marzo 1990 “Norme per la sicurezza degli impianti”; D.P.R. n.447 del 06 dicembre 1991 “Regolamento di attuazione della Legge n.46 del 05 marzo 1990”; D.P.R. n. 392 del 18 Aprile 94. Regolamento secondo disciplina del riconoscimento delle imprese ai fini della installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza; modalità di carattere generale precisate dalle Società distributrici di energia elettrica e telefoni; raccomandazioni delle Unita' Socio Sanitarie Locali (ex ENPI);prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco territorialmente competente. Tutti i materiali elettrici previsti e impiegati per la realizzazione degli impianti oggetto della presente specifica, che appartengono a categorie ammesse al marchio qualita', dovranno essere marchiati IMQ o altri equivalenti marchi in ambito CEE o dotati di omologazione rilasciata dai laboratori riconosciuti, sempre in ambito CEE e/o dotati di autocertificazione di conformità del costruttore. Classificazione dei materiali Tutti gli apparecchi e i materiali impiegati negli impianti elettrici, devono essere adatti all'ambiente in cui sono installati e devono in particolare resistere alle azioni meccaniche, chimiche o termiche alle quali possono essere esposti durante l'esercizio. Devono essere PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.11 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO rispondenti alle relative norme C.E.I. ed alle tabelle CEI-UNEL ove queste esistano. In particolare i materiali e gli apparecchi per i quali è prevista la concessione del Marchio di Qualità devono essere muniti di detto Marchio (I.M.Q.). Cavi e conduttori Tutti i conduttori impiegati nell'esecuzione dell'impianto devono avere un tipo ed un grado di isolamento corrispondenti ai valori indicati dalle Norme C.E.I. in particolare i cavi multipolari dovranno essere del tipo FG7OR (C.E.I. 20-22) e quelli unipolari N07V-K (C.E.I. 20-20) autoestinguente a bassa emissione di gas tossici. Le sezioni minime consentite per i conduttori, devono essere di sezione minima: 2,5 mmq per le prese ed i circuiti forza motrice 1,5 mmq per i circuiti luce ,ausiliari ,di segnalazione. I colori devono fare riferimento alle prescrizioni della tabella CEI-UNEL e cioè: Azzurro chiaro il conduttore di neutro Nero, Marrone, Grigio per le fasi Giallo/Verde il conduttore di protezione. Carico convenzionale La sezione dei conduttori e la portata delle apparecchiature da installare, devono essere proporzionate al carico convenzionale dell'impianto. la sezione dei cavi dovrà essere calcolata in modo che la massima caduta di tensione, a fondo linea, non superi il 4% e la densità di corrente nei conduttori, applicando i coefficienti correttivi alle condizioni di posa non dovrà superare il 90% di quella ricavabile dalla tabella CEI-UNEL 35024-70. La massima potenza ammissibile per fase, sulla distribuzione luce, sarà di 1000W. Tubazioni I tubi protettivi dovranno essere in materiale termoplastico di tipo autoestinguente a bassa emissione di gas tossici, rigidi o flessibili, del tipo "pesante" corrispondenti rispettivamente alle tabelle UNEL 37118/72 e rispondenti alle norme C.E.I. 23-8 1973. Il diametro interno dei tubi deve essere in ogni caso pari almeno a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi in esso contenuto e ad 1,5 volte nel caso i cavi siano del tipo con guaina metallica e comunque non inferiore a 16 millimetri. Il tracciato dei tubi deve avere andamento rettilineo, orizzontale o verticale. Le curve devono essere effettuate con PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.12 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO appositi raccordi nel caso di tubazione rigida, o con curvature che non danneggino il tubo stesso e non compromettano la sfilabilità dei cavi; in particolare è vietato l'uso di gomiti e dei giunti a "T". Tutti gli accessori a corredo dovranno essere installati al fine di mantenere l'adeguato grado di protezione. Tubazioni in acciaio I tubi metallici devono rispondere alla caratteristica UNI 3824 devono essere in acciaio, zincati. Il diametro dei tubi deve essere tale da permettere la facile sfilabilità dei conduttori in essi contenuti; Il diametro interno dei tubi deve essere in ogni caso pari almeno a 1,5 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi in essi contenuto. Scatole di derivazione Le scatole di derivazione dovranno essere in P.V.C. isolante a norme C.E.I. 20-22 autoestinguente, a bassa emissione di gas tossici e dimensionate in maniera opportuna in modo da non avere degli "agglomerati di cavo" per il tipo da esterno esse dovranno essere equipaggiate di pressacavi a compressione di materiale plastico. Le scatole e le cassette di derivazione devono essere installate per ogni giunzione e comunque ogni 15 metri di tubazione rettilinea. Le scatole e le cassette di derivazione devono essere resistenti all'umidità ed alle sovratemperature, avere buone proprietà isolanti ed essere resistenti agli urti. In particolare devono essere impiegate cassette di derivazione di dimensione adeguate al numero, alla sezione dei conduttori ed alla relativa morsettiera. Il coperchio deve essere fissato in modo sicuro ed essere apribile con attrezzo. Quando più conduttori corrispondenti a servizi diversi sono attestati in una unica scatola di derivazione è necessario disporre fra i morsetti ad essi relativi, opportune paratie divisorie al fine di separarli in maniera sicura. Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite mediante l'impiego di opportune morsettiere di sezione adeguata ai conduttori e fissate sul corpo della scatola. Non sono ammesse giunzioni mediante attorcigliature isolate con nastro adesivo. Sui morsetti delle apparecchiature elettriche è ammesso effettuare una unica derivazione, a condizione che la sezione dei conduttori in arrivo non sia superiore a millimetri quadrati 2,5 e in partenza non siano superiori a millimetri quadrati 1,5. Gli impianti avranno le proprie tubazioni indipendenti per ciascun servizio. Non saranno ammesse giunzioni di conduttori all'interno delle tubazioni. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.13 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Impianto di terra L'impianto comprende: i dispersori di terra costituiti da elementi metallici posti in intimo contatto elettrico con il terreno al fine di ottenere la massima dispersione. il conduttore o collettore di terra che serve a collegare i dispersori tra di loro , con le tubazioni metalliche accessibili destinate ad adduzione, distribuzione e scarico delle acque e con tutte le masse metalliche accessibili di notevole estensione. La sezione del conduttore di terra deve rispettare le dimensioni minime imposte dalla normativa. il conduttore di protezione che partendo dall'impianto generale di terra, arriva in ogni parte dell'impianto, deve essere collegato a tutte le prese di corrente e direttamente alle carcasse metalliche di tutti gli utilizzatori. In particolare è vietato utilizzare il conduttore di neutro come conduttore di protezione e le tubazioni metalliche in genere. Collegamenti equipotenziali Negli eventuali locali umidi e nei locali tecnologici, si devono collegare tra di loro e al conduttore di protezione tutte le masse metalliche che possono andare accidentalmente in tensione, mediante una treccia di rame di sezione adeguata e mai inferiore a 6 mmq. Le connessioni devono essere effettuate con particolare cura, mediante collari a pressione. La resistenza del collegamento (resistenza del conduttore + resistenza delle giunzioni) non deve essere superiore a 0,2. Dispositivi di protezione La protezione deve essere garantita contro i contatti diretti e indiretti e coordinata con l'impianto di terra. Deve inoltre essere garantita la protezione dai sovraccarichi e dai cortocircuiti sulle linee. Detti dispositivi devono essere collocati all'interno di quadri elettrici provvisti di guide modulari per il fissaggio delle apparecchiature. In particolare per avere un efficiente grado di protezione contro le tensioni di contatto, dall'abbinamento di interruttore differenziale-impianto di terra, deve essere osservata la seguente relazione: RA Ia 50 dove: PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.14 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO RA è la somma della resistenza del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse espresso in ohm; Ia è la corrente che provoca l'intervento automatico del dispositivo di protezione, espresso in ampere. Quando il dispositivo di protezione è ad intervento differenziale, Ia è la corrente nominale del differenziale In come da norme C.E.I. 64-8 413.1.4.2) Verifiche Ad impianto terminato dovranno essere accertate le caratteristiche dei materiali impiegati e l'esecuzione dell'impianto stesso come previsto dalle norme C.E.I. seguite dal rilascio della dichiarazione di conformità alla Legge 46/90 di cui, in seguito, si allega copia del modello conforme al D.M. 20/02/1992 del Ministero dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato. In particolare dovranno essere effettuate le seguenti verifiche: Esame a vista dell'impianto terminato Sfilabilità dei conduttori particolarmente nei tratti non rettilinei. Taratura ed efficienza delle protezioni dalle sovracorrenti Corretto funzionamento degli interruttori differenziali Protezioni contro i contatti diretti ed indiretti. Misura della caduta di tensione a valle delle linee Resistenza di isolamento verso terra e fra conduttori di fase. Resistenza dell'impianto di terra. Descrizione delle opere elettriche progettate Interruttore generale da inserire nel quadro elettrico linee sotto gruppo elettrogeno L’interruttore di protezione della linea di alimentazione del quadro elettrico all’interno del locale pompe, sarà del tipo scatolato e conforme alle norme CEI 17-5; avra' le caratteristiche tecniche di taratura di sgancio adeguate alla linea di alimentazione la parte magnetotermica avrà protezione quadripolare 4x100A regolabile la parte differenziale PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.15 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO sempre di tipo regolabile avrà sganciatore con corrente di Id da 30 mA a 1 A con regolazione. Esso sara' installato in modo che possa essere manovrato attraverso le finestrature modulari esistenti sul pannello frontale del quadro. Il calcolo del fabbisogno di energia elettrica necessario al funzionamento della nuova struttura è stato operato sulla base dei dati in possesso all’atto progettuale ed alla luce delle apparecchiature tecnologiche previste. La somma dei fabbisogni di potenza previsti è pari a 45 kW che dovranno essere prelevati dalla rete di distribuzione sotto generatore di emergenza. Linea di alimentazione da cabina elettrica Fornitura e posa di linea di alimentazione da quadro elettrico sotto generatore in cabina elettrica a quadro elettrico di distribuzione locale pompe, mediante cavo avente le seguenti caratteristiche: - non propagazione all’incendio (Norme CEI 20-22 II) e non propagazione della fiamma (norme CEI 20-35) - Mescola isolante con elevate caratteristiche elettriche, meccaniche e termiche (norme CEI 20-11, CEI 20-34) - tensione nominale 0,6/1Kv; - tensione di prova : 4 kV in c.a. - anima del cavo in conduttore a filo unico, corda rigida o flessibile in rame ricotto -isolamento in gomma HEPR ad alto modulo - guaina in pvc speciale di qualità Rz -sigla FG7OR a 4 conduttori aventi sezione 70 mm² per ogni conduttore di fase e 35m² per il conduttore di neutro. Detto cavo, tramite passerella portacavi in elementi prefabbricati in pvc 60x200 mm secondo norme DIN 50976, del tipo totalmente forata con bordo antitaglio, completa di giunto di unione, piastra di protezione cavi e accessori ordinari e speciali di derivazione orizzontali e verticali di sospensione a parete o soffitto, fissati a parete o soffitto mediante PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.16 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO appositi tasselli a fissaggio rapido da posarsi nella zona sotterranea del complesso e tramite tubazione interrata di nuova realizzazione, raggiungera’ il quadro elettrico di distribuzione ubicato nel punto raffigurato dagli schemi planimetrici di progetto. Linea di terra Fornitura e posa di corda di rame nuda avente sezione minima 50 mmq allacciata all’impianto generale di terra esistente nella zona sotterranea del complesso, mediante apposito morsetto di congiunzione, tale corda sarà direttamente interrata nello scavo di posa delle tubazioni e raggiungerà il nodo equipotenziale all’interno del locale pompe. Quadro elettrico di distribuzione Locale pompe Fornitura e posa di quadro elettrico di distribuzione principale, contenente gli interruttori specificati negli schemi elettrici di progetto, in particolare dovrà avere le seguenti caratteristiche: conformita' alle norme CEI 17-13/1; -tensione nominale 1000V - 50Hz; -grado minimo di protezione IP44 -dimensioni atte a garantire un futuro ampliamento; esso dovra' inoltre essere provvisto dei seguenti accessori: -pannello interno metallico per l'installazione delle apparecchiature e degli interruttori scatolati; -profilati metallici per l'installazione delle apparecchiature modulari; -portella trasparente con telaio in lamiera di acciaio, provvista di serratura a chiave; -busta trasparente per schema elettrico. Negli involucri sopra descritti saranno installate e cablate le apparecchiature riportate sugli schemi dedicati al quadro di distribuzione dei locali in oggetto. In particolare , i vari dispositivi da installare nel quadro, avranno le caratteristiche di seguito riportate: -gli interruttori magnetotermici di protezione saranno dotati delle necessarie caratteristiche elettriche e saranno del tipo modulare e conforme alle norme CEI 23-3 IV ed., mentre PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.17 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO saranno conformi alle norme CEI 23-18 e successive varianti, quelli provvisti di sganciatori a minima corrente e di rele' differenziali; l'assemblaggio del quadro dovra' essere conforme con i seguenti criteri: -i cavi per il cablaggio saranno unipolari tipo FG7R ed avranno le seguenti caratteristiche: tensione nominale 0,6-1kV; cavi flessibili in rame isolamento in PVC tipo non propagante l'incendio (CEI 20-22 II); -ogni apparecchiatura sara' identificata con propria targhetta riportante la specifica denominazione dell'utenza protetta; -i circuiti che si dipartiranno dal quadro, si attesteranno direttamente sulla morsettiera di distribuzione. Contenimento delle linee di distribuzione Per tutto lo sviluppo indicato sulle planimetrie di progetto, nel locale pompe sarà installata passerella portacavi in elementi prefabbricati in pvc 60x200 mm secondo norme DIN 50976, del tipo totalmente forata con bordo antitaglio, completa di giunto di unione, piastra di protezione cavi e accessori ordinari e speciali di derivazione orizzontali e verticali di sospensione a parete o soffitto, fissati a parete o soffitto mediante appositi tasselli a fissaggio rapido. Dalle passerelle si distribuiranno tubi di contenimento cavi rigido, piegabile a freddo, di materiale isolante a sezione circolare, non propagante la fiamma e resistente al calore ed al filo incandescente 850° C. Liscio conforme a norme CEI 23-25, 23-38, colore unificato grigio RAL 7035. Posato a parete o soffitto mediante appositi tasselli a fissaggio rapido. Linee di distribuzione in partenza dal quadro elettrico Fornitura e posa di linee di distribuzione in partenza dal quadro elettrico per l’alimentazione di tutte le utenze all’interno della struttura detti cavi saranno posati sulla passerella portacavi sopracitata e contenuti nelle tubazioni sopracitate. Nei punti di uscita dal quadro elettrico e nei punti di ingresso delle utenze detti cavi saranno protetti da PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.18 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO opportuni pressacavi. I cavi dalle sezioni riportate sugli schemi, avranno le seguenti caratteristiche: - non propagazione all’incendio (Norme CEI 20-22 II) e non propagazione della fiamma (norme CEI 20-35) - Mescola isolante con elevate caratteristiche elettriche, meccaniche e termiche (norme CEI 20-11, CEI 20-34) - tensione nominale 0,6/1Kv; - tensione di prova : 4 kV in c.a. - anima del cavo in conduttore a filo unico, corda rigida o flessibile in rame ricotto -isolamento in gomma HEPR ad alto modulo - guaina in pvc speciale di qualità Rz -sigla FG7OR a 4 conduttori aventi sezione 120 mm² per ogni conduttore di fase e 70mm² per il conduttore di neutro. Prese di forza motrice Nel punto raffigurato sulle planimetrie di progetto verrà installato quadretto in pvc contenente 1 presa di tipo interbloccato CEE 3 poli + terra 380V 16 A provvista di fusibili di protezione ed 1 presa di tipo interbloccato 2 poli + terra 16 A provvista di fusibili di protezione. Detto quadretto dovrà essere fissato sulla parete tramite opportuni tasselli ad una altezza non inferiore a m 1,5 Distribuzione ed illuminazione di tutti i locali in oggetto All’interno del locale pompe, la linea di alimentazione per l’impianto di illuminazione sarà collegata agli apparecchi illuminanti la cui accensione sara' effettuata tramite interruttore, con segnalazione illuminazione accesa, realizzato in conformita' alle norme CEI 23-9 e sara' del tipo modulare componibile, 16A - 220V, verra' installato in scatola con grado di protezione IP44 ad una quota dal pavimento di = 1000 mm all’esterno del locale. Gli apparecchi illuminanti da plafone, dislocati in pianta come da planimetrie di progetto, PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.19 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO conformi alle norme CEI 34-21 e 34-23, provvisti di 2 tubi fluorescenti da 58W ciascuno protetti da opportuno schermo in policarbonato a protezione minima IP55 e reattori rifasati. All’esterno e sulla scala di accesso al locale pompe, la linea di alimentazione per l’impianto di illuminazione sarà collegata agli apparecchi illuminanti la cui accensione sara' effettuata tramite deviatori, con segnalazione illuminazione accesa, realizzato in conformita' alle norme CEI 23-9 e saranno del tipo modulare componibile, 16A - 220V, verranno installati in scatola con grado di protezione IP44 ad una quota dal pavimento di = 1000 mm all’esterno del locale. Gli apparecchi illuminanti, dislocati in pianta come da planimetrie di progetto, conformi alle norme CEI 34-21 e 34-23, saranno di tipo a tartaruga provvisti di lampada ad incandescenza 60W ciascuna protetti da opportuno schermo protezione minima IP55. Un apparecchio illuminante fissato su palo in vetrotresina h= 200mm per l’illuminazione dell’accesso alle scale sarà di tipo conforme alle norme CEI 34-21 e 34-23, provvisto di 2 tubi fluorescenti da 18W compatti tipo PL protetto da opportuno schermo in policarbonato a protezione minima IP55 e reattori rifasati. Per L’illuminazione del torrino di ispezione, la linea di alimentazione per l’impianto di illuminazione sarà collegata agli apparecchi illuminanti la cui accensione sara' effettuata tramite interruttore, con segnalazione illuminazione accesa, realizzato in conformita' alle norme CEI 23-9 e sarà del tipo modulare componibile, 16A - 220V, verrà installato in scatola con grado di protezione IP44 ad una quota dal pavimento di = 1000 mm all’esterno del locale. Gli apparecchi illuminanti, dislocati in pianta come da planimetrie di progetto, conformi alle norme CEI 34-21 e 34-23, saranno di tipo a tartaruga provvisti di lampada ad incandescenza 60W ciascuna protetti da opportuno schermo protezione minima IP55. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.20 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Impianto equipotenziale Il nodo equipotenziale locale sarà ubicato all’interno del locale pompe e sarà costituito da sbarra di rame provvista di opportuni morsetti per il collegamento dei conduttori di protezione ed equipotenziali. Alla sbarra faranno capo oltre al conduttore di terra entrante, tutti i conduttori equipotenziali e di protezione, in modo distinguibile mediante applicazione di contrassegni numerati. I conduttori equipotenziali saranno connessi a tutte le masse estranee della nuova struttura, saranno considerate masse estranee tutte le parti conduttrici, non facenti parte dell’impianto elettrico, suscettibili ad introdurre il potenziale di terra o altri potenziali. L’egualizzazione del potenziale sarà realizzata mediante connessioni elettriche dirette tra massa estranea ed il nodo equipotenziale locale con cavo isolato (giallo - verde) in rame della sezione nominale di 6 mmq Termoconvettori elettrici Fornitura e posa di 2 termoconvettori elettrici tipo Vortice 70221 alimentazione elettrica 220V potenza 2000W provvisti di selettore velocità e termostato di impostazione della temperatura per il funzionamento. Detti convettori saranno già certificati dal costruttore e provvisti di marchio CE, saranno fissati a muro tramite opportuni tasselli ad una altezza di 40 cm dal pavimento. Estrattore d’aria elettrico da parete Fornitura e posa di 1 Aspiratore elicoidale assiale da muro per l’espulsione diretta dell’aria avente portata minima 1500 mc/h alimentato a 220V 50Hz potenza 90W foro 250 mm con comando temporizzato. Dotato di motore asincrono ad induzione con grado di protezione IP 55 montato su cuscinetti a sfera e telaio in lamiera d’acciaio zincata verniciata con griglia di protezione per installazione in ambienti industriali. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.21 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO 5) OPERE IMPIANTISTICHE MECCANICHE Prescrizioni generali Normativa di riferimento Le principali norme di riferimento per la progettazione e la realizzazione dell’impianto sono: D.M.18.09.2002 Legge 5 marzo 1990 n. 46 (norme per la sicurezza degli impianti); Norme UNI 9490 (calcolo impianto antincendio); Legge 447/95 Legge quadro sull’inquinamento acustico Norme UNI 9335 valvole di sicurezza Norme UNI 5364 Collaudo e regole per la presentazione delle offerte Norme UNI 8863 tubi in acciaio –serie media- con procedimento tipo Mannesman Norme UNI 6507/69 tubi rame senza saldatura per impianti idrotermosanitari Norme UNI 1701 valvole, detentori in bronzo Norme UNI 4891 valvole, detentori in ottone Valvole in ghisa: corpo UNI 5007/69, otturatore UNI 6139/68, vite di manovra UNI 5705/65 Norme C.E.I. 64/8 UNI 10779 reti idranti Piano di emergenza ed evacuazione redatto ai sensi Del D.lgs 626/94 e Del D.M. 10/03/1998 Specifiche dei materiali e di installazione Materiali ferrosi zincati Tutti i manufatti ferrosi zincati (zanche, staffe, supporti, ecc.) da impiegare per la esecuzione delle opere, dovranno essere sottoposti a zincatura per immersione a caldo con procedimento Sendzimir. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.22 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Le tolleranze di spessore e di massa dello zinco, per gli accessori metallici ricavati da lamiere zincate, sono indicate nella Norma di Unificazione: -UNI 5753 "Prodotti finiti piatti di acciaio non legato, rivestiti - Lamiere sottili e nastri larghi di spessore minore di 3 mm zincati a caldo.". Le tolleranze di spessori e di massa dello zinco per accessori di acciaio aventi spessore superiore a mm 3,1 devono essere conformi alla Norma di Unificazione: -UNI 5744” Rivestimenti metallici protettivi applicati a caldo - Rivestimenti di zinco ottenuti per immersione su oggetti diversi fabbricati in materiale ferroso". Tubazioni Per i tubi in acciaio potrà essere richiesta l'esecuzione in fabbrica della prova idraulica di pressione stabilità dalle norme UNI. Tubazioni in acciaio zincato Le tubazioni sino al diametro di 4" dovranno essere in acciaio senza saldatura, serie gas normale (UNI 8863), zincate (UNI 5745), trafilate con processo "Mannesman". La filettatura dei tubi dovrà rispondere alla Norma di Unificazione: -UNI ISO 7/1 "Filettatura tubazioni per accoppiamento a tenuta sul filetto - Designazioni, dimensioni, tolleranze". La zincatura dovrà essere effettuata a caldo per immersione in zinco fuso della qualità commerciale di prima fusione, con purezza non minore di quella dello zinco Zn A 98,25 (UNI 2013). Per i diametri superiori le tubazioni dovranno essere in acciaio nero zincato a caldo dopo la lavorazione con giunzioni a flangia. In alternativa si dovranno usare per diametri da 5" e 6" tubi zincati gas (UNI 8863). PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.23 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Le tubazioni dovranno avere le seguenti caratteristiche minime: diametro diametro esterno spessore tubo con max min mm 17,4 21,7 27,1 34,0 42,7 48,6 60,7 76,3 89,4 114,9 mm manicotto 3/8" 1/2" 3/4" 1" 1"1/4 1"1/2 2" 2"1/2 3" 4" mm 16,7 21,0 26,4 33,2 41,9 47,8 59,6 75,2 87,9 113,0 2,00 2,35 2,35 2,90 2,90 2,90 3,25 3,25 3,65 4,05 kg/m 0,807 1,48 1,50 2,34 3,00 3,45 4,82 6,17 8,10 11,70 Tubi e raccordi di polietilene ad alta densità (PEAD) Le forniture dei tubi e dei raccordi di polietilene ad alta densità (PE a.d.) dovranno rispondere per tipo, dimensioni, requisiti alle Norme di Unificazione UNI per gli impieghi previsti nel presente appalto. Raccordi I raccordi per la congiunzione dei tubi dovranno essere sottoposti nello stabilimento di fabbricazione, a pressione di prova di Kg/cm2 40 se di diametro nominale fra 1/8" e 3/4" ed alla pressione di Kg/cm2 25 se di diametro nominale uguale o superiore a 1", tali prove dovranno essere confortate dalla dichiarazione rilasciata dalla Ditta fornitrice. Coibentazione Le tubazioni per l'acqua calda, acqua refrigerata, acqua fredda sanitaria e industriale devono essere coibentate in conformità alle prescrizioni della Legge 373 del 30.04.1976, del D.P.R. 1052 del 28.06.1977 Norme UNI 7357 e del DPR 412. Nei casi in cui si tema il congelamento dell'acqua nelle tubazioni, queste devono essere isolate con spessori adeguati di materiale coibente. Dovranno essere impiegati i seguenti tipi di isolanti: guaina tipo armaflex con comportamento al fuoco classe 1 e fasciatura tipo isogenopack. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.24 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Valvole Le valvole dovranno rispondere a quanto prescritto dalle Norme UNI vigenti in materia, dovranno essere nei tipi adatti per la loro installazione all'aperto ,i corpi dovranno portare in modo stabile il senso del flusso ed essere di: - acciaio fuso; - acciaio forgiato; - bronzo. Il meccanismo di funzionamento dovrà essere: - a saracinesca; - a globo; - di ritegno; - combinato di intercettazione e ritegno; - a flow/control. Tutte le valvole dovranno avere steli in materiale inossidabile. Il loro impiego dovrà uniformarsi alle disposizioni indicate dalla STAZIONE APPALTANTE e alle prescrizioni della normativa vigente in materia nonché alle specifiche di progetto, in ogni caso vanno sempre applicate le disposizioni e/o prescrizioni migliorative. Dovranno, altresì, essere del tipo indicato nel progetto esecutivo e recare sicuri riferimenti ad esso. Tubazioni zincate Le tubazioni non dovranno essere piegate o curvate. Tutti i cambiamenti di direzione, le deviazioni e le riduzioni dovranno essere realizzati con raccordi in ghisa malleabile a cuore bianco zincati a caldo. Sulle tubazioni in vista dovrà essere previsto, in corrispondenza di ogni saracinesca o manicotto, apposito bocchettone m.f. a sede conica. E' vietato l'uso di bocchettoni su tubazioni incassate. Le tubazioni di distribuzione e le colonne montanti di acqua dovranno essere libere di scorrere per assorbire le dilatazioni. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.25 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Le tubazioni dovranno essere sostenute, particolarmente in corrispondenza di connessioni con pompe e valvole, affinché il peso non gravi in alcun modo sulle flange di collegamento. Prima delle esecuzioni dei collegamenti finali e del riempimento con fluidi, tutte le tubazioni devono essere accuratamente lavate. Le tubazioni saranno posate con spaziature sufficienti da consentire lo smontaggio nonché la facile esecuzione del rivestimento isolante senza ostacolare i passaggi o le aperture di aerazione. In ogni caso si dovrà mantenere sotto le tubazioni orizzontali la maggior altezza possibile. Nel caso di posa incassata in pavimento od a parete, le tubazioni dovranno essere rivestite con guaine isolanti aventi anche la funzione di proteggere le superfici contro eventuali aggressioni di natura chimica e di consentire la dilatazione per variazioni di temperatura. Tutti gli attraversamenti di pareti e pavimenti dovranno avvenire in manicotti di tubo plastico rigido o acciaio zincato. Il diametro dei manicotti dovrà essere tale da consentire la libera dilatazione delle tubazioni. Le estremità dei manicotti affioreranno dalle pareti o solette e sporgeranno dal filo esterno al rustico di 25 mm. Lo spazio libero fra tubo e manicotto dovrà essere riempito con un materiale elastico, incombustibile e che possa evitare la trasmissione di rumore da un locale all'altro nonchè il passaggio delle eventuali vibrazioni alle strutture. Se dovesse presentarsi l'esigenza di attraversare con le tubazioni i giunti di dilatazione dell'edificio, si dovranno prevedere dei manicotti distinti da un lato e dall'altro del giunto, come pure dei giunti flessibili con gioco sufficiente a compensare i cedimenti dell'edificio. Il collegamento delle tubazioni al valvolame dovrà sempre essere eseguito con flange o con bocchettoni a tre pezzi; per le apparecchiature di qualsiasi tipo si dovrà sempre inserire nell'allacciamento un raccordo antivibrante (tubo metallico flessibile). PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.26 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Tubi di PEAD La posa dei tubi di PEAD dovrà essere eseguita attenendosi scrupolosamente alle prescrizioni delle Ditte produttrici in funzione all’impiego previsto in progetto. Le dilatazioni dovranno essere assorbite o da giunti di dilatazione, nel caso di tubi liberi, o da manicotti di dilatazione nel caso di vincoli strutturali o distributivi. I sistemi andranno calcolati in funzione dei coefficienti indicati dalle diverse Ditte produttrici. Valvole Le valvole dovranno essere installate, ove possibile, su tratti orizzontali di tubazioni. La posizione dello stelo dovrà essere verticale alto, o inclinato a non più di 45° rispetto alla verticale con lo stelo in alto. Qualora non fosse possibile quanto sopra, o ciò comportasse complicazioni di percorso delle tubazioni, può essere eseguita una installazione diversa su autorizzazione della STAZIONE APPALTANTE dietro richiesta tecnicamente comprovata dell'Appaltatore. Supporti Supporti tubazioni di acciaio zincato Le tubazioni dovranno essere fissate a soffitto o sulle pareti mediante supporti, mensole o staffe apribili a collare. Gli attacchi di mensole a travi od a colonne costituiti da profilati a sezione aperta non dovranno insistere unicamente sull'anima di questi ma dovranno essere irrigiditi con fazzoletti od altri elementi strutturali. I supporti non dovranno trasmettere vibrazioni alle strutture e essere dimensionati in modo che le sollecitazioni a cui dovranno essere sottoposti non provochino flessioni sia verticali che orizzontali. Nel caso di tubazioni da isolare, dovranno essere previsti dei dispositivi complementari per evitare il deterioramento del materiale isolante sotto l'azione del peso o della dilatazione longitudinale. Non è ammessa l'interruzione dell'isolamento in corrispondenza dei supporti. La distanza massima tra i supporti dovrà essere: PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.27 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO diametro tubo fino a 3/4" da 1" a 1"3/4 da 2" a 2"3/4 da 3" a 6" distanza 1,50 m 2,00 m 2,50 m 3,00 m Coibentazioni L'isolamento di tutte le tubazioni dovrà rispondere ai requisiti riportati all'articolo 12 del Regolamento di esecuzione della Legge 30 aprile 1976 n. 373, nonché alla normativa vigente in fatto di prevenzione incendi a del DPR 412. Il rivestimento isolante dovrà essere eseguito solo dopo le prove di tenuta e dopo l'approvazione della campionatura presentata alla Direzione Lavori. Il rivestimento dovrà essere continuo, senza interruzione in corrispondenza di supporti e/o passaggi attraverso muri e solette, e dovrà essere eseguito per ogni singolo tubo. In particolare nel caso di isolamento di tubazioni convoglianti acqua refrigerata o fredda dovrà essere garantita la continuità della barriera vapore e, pertanto, l'isolamento non dovrà essere interrotto nei punti in cui la tubazione appoggia sui sostegni. Dovranno essere previsti anelli o semianelli di legno o sughero, ad alta densità nelle zone di appoggio del tubo sul sostegno. Gli anelli dovranno poggiare su gusci in lamiera posti all'esterno della tubazione isolata. L'isolamento di componenti smontabili dovrà essere realizzato in modo che, in fase di manutenzione, sia consentito lo smontaggio dei componenti stessi senza deteriorare l'isolamento. I rivestimenti dovranno essere contrassegnati nei colori prescritti dalla Norma di Unificazione. Tutti i rivestimenti impiegati dovranno essere accompagnati da certificazione in conformità a quanto prescritto da Vigili del Fuoco. Su tratti verticali di tubazioni da coibentare i tasselli di sostegni dell'isolamento dovranno essere distanziati di circa 2 metri, mentre circonferenzialmente dovranno essere in numero di 3 per diametri non superiori a 6" e di 5 per diametri compresi fra 6" e 20". PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.28 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO I collanti, i nastri adesivi e qualsiasi altro materiale accessorio dovranno essere quelli raccomandati o forniti dalla casa costruttrice del materiale isolante. Qualora l'esecuzione dell'isolamento richiedesse due o più strati sovrapposti, tutti i giunti di uno strato rispetto a quelli degli strati successivi dovranno essere sfalsati; ogni strato dovrà essere fissato o con legature di filo di ferro zincato o con bende viniliche a secondo del liquido che transita nella tubazione interessata. Tubazioni acqua refrigerata o fredda in vista La coibentazione dovrà essere realizzata secondo il seguente ciclo di posa: Guaina tipo armaflex con comportamento al fuoco classe 1 -rivestimento esterno tipo isogenopack. -finitura delle testate con fascette. Misure acustiche Gli impianti dovranno essere realizzati in modo da non generare negli ambienti occupati e nell'ambiente esterno livelli sonori inaccettabili e, comunque, superiori a quelli prescritti dalla Normativa vigente. In linea generale, pertanto, si dovrà operare come segue: -le apparecchiature dovranno essere di ottima qualità con adeguato isolamento acustico per bassa frequenza; -le pompe di circolazione dovranno lavorare in condizioni ottimali. -per evitare i rumori derivanti dalle dilatazioni delle tubazioni dovranno prevedersi dispositivi di dilatazione con supporti che consentano tutti i possibili spostamenti; -le tubazioni dovranno essere fissate in modo da evitare la trasmissione di vibrazioni alla struttura. Potranno essere interposti anelli in gomma. Per evitare di comprimere eccessivamente la gomma i collari dovranno essere previsti di due grandezze superiori al diametro delle tubazioni; -nel caso in cui il rumore trasmesso dagli impianti ai locali occupati od all'esterno superi i valori prescritti, dalla vigente Normativa dovranno essere presi adeguati provvedimenti per rientrare nei limiti. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.29 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO SPECIFICHE TECNICHE GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE ANTIINCENDIO DIMENSIONE MINIMA DELLA RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Dalle specifiche di progetto approvato dal Competente Comando dei Vigili del Fuoco risultano caratteristiche e prescrizioni relativamente all’impianto antincendio per cui l’intero complesso dovrà essere protetto da idranti tipo uni 45 e naspi uni 20 anche all’esterno l’impianto prevede idranti a colonna uni 45. Il dimensionamento dell’impianto prevede di garantire il contemporaneo funzionamento di due colonne idranti uni 45 avente ogni colonna la portata minima di 360 l/1’ con una pressione di 2 bar nel punto più sfavorito. Trattandosi di complesso ospedaliero di II^ categoria (compresa tra i 60 e i 300 p.l. ) si prevede una autonomia di 60’ per cui l’accumulo minimo dovrà essere di 43200 l. ALIMENTAZIONE IDRICA La riserva idrica anti incendio sarà alimentata da propria linea da acquedotto Comunale. Il riempimento dell’accumulo sarà sempre assicurato da una tubazione in PEHD che interrata raggiungerà attraverso la camera di manovra i serbatoi metallici formati la riserva idrica; qui verrà intercettata da una opportuna valvola a galleggiante e ripristinerà il livello allo scendere di una quota prefissata. GRUPPO POMPAGGIO Si installerà un gruppo pompaggio a Norme UNI 9490 dalle seguenti caratteristiche: -) Portata 45+45+3 mc/h (normalmente le pompe saranno una di riserva all’altra con possibilità di taratura che renda la portata sommabile); -) Prevalenza 70 m cd’a; -) Potenza installata 18.5x2 + 1.85x1 kW Verra' posto soprabattente e assemblato conformemente alle NORME 9490 sia per quanto concerne le apparecchiature di regolazione e controllo che l'impiantistica elettrica. PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.30 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO LOCALE TECNICO DI MANOVRA In apposito locale tecnico, verrà alloggiato il gruppo di pompaggio pre-assemblato Certificato a Norme UNI 9490 che alimenterà la rete antincendio esistente che dovrà essere preventivamente verificata certificandone la totale separazione da quella idro sanitaria. I livelli di massima e minima quota del pelo dell’acqua nei serbatoi di riserva e di adescamento saranno controllati da sonde resistive per liquidi elettricamente conduttivi collegate a due gruppi con trimmer di regolazione. L’alimentazione dei serbatoi di riserva verrà assicurata e controllata da rubinetto a galleggiante; gli stessi saranno dotati di troppo pieno e sfiato. Gruppo di pressurizzazione anti-incendio e sue specifiche tecniche Verrà installato un gruppo antincendio a Norme UNI 9490 così funzionante. Funzionamento ordinario. All’abbassamento della pressione in rete (apertura utenze) i pressostati avviano automaticamente le rispettive elettropompe garantendo la portata d’acqua necessaria. Le pompe avviate si possono fermare solo tramite il selettore a chiave posto sul portello del quadro elettrico. La sola pompa pilota si ferma automaticamente tramite pressostato. Funzionamento di prova. Consente il controllo del buono stato dell’impianto tramite misure di: - Portata tramite misuratore su apposito circuito; - Pressione tramite pressostato e manometro; - Corrente tramite amperometro posto sul portello del quadro elettrico; - Tensione tramite voltmetro posto sul portello del quadro elettrico. Si installerà un gruppo pompaggio a Norme UNI 9490 dalle seguenti caratteristiche: Gruppo di aumento pressione e antincendio soprabattente riserva Gruppo di pressurizzazione antincendio con pompe normalizzate base-giunto secondo DIN 24255 accoppiate a motore elettrico per mezzo di giunto elastico sconnettibile e con pompa pilota di mantenimento pressione in esecuzione multistadio in acciaio inox, costituito da: PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.31 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO Pompa Centrifuga ad asse orizzontale conforme alla norma UNI ISO 2548, Materiali Corpo pompa girante in ghisa GG Albero in acciaio trattato, Tenuta meccanica, Bocche DNa 65 DNm 40, Caratteristiche Portata mc/h 45, Idrauliche Prevalenza m.c.a. 70, Motore elettrico calcolato secondo UNI 9490 (4.9.4.1.), Forma B3, Tipo chiuso protetto, asincrono trifase, KW 18,5, Numero Giri 1’ 2965, Classe di isolamento di tipo F, Tensione volt 400V/690V, Grado di protezione IP 55, Accoppiamento eseguito in asse a mezzo giunto elastico in conformità UNI 9490 (4.9.2.2.), Pompa Centrifuga ad asse orizzontale conforme alla norma UNI ISO 2548, Materiali Corpo pompa girante in ghisa GG, Albero in acciaio trattato, Tenuta meccanica, Bocche DNa 65 DNm 40, Caratteristiche Portata mc/h 45, Idrauliche Prevalenza m.c.a. 70, Motore elettrico calcolato secondo UNI 9490 (4.9.4.1.) Forma B3, Tipo chiuso protetto, asincrono trifase, KW 18,5, Numero Giri 1’ 2965, Classe di isolamento di tipo F, Tensione volt 400V/690V, Grado di protezione IP 55, Accoppiamento eseguito in asse a mezzo giunto elastico in conformità UNI 9490 (4.9.2.2.), Pompa pilota Centrifuga multistadio in acciaio inox in esecuzione verticale con motore di tipo chiuso ventilato esternamente. Corpo pompa : acciaio inox AISI 304, Giranti : acciaio inox AISI 304, Camera stadio : acciaio inox AISI 304, Albero : acciaio inox AISI 304, Tenuta meccanica : grafite/ceramica, Classe d’isolamento : F, Grado di protezione : IP 54, Numero di giri : 2900 1/min, Tensione di alimentazione : Trifase 3x400, 50 Hz, KW 1.85, Caratteristiche Portata mc/h 3,0, Idrauliche Prevalenza m.c.a. 80, N° 2 vasi di espansione, Capacità 20 lt., Pressione di esercizio PN 10, Membrana intercambiabile EPDM, N° 3 pressostati, Pressostati serie tipo Danfoss Collettore di mandata ed accessori idraulici a corredo, In aspirazione pompe: N° 2 Valvole a farfalla lucchettabili DN 65 PN 16, N° 2 Manovuotometri, N° 1 Valvola di intercettazione a sfera R 1 ¼ pompa pilota. In mandata pompe: N° 1 Collettore biflangiato in acciaio verniciato DN 80, N° 2 Predisposizioni per circuito diaframmatico da R ½ gas comprensivi di valvola spurgo aria. N° 2 Valvole di ritegno in ghisa ispezionabili DN 40 PN 16. N° 2 Tronchetti flangiati DN 40 per l’installazione del misuratore di portata. N° 2 Circuiti di prova da ¼ gas comprensivi di valvola ritegno e valvola spurgo aria. N° 2 Valvole a farfalla lucchettabili DN 40 PN 16. N° 1 Valvola di ritegno R 1” ¼ in ottone ( pompa pilota). N° 1 Valvola di intercettazione a sfera R 1 ¼ (pompa pilota). Basamento: N° 1 Basamento costituito da profilati elettrosaldati e verniciati, con controtelaio per il posizionamento dei quadri elettrici. Quadro di comando per elettropompa primaria Cassa in lamiera verniciata Grado di protezione IP 54 In portella: Interruttore blocco porta, Amperometro, Voltmetro con selettore per controllo fasi, Doppia spia “VERDE” per pompa in moto/ Tensione disponibile, Doppia spia “BLU” per mancato avviamento, Doppia spia “GIALLA” con batteria tampone per mancanza tensione, mancanza fase, Pulsante “VERDE” per marcia manuale, Pulsante “ROSSO” per arresto manuale, Selettore a chiave MAN-0-AUTcon chiave estraibile in AUT. Doppia spia “ROSSA” per pompa ferma/ Tensione disponibile. All’interno: Avviamento diretto/ stella triangolo/ ad impedenza statorica, Batteria e carica batteria, Terna di fusibili di protezione ad alta capacità di rottura, Trasformatore, Relè, Morsettiera componibile Quadro di comando per elettropompa di riserva Cassa in lamiera verniciata, Grado di protezione IP 54, In portella: Interruttore blocco porta, Amperometro, Voltmetro con selettore per controllo fasi, Doppia spia “VERDE” per pompa in moto/ Tensione disponibile, Doppia spia “BLU” per mancato avviamento, Doppia spia “GIALLA” con batteria tampone per mancanza tensione, mancanza fase, Pulsante “VERDE” per marcia manuale, Pulsante “ROSSO” per arresto manuale, Selettore a chiave MAN-0-AUTcon chiave estraibile in AUT. Doppia spia “ROSSA” per pompa PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.32 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO ferma/ Tensione disponibile, All’interno: Avviamento diretto/ stella triangolo/ ad impedenza statorica, Batteria e carica batteria, Terna di fusibili di protezione ad alta capacità di rottura, Trasformatore, Relè, Morsettiera componibile. Quadro di comando per elettropompa pilota Cassa in lamiera verniciata, Grado di protezione IP 54, In portella: Interruttore blocco porta, Selettore AUT-0-MAN, Spia ROSSA per blocco termico, Spia VERDE pompa in marcia, All’ interno: Teleruttore di avviamento diretto e relè termico, Trasformatore, Fusibili di protezione, Morsettiera componibile Caratteristiche idrauliche del gruppo : Portata totale 45+45 : m3/h, Prevalenza 70 : m.c.a. Potenza installata 18,5+18,5 : KW, Pompa pilota 1.85 : KW Due serbatoi di adescamento da 500 l cad, in polietilene con galleggiante elettrico per segnalazione mancanza di acqua e meccanico per riempimento completi di valvole ed accessori per allacciamento fornito in opera comprensivo di carpenteria metallica di supporto ed allacciamenti al gruppo uni 9490 di cui sopra nella configurazione omologata per allacciamento soprabattente riserva. Riassuntivamente Portata 45+45+3 mc/h totali; Prevalenza 70 m cd’a ; Potenza installata 18.5x2 1.85x1 kW Posto in opera soprabattente e assemblato conformemente alle NORME 9490 sia per quanto concerne le apparecchiature di regolazione e controllo che l'impiantistica elettrica. RISERVA Serbatoi in acciaio per accumulo acqua antincendio aventi capacità utile di 28 mc caduno, costituitI da una cisterna cilindrica ad asse orizzontale a parete semplice costituita da lamiera d'acciaio laminata a caldo (diam. 2.50 m, lunghezza: 5.50m+fondi, spessore 50/10) atta al contenimento dell'acqua ad uso antincendio, corredato di un passo d'uomo diam. 450 stampato standard cieco e un passo d'uomo diam. 600 spessorato stampato cieco completo di viteria zincata e guarnizioni, golfare di sollevamento. Sul fasciante del passo d'uomo diam.600 un manicotto diam.4" e 2 manicotti diam.2", sulla parte alta del fondo bombato un tubo flangiato DN200 ad asse orizzontale (troppo pieno), sulla parte bassa del fondo bombato un tubo flangiato DN200 e un tubo flangiato DN125 ad asse orizzontale (per collegamento di fondo dei due serbatoi), vetroresinata esternamente più sabbiatura interna e successiva verniciatura con vernici epossidiche atte a contenere acqua industriale, completo di ancoraggio con funi e zavorra, completi in opera compreso ogni accessorio e lavorazioni necessarie a dare l'opera funzionante a regola d'arte ALLACCIAMENTI PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.33 /34 REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale n° 13 PRESIDIO OSPEDALIERO SS. TRINITA’ ARONA PROGETTAZIONE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE E RISERVA IDRICA ANTI INCENDIO L’impianto sarà allacciato tramite linea adduttrice indipendente alla rete generale presso il collettore antistante la camera di manovra, il perfezionamento dell’impianto alimentato prevede attività di verifica ed eventuale adeguamento al fine di assicurate e certificare la separazione completa dell’impianto anti-incedio da quello idro sanitario. Le linee di allacciamento dovranno essere adeguatamente isolate termicamente. (Tubazioni in PEAD o in acciaio zincato SS a seconda della posa interrata le prime o a vista le seconde e di tipo PN16). Allacciamento di carico da acquedotto, il tratto di tubazione inserito nella parete della vasca e flangiato sino alle saracinesche a galleggiante, sarà realizzato completo di flangie, fissaggi in acciaio inossidabile AISI304, completo di guarnizioni, accessori e quanto necessario a rendere l’opera perfettamente funzionante. Novara, Maggio 2005 Ing. Maurizio Riboni PROGETTO ESECUTIVO – CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI ING.MAURIZIO RIBONI STUDIO DI INGEGNERIA NOVARA VIA GIOVANETTI 5 TEL-FAX 0321-39 96 89 PAG.N.34 /34