Al Consiglio Nazionale delle Ricerche Direzione Generale Ufficio Paesi Industrializzati - Organismi Int.li P.le Aldo Moro, 7 00185 ROMA Oggetto: Relazione sull’attività svolta, Short-Term Mobility 2008 Titolo: Applicazione dell’RNA interference nello studio della genomica funzionale di specie ortive Stato dell’arte La Reverse Genetics (genetica inversa) rappresenta la via preferenziale per lo studio della funzione biologica di geni e consiste nel produrre un genotipo mutante e nell’esaminarne il corrispondente fenotipo. La scoperta dell’RNA interference (RNAi), o del silenziamento genico mediato da RNA a doppio filamento (dsRNA), ha aumentato la potenzialità e l’efficienza della genetica inversa. Per molto tempo si è attribuita all’RNA la sola funzione di messaggero, come intermediario nell'espressione genica o come elemento strutturale, catalitico e decodificante nei processi di sintesi delle proteine. L’RNAi può essere utilizzata per attribuire un significato funzionale alle sequenze geniche reperite ex novo o disponibili nelle banche dati. Il fenomeno dell' RNAi è stato osservato in un gran numero di organismi. Esso interviene a livello post-trascrizionale coinvolgendo la degradazione dell’RNA messaggero, e rappresenta un meccanismo di difesa cellulare conservato nel corso dell’evoluzione. L’RNAi è innescato da dsRNA che causano la degradazione sequenza-specifica di un mRNA bersaglio omologo. I mediatori della degradazione sono dei piccoli duplex di RNA o “small interfering RNA” (siRNA), prodotti da un lungo RNA a doppio filamento, tramite taglio enzimatico. La generazione di piante transgeniche per l’analisi genica funzionale è un processo lungo e laborioso. Un’alternativa all’espressione genica stabile nelle piante è l’espressione transiente in singole cellule o tessuti. L’espressione transiente di geni (endogeni o esogeni), oggetto del presente programma, mediata da Agrobacterium tumefaciens con l' “agro-infiltrazione” in tessuti di piante, è la scelta più agevole ed è uno strumento valido in esperimenti di analisi funzionale. L’approccio riduce i tempi nell’analisi dei geni d’interesse. Nel laboratorio del Prof Granell è stata messa a punto per la prima volta in frutti di pomodoro l’agro-infiltrazione, strumento essenziale per l’analisi di costrutti che possano interferire col processo di sviluppo della pianta. Obiettivi 1. L’utilizzo del silenziamento genico indotto da virus (VIGS). 2. L’acquisizione della tecnica di agro-infiltrazione in piante ortive (carciofo, pomodoro) per l’espressione transiente di geni esogeni e/o endogeni. 3. L'uso di Tobacco Rattle Virus come vettore virale in specie ortive. Attività svolta Il soggiorno di studio ha permesso di avviare un rapporto di collaborazione fra i due Istituti, le cui attività di ricerca sono per molti aspetti orientate verso obiettivi simili. Il laboratorio ospitante infatti utilizza tecniche avanzate di genomica (sequenziamento), trascrittomica (analisi dei geni espressi in determinati stati fisiologici) e metabolomica (analisi dei metaboliti prodotti in determinate condizioni), nello studio di specie vegetali con particolare interesse nel pomodoro, agrumi e Arabidopsis. Lo sviluppo di tecniche come il silenziamento genico indotto da virus è stato molto agevolato dall’utilizzo del tobravirus, Tobacco Rattle Virus (TRV). Questo è un virus bipartito, costituito dall’RNA1 che codifica la polimerase, necessaria per la replicazione virale, e l’RNA2 che oltre a la proteina di movimento e la proteina capsidica presenta il gene responsabile della trasmissione a carico di nematodi vettori. Quest’ultimo gene è stato manipolato con tecniche del DNA ricombinante che hanno permesso la sostituzione con un sito multiplo di clonaggio, dando luogo al vettore pTRV2. Nel laboratorio del Prof Granell è stato ulteriormente modificato il pTRV2, con la tecnologia Gateway, con l’inserimento delle cassette rfa_verB che ha permesso di generare un vettore di destinazione Gateway. Questo vettore permette d’inserire frammenti da utilizzare nel silenziamento genico, ovviando i passaggi di taglio e saldatura, propri delle tecniche attuali di biologia molecolare, che rappresentano delle procedure lunghe e laboriose. Questa tecnica utilizza il sistema di ricombinazione sito specifica del batteriofago Lambda. Le sequenze d’interesse sono state dapprima clonate in un vettore “entry” per essere dopo ricombinate con vettori di destinazione, per l’espressione in diversi organismi sperimentali. Nel caso specifico si sono utilizzate specie vegetali, allo scopo di individuarne particolari vie metaboliche. Nel laboratorio del Prof Granell sono stati individuati diversi geni che possono essere coinvolti nelle vie metaboliche degli aromi del frutto del pomodoro, che vengono saggiati attraverso l’agroinfiltrazione dei frutti. La tecnica messa a punto, utilizzata durante il soggiorno della relatrice, ha previsto il clonaggio di 4 frammenti genici nel vettore pTRV2GW, da utilizzare nella agroinfiltrazione dei frutti di pomodoro. La tecnica prevede l’utilizzo dei frutti dopo tre settimane dall’antesi. I costrutti inseriti nel pTRV2GW sono stati allevati nel ceppo C58 di Agrobacterium tumefasciens, e fatti crescere per 2 giorni a 28°C, con agitazione a 180 rpm. La coltura batterica viene quindi portata ad una densità ottica di 0.05 (600 nm). In seguito è stata preparata una miscela di pTRV1 + pTRV2GW-GOI (Gene Of Interest) 1:1, inoculando quindi almeno 10 frutti per costrutto, considerando la stessa quantità di frutti inoculati con il vettore senza il GOI, per valutare l’effetto del virus. In conclusione, il soggiorno ha permesso di apprendere la tecnica sviluppata presso il laboratorio del Prof. Granell, e di adattarla alle particolari esigenze dei progetti di ricerca realizzati presso l’IGV di Bari. Mariella Matilde Finetti Sialer Bari, 1 Luglio 2008