Palombara Sabina (Roma) Parrocchia di San Biagio Veglia di Preghiera del Giovedì Santo 8 Aprile 2004 “È bello intrattenersi con Lui e, chinati sul suo petto come il discepolo prediletto, essere toccati dall'amore infinito del suo cuore. Se il cristianesimo deve distinguersi, nel nostro tempo, soprattutto per l'«arte della preghiera», come non sentire un rinnovato bisogno di trattenersi a lungo, in spirituale conversazione, in adorazione silenziosa, in atteggiamento di amore, davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento? Quante volte, miei cari fratelli e sorelle, ho fatto questa esperienza, e ne ho tratto forza, consolazione, sostegno!” Giovanni Paolo II (dalla lettera enciclica 'ecclesia de eucharistia') Sacerdote. Nel nome del padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Popolo. AMEN. S. Purifica, o Signore, le labbra ed i cuori di chi annunzia la tua parola e di questo tuo popolo che l’ascolta. P. Non permettere, o Signore, che ascoltiamo la tua parola senza osservarla, che la conosciamo senza amarla. Amen. CANTO - ‘Cerco la tua voce’ Dove sei, perché non rispondi; vieni qui, dove ti nascondi ho bisogno della tua presenza: è l'anima che cerca Te. Spirito, che dai vita al mondo, cuore che, batte nel profondo. Lava via le macchie della terra e coprila di libertà. Soffia il vento che ha la forza Di cambiare fuori e dentro me, Questo mondo che ora gira, Che ora gira attorno a te. Soffia proprio qui fra le case, Nelle strade della mia città. Tu ci spingi verso un punto che Rappresenta il senso del tempo, Il tempo dell'unità. Rialzami e cura le ferite, riempimi queste mani vuote. Sono così spesso senza meta e senza Te cosa farei? Spirito, oceano di luce: parlami, cerco la tua voce; traccia a fili d'oro la mia storia e intessila di eternità. RIT. Sacerdote Introduzione al tema della veglia Guida La giornata, con il suo lavoro, è terminata. Si è conclusa anche la Quaresima: un cammino di avvicinamento a Dio. Per giorni ci siamo impegnati a vivere bene la nostra quotidianità, per crescere nella fedeltà a Dio. Fedeltà a Dio che consiste nell’esser fedeli all’uomo. Ora il Signore ha fermato il tempo. Vuol essere per con noi, vuole camminare con noi, percorrere le strade delle nostre esistenze. E noi siamo qui raccolti insieme per cantare, pregare, per scoprire fino a che punto non temiamo più di morire, di spezzarci, avendo fiducia che risorgeremo nel gesto stesso di amare il mondo, di amare Dio. Dove due o tre sono uniti nel mio nome, io sarò con loro, pregherò con loro, amerò con loro, perché il mondo creda a Te, o Padre... Signore, eccoci qui... Uniti nel Tuo nome. Questa sera vorremmo farti spazio nel nostro cuore, Vorremmo capire come è bello stare con te, starci insieme, Starci per davvero. Vorremmo capire che non possiamo restare soli: soli senza di Te, ma anche soli senza i fratelli. Comunità: una parola che suona come amore, affetto, benessere... richiama il bisogno dell’uomo di essere amato e di amare. Voi che ora siete miei discepoli nel mondo, siate testimoni, di un amore immenso, date prova di quella speranza che è in voi Coraggio, io vi guiderò per sempre, io rimango con voi. Signore, portaci per mano, questa sera... sempre... Vogliamo dare prova vera che siamo Tuoi figli, che ti abbiamo conosciuto. Vogliamo comprendere come una comunità deve esprimersi, deve per forza manifestare l’Amore che ha ricevuto... Non può tenerselo per se! Lo deve realizzare nel servizio, nel dare agli altri, nel donarsi, nel condividere, nello spezzarsi... Anche fisicamente, spendendo energie, con una continua, sostenuta, coltivata tensione spirituale che guarda ai bisogni del Tuo popolo e alla Tua Parola. Ogni beatitudine vi attende nel mio nome, se sarete uniti, se sarete pace. Se sarete uniti perché voi vedrete Dio, che è pace, in Lui la nostra vita sarà gioia piena. Signore, donaci questa sera il dono dell’ascolto. Portaci a capire perché ci hai chiamati a stare davanti a Te. Adesso. Se e Come siamo parte di questa comunità in cui ci hai messo. Se e Come siamo portatori concreti del Tuo amore tra i fratelli. Facci comprendere, Signore, quanto è bello e vero essere Chiesa viva. La veglia di questa sera si snoderà attraverso tre momenti: LODE, PERDONO e RINGRAZIAMENTO. Tre momenti per parlare col Signore, per segnare il tempo con Lui, attraverso le parole, le preghiere, i segni che svolgeremo. Adorare significa slancio ed intimità con Lui: mettiamoci alla Sua presenza. Adorare è comunicare al Padre e ai fratelli i nostri aneliti, il bisogno di essere ascoltati... Lode Luca 22,14-20 Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio». Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi». Lode e Onore a Te Signore Gesù, che ti sei fatto ultimo degli ultimi rinunciando alla tua divinità con l’incarnazione e che ora ti appresti a rinunciare alla tua umanità offrendoci in sacrificio tutto ciò che Ti fa uomo, il Tuo Corpo e il Tuo Sangue, donandoci la vita per Amore. Solo così potevi unirti a noi, essere un tutt’uno con noi giorno dopo giorno, solo così potevi mostraci il vero senso dell’unione perfetta che si realizza tramite la rinuncia e il servizio. Ora ci chiami ad essere pane spezzato in unione con Te, per essere uniti tra di noi, per diventare comunità. Ci ricordi che servire è offrire noi stessi con quanto di più prezioso abbiamo, rinunciare a noi per essere sorgenti di vita e rendere gloria a Dio, nostro Padre… Non possiamo che lodarti Signore per il tuo esempio, per quello che continui a ricordarci ogni giorno con la Tua presenza reale e concreta nell’Eucaristia. Lode a Te, Signore, perché ci manifesti il tuo grande desiderio di poterti sedere con noi, di poter mangiare questa Pasqua con noi, con la tua comunità, con la tua Chiesa… Intenzioni - Momento di silenzio, nel quale esprimere la nostra lode al Signore - (in piedi) Lettore. Qui con te Signore, alla tua presenza, il nostro cuore si riempie e grande è il desiderio di pronunciare il nostro inno di lode a colui che ha rinunciato a se stesso per la nostra salvezza. Ripetiamo insieme: Lode e onore a te Signore Gesù L. P. L. P. L. P. Tu sei santo, Signore nostro, che compi meraviglie. Lode e onore a te Signore Gesù Tu sei forte. Tu sei grande. Tu sei altissimo. Lode e onore a te Signore Gesù Re del cielo e della terra. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei bene, ogni bene, sommo bene. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei amore, carità. Tu sei sapienza. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei umiltà. Tu sei pazienza. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei bellezza. Tu sei mansuetudine. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei sicurezza. Tu sei quiete. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei gaudio e letizia. Tu sei speranza nostra. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei giustizia. Tu sei temperanza. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei ogni nostra sufficiente ricchezza. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei bellezza. Tu sei mansuetudine. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei protettore. Tu sei custode e difensore nostro. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei fortezza. Tu sei refrigerio. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei speranza nostra. Tu sei fede nostra. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei carità nostra. Tu sei completa dolcezza nostra. P. Lode e onore a te Signore Gesù L. Tu sei nostra vita eterna. P. Lode e onore a te Signore Gesù CANTO - 'Ti amo Signor’ Ti amo Signor, a Te elevo la voce Per adorarti con tutta l’anima mia. Giosci mio Re, si rallegri il tuo cuor Dolce Signore, Divin Redentor - Viene introdotto il segno - Perdono Luca 22,24-30 Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele. Signore, quanto è grande il tuo insegnamento! Ogni volta, per noi, è una riscoperta il tuo ammaestrare senza ferire, il tuo metterci di fronte alle nostre responsabilità senza per questo appesantire il nostro cuore, ma anzi, liberandolo dai legacci che ci tentano, e ci spingono a sentirci più grandi, più importanti, migliori di chi ci sta vicino. "Io sto in mezzo a voi come colui che serve" Da queste parole deve nascere una spinta, per noi, affinché sappiamo che la vera gioia, la vera vita, è nell'essere, per gli altri, strumento di preghiera; essere, come dici, "lievito e sale". Servire per la gloria di qualcuno che ci dà la vita; servire per aiutare il fratello a vivere in pieno il senso di appartenenza a Te; servire, per capire che ogni uomo è importante, qualunque sia la sua razza o il suo mestiere. Aiutaci, in questa notte di dubbi e di domande, di preghiere e di silenzi, a capire il senso vero del servizio, ed a riscoprire la gioia del perdono, quel perdono che tu hai continuato a donare agli uomini fino al tuo ultimo respiro, e che invece, tante volte, a noi sembra pesare come un macigno che ci soffoca. Tu, maestro anche nel non giudicare, insegnaci ad accettare i nostri limiti, senza cercare di nasconderli nei difetti dell'altro. Aiutaci a ricordare che l'altro è membro dello stesso corpo, cioè la comunità cristiana, e se un membro soffre tutto il corpo soffre con lui. É anche per questo, per tutte le nostre mancanze, che tu sei arrivato a vivere la passione, a viverla intensamente, dolorosamente, perchè noi non avessimo più dolori; Tu sei il servizio giunto al massimo livello, allo spogliarsi completamente per donare tutto; al rinunciare alla vita perché il fratello possa vivere. Da questi tuoi gesti, deve partire il nostro riscoprire l'unione, l'armonia, la gioia dello stare insieme e dell'essere sostegno l'uno per l'altro. Dalla tua Morte e Resurrezione dobbiamo partire per costruire la nostra vita, una vita dove non saremo giudici né accusatori, ma semplicemente uomini, con le loro paure e le loro debolezze, i loro affanni e le loro speranze. Tutte queste cose le affidiamo a te, perchè sappiamo che solo in Te potranno trasformarsi in frutti di pace e di speranza, non solo per noi, ma anche per tutti coloro che saranno insieme a noi nella costruzione di un Regno più giusto, un Regno dove ognuno ha il suo posto, unico ed importante, e dove l'ultimo sarà il primo. Perdonaci, infine, se tante volte anche noi, nel momento della sofferenza e dell'angoscia, ti abbandoniamo come i discepoli addormentati. Non è facile essere con te fino in fondo, perché la sofferenza fa paura, dà dolore, ma è necessaria ...tu hai detto "chi vuol seguirmi prenda la sua croce e venga dietro a me". Aiutaci a guardare alle nostre croci non come oggetti di tortura, ma come strumenti di vita e di pace, di una vita piena e vissuta, dove ognuno porta il suo mattone per costruire una grande Chiesa di persone, unita nella fede, concorde nella gioia, instancabile nel servizio e nella carità. Intenzioni - Momento di silenzio, nel quale chiedere il nostro perdono al Signore - (in piedi) Uomini Se la nota dicesse: non è una nota che fa la musica ...non ci sarebbero le sinfonie. Donne Se la parola dicesse: non è una parola che può fare una pagina ...non ci sarebbero i libri. Uomini Se la pietra dicesse: non è una pietra che può alzare un muro ...non ci sarebbero case. Donne Se la goccia d'acqua dicesse: non è una goccia d'acqua che può fare un fiume ...non ci sarebbe l'oceano. Uomini Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco di grano che può seminare un campo ...non ci sarebbe il raccolto. Donne Se l'uomo dicesse: non è un gesto d'amore che può salvare l'umanità ...non ci sarebbero mai né giustizia né pace, né dignità né felicità sulla terra degli uomini. Tutti Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota, ... il libro ha bisogno di ogni parola, ... la casa ha bisogno di ogni pietra, ... l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua, ... il raccolto ha bisogno di ogni chicco, Così l'umanità intera ha bisogno di noi! Signore, tu hai bisogno di noi, ne hai bisogno qui, adesso, uomini e donne unici, insostituibili, costruttori del tuo progetto di Amore. CANTO - 'Grazie Signore’ Se guardo la luna il cielo e le stelle che tu hai creato Che cosa è l’uomo perché ti ricordi di lui. Eppure lo hai fatto poco meno degli angeli Di onore e di gloria lo hai rivestito. GRAZIE SIGNORE PER AVERCI CREATO GRAZIE SIGNORE PER AVERCI AMATO (x2) Di te parlerò ai miei fratelli / Il Tuo nome io annunzierò. In Te io porrò la mia fiducia / O Signore, amante della vita. - Vengono consegnati dei foglietti bianchi - Ringraziamento Luca 22,7-13 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare». Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?». Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate». Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua. Quella sera, Signore, la sera della cena Pasquale, l’Ultima Cena, tu sapevi già a cosa ti avrebbe consegnato la debolezza umana, ma non sei scappato come spesso ci capita di fare nel vivere quotidiano. No, tu sei rimasto perché tenevi troppo a chi ti stava accanto, perché desideravi ardentemente di dividere la cena Pasquale con i tuoi Discepoli, e di lasciare loro il dono per l’intera umanità: l’Eucarestia. Ti vogliamo ringraziare, Maestro, perché con te non esiste niente che faccia parte solamente del passato. Ogni tuo gesto, ogni tua parola, ogni tua frase e modo di pensare, noi lo ritroviamo oggi come cosa nostra, che ci appartiene, che ci è propria. Ci capitano le stesse cose che capitavano ai Dodici: ci e ti facciamo tante domande in cerca di risposte che abbiano un senso…siamo in continua ricerca e tu, oggi come allora, sempre lì, sempre fermo e pronto ad ascoltarci e a metterti a nostra disposizione. Grazie Signore. Anche noi oggi, come chiedesti tu di dire al padrone di casa, ti chiediamo: “Dov’è la stanza in cui possiamo mangiare la Pasqua con gli altri? Con le nostre famiglie, con i nostri amici, con la nostra comunità…” aspettando una tua risposta, con un fervente desiderio di seguirti. Non soltanto Colombe Pasquali o Uova per addolcire i nostri palati, Signore. Vogliamo metterci davanti a Te tutti, per saziarci della tua dolcezza. Vogliamo ancora una volta sentirti dire: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi”. Con tutti noi. Grazie per averci dato la possibilità di condividere ogni momento della vita con te e con gli altri: dalla gioia di una nascita, all’emozione delle nozze, dalla sofferente passione di una malattia, al dolore della morte. Momenti belli e meno belli in cui però tu sei sempre presente sottoforma di sorriso, di lacrime, di forza, di abbracci, di parola, di ascolto… è questo ciò che conta, il non sentirsi mai soli. Con Te. Vogliamo prometterti di dedicare più spesso a Te il nostro tempo, che a volte per tante banalità sembra essere così prezioso. Lo deve essere anche per Te, Signore, specialmente per Te. Dobbiamo voler stare con Te perché soltanto in Te è racchiuso il significato della vita, Tu sei la nostra vita . Dacci la forza di prendere la nostra Croce e fare della nostra esistenza un dono d’amore. Grazie Signore Gesù. Intenzioni CANTO - 'Sarai’ SARAI LUCE PER CHI NON VEDE, PANE PER CHI HA FAME, ACQUA PER CHI HA SETE, FEDE PER CHI NON CREDE. Tu Pietro del Duemila, lascia le tue reti. Io ti farò Pescatore di uomini. Rit. Se mi vuoi seguire Prendi la tua croce, vendi i tuoi averi, lascia tutto e dallo ai poveri. Rit. Chi lascia la sua casa Per seguire me Riceverà molto di più Ora e nel tempo che verrà. Rit. - Vengono ritirati i foglietti con i nostri ‘grazie...’ e presentati al Signore - Guida Eccoci Signore alla conclusione di questo piccolo cammino di amore verso Te. Ora possiamo riempirci di Te ! Il nostro cuore è ormai pronto ad accoglierti, a dare spazio a ciò che veramente siamo. Finalmente possiamo essere una cosa sola, un sol corpo... Tanti volti, tante parole, tante azioni, Tanto diversi se presi singolarmente, Ma tu ci stai unendo a formare un sol corpo, un solo cuore. Tanti colori, tante opere, tanti pensieri, Ma siamo in Te e allora nulla ci potrà differenziare... La bellezza di essere diversi, nessuno uguale... Eppure con Te possiamo trovarci tutti, indistinti, ma sempre unici. Questo Tuo amore ci accoglie, ci sta avvolgendo Perché abbiamo trovato chi ci ama di un amore infinito, Chi ci permette di far parte di un popolo prediletto, Di un popolo pensato da sempre, Da sempre presente nella mente del Padre che è nei cieli. Permetti, Signore, che possiamo essere come questi granelli colorati che cadono uno dietro l’altro, attirati, attratti, dal tuo Amore. Una scia di persone che Ti segue, nel Tuo nome. Permetti, Signore, che possiamo colorare questo mondo Che ci appare così buio e marcio, Colorarlo con le gioie dell’incontro con Te, Dell’esperienza che segna per sempre. Questo cuore non è più il nostro, allora! È divenuto spazio abitato dalla Tua presenza. E’ il tuo terreno, dove innalzi i tuoi teli! Hai voluto questa sera concederci una possibilità: Ci hai accolti, perdonati ed ascoltati. “Siate le sentinelle del mattino all’alba del nuovo millennio” Adesso siamo noi che dobbiamo incendiare di Te quello che ci circonda, portarti fuori da queste mura: Non possiamo tenerti stretto... Sei di ognuno, sei di tutti. Questo cuore deve infiammare chiunque. Questa Pasqua deve illuminare la nostra comunità. - Tanti colori riempiono un solo cuore - CANTO - 'Te al centro del mio cuore’ Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare Te, di stare insieme a Te: unico riferimento del mio andare, unica ragione Tu, unico sostegno Tu. Al centro del mio cuore ci sei solo Tu. Anche il cielo gira intorno E non ha pace, ma c’è un punto fermo, e quella stella è là. La stella polare è fissa ed è la sola, la stella polare Tu, la stella sicura Tu. Al centro del mio cuore ci sei solo Tu. TUTTO RUOTA INTORNO A TE, IN FUNZIONE DI TE E POI NON IMPORTA IL COME, IL DOVE E IL SE. Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore, il significato allora sarai Tu, quello che farò sarà soltanto amare. Unico sostegno Tu, la stella polare Tu. Al centro del miocuore ci sei solo Tu. RIT. Tutti Apri i nostri occhi, Signore, perché possiamo vedere Te nei nostri fratelli e sorelle. Apri le nostre orecchie, Signore, perché possiamo udire le invocazioni di chi ha fame, freddo, paura, di chi è oppresso. Apri le nostre bocche, Signore, perché possiamo alzare a Te lodi e grazie e gridare a tutti che Tu compi meraviglie. Apri il nostro cuore, Signore, perché impariamo ad amarci gli uni gli altri come Tu ci ami. Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore, perché diventiamo un cuore solo ed un'anima sola, nel tuo nome. Amen. Sacerdote Conclusione CANTO - ‘Oceano’ Orizzonti sconfinati si aprono al mio cuore se tu, mi sei vicino ed accompagni la mia mano. Una luce che sorge dal mare illumina il mio volto non è più tempo di lacrime per noi. La gioia torna nel mio cuore il risveglio ormai è maturo ora inizia il mio camm-i-no la mia anima risplende in te! SEI L'OCEANO CALMO CHE CI ACCOGLIE SEI L'OCEANO FORTE CHE CI SCUOTE SEI L'AMORE CHE ABBRACCIA LA SUA CROCE SEI L'ESEMPIO DI PADRE PER NOI! E benedetta sia la nostra vita E benedetto sia il tuo frutto E benedetto il tuo nome Per noi… Sia il suo Cuore Sia la sua Pace Sia la sua morte Per noi! - Il mio rifugio - La mia speranza - Strumento di vita SEI L'OCEANO CALMO CHE SUSSURRA SEI L'OCEANO DOLCE CHE CONSIGLIA SEI L'AMORE CHE SCEGLIE IL NOSTRO NOME SEI, SI TU SEI!!! SEI L'OCEANO APERTO CHE CI INVITA TU SEI OCEANO SEI OCEANO LIMPIDO DI PACE TU SEI OCEANO SEI L'AMORE CHE ABBRACCIA LA MIA CROCE TU SEI AMORE SEI L'ESEMPIO DI PADRE PER NOI! (x2) Se vuoi, conserva questo libretto per la tua preghiera personale.