OtroModo programmatico - Rete di Economia Solidale

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Documento programmatico
2004
Realizzato con il contributo di G. Ghidini – Mondo Comunità e Famiglia, Giovanni Acquati – Mag2, Alberto
Villella - Bilanci di Giustizia
A cura di Davide Biolghini – Forum Cooperazione e Tecnologia e RES, Rete di Economia Solidale
Premessa
L’idea nasce da una convergenza di più esperienze e riferimenti che esortano a trovare un altro “modo
possibile” negli “stili” di produzione, consumo, conduzione della propria vita:
produrre criticamente
abitare criticamente
consumare criticamente
acquistare criticamente
risparmiare criticamente
viaggiare criticamente
informare e formare criticamente
...
I Condomini Solidali, i Bilanci di Giustizia, i Gruppi di Acquisto Solidali, le MAG, il Commercio Equo e
Solidale, le Reti di Economia Solidale,…. danno vita ad un luogo dove tutte le persone che credono che un
altro mondo sia possibile possono trovare prodotti, servizi, percorsi ed occasioni di auto organizzazione.
Gli obiettivi
Il Progetto mira ad avviare un primo spazio fisico (in via Durazzo 5 a Milano), che funga anche da “sportello”
di supporto allo sviluppo delle Reti di Economia Solidale nell’area milanese, mettendo in relazione i soggetti
produttori di beni e servizi di “qualità ecologica, etica, democratica e solidale” con tutti i potenziali
consumatori, più o meno consapevoli dei nuovi stili di vita proponibili.
L’iniziativa ha lo scopo di sollecitare da un lato un cambiamento/miglioramento delle caratteristiche dei
consumi (singoli e collettivi), contribuendo alla crescita dell’Economia Solidale, dall’altro la messa in
discussione dei processi esistenti di produzione/distribuzione di beni e servizi e la realizzazione graduale di
intere filiere di produzione "solidali" ed alternative.
I promotori
I soggetti promotori dell’iniziativa sono:
• Mondo Comunità e Famiglie – Cordata del Lavoro
• Bilanci di Giustizia
• MAG2
• Forum Cooperazione e Tecnologia
in rapporto con il gruppo nazionale RES (Rete di Economia Solidale) 1.
Ulteriori sinergie potranno essere avviate con il patrimonio potenziale di idee, persone, tecnologie e risorse
economiche a disposizione dei vari soggetti coinvolgibili come partner del progetto2.
Il punto di via Durazzo vuole essere il primo laboratorio OtroModo e potrà essere replicato in altri luoghi.
Forme organizzative
Per un periodo di sei mesi (fino a giugno ’05) sarà MCF l’intestatario/responsabile formale dello spazio di via
Durazzo; durante tale periodo i promotori (ed eventualmente gli altri partner che si propongono) definiranno
la modalità con cui associarsi per rendere autonoma l’entità che si assume gli oneri gestionali ed economici
del progetto OtroModo.
Vedi Carta d’intenti di RES, fatta propria dalla “Cordata del lavoro” e proposta anche come primo riferimento ai soggetti che saranno partner del progetto
“OtroModo”.
2
Per ora i partner che hanno partecipato agli incontri sul progetto sono: Chico Mendes, Nazca, Openlabs, GIT Banca Etica e alcuni membri della Cordata
del Lavoro (Betania, Di mano in mano, Nibai, Viaggi e miraggi).
1
In seguito si potrebbe favorire la costituzione di un soggetto autonomo, ad es. una Cooperativa (anche già
esistente) o un’associazione di scopo, per la gestione delle relazioni economiche collegate a OtroModo
(condizione tuttavia non necessaria per l’avvio del progetto).
Garanti
Sarà identificato dai promotori un gruppo di persone/associazioni non coinvolte nelle relazioni “economiche”
di OtroModo che sarà preposto a far rispettare le linee guida del progetto, a controllare che
produttori/associazioni che chiederanno di aderire siano rispettose dei criteri definiti e che ci sia pluralità di
“espositori” evitando (ove possibile) l’esclusività nei singoli settori “ecosolidali”.
L’approccio proposto
Gli enti promotori sottolineano che il valore aggiunto di OtroModo sta nel voler avviare un primo “cantiere”
di presentazione/promozione di beni e servizi dell’economia solidale e di fruizione di In/Formazione su tali
tematiche, attivando via via risorse umane, economiche e materiali esistenti per:
• integrare beni e servizi di promotori e partner in offerte unitarie ed articolate
• coinvolgere altri produttori di qualità ecologica, etica, democratica e solidale verificabile
• individuare i nuovi bisogni emergenti dai consumatori/cittadini attivi e le nuove professionalità coerenti
con gli stili di vita proposti
• proporre progetti locali sostenibili che possano influire positivamente anche sull’andamento
occupazionale
• valorizzare le proposte provenienti dagli utenti dello spazio, elaborando risposte concrete, specifiche,
personalizzate sui singoli problemi ed adattando le “buone pratiche” già sperimentate
• costituire presso tale spazio un presidio dei processi di apprendimento degli attori che saranno coinvolti
nell'iniziativa, per favorirne le relazioni di rete, l'autoriflessione e lo scambio reciproco delle conoscenze.
Oltre a questo “documento programmatico”, sono di riferimento per i partner di OtroModo le “carte di intenti”
RES e MCF e le “regole” di adesione al progetto ed organizzazione dello spazio, che verranno definite: la
coerenza con i principi solidali e di giustizia ed i criteri iniziali di riferimento verrà monitorata dal "comitato di
garanti".
La sfida è quella di creare “sfere pubbliche non istituzionali” orientate dalla prefigurazione di forme di
economia alternativa, sia nell’organizzazione di spazi e servizi, che nello stile delle persone che li
gestiranno, in cui la “capacità di fare” sia tale da produrre degli effetti (di lunga durata) “ri-costitutivi” del
tessuto economico, dell’ambiente e dei luoghi in cui gli individui vivono e tessono le proprie relazioni.
Destinatari
Lo spazio/sportello OtroModo vuole diventare un punto di riferimento chiaro e visibile per tutti coloro che
intendono attuare pratiche partecipate e stili di vita ambiental-etico-solidali.
I destinatari individuati sono le famiglie (adulti in primis) in genere, ma anche le strutture organizzate: i GAS,
i CRAL, le scuole, le pubbliche Amministrazioni, le Associazioni, ecc., con lo scopo di avviare un
cambiamento nei comportamenti, negli acquisti e nei consumi.
Aree di attività di OtroModo
Le aree di OtroModo sono in primo luogo collegate al coinvolgimento diretto di promotori e partner o a loro
“federazioni” o a strutture collegate, senza comunque relazioni di esclusività, per l’offerta/esposizione di set
integrati di beni e servizi. In prima battuta le aree potranno essere:
commercio equo - solidale;
finanza etica e solidale/assicurazioni etiche;
riuso e riciclo (vestiti soprattutto, ma anche altro);
promozione dei fornitori più usuali dei GAS di Milano ed eventuale stoccaggio dei loro prodotti “a
secco”, a beneficio in primo luogo dei nuovi GAS e di quelli senza magazzino;
libri e riviste del settore “Un altro mondo è possibile”;
bioedilizia e auto-costruzione, bioarchitettura e impronta ecologica (almeno con spazi informativi);
formazione, condivisione delle conoscenze e ricerca/azione sui progetti locali partecipati e sui Nuovi
municipi, sul consumo critico, sull’economia solidale, sull’educazione ambientale e sugli stili di vita
sobri (tramite laboratori “interni” e reti di strutture esistenti);
free software e free media (tramite laboratorio dedicato);
Acquisti Solidali (ospitalità agli incontri dei GAS e dei singoli gruppi affini), condivisione familiare,
Bilanci di Giustizia, Banche del Tempo;
Campagne di pressione e boicottaggio e relativa diffusione delle iniziative.
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