Cascio, 2AI, Approfondimento di religione, 28 gennaio 2010, Prof. Coccolini, Pag.1 di 2
ANIMISMO
L’Animismo è nato intorno al 4000 a.C. E’ diffuso attualmente nelle zone dell’Africa Occidentale,
soprattutto negli stati di Burkina Faso e Mali. E’ praticato anche in alcune zone dell’America
dove è presente una densità di popolazione in maggior parte africana, come ad Haiti. Qui
vennero deportati gli schiavi dall’Africa durante i periodi di colonizzazione americani.
La divinità non è definita: la Natura rappresenta la figura divina. Il divino è presente nella realtà
naturale; questo fenomeno viene chiamato Panteismo. L’animismo è una religione che attribuisce
un’anima a tutti i fenomeni naturali, un' energia che pervade tutto l’esistente, visibile ed
invisibile, causa di ogni fenomeno, della vita e della morte, della stabilità e di ogni cambiamento,
intrinseca ad ogni essere vivente, uomo, animale o vegetale, e nella materia sia essa solida,
liquida o gassosa.
Questa religione non presenta un testo sacro, a
differenza delle altre; viene tramandata oralmente, e non
vi sono fonti scritte.
Il termine animismo è usato in antropologia per
classificare le tipologie di religioni o pratiche di culto
nelle quali vengono attribuite qualità divine o
soprannaturali a cose, luoghi o esseri materiali. Queste
religioni cioè non identificano le divinità come esseri
puramente trascendenti, bensì attribuiscono proprietà spirituali a determinate realtà materiali.
Questo tipo di credenze è così chiamato perché si basa sull'idea di un certo grado di
identificazione tra principio spirituale divino (anima) e aspetti “materiali” di esseri e realtà
(anche "demoni" e altri enti).
Cascio, 2AI, Approfondimento di religione, 28 gennaio 2010, Prof. Coccolini, Pag.2 di 2
Animismo religioso (la definizione antropologica di E. Tylor)
Nel 1871, l'espressione animismo è stata utilizzata dall'antropologo scozzese Edward Tylor per
definire una forma primitiva di religiosità basata sull'attribuzione di un principio incorporeo e
vitale (anima) a fenomeni naturali, esseri viventi e oggetti inanimati, in special modo per tutto
ciò che incide direttamente con la vita di queste popolazioni ed è essenziale per la loro
sopravvivenza: i prodotti alimentari e la loro caccia e raccolta, i materiali per costruire utensili,
monili e ripari, i fenomeni atmosferici, la morfologia stessa del territorio. Tutto ciò viene
riconosciuto come animato e progressivamente associato a forme di venerazione, spesso
direttamente funzionali alla buona riuscita delle azioni quotidiane per vivere.
La Religione Voodoo
Storia
Il moderno Vudù è la derivazione di una delle religioni più antiche del mondo, presente in Africa
sin dai primordi della civiltà umana. Diffusa in varie aree del Continente Nero già da prima delle
colonizzazioni europee, la profonda saggezza filosofica del Vudù si è poi diffusa nelle Americhe,
in conseguenza alla deportazione degli schiavi neri nelle nuove colonie, dove venivano sfruttati
per il lavoro forzato. Risale proprio a questo periodo — tra il XVII e il XVIII secolo — la
codifica del Vudù così come lo si può conoscere al giorno d'oggi: nato dalla sintesi delle varie
espressioni spirituali africane e di alcuni elementi cattolici. Il Vudù rappresentò per gli schiavi
africani uno spiraglio di luce nella miseria della schiavitù; una fede comune che poteva farli
sentire parte di una cultura valorizzata, nonché parte di una comunità.
Il nome è minormente utilizzato anche in differenti altre forme di traslitterazione e pronuncia,
tra cui Vaudou, Vodu, Vudu, Vodon, Vudun, Vodun, Voudon, Voudun, Vodou, Vodoun,
Voudou, Voudoun e diffusamente come Voodoo. Esistono infine altri tre termini, ovvero Sevi Loa
(o Sevi Lwa, o ancora Sevi Lua), Vuduismo e Naniguismo. I fedeli alla religione vengono designati
con aggettivi quali vudù, in forma minuscola ma anche in questo caso variabile come
precedentemente elencato, vuduista o naniguista.