La Sala delle Asse. Il restauro La Sala delle Asse è un ambiente a pianta quadrata situato alla base del torrione nord-est del Castello Sforzesco. Leonardo Da Vinci, chiamato a Milano da Ludovico il Moro, ci lavorò a partire dall’aprile del 1498 promettendo di finirlo entro pochi mesi. L’artista eseguì sulla volta e sulle pareti della sala uno dei primi esempi di decorazione illusionistica che voleva trasformare un grande vano di un interno in un ambiente all’aperto: venne dipinto un pergolato di rami di gelso intrecciati e sorretti da potenti tronchi dalle smisurate radici. Queste ultime, dipinte a monocromo, sono ben visibili sulle pareti dell’angolo nord-est della sala mentre sulla volta nel fitto intreccio di rami e foglie che quasi copre il cielo si insinua una corda dorata fissata a questa “architettura” di fronde con saldi nodi. Quando a partire dal 1499 il Ducato di Milano venne conquistato dai francesi, iniziò un periodo di decadenza per il Castello che successivamente fu addirittura trasformato in caserma, mentre la Sala delle Asse fu adibita a stalla. La decorazione pittorica fu visibile fino al Seicento: a partire dal secolo successivo sopra la pittura di Leonardo fu steso un intonaco di calce bianca. Quando nel 1893 il Castello divenne di proprietà della Municipalità di Milano, cominciarono i lavori di restauro del monumento sotto la direzione dell’architetto Luca Beltrami. Fu allora che, su indicazione dello stesso Beltrami, lo studioso tedesco Paul Müller-Walde iniziò a rimuovere gli strati di intonaco nella Sala delle Asse, trovando le pitture di Leonardo. Non è documentato lo stato conservativo in cui versava il dipinto murale quando venne ritrovato: è noto tuttavia che Beltrami, consapevole della portata della sua scoperta, ordinò al pittore e decoratore Ernesto Rusca il restauro della decorazione. Rusca intervenne solamente sulla volta: il monocromo, considerato non originale, fu coperto. Così come era previsto dalla concezione di restauro dell’epoca, la volta venne totalmente ridipinta dal Rusca. Nel 1954, a seguito dei lavori di ripristino del Castello dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu condotto un secondo restauro della Sala delle Asse, eseguito da Ottemi Della Rotta sotto la guida del direttore dei Musei Civici del Castello Sforzesco, Costantino Baroni. Durante questo intervento furono parzialmente rimosse le ridipinture del Rusca e venne riscoperto il monocromo che si stabilì essere di mano di Leonardo. Nel 2006, a causa della situazione di degrado in atto, venne avviata una campagna di studio per l’analisi dello stato di conservazione delle pitture che evidenziò la necessità di un nuovo intervento.