Comune di MACERATA | AMAT STAGIONE DI TEATRO RAGAZZI FINALMENTE DOMENICA! domenica 14 febbraio 2016 Teatro Lauro Rossi ore 16.30 COMPAGNIA VALERIA BIN LA CICALA E LA FORMICA domenica 6 marzo 2016 Teatro Lauro Rossi ore 16.30 TEATRO LINGUAGGI NESSUN DORMA! La favola della principessa Turandot domenica 20 marzo 2016 Teatro Lauro Rossi ore 16.30 COMPAGNIA STILEMA I BRUTTI ANATROCCOLI TEATRO PER LE SCUOLE varie date scuole materne della città TEATRO DI CARTA LA BOTTEGA DELLE OMBRE giovedì 11 venerdì 12 febbraio 2016 Teatro Lauro Rossi THE PLAY GROUP ROMEO AND JULIET... MAYBE! venerdì 19 febbraio 2016 Teatro Don Bosco TEATRO DI CARTA IL LIBRO DELLE OMBRE martedì 1 e mercoledì 2 marzo 2016 Teatro Don Bosco COLLETTIVO CINETICO SHERLOCK HOLMES giovedì 10 e venerdì 11marzo 2016 Teatro Don Bosco ATG TEATRO PIRATA ROBINSON CRUSOE martedì 22 e mercoledì 23 marzo 2016 Teatro Don Bosco TEATRO DELL’ARCHIVOLTO NON VOGLIO ANDARE A SCUOLA giovedì 7 e venerdì 8 aprile 2016 Teatro Don Bosco PRINCIPIO ATTIVO TEATRO LA BICICLETTA ROSSA comunicato stampa MACERATA, TORNA IL TEATRO PER I RAGAZZI CON UNA RASSEGNA DOMENICALE E SETTE TITOLI PER LE SCUOLE MACERATA, 4 feb. 2016 – Finalmente domenica! è il nuovo cartellone di teatro ragazzi proposto al Teatro Lauro Rossi dal Comune e dall’AMAT. I tre appuntamenti domenicali per i più piccoli e le famiglie, che affiancano la stagione di prosa e il programma di appuntamenti riservato alle scuole, sono stati presentati ufficialmente oggi dall’assessore alla cultura Stefania Monteverde e da Ornella Pieroni, responsabile AMAT per il teatro ragazzi, come “un invito al gioco e all'immaginazione ma anche alla riflessione e all'approfondimento per accompagnare i ragazzi nel fantastico viaggio del teatro”. Apre il programma La cicala e la formica, la popolare favola di Jean de La Fontaine, domenica 14 febbraio: i due animaletti, l’uno simbolo dell’ozio e l’altro del lavoro, sono protagonisti di un’avventurosa storia comica e saggia, piena di incontri, scontri e paure. Domenica 6 marzo va in scena Nessun dorma! La favola della principessa Turandot, la storia della principessa dal cuore di ghiaccio, in una Cina fantastica di mille e mille anni fa per trasmettere ai giovani spettatori il fascino di melodie e personaggi del grande teatro d’opera. I brutti anatroccoli, in calendario domenica 20 marzo, regala emozioni intorno all’idea che tutti possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Un modo per alzare gli occhi e guardare il grande cielo che ci circonda. Quel cielo nel quale la vita, qualunque vita, ci chiede di provare a volare. Ma oltre a Finalmente domenica! la proposta di teatro per i più giovani a Macerata prosegue la tradizione, molto apprezzata da studenti e insegnanti, del Teatro per le Scuole con sette diversi titoli in orario scolastico. Si parte l’11 e 12 febbraio al Teatro Lauro Rossi con Romeo and Juliet… Maybe di The Play Group, spettacolo in inglese per le terze medie che mette insieme Commedia dell’Arte e Shakespeare. Al Teatro Don Bosco venerdì 19 febbraio il Teatro di Carta propone per le elementari Il libro delle ombre tratto da Storia straordinaria di Peter Schlemihl di Chamisso, in cui il protagonista scambia la propria ombra con una borsa prodigiosa. La stessa compagnia porterà in scena, nelle materne in varie date concordate con le scuole stesse, La bottega delle ombre che farà scoprire ai bambini il mondo del teatro d’ombre. Martedì 1 e mercoledì 2 marzo al Don Bosco la compagnia CollettivO CineticO con il Teatro delle Briciole presenta Sherlok Holmes, un’idea di Francesca Pennini per il 2° ciclo delle elementari: il metodo del detective fondato sul “osservazione e deduzione” si reincarna in un terzetto di investigatori contemporanei animati dalla voglia di andare oltre il volto immediato e ingannevole della realtà. Il 10 e 11 marzo, sempre al Don Bosco la compagnia ATG Teatro Pirata propone agli studenti del 1° ciclo delle elementari Robinson Crusoe. L’avventura racconto a pupazzi della lotta contro gli ostacoli che il giovane Robinson deve superare per realizzare il suo sogno di essere un marinaio ed esplorare il mondo. Per le scuole medie, invece, è Non voglio andare a scuola di e con Giorgio Scaramuzzino, uno dei più interessanti autori e interpreti per i ragazzi, che invita i più piccoli a riflettere su come “l’accesso all’istruzione rappresenti per molti l’unica possibilità di riscatto da situazioni sociali difficili”. Ultimo titolo della rassegna scolastica giovedì 7 e venerdì 8 aprile, ancora al Don Bosco, è La bicicletta rossa, di Principio Attivo, per gli studenti del 2° ciclo delle elementari: fiaba moderna a metà tra il teatro di Eduardo e la visionarietà di Tim Burton, che è come sfogliare l’album delle foto di famiglia con tutte le strampalate ed eroiche avventure che questo è capace di raccontare. Per gli spettacoli scolastici i biglietti (da 1.50 a 3.50 euro a seconda della fascia scolastica) sono prenotabili direttamente dalle scuole: Per Finalmente domenica! i biglietti [8 euro intero, 5 euro ridotto fino a 14 anni] possono essere acquistati presso la Biglietteria dei Teatri [0733 230735] aperta dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. La biglietteria del Teatro Lauro Rossi [0733 256306] è invece aperta la domenica di spettacolo dalle ore 15.30. Informazioni alla Biglietteria dei Teatri di Macerata [0733 230735], all’AMAT ad Ancona [071 2072439] e al Call center dello spettacolo delle Marche [071 21 33 600]. Gli spettacoli hanno inizio alle ore 16.30. --- FINALMENTE DOMENICA! domenica 14 febbraio 2016 Teatro Lauro Rossi ore 16.30 COMPAGNIA VALERIA BIN LA CICALA E LA FORMICA coreografia Valeria Bin musiche Stefano Ratchev e Mattia Carratello danzano Maria Francesca Guerra, Monica Fabi, Alessandra Lonzi, Irene Saltarelli in collaborazione con Hangart [spettacolo di teatro/danza per bambini dai 5 anni in su] Tutti conoscono la popolare favola di Jean de La Fontaine “La cicala e la formica” nella quale questi due piccoli animali, l’uno simbolo dell’ozio e l’altro del lavoro, sono protagonisti di un’avventurosa storia comica e saggia, piena di incontri, scontri e paure. Quante volte nella vita ci è capitato di sentirci, oppure di venir paragonati, alla poco accorta e sfrontata cicala o, di contro, alla formica previdente e gran lavoratrice ma così refrattaria a qualsiasi sentimento di carità. La favola porta in sé un importante e veritiero significato morale ed educativo: è necessario impegnarsi, lavorare e non pensare soltanto a divertirsi perché altrimenti, prima o poi, ci si ritroverà a mani vuote. Gli adulti, però, ben sanno che nella vita l’imponderabile è sempre in agguato; essere previdenti va bene ma non bisogna esagerare; la formica lavora sempre ma non si divaga mai! Ed allora perché non far vivere i nostri bambini un poco da cicale; diamo loro delle occasioni per ridere, cantare e danzare, esprimendo così il proprio talento artistico; avranno poi tutto il tempo per fare le formiche e, in virtù di un’infanzia felice, sapranno con creatività e leggerezza affrontare i mille imprevisti della vita. (Valeria Bin) domenica 6 marzo 2016 Teatro Lauro Rossi ore 16.30 TEATRO LINGUAGGI NESSUN DORMA! La favola della principessa Turandot di Fabrizio Bartolucci, Sandro Fabiani con Sandro Fabiani e Massimo Pagnoni regia Fabrizio Bartolucci [teatro d'attore - narrazione - immagini video] Nessun dorma! è uno spettacolo liberamente tratto da Turandot, il dramma lirico in tre atti musicato da Giacomo Puccini e ispirato all'omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi. La Favola della principessa dal cuore di ghiaccio, in una Cina fantastica di mille e mille anni fa, è scenicamente evocata dal racconto di un singolare personaggio, uno di quelli che nell'opera non ha proprio voce (non parla e non canta) ma che si trova al centro dell'azione, tra l'incudine e il martello, o meglio, tra il ceppo e la scure: Pu Tin Pao, il boia. Un boia che taglia teste, come tutti i boia, ma che segretamente sogna storie d'amore a lieto fine. Un boia che avrebbe voluto tanto fare un altro mestiere e che soprattutto... vorrebbe poter dormire una notte intera. Perché dove regna Turandot non si dorme mai. Ci sono sempre teste da tagliare e se non ce ne sono, c'è sempre qualcuno che canta! domenica 20 marzo 2016 Teatro Lauro Rossi ore 16.30 COMPAGNIA STILEMA I BRUTTI ANATROCCOLI liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen di e con Silvano Antonelli Collaborazione all'allestimento Talia Geninatti Chiolero Tecnico luci e suono Sasha Cavalli [dai 3 ai 8 anni / Pubblico Misto ] Essere uguali. Essere diversi. Cosa ci fa sentire “a posto” oppure “in difetto” rispetto a come “si dovrebbe essere?” Per una bambina, per un bambino ogni attimo è la costruzione di un pezzo della propria identità. Il mondo è pieno di modelli e di stereotipi di efficienza e “bellezza” rispetto ai quali è facilissimo sentirsi a disagio. Basta portare gli occhiali, o metterci un po’ più degli altri a leggere una frase, o avere la pelle un po’ più scura o un po’ più chiara, o far fatica a scavalcare un gradino con la sedia a rotelle, o esser un po’ troppo sensibili, un po’… Chiusi nelle proprie emozioni è come si sentisse un vuoto, un pezzo mancante. Ma è proprio da quella mancanza che bisogna partire. Questo tempo pare sfidarci a essere capaci di costruire noi stessi e la nostra identità, accettando le differenze e le unicità di cui ognuno è portatore. La fiaba di Andersen, a cui il titolo si ispira, è qui vista come un archetipo. Come un “classico” che tocca un argomento universale, che va ben oltre il tempo in cui la fiaba è stata scritta. Per indagare un tema che tocca nel profondo il destino di ogni bambino e di ogni persona. Una fiaba che si modifica per parlare a questo presente. Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, lo spettacolo cerca di emozionare intorno all’idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta. Un modo per alzare gli occhi e guardare il grande cielo che ci circonda. Quel cielo nel quale la vita, qualunque vita, ci chiede di provare a volare. TEATRO PER LE SCUOLE giovedì 11 venerdì 12 febbraio 2016 Teatro Lauro Rossi THE PLAY GROUP ROMEO AND JULIET... MAYBE! adattamento del testo di The Play Group con Eddie Roberts, Simon Edmond, Francesco di Gennaro scene e costumi Carla Merone luci Gaetano di Maso regia Enzo Musicò [spettacolo in lingua inglese per le classi 3^ della scuola media] Immaginatevi la scena: in un tranquillo villaggio tutto procede normalmente, quando un improvviso suono di fanfara annuncia l'arrivo di una compagnia teatrale itinerante. Mentre gli attori si preparano, si rendono conto che il pubblico si aspettava di vedere lo spettacolo di Romeo e Giulietta, ma loro non erano pronti per portare questo spettacolo in scena! Aspettatevi un sacco di sorprese, in quanto la compagnia dovrà necessariamente inventarsi qualcosa per superare le difficoltà e rivisitare più famosa storia d'amore tragica del mondo in un modo divertente e veloce. Per la prima volta nella sua storia, The Play Group fonde la tradizionale Commedia dell'Arte con la commedia moderna. Romeo e Giulietta ... forse! è linguisticamente accessibile ad ogni fascia di età. Con il classico humour britannico, un incalzante ritmo teatrale e con la magia, lo spettacolo sarà, come sempre, coinvolgente per gli studenti che beneficeranno, naturalmente, dell’inglese parlato in un contesto teatrale! venerdì 19 febbraio 2016 Teatro Don Bosco TEATRO DI CARTA IL LIBRO DELLE OMBRE di e con Chiara Carlorosi e Marco Vergani tecnico luci Martina Serpa regia e drammaturgia di Chiara Carlorosi e Marco Vergani prodotto con Ombre Bianche Teatro [spettacolo di teatro d’attore, teatro d’ombre, lanterna magica per il 1° ciclo delle elementari] Liberamente ispirato al romanzo Storia straordinaria di Peter Schlemihl di Adalbert von Chamisso, in cui il protagonista scambia la propria ombra con una borsa prodigiosa da cui non si finisce mai di estrarre denaro. Il giovane protagonista della storia, con la passione della scrittura e con il sogno di diventare uno scrittore affermato, decide di andare a proporre i suoi racconti a Balthazaar, un potenziale editore che ha le sembianze di un individuo oscuro e misterioso. Rimane abbagliato dal miraggio di una ricchezza facile e immediata quando trova una borsa magica, capace di produrre soldi in continuazione, in cambio della quale è pronto addirittura a cedere la propria ombra a Balthazaar. Da questo momento il ragazzo accantona tutte le aspirazioni coltivate fino ad allora, rapito dall’estasi fugace della ricchezza. Ma ben presto si rende conto del grave errore fatto e rimpiange la sua ombra. Cerca riparo nel bosco, dove la luce non può raggiungerlo, e li incontra Lumen, uno strano personaggio con la testa di lampada fuggito via da Balthazaar, che lo informa del diabolico piano del suo ex padrone: impossessarsi di tute le ombre esistenti e con esse tutti i sogni, gli ideali e le aspirazioni degli individui. martedì 1 e mercoledì 2 marzo 2016 Teatro Don Bosco COLLETTIVO CINETICO SHERLOCK HOLMES concept Francesca Pennini coreografie e partiture fisiche Francesca Pennini con Simone Arganini/Giulio Santolini, Daniele Bonaiuti, Roberto De Sarno costumi Titta Caggiati luci e tecnica Emiliano Curà scene Paolo Romanini regia e drammaturgia Angelo Pedroni, Francesca Pennini [spettacolo per il 2° ciclo delle elementari] Scrive Arthur Conan Doyle, il padre di Sherlock Holmes, che «il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare». L’idea che guida le parole e le azioni di questo spettacolo è la volontà assoluta, liberissima, giocosa, di rovesciare quella verità e osservare con divertita ostinazione il mondo. Sherlock Holmes, il suo celebre metodo fondato sul binomio osservazione e deduzione, si reincarna sulla scena in un anomalo terzetto di investigatori contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato e ingannevole della realtà, di analizzare i dettagli e ipotizzare possibili soluzioni. Nella sua sorprendente somiglianza con i meccanismi profondi della curiosità infantile, l’applicazione rigorosa e nello stesso tempo umoristica del metodo deduttivo è lo strumento di un viaggio di scoperta e investigazione di quel pezzo di mondo, di quel vero e proprio microcosmo che è il teatro. Un viaggio che diventa esplorazione della relazione ambigua tra realtà e finzione, verità e apparenza, artificio tecnico e autenticità di emozione. giovedì 10 e venerdì 11 marzo 2016 Teatro Don Bosco ATG TEATRO PIRATA ROBINSON CRUSOE , L'AVVENTURA ideazione e scrittura Simone Guerro, Silvano Fiordelmondo, Francesco Mattioni con Silvano Fiordelmondo, Francesco Mattioni scenografie Frediano Brandetti regia e musiche originali Simone Guerro [spettacolo per il 1° ciclo delle elementari] “Ogni uomo, bianco o nero che sia, se lasciato solo diventa un naufrago“ (dal film Terraferma di Emanuele Crialese) Un giovane inglese, Robinson Crusoe, lotta contro tutti gli ostacoli che la vita gli presenta (e saranno molti!) per conquistare il suo sogno più grande: essere un marinaio ed esplorare il mondo. Ci riuscirà, ma il prezzo da pagare sarà enorme, gli imprevisti moltissimi e la ricompensa immensa: essere un uomo libero! Nel 1651, Robinson ha 19 anni e decide di lasciare la sua agiata famiglia contro il parere del padre. La sua avventura inizia con un naufragio, ma il giovane non si dà per vinto e decide di imbarcarsi nuovamente alla ricerca della sua libertà. Dopo alcuni giorni di navigazione, il sogno di diventare un vero marinaio si spezza in un terribile naufragio che lo lascerà solo su di un’isola in mezzo all'oceano. In solitudine si dedicherà allora a costruire il suo mondo e la sua vita finché, dopo 20 anni, un uomo a cui darà il nome di Venerdì approderà sull'isola. Da quel momento la vita di Robinson cambia: finalmente qualcuno con cui parlare, qualcuno a cui insegnare. Dopo anni passati sull'isola ecco finalmente una nave che viene a salvarlo. Robinson potrà tornare a casa ma Venerdì si rifiuterà di seguirlo, per essere libero di decidere dove andare. Robinson allora prende coscienza che non può imporre a Venerdì la sua volontà, e che se vuole veramente essere un uomo libero deve lasciare all'amico, la libertà di scegliere, della sua vita. martedì 22 e mercoledì 23 marzo 2016 Teatro Don Bosco TEATRO DELL’ARCHIVOLTO NON VOGLIO ANDARE A SCUOLA ovvero Stai attento agli elefanti! di e con Giorgio Scaramuzzino in voce Lisa Galantini e Fabrizio Matteini in video gli allievi del CFA Genova [teatro d’attore, video; spettacolo per le scuole medie] Ci sono bambini e ragazzi nel mondo che ogni giorno affrontano sacrifici inimmaginabili per andare a scuola: Jackson attraversa la savana facendo attenzione a leoni ed elefanti; Viki raggiunge a piedi la periferia di una metropoli attraverso distese fangose; Xiao Quiang deve essere trasportato tutte le mattine per kilometri dentro una cesta dal padre perché è disabile; altri fanno lezione all’aperto nel deserto, o in strutture pericolanti. Storie drammatiche ma affrontate con il sorriso, a cui fanno da ironico contrasto i video in cui i nostri ragazzi raccontano i mille motivi per cui loro, invece, sono stufi di andare a scuola. Spesso non riflettiamo su come l’accesso all’istruzione rappresenti per molti l’unica possibilità di riscatto da situazioni sociali difficili. La scuola pubblica è un rifugio, un trampolino, una scommessa, per tutti. Per questo va tutelata e sostenuta. giovedì 7 e venerdì 8 aprile 2016 Teatro Don Bosco PRINCIPIO ATTIVO TEATRO LA BICICLETTA ROSSA drammaturgia Valentina Diana con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro luci Otto Marco Mercante scenografie Dario Cadei costumi Cristina Mileti voce fuori campo Rebecca Metcalf bande sonore e musiche Leone Marco Bartolo regia Giuseppe Semeraro vincitore premio Eolo Awards 2013 per la migliore drammaturgia, menzione speciale al festival Festebá 2012 di Ferrara [spettacolo per il 2° ciclo delle elementari] La bicicletta rossa nasce da una forte necessità di raccontare e tradurre per la scena la storia di una famiglia capace di parlare dell’oggi. Abbiamo così creato una fiaba moderna a metà tra echi del teatro di Edoardo e la visionarietà noir di Tim Burton. A tenere il filo della narrazione c’è Marta che come se sfogliasse un album fotografico ci racconta le strampalate ed eroiche avventure della sua famiglia. Marta non è in scena o meglio, c’è ma non si vede, è nel pancione di sua madre e proprio all’inizio dello spettacolo annuncia: “questa è la storia della mia famiglia prima che nascessi”. Le vicende di cui Marta ci parla appartengono al nostro tempo pur essendo incastonate in un’epoca indefinita e lontana rendendo quasi fantastiche e surreali le azioni. La famiglia di Marta per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la sua vita, come la vita di un intero paese, c’è BanKomat il personaggio negativo, proprietario di tutto, della fabbrica degli ovetti, della casa ma anche della luna e delle stelle e nulla può essere fatto senza pagare qualcosa a BanKomat. La forza di questa famiglia sta nella sua capacità di trasformare uno strumento di vessazione e oppressione in mezzo di liberazione e questo grazie a Pino, il fratello di Marta, che quasi per caso farà ritrovare alla famiglia la sua dignità e il suo riscatto. repliche all’interno dei plessi date concordate con le scuole TEATRO DI CARTA LA BOTTEGA DELLE OMBRE di e con Chiara Carlorosi e Marco Vergani [spettacolo per le scuole materne] La semplice forma di spettacolo interattivo consente ai bambini di scoprire il mondo magico e stimolante del teatro d’ombre. Nella parte introduttiva i partecipanti fanno la conoscenza della propria ombra che, curiosamente attaccata al proprio corpo, può proiettarsi sulle pareti in ogni direzione. Cercando di comprendere la natura dell’ombra si arriva ad osservare la funzione della luce, dello schermo e delle sagome, fino ad assistere alla narrazione di alcune semplici storie proiettate tramite teatrino delle ombre Le sagome utilizzate vengono mostrate ai bambini per sottolineare le differenze fra sagoma fissa e mobile, opaca e colorata, luminosa, tridimensionale. Una parte dell’incontro sarà dedicata al racconto dell’origine di questa antica forma di teatro, grazie alla narrazione di storie e leggende indonesiane, cinesi e cambogiane affidate ad autentiche sagome tradizionali provenienti da paesi lontani, realizzate con materiali inusuali e dalle strane forme. A turno si passa dietro il teatrino e si sperimentano i principi osservati giocando con lo schermo e con le magiche trasfigurazioni che avvengono nel passare dagli oggetti alle loro ombre. I bambini, attori e spettatori al tempo stesso, avranno l’opportunità di raccontare una parte del proprio “io” attraverso l’animazione della sagoma, a sua volta “protetta” dal telo dello schermo. Al termine di questa esperienza ogni sezione riceverà in dono un piccolo teatrino di cartoncino da ritagliare e costruire, con cui continuare a giocare e sperimentare.