Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile

Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola SME “ GIOVANNI PASCOLI ” PEMM81601V
ISC di POPOLI
PEIC81600T
Via Lungo Tirino
Bussi Sul Tirino
14
Pescara
S31141
24/03/2004
PREMESSA
Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team S31141 ha effettuato n.
1 sopralluogo presso il complesso scolastico sito nel Comune di Bussi Sul Tirino (PE), Via Lungo Tirino il
24/03/2004.
La scuola in oggetto condivide il sopracitato complesso scolastico con la scuola elementare “Lola Di Stefano”.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da n. 4 unità edilizie denominate per convenzione
con le lettere maiuscole dell’alfabeto.
Dette unità, tre si configurano all’interno del complesso scolastico, come porzioni di edificio separati l’uno
dall’altro da giunti tecnici e una come edificio isolato.
L’unità edilizia “A” , (scuola media) edificata nell’anno 1980 presenta n. 1 piano abitabile e un sottotetto non
praticabile, si sviluppa per un altezza media interpiano di 3,8 m ed una superficie coperta di 935 mq. La struttura
verticale è con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in laterocemento
gettato in opera con travetti prefabbricati e cordolo in c.a. La copertura è, dal punto di vista tipologico, a falde
per le aule e piana per i corridoi con struttura portante in laterocemento
gettato in opera con travetti
prefabbricati e cordolo in c.a.
All’interno dell’edificio scolastico (unità edilizia “A”), si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività
didattiche della scuola in oggetto. Il numero di utenti mediamente presenti nell’arco della giornata tipo all’interno
del complesso stesso e di n. 96 tra studenti, personale docente, personale non docente e altri (insegnante di
inglese pagata dalla cassa dell’istituto e non dal Provveditorato).
Criticità :
al momento del sopralluogo sulla struttura portante si è rilevato un quadro fessurativo inferiore al 10% del
complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di lieve entità. Si consiglia comunque di tenere sotto
controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello scheda lesione) per evidenziare eventuali
evoluzioni del quadro stesso.
L’unità edilizia “B” , (scuola elementare) anch’essa edificata nell’anno 1980 presenta n. 1 piano abitabile e un
sottotetto non praticabile, si sviluppa per un altezza media interpiano di 3.8 m ed una superficie coperta di 970
mq. La struttura verticale è con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in
laterocemento gettato in opera con travetti prefabbricati e cordolo in c.a.. La copertura è, dal punto di vista
tipologico, a falde per le aule e piana per i corridoi con struttura portante in laterocemento gettato in opera con
travetti prefabbricati e cordolo in c.a.
All’interno dell’edificio scolastico (unità edilizia “B”), si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività
didattiche della scuola in oggetto. Il numero di utenti mediamente presenti nell’arco della giornata tipo all’interno
del complesso stesso e di n. 124 tra studenti, personale docente, personale non docente e altri.
Criticità :
al momento del sopralluogo sulla struttura portante non si è rilevato nessun quadro fessurativo per cui non è
stato valutato nessun livello del danno. Sulla base della documentazione fornita e dalle indagini svolte non si
evidenziano criticità riguardanti le unità edilizie “A”-“B” per quel che riguarda gli indicatori diretti e, nel
particolare, i fabbricati non hanno subito interventi di emergenza, non sono intervenute trasformazioni che hanno
dato luogo a importanti incrementi di carico e riduzioni di resistenza sulle strutture, non sono intervenuti
incrementi significativi dei sovraccarichi di esercizio o variazioni di destinazione d’uso, non sono stati realizzati,
ristrutturati locali in sotterraneo né sono state eseguite opere di scavo.
Gli arredi all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, ecc. di altezza superiore a un m
1,50) non sono stabilmente ancorati alle pareti ed non esiste uno spazio adeguato tra le vetrate ed i banchi
(almeno un ½ dell’altezza delle vetrate).
Non si rileva inoltre la presenza di elementi architettonici non strutturali (comignoli, balaustre, tettoie, persiane,
distacchi d’ intonaco, ecc.) incombenti e male ammorsati.
Le due unità edilizie descritte hanno in comune l’ingresso unità edilizia “D” , che unisce e divide nel contempo le
due strutture scolastiche si sviluppa per un altezza interna di 2,70 m ed una superficie coperta di 39 mq. Ha le
stesse caratteristiche tecnologiche delle due unità edilizie “A” ”B”. La copertura è, dal punto di vista tipologico,
piana con guaina impermeabile.
Per quanto riguarda l’unità edilizia “C”, (palestra) il sopralluogo è stato effettuato solo dall’esterno(reperimento
solo dati esterni). La palestra è attualmente chiusa per motivi igenici-sanitari dopo che l’A.S.L. di competenza ha
effettuato il sopralluogo. Edificata nell’anno 1980 presenta n. 1 piano abitabile e un sottotetto non praticabile, la
struttura verticale è con telai in calcestruzzo armato con una superficie coperta di mq 1027. La copertura piana è,
dal punto di vista tipologico, un’alternanza di trave prefabbricate e pannelli in eternit (per il tetto sono stati
concessi finanziamenti al comune per effettuare la bonifica). Essa presenta la zona spogliatoi interrata per due
lati e coperta da tetto a terrazzo calpestabile. Un lato della stessa confinante con via Lungo Tirino, mette in
evidenza in modo aggettante, l’andamento a scala delle tribune ad un’altezza di circa m 4.00 dal suolo (visibile su
questo lato del corpo aggettante una lesione di distacco della tamponatura con la struttura portante); sempre
sullo stesso lato è presente la scala di sicurezza in struttura metallica.
Altre criticità rilevate durante il sopralluogo sono:
distacchi d’intonaco per causa umidità nell’edificio della scuola media;
alcune aule delle medie presentano infissi e porte in cattivo stato;
- controsoffitto rotto e visibile umidità, sia nei corridoi, che nelle aule delle due scuole;
- presenza di pannelli in eternit sul tetto della palestra come descritto precedentemente;
- il tetto a terrazzo calpestabile degli spogliatoi presenta poca manutenzione.
IL SITO
descrizione:
l’area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di 3510 mq, è ubicata nella parte bassa del paese e
precisamente all’entrata. Essa ha, dal punto di vista morfologico, una configurazione di falso piano, è stata
sbancata e recintata. Presenta nella parte posteriore e precisamente tra la palestra e la scuola elementare, un
muro di contenimento di altezza di 2 m che serve a mantenere la spinta del terreno. Presenta n. 2 accessi
carrabili di circa 3,70 m che permettono un agevole accesso alla scuola ad eventuali mezzi di soccorso
direttamente dalla strada statale n. 153 attraverso un breve tratto di strada comunale.
criticità:
sulla base delle indagini svolte si evidenziano criticità per quello che riguarda gli indicatori indiretti dei rischi
dell’area ove sorge il complesso scolastico. Nelle vicinanze, a circa 60 m, é presente una diga (continuamente
monitorata) che devia un tratto del fiume Tirino. Essa può essere soggetta ad inondazioni; lo testimonia la
presenza di un cartello su cui scritto: “area soggetta ad onde improvvise”. Esistono inoltre, sorgenti di potenziale
inquinamento di origine chimica e biologica (ex Montedison) nel raggio di 2 km.
Non si evidenziano, invece, criticità per quel che riguarda gli altri indicatori indiretti dei rischi così come
individuate nel dettaglio nelle schede di rilievo.
Dati di Vulnerabilità
Unità Edilizia
A
B
C
D
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
Classe di
danno
(Da)
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
M
M
BO
A9
1
1
MA
A0
1
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
.69E-02
.11E-03
.10E-01
.11E-03
STRUTTURA SPECIALISTICA
.00E+00
.85E-03
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
Danno
presunto
(D95)
0.64
0.76
0.19
0.19
0.00
0.30
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di
un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità
è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura
portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto
(A), medio-alto (MA), medio (M), medio- basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di
caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per
avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può
corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro
D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni.
Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno
considerato è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono
rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue
la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima
del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al
90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola e
varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media;
se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è
correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del soggetto di vittime
atteso.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di un insieme di edifici tutti identici che
crollerebbe ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il
numero di anni durante i quali l’edificio riuscirebbe a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il
numero di vittime atteso è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dai percorsi che
questi devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni
sismiche dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è
dato dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero
di vittime atteso e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli stessi.