I VERTEBRATI Gli animali invertebrati sono i più evoluti del nostro pianeta e, a causa dello scheletro interno e della colonna vertebrale , anche i più grossi. Nel corso dei millenni hanno modificato via via il loro corpo e si sono adattati a tutti gli ambienti, popolando le acque dolci dei fiumi e dei laghi, quelle salate dei mari, la terraferma e l’aria. La famiglia dei vertebrati si suddivide in cinque gruppi: i pesci, gli anfibi, i rettili, gli uccelli, i mammiferi I RETTILI sono i primi vertebrati che si sono adattati a vivere quasi esclusivamente sulla terraferma respirando con i polmoni. Il loro nome deriva dal latino “rèpere” = strisciare. Il movimento e il tipo di arti consentono di classificare i rettili in quattro gruppi: serpenti, tartarughe, lucertole, coccodrilli. Nei serpenti vie è l’assenza di zampe,nelle tartarughe e testuggini la presenza della corazza (carapace) determina un’ andatura lenta e dondolante. Le lucertole sono rettili di piccola taglia, possiedono quattro zampe e si muovono con una certa agilità. Il corpo dei coccodrilli ha una forma allungata, è provvisto di una coda ed è sostenuto da quattro robuste zampe. Il loro corpo è rivestito di squame, oppure nel caso di coccodrilli e tartarughe, di vere e proprie placche e piastre ossee che li proteggono dai predatori. La maggior parte dei rettili è ovipara: le uova non vengono covate, ma sono deposte dalla femmina e abbandonate. L’embrione si sviluppa con il calore del sole. Le uova di rettile sono ricoperte da un guscio che ne impedisce l’essiccamento. In alcune specie come le vipere, l’uovo si schiude all’interno del corpo della femmina che partorisce i piccoli. In questo caso si dice che la vipera è ovovivipara. Sono animali a sangue freddo: in inverno si rifugiano nelle loro tane e cadono in letargo. Gli uccelli sono diffusi in tutti gli ambienti del nostro pianeta e presentano una grande varietà di forme e di colori. L’antenato degli uccelli era un piccolo dinosauro chiamato “Archeopterix”(che significa “ala antica”). Si arrampicava sugli alberi da dove si lanciava sbattendo le ali. Gli uccelli sono vertebrati muniti di becco e capaci di volare grazie agli arti anteriori, le ali. La forma del corpo e aerodinamica, cioè arrotondata davanti e affusolata dietro, in modo da non opporre resistenza all’aria. Alcuni però, come la gallina, lo struzzo e il pinguino avendo le ali troppo piccole rispetto ai corpo non sono in grado di volare anche se riescono a sollevarsi dal terreno per compiere piccoli spostamenti. Sono rivestiti da piume che li mantengono caldi e da penne di diversa lunghezza, utili per il volo. Le penne delle ali sono dette remiganti e servono a sostenere l’uccello in volo; quelle della coda sono le timoniere e danno direzione durante il volo; infine, le copritrici che sono quelle più corte. Per essere più leggeri hanno le ossa vuote. Hanno due zampe fornite, di solito, di quattro dita munite di artigli; a seconda delle funzioni che devono svolgere, le zampe possono avere forme diverse. I becchi duri e taglienti servono per mangiare, per difendersi, per lisciarsi le penne e per costruire il nido; anche i becchi hanno diverse forme. I sensi più importanti e sviluppati sono la vista (per avvistare le prede) e l’udito. Gli uccelli sono ovipari: depongono le uova nei nidi e le covano fino alla schiusa. I piccoli quando nascono, possono essere precoci, cioè capaci di cammina re e di nutrirsi da soli, o inetti, cioè bisognosi, per un certo periodo, di essere imbeccati e protetti dai genitori. Sono animali omeotermi (a sangue caldo), per cui la temperatura del loro corpo è costante, indipendentemente da quella esterna. Per superare la stagione fredda, molte specie di uccelli migrano, con una straordinaria capacità di orientamento, verso i paesi caldi per poi ritornare in primavera.