Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile

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Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola SEL “Edmondo Labbrozzi” CHEE04002A
Statale III CIRCOLO – Lanciano CHEE040008
Via Madonna del Popolo
Frisa
10
Chieti
TL047
18 e 19 novembre 2003
PREMESSA
Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team TL047 ha effettuato n°2
sopralluoghi presso il complesso scolastico sito nel Comune di Frisa (CH), Via Madonna del Popolo in data
18/11/2003 e 19/11/2003.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da una unità edilizia denominata per convenzione
con una lettera maiuscola dell’alfabeto.
Detta unità si configura, all’interno del complesso scolastico, come singolo edificio isolato.
L’unità edilizia A, edificata nell’anno 1952 presenta n. 2 piani abitabili e un seminterrato con accesso autonomo
dall’esterno ed un sottotetto praticabile ma non vivibile, si sviluppa per un altezza media interpiano di 4.00 m ed
una superficie coperta di 385.00 mq. La struttura verticale è del tipo in muratura di mattoni pieni a tre teste. Gli
orizzontamenti sono con struttura portante in laterocemento tipo sap con cordoli a tutti i livelli. La copertura è,
dal punto di vista tipologico, a falde con struttura portante in laterocemento tipo sap con cordolo in c.a.
Il corpo scala in c.a. presenta una soletta appoggiata su travi alte, raggiunge il piano sottotetto, e pur
essendo situato al centro della costruzione ne costituisce un'appendice che fuoriesce dalla regolarità
planimetrica di rettangolo allungato de ll'intero edificio.
All'interno del piano seminterrato è possibile vedere dei pilastri di mattoni che sostengono una trave
in c.a. posizionata al centro della profondità dello spazio del piano superiore, allo scopo di frazionare
la lunghezza della tessitura del solaio.
Circa dieci anni fa su una porzione del primo piano dell'edificio, originariamente coperta a falde, sono
state ricavate due aule realizzando muri di tamponamento costituiti da blocchi doppio UNI e relativa
copertura
larterocementizia.
Allo
stesso
periodo
risale
la
realizzazione
di
un
intervento
di
consolidamento dei solai di copertura di due aule al piano terra, adiacenti l'atrio d'ingresso, tramite
l'apposizione di travi in ferro tipo IPE disposte ortogonalmente alla tessitura dei solai originali; ed un
intervento di demolizione di una buona parte di muratura portante interna, sempre al piano terra, per
unire due aule da adibire a palestra. Un intervento di consolidamento ha interessato anche il piano
sottotetto tramite la realizzazione d i travi in c.a. che collegano i muri portanti opposti aggrappandosi
ai cordoli a mo’ di catene in quanto sollevati dal piano di calpestio.
All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della
scuola in oggetto e della scuola. Il numero di utenti mediamente presente nell’arco della giornata tipo all’interno
del complesso stesso e di n. 75 tra studenti, personale docente e personale non docente.
criticità:
Al momento del sopralluogo sulla struttura portante si è rilevato un quadro fessurativo esteso per il 10% del
complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di lieve entità. Si consiglia comunque di tenere
sotto controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello scheda lesione) per evidenziare
eventuali evoluzioni del quadro stesso.
Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e delle indagini svolte si evidenziano
criticità per quello che riguarda gli indicatori diretti dei rischi e, nel particolare la realizzazione della
sopraelevazione ha prodotto un incremento di carico sulle strutture, è stata demolita buona parte di un muro
portante al piano terra che ha ridotto la resistenza, sono stati fatti interventi per gli impianti, gli arredi posti nei
locali non sono agganciati alle pareti, non esiste uno spazio adeguato tra i banchi e le vetrate, si rileva, inoltre, la
presenza di elementi architettonici incombenti o male ammorsati.
Si registrano lesioni capillari posizionate su un tronc o di muro dove è stato aperto il collegamento tra
due aule per realizzare la palestra, e sui muri aggiunti per la realizzazione delle aule sul luogo della
originaria copertura del piano terra. A causa di queste ultime lesioni, verificatesi a seguito del
terremoto nel Molise, le suddette aule sono state chiuse per ordinanza del sindaco in via cautelativa,
per tranquillizzare i genitori dei ragazzi. Notevole degrado a causa dell'infiltrazione di umidità, che
produce continuamente distacco dell'intonaco, si re gistra all'intradosso del solaio di copertura
dell'ultimo pianerottolo del corpo scala.
Dal punto di vista della sicurezza nessuna porta è dotata di maniglione antipanico, per cui non esiste
alcuna via di fuga a norma, né esiste una scala di emergenza.
IL SITO
descrizione:
L’Area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di circa 1585.00 mq, si trova al centro della parte alta
del paese lungo la strada di attraversamento principale. Essa ha, dal punto di vista morfologico, una
configurazione di tipo falsopiano, la cui pendenza è stata sfruttata per ricavare il piano seminterrato, sul lato
posteriore dell’edificio è stata sbancata ricavando un terrazzamento per cui nessuna parte della scuola poggia su
terreno di riporto, è stata recintata con muro, sormontato anteriormente da ringhiera e sugli altri tre lati da rete
metallica,
che nella parte a valle (verso la scuola materna) costituisce il sostegno del terreno; presenta un
accesso carrabile di circa 3.40 m ma risulta difficoltoso il percorso di salita nella parte alta del paese.
criticità:
Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale si evidenziano criticità per quello che
riguarda gli indicatori indiretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso scolastico e, nel particolare si ha notizia
di frane in un raggio entro 500 metri dal complesso scolastico. Si tratta di piccoli smottamenti di terreno
causati dalle piogge che, avendo ingombrato le strade sottostanti, sono stati sanati realizzando muri
di contenimento. All'interno del territorio comunale di Frisa è stata perimetrata un'area a rischio R3,
che risulta molto distante dal centro abitato e coinvolge solo terreni agricoli. Non si evidenziano, invece,
criticità per quello che riguarda gli altri indicatori indiretti dei rischi così come individuate nel dettaglio nelle
schede di rilievo.
Dati di Vulnerabilità
Unità Edilizia
A
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
24
Classe di
danno
(Da)
B0
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
12
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
.57E-02
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
.13E-03
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
0.62
Danno presunto
(D95)
0.05
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di un
terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità è bassa
(B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura portante in c.a
la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto (A), medio-alto (MA),
medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di caratteristiche intrinseche della
struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per avere informazioni sulla reale possibilità
che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un
sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro D95 quantifica il danno presunto per effetto di un
terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni. Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a
1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di
danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono rispettivamente
a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue la lettera indica
l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima del 20% e così via
fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al 90%. Per esempio, la sigla
C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola. Varia da
0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media; se maggior o
uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è correlabile all’intensità del
terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici che
crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il numero di
anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero di vittime
attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi devono fare per
salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche dell’edificio che evidenzia
il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui semplicemente descritto dal numero di
piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di
vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli
stessi.
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