PREPARAZIONE ALLA PRIMA COMUNIONE

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PREPARAZIONE ALLA PRIMA COMUNIONE
LA SANTA MESSA
ANNO CATECHISTICO 2008/09
NOME E COGNOME ____________________________
1
DOMENICA: perché?
Tutti i popoli hanno dei giorni di festa. Il popolo ebraico, a cui apparteneva Gesù,
aveva ed ha ancora oggi il SABATO come giorno di festa e di riposo.
È un giorno di preghiera dedicato al Signore, nel quale gli Ebrei ringraziano Dio per
le meraviglie della creazione e celebrano un grande avvenimento della loro storia:
la liberazione dalla schiavitù d’Egitto ed il passaggio del Mar Rosso, un prodigio
compiuto da Dio per il suo popolo.
E per noi?
La DOMENICA è il giorno più bello della
settimana: non c’è scuola, mamma e papà non
lavorano; si può riposare di più, fare qualche
bella passeggiata, riunirsi per un buon pranzo,
andare a trovare i cugini………… Si ha tempo a
disposizione.
La DOMENICA è il primo giorno della
settimana, quello che dà sapore a tutti gli altri
giorni. Un momento bellissimo da condividere.
Che cosa vuol dire “DOMENICA”?
È una parola che deriva dal latino e
significa
“GIORNO DEL SIGNORE”
I cristiani sanno che è il giorno in cui
celebrano la RISURREZIONE di Gesù.
Quel giorno tutto è cominciato:
è la festa della VITA, la festa di PASQUA.
Da duemila anni la DOMENICA i cristiani
sono invitati dal Signore a radunarsi per ascoltare la sua PAROLA e per
condividere il suo PANE: questa riunione si chiama MESSA.
2
IL RITO DELLA MESSA
Gesù è presente nella Messa:
è Lui che…
FATE
QUESTO
IN MEMORIA
DI ME!
ci chiama,
ci accoglie,
ci raduna
ha qualcosa
di
importante
da dirci
ci invita a
portare il pane e
il vino come
segno
dell’offerta di noi
stessi
rinnova per noi,
OGGI la sua morte
e la sua
risurrezione
si dona a noi
come nutrimento
nel pane e nel
vino
ci manda a
portare la sua
pace nel
mondo
3
RITI DI INTRODUZIONE
Radunatevi nel mio nome
Andare a scuola per imparare, organizzare un gioco per divertirsi, fare una gita per vedere cose
belle, partecipare ad una festa per godere della reciproca amicizia,… sono tutte occasioni per
stare insieme ai nostri compagni e parenti. Se ognuno collabora e dà il suo contributo per la
buona riuscita di ciò che si sta facendo, questi momenti manifestano l’amore che unisce l’uno
all’altro e la gioia di avere tante cose in comune. Il raduno dei cristiani a Messa è un fatto anche
umano di grande valore perché lì sono tutti uguali, giovani e vecchi, poveri e ricchi, persone che
stanno vivendo momenti di gioia e persone che soffrono.
ANCHE NOI, OGGI, NELLA MESSA,
CI RADUNIAMO NEL NOME DEL PADRE, DEL
FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO
Entro in chiesa, saluto Gesù crocifisso con ………………………………………………………….
All’ ingresso del sacerdote …………………………………………………………………………….
Si incomincia con il canto, che ci fa sentire più uniti.
Il sacerdote va verso l’altare, lo
bacia perché l’altare è segno di
Gesù e annuncia che
l’assemblea è pronta per
celebrare la messa, riunita
Dopo il segno della CROCE il
sacerdote dà il benvenuto a tutti
con questo saluto o con uno simile:
Sac.
- La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l’amore di Dio Padre e la comunione
dello Spirito Santo sia con tutti voi.
Tutti - E con il tuo Spirito
ATTO PENITENZIALE
GLORIA
Proposta di lavoro
Gesù desiderava tanto che i suoi discepoli rimanessero
________________________sempre uniti. Per questo ha
fatto a loro e a noi una promessa. Cerca le parole di Gesù nel
Vangelo di Matteo (18,20) e trascrivile nella nuvoletta.
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4
LITURGIA DELLA PAROLA
Ascoltate la Mia parola
Ascoltare vuol dire essere attenti a quello che ci viene detto, specialmente se ci parlano le
persone che ci amano e che vogliono il nostro bene. Come si risponde a queste parole? Non
basta un frettoloso: “Sì, ho capito!” Ciò che conta è riflettere su quelle parole, farle proprie e
metterle in pratica. Le parole che ascoltiamo o che leggiamo non sono tutte ugualmente
importanti; molte, purtroppo, sono false o cattive: bisogna saper distinguere!
ANCHE NOI, OGGI, NELLA MESSA, ASCOLTIAMO DIO
CHE CI PARLA E A LUI RISPONDIAMO
Dio ci parla per farci conoscere il Suo amore.
Durante la Santa Messa ascolterai le tre letture che ci fanno capire che
Dio ha parlato lungo molti secoli ed in diverse circostanze, per rivelare il
suo progetto d’amore per gli uomini.
ASCOLTA SEDUTO

una prima lettura,
presa dai libri della
Bibbia che compongono l’Antico Testamento (sono libri scritti
prima della nascita di
Gesù);

un salmo, che è una
piccola poesia-preghiera molto antica,
che serve per pregare e
ringraziare Dio per le
parole che ascoltiamo;

una seconda lettura,
presa invece dal
Nuovo Testamento
(sono libri scritti durante
e dopo la vita di Gesù
sulla terra)
Alla fine di ogni lettura, proprio per ricordarci che è Dio che ci sta parlando, il lettore dice:
“Parola di Dio” e tutti rispondiamo: “Rendiamo grazie a Dio”.
MI ALZO IN PIEDI

La terza lettura è dal Vangelo. È il momento più importante della LITURGIA della
PAROLA
COMPIO IL SEGUENTE GESTO:

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
_________________________________________________________________

_________________________________________________________________
Al termine della lettura del Vangelo,
il sacerdote dice: “Parola del Signore” e tutti rispondiamo: “Lode a te, o Cristo”.
Anche queste parole servono per ricordarci che Gesù ci ha parlato attraverso il Vangelo.
MI SIEDO E ASCOLTO L’OMELIA
Proposta di lavoro
Alla Parola di Dio siamo invitati a rispondere
con le PREGHIERE DEI FEDELI (o preghiera
Universale)
______________________
Gesù nella Messa ci parla e ci fa conoscere la parola di Dio che
è come la base su cui costruire la “casa” della nostra vita.
Trascrivi nella nuvoletta le parole di Gesù che trovi in
Matteo 7,24.
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5
LITURGIA EUCARISTICA
OFFERTORIO
Presentatevi a Me con i vostri doni
I simboli di questo particolare momento sono
il pane che mangiamo ogni giorno e il vino
della nostra tavola; ci ricordano la fatica e il
lavoro degli uomini e la gioia che Dio dona a
tutti, il necessario per vivere.
Nel momento della PRESENTAZIONE DEI
DONI, il pane ed il vino vengono portati
all’altare da alcune persone presenti alla
Messa, come in una piccola processione.
Il significato di questo gesto non è solo di
portare quello che serve per la Messa, ma
vuol dire che Dio, rappresentato dal sacerdote,
aspetta che andiamo da Lui. Lui ci ha dato
molti doni e si aspetta che anche noi offriamo
qualcosa a Lui, in segno di riconoscenza e di
gratitudine.
Insieme a questi doni, ciascuno di noi offre a Dio la propria vita.
ANCHE NOI, OGGI, NELLA MESSA, PRESENTIAMO
NOI STESSI AL SIGNORE,
NEL SEGNO DEL PANE E DEL VINO
SCAMBIO DELLA PACE
Sac.
– Prima di presentare i nostri doni all’altare,
scambiamoci un segno di pace
Ci scambiamo la pace di Cristo. Ci impegniamo così a
volerci bene, a perdonarci vicendevolmente, e a portare la
pace a casa, a scuola e dappertutto.
6
Il sacerdote recita questa preghiera sui doni appena portati all’altare:
Benedetto sei Tu, Signore,
Dio dell’universo:
dalla Tua bontà abbiamo ricevuto
questo pane, frutto della terra e
del lavoro dell’uomo.
Lo presentiamo a Te, perché
diventi per noi cibo di vita eterna.
Benedetto sei Tu, Signore,
Dio dell’universo:
dalla Tua bontà abbiamo ricevuto
questo vino, frutto della vite e del
lavoro dell’uomo.
Lo presentiamo a Te, perché
diventi per noi cibo di vita eterna.
E tutti rispondiamo:
Benedetto nei secoli il Signore.
MI ALZO IN PIEDI E RECITO IL CREDO
Con la recita del Credo noi diciamo la nostra fede,
il nostro SI’ a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo ed alla Chiesa.
Partecipando alla Messa, anche tu
puoi dire grazie ed essere dono a
Dio.
Proposta di lavoro
Gesù ci ha insegnato che, quando si dona, quello che vale è la
generosità. Per questo Gesù ha lodato la donna vedova e povera che
ha donato tutto quello che aveva. Leggi questo episodio nel Vangelo di
Marco 12, 41-44 e trascrivi poi nella nuvoletta le parole di Gesù
riportate al versetto 33.
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LITURGIA EUCARISTICA
MEMORIALE
Ringraziare, ricordare, celebrare
Quando, insieme ad altri ricordiamo un importante avvenimento della nostra storia o un grande
personaggio del passato, noi celebriamo quel fatto o quel personaggio. Una celebrazione
avviene in un clima di festa, con segni e gesti particolari che esprimono lode e riconoscenza.
I cristiani ricordano gli interventi di Dio lungo la storia, per il bene di tutta l’umanità e di questo
ringraziano il Signore ed elevano a Lui la loro preghiera
.
ANCHE NOI, OGGI, NELLA MESSA,
CELEBRIAMO LA MEMORIA DELLA MORTE E
DELLA RISURREZIONE DI GESU’: E’ IL RITO
DELLA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA
La PREGHIERA EUCARISTICA è il momento centrale della Messa. Questa
preghiera solenne ha inizio con un canto di lode e di ringraziamento perché è con
gioia e profonda riconoscenza che i cristiano celebrano il Memoriale del Signore.
Santo, Santo, Santo
è il Signore Dio
dell’universo. ……
Gesù ha voluto che il pane e il vino diventino i simboli del suo corpo e del suo sangue,
dati per la salvezza di tutti noi.
Ora il sacerdote, con le mani distese sul pane e sul vino, ripetendo i gesti che Gesù ha fatto e le
parole che Gesù ha detto nell’ultima cena, domanda a Dio che mandi il suo Spirito a
santificare i doni perché diventino il CORPO e il SANGUE di Gesù.
Questo momento della Messa si chiama CONSACRAZIONE.
8
Nella notte in cui fu tradito Egli prese il pane, ti
rese grazie con la preghiera di benedizione, lo
spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:
«Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio
corpo, offerto in sacrificio per voi».
Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice e
rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse:
«Prendete e bevetene tutti: questo è il calice
del mio sangue per la nuova ed eterna
alleanza, versato per voi e per tutti in
remissione dei peccati. Fate questo in
memoria di Me».
E’ un momento solenne. La nostra attenzione viene richiamata anche dal suono dei campanelli.
SIAMO TUTTI IN GINOCCHIO, per adorare il Corpo ed il Sangue di Gesù.
Al termine del momento della consacrazione, il sacerdote proclama che tutta la celebrazione è
MISTERO DELLA FEDE, e noi rispondiamo:
Annunciamo la tua morte,
Signore,
proclamiamo la tua
risurrezione, nell’attesa della
tua venuta venuta!
9
LITURGIA EUCARISTICA
COMUNIONE
Mangiate il pane della vita
Per vivere e crescere non possiamo fare a meno del cibo quotidiano, che qualcuno ci prepara
ogni giorno con amore. Ma mangiare non si riduce solo ad un fatto fisico, materiale, se si pensa
a quante cose sono necessarie perché il cibo giunga alla nostra tavola.
Com’è diverso, inoltre, consumare un pasto da soli invece che con tanti amici intorno a noi!
Tutto sembra più buono e quel cibo, allora, in famiglia o con gli amici, sarà un segno di
COMUNIONE, di AMICIZIA, di comunione fraterna.
ANCHE NOI, OGGI, NELLA MESSA, FACCIAMO
COMUNIONE CON GESU’ CHE CI DONA SE STESSO
COME PANE DI VITA.
IN PIEDI CON LE MANI APERTE
Tutti siamo chiamati alla domenica a Messa. Davanti a Dio ci
sentiamo come fratelli: poveri e ricchi, grandi e piccoli; siamo
tutti figli dello stesso Padre. Per questo recitiamo insieme:
Padre
nostro…
Proposta di lavoro
Stiamo per essere invitati alla mensa del Signore e fra poco riceveremo
il Pane Eucaristico, che è il corpo ed il sangue di Gesù.
Ricordi il miracolo della moltiplicazione dei pani operata da Gesù per
saziare le folle che lo seguivano? Egli comprende i bisogni materiali
dell’uomo, ma vuole saziare anche la fame spirituale, il suo bisogno di
Dio; per questo promette se stesso come PANE DI VITA.
Trascrivi nella nuvoletta la frase detta da Gesù che trovi nel Vangelo
di Giovanni 6, 35
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Eccoci arrivati all’incontro con Gesù nell’Eucaristia.
La Cena del Signore è pronta: tutti sono invitati al solenne “pranzo” di questa festa.
Il sacerdote prende in mano il pane (l’OSTIA grande), lo spezza per noi, e dice:
Beati gli invitati alla cena del Signore.
Ecco l’agnello di Dio.....
Gesù si dona a tutti!
Sac. – Beati gli invitati alla cena del Signore. Ecco l’agnello di Dio, che toglie i
peccati del mondo.
Tutti – O Signore non sono degno di partecipare alla tua mensa ma dì soltanto
una parola ed io sarò salvato.
In questo momento, chi sa di non avere nel cuore qualcosa che dispiace a Gesù, cioe´

E’ IN GRAZIA DI DIO
e se

E’ A DIGIUNO DA UN’ORA
puo´andare a ricevere il CORPO e il SANGUE di Gesù.
E’ il momento della COMUNIONE
in cui diventiamo una sola cosa con Gesù!
Il sacerdote ci dice:
“il Corpo di Cristo”
e noi rispondiamo: “Amen”.
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L’ostia consacrata, il corpo di Gesù, si riceve direttamente in bocca
oppure tenendo le mani a forma di croce rivolte verso l’alto (la
mano destra sotto la sinistra).
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RITI DI CONCLUSIONE
Andiamo in pace!
Nel nome di Cristo!
La nostra comunione con Gesù ci porta ad iniziare una nuova vita, faticosa ma piena di
gioia e di amore. Nelle strade del nostro paese, a casa, a scuola, nel gioco, ovunque
dobbiamo fare del bene ed aiutare il prossimo, rimanendo uniti a Gesù e comportandoci
da figli di Dio.
ANCHE NOI, OGGI, RINNOVATI
DALL’EUCARISTIA, RICEVIAMO DA GESU’
LA MISSIONE DI PORTARE LA SUA PACE
NEL MONDO.
La Messa sta per finire. Abbiamo ascoltato la Parola di Dio, abbiamo pregato insieme e
partecipato all’Eucaristia; adesso il sacerdote ci dona la benedizione, perché la gioia di
stare con il Signore non ci abbandoni e ci accompagni nella vita di tutti i giorni.
Il Signore sia
con voi.
E con il tuo Spirito.
Amen.
.
Vi benedica Dio
Onnipotente, Padre, Figlio e
Spirito Santo.
Dopo una festa, prima di partire, diciamo grazie a colui che ci ha invitato.
Alla fine della celebrazione diciamo grazie con un canto
e poi usciamo e portiamo a tutti l'amore che abbiamo ricevuto.
La celebrazione è finita. Ora tutto quello che abbiamo visto, ascoltato, quello che abbiamo
vissuto insieme nella Messa (EUCARESTIA) diventa un impegno nella vita: noi vogliamo
testimoniare a tutti quelli che incontriamo la nostra gioia, perché Gesù sia conosciuto e
amato ovunque.
“Andate in tutto il mondo e predicate il mio Vangelo…: Io sarò con voi”
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