III incontro - Diocesi di Brescia

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PARROCCHIA S.S. FAUSTINO E GIOVITA - BIENNO
Terzo Incontro Genitori Iniziazione Cristiana
Gruppo NAZARETH
Dov’è
il tuo tesoro…
là sarà
il tuo cuore!
SALMO 1
Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.
Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.
Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde;
perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,
né i peccatori nell'assemblea dei giusti.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.
 Fase proiettiva
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Quali sono le mie sicurezze?
Come vengono considerati e vissuti nel nostro
ambiente il lavoro e il riposo?
 lettura del testo:
LUCA 12,13-21.31.34
13
Uno della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida
con me l’eredità». 14 Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito
giudice o mediatore sopra di voi’». 15 E disse loro: «Guardatevi e
tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è
nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni». 16 Disse poi
una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon
raccolto. 17 Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove
riporre i miei raccolti? 18 E disse: Farò così: demolirò i miei
magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano
e i miei beni. 19 Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione
molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. 20
Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua
vita. E quello che hai preparato di chi sarà? 21 Così è di chi
accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».[…]
31
Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in
aggiunta. 32 Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è
piaciuto di darvi il suo regno.
33
Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non
invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non
arrivano e la tignola non consuma. 34 Perché dove è il vostro tesoro,
là sarà anche il vostro cuore.
 Fase di approfondimento
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Rileggendo la parabola di Gesù: perché l’uomo ricco si
ritiene realizzato?
Perché Gesù lo ritiene “stolto”?
Che cosa significa “arricchirsi davanti a Dio”? E quali
scelte è necessario compiere in tal senso?
 Per entrare nel testo
Spiegazione
Questa parabola descrive l’uomo che fa consistere la propria
sicurezza nell’accumulo dei beni. È il contrario del discepolo la cui
sicurezza è nell’amore del Padre e dei fratelli (vv. 22-34). La nostra
vita non sta nei beni, ma in colui che li dona. La sapienza di Dio ha
previsto che la soddisfazione dei bisogni che abbiamo, diventi
strumento per colmare il bisogno che siamo: la comunione con il
Padre che dona e con i fratelli con cui condividiamo. Questo è il
regno dei figli, il nostro vero tesoro (vv. 33s).
A questa parabola del “possidente stolto”, simile al ricco “epulone”
(Luca 16,19 e seguenti), farà da contrappunto quella
“dell’amministratore saggio” (Luca 16, 1 e seguenti). Luca tratta
spesso dei beni materiali come dono del Padre, che tale deve
restare nella condivisione coi fratelli. Questa lezione è fondamentale
già per Israele; ogni volta che se ne dimentica, il giardino torna di
nuovo deserto!
“L’economo saggio”, che vede esaurirsi i suoi beni, si fa la stessa
domanda del possidente che li vede crescere: “che farò?”. Ma
mentre il primo sa “cosa fare”, il secondo lo ignora. “L’uomo nella
prosperità non comprende, è come gli animali che periscono” (Salmo
49 – Salmo 73). L’economo sa che è amministratore e non
possidente: i beni non sono suoi, e per di più vengono meno. La
penuria lo fa rinsavire; e, invece di accumulare, comincia a donare
ciò che in fondo non è suo. È lodato dal Signore, perchè usa dei beni
secondo la loro vera natura.
Sì è ricchi solo di ciò che si dà. Dio infatti è tutto perchè dà tutto. Il
“possidente stolto” invece, che vuol possedere sempre di più, fino ad
avere tutto, è sempre di meno, fino ad essere nulla. Si chiude in un
egoismo insaziabile che lo fa morire come uomo.
In questa parabola si prende di mira l’atteggiamento istintivo
dell’uomo, che non conosce più la paternità di Dio. Mosso dalla
paura della morte, la prima cosa che fa per salvarsi è garantirsi la
soddisfazione dei bisogni primari e far dipendere la vita da ciò che
ha, invece che da ciò che è. È figlio di Dio e non deve sostituire il
Padre con le cose che gli dà. È meglio dare in elemosina che
mettere da parte oro. Questa ci dà il nostro vero tesoro: essere
come colui che è dono per tutti.
 Riappropriazione
Cosa ne pensate di queste affermazioni?
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IL lavoro è un bene dell’uomo, mediante il quale egli
trasforma la natura e realizza se’ stesso, partecipando
all’opera della creazione e della redenzione, in unione con
Cristo.
L’uomo è l’autore, il centro e il fine di tutta la vita
economica e sociale: i beni creati da Dio per tutti devono
giungere a tutti, secondo giustizia, mediante la carità.
Il dominio che il Creatore ha accordato all’uomo sulle
risorse dell’universo non può essere disgiunto dal rispetto
degli obblighi morali verso gli altri uomini e le
generazioni future.
PREGHIERA FINALE
Tu, Signore, sei il Dio della vita,
ma ci sembrava così sbiadita la tua proposta
che ci siamo diretti da un’altra parte,
Tu, Signore, sei il Dio del rischio,
ma non ce la siamo sentiti di seguirti;
volevamo camminare al sicuro.
Tu, Signore, sei un Dio esigente,
ma ci sembrava troppo,
abbiamo avuto paura ed abbiamo fatto a metà.
Tu, Signore, ci chiedi di usare delle cose
non di diventare schiavi dei beni,
ma noi preferiamo accumulare “tesori e sicurezze in terra”
piuttosto che affidarci alla Tua infinita misericordia
che ci insegna a riporre la nostra fiducia solo in Te.
Tu, Signore, sei misericordia infinita,
ma dopo le nostre cadute, non abbiamo osato ritornare;
avevamo vergogna.
Ti preghiamo, perdonaci, Signore, rendi nuovo il nostro cuore
e cammineremo per sempre sulla tua strada.
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