M2 – Ud 2 – MERCANTILISMO E FISIOCRAZIA

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M2 – Ud 2 – MERCANTILISMO E FISIOCRAZIA
Nuovo assetto politico
Consolidamento
del potere
Stato
nazionale
Regolamentazione
del mercato
Ingenti ricchezze
Popolazione
numerosa
Regole definite
Nuovo assetto
economico
Classe
mercantile
Stato
Dall’epoca feudale
Autoconsumo
Mercati locali
Economia curtense
alla
Epoca mercantile
Moderno mercante
Scoperte geografiche
Dinamismo degli scambi
Stati nazionali
Riforma protestante
Nuova etica
IL MERCANTILISMO (XVII-XVIII secolo)
Colbert (1619-1683)
Calvino(1509-1564)
Cromwell
(1599-1658)
Ricchezza = oro e argento
Di Montchrestien
Il Mercantilismo è costituito da un complesso di teorie:
esigenze economiche  forme più appropriate di intervento dello Stato 
mercantilismo  politica economica = politica gestionale dello Stato in funzione delle
esigenze dell’economia.
“La ricchezza di uno Stato si misura in base alle sue riserve di metalli preziosi”
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In politica interna:
incremento demografico
penetrante imposizione fiscale
regolamentazione dell’economia
In politica estera:
estensione delle colonie
acquisizione di tesori
protezionismo
Situazione in Italia:
tra XI e XV secolo  sviluppo dinamico e
popolamento delle città, ampliamento borghi;
crescita continua fino al XVI secolo.
Dal 1600 fino al 1800 continuo declino a causa
Dello spostamento dei traffici e il conseguente
crollo dell’export.
Dalla metà del 1700:
a) rialzo dei prezzi
b) eccessiva burocrazia
c) corruzione pubblica
d) ribellione delle colonie
c) eccessiva fiscalità
Gournay
Hume (1711-1776)
crisi tra stati e mercanti
 In politica interna: laissez faire
In politica estera: laissez passer
 La manifattura come naturale evoluzione di commerci liberi e
fiorenti tra un Paese e il Resto del mondo.
Il progresso industriale è in funzione del commercio con l’estero.
L’imitazione è la molla dello sviluppo.
L’ordine economico naturale alla base del progresso.
LA FISIOCRAZIA (dal 1750)
Quesnay (1694-1774)
Tableau economique
Turgot (1727-1781)
Mirabeau (1749-1791)
Gran Bretagna  Rivoluzione liberale  industrializzazione  Mercantilismo
Francia
 Monarchia assoluta  diverso sviluppo economico  scarso mercantilismo e
prevalenza di un’economia agricola come fonte di ricchezza nazionale  leggi
di natura = ordine naturale  dominio della natura  Fisio-crazia.
Lo scienziato scopre le leggi naturali; il sovrano le applica; l’individuo le segue.
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Finalità: eliminare gli ostacoli alle leggi naturali attraverso l’analisi della ricchezza nazionale proveniente
essenzialmente dall’agricoltura e l’analisi della sua distribuzione e circolazione: soppressione di privilegi e
regolamentazione sia di quelli feudali sia di quelli introdotti dal mercantilismo.
Stratificazione feudale:
nobiltà, clero, terzo stato
Stratificazione sociale-funzionale fisiocratica: classe produttiva = imprenditore agricolo
classe sterile o improduttiva = mercanti e artigiani.
Quesnay (1694-1779): filosofo e medico di Corte  Le tableau economique (circuito della ricchezza)
La classe proprietaria
Vende prodotti e cede il prodotto netto = ricavi-costi
Classe produttiva
Vende prodotti
vende
manufatti
Classe sterile
Pregi:
Connessione tra sfera produttiva e sfera distributiva
Individuazione classi sociali
Individua il concetto di surplus: prodotto lordo – anticipazioni (semi, attrezzi, salari per gli
operai.......) = prodotto netto.
Difetti:
Pone l'attenzione solo sul settore primario;
Considera improduttivo il settore manifatturiero e commerciale in quanto trasforma ma non
produce.
A causa dell’assenza di una teoria del valore, i fisiocratici alla base dello scambio non vedono il
valore (valore produzione / valore mezzi di produzione) ma quantità (beni prodotti / mezzi
necessari alla produzione).
Manca nella loro analisi tipicamente agricola il concetto di “plus valore”, di sovrappiù.
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