Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE Modello 15 Scheda programmi corsi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO pagina 1 di 5 NOME CORSO: Chimica Fisica Industriale SSD:………………CHIM/02…………………… Numero codice:…C8599…………………….. 1.Docenza Docente: prof. Claudio Morterra Dipartimento di Chimica IFM Tel.: 011 670 7589 Fax: 011 670 7855 e-mail: [email protected] Docente: prof. Silvia Bordiga Dipartimento di Chimica IFM Tel.: +39 011 6707858 Fax: +39 011 6707855 e-mail: [email protected] Docente: prof. Giuseppe SPOTO Dipartimento di Chimica IFM Tel.: 011 6707832 Fax: 011 6707855 e-mail: [email protected] 2. Obiettivi MODULO A (prof. Spoto) Il modulo si propone di: 1) Integrare le conoscenze di termodinamica includendo la trattazione dei processi irreversibili. 2) Fornire gli strumenti per la comprensione e la trattazione dei fenomeni di trasporto. Utilizzando il concetto di produzione di entropia, si ricavano le leggi fenomenologiche per la descrizione del trasporto di carica (legge di Ohm), di calore (leggi di Fourier), di quantità di moto (fluidi viscosi e non-newtoniani) e di materia (Leggi di Fick). Vengono anche esaminati sistemi in cui si realizza la sovrapposizione di più flussi, con particolare riferimento ai fenomeni termo-diffusivi. MODULO B (Prof. Morterra) Natura ed origine dei fenomeni d'interfaccia. L'interfaccia solido-gas ed il fenomeno di adsorbimento. Aspetti termodinamici elementari del processo d'adsorbimento. La chemisorzione: i principali tipi di isoterma, atti alla descrizione della chemisorzione. La fisisorzione: il modello BET e la determinazione delle aree superficiali. Le “isoterme universali” ed il “grafico t”. I sistemi meso-porosi, e la determinazione della distribuzione di dimensione dei pori. Accenni alla micro-porosità ed alle problematiche ad essa collegate. MODULO C (prof.ssa Bordiga) Gli elementi peculiari della catalisi eterogenea facendo riferimento in maniera specifica a: 1) le tecniche di caratterizzazione attualmente utilizzate per la caratterizzazione dei catalizzatori eterogenei 2) le tipologie dei catalizzatori eterogenei: metalli, ossidi, metalli altamente dispersi su ossidi, materiali microporosi 3) alcune categorie di reazioni di grande importanza per la chimica industriale. Data di emissione: 29-10-2004 Rev. 00 Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Modello 15 Scheda programmi corsi pagina 2 di 5 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze minime in uscita MODULO A Pre-requisiti (in ingresso) Conoscenze di base di termodinamica competenze minime (in uscita) Capacità di comprendere e trattare processi irreversibili e fenomeni di trasporto Insegnamenti fornitori Termodinamica ed Equilibrio Chimico Insegnamenti fruitori Corsi di chimica industriale MODULO B Pre-requisiti (in ingresso) Gli strumenti matematici, fisici e chimici necessari per la comprensione del realizzarsi dell’equilibrio termodinamico fra fasi diverse competenze minime (in uscita) Capacità di ottenere e razionalizzare gli aspetti qualitativi e quantitativi di processi d’adsorbimento all’interfaccia solido/gas Insegnamenti fornitori I corsi di Matematica, Fisica, Termodinamica Cinetica ed Equilibrio Chimico, Equilibri di Fase Insegnamenti fruitori Chimica Fisica Industriale C, i corsi di Chimica Industriale MODULO C Pre-requisiti (in ingresso) Insegnamenti fornitori Velocità di reazione, equilibrio di reazione Cinetica chimica, termodinamica LCAO del legame chimico in molecole semplici Legame chimico ed interazioni intermolecolari formazione e caratteristiche di complessi organometallici Chimica Inorganica B competenze minime (in uscita) Insegnamenti fruitori Definizione e caratteristiche di un catalizzatore. Catalizzatori omogenei Sintesi industriale inorganica Carbochimica e ed etrogenei petrolchimica . Meccanismi di attivazione di molecole semplici su superfici. Ruolo dei Stage finale metalli di transizione in catalisi. 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: Si veda la suddivisione al punto 5 5. Programma, articolazione e carico didattico Modulo A Argomento Ore Lez. Processi irreversibili e fenomeni di trasporto: generalità e strumenti per la loro trattazione 2 Data di emissione: 29-10-2004 Ore Esercitazioni Ore Laboratorio Totale Ore di Car. Didattico 2 Rev. 00 Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Modello 15 Scheda programmi corsi Produzione di entropia, legge fenomenologica, condizioni di linearità Trasporto di carica Trasporto di calore Trasporto di materia Reazioni chimiche Sovrapposizione di flussi Fenomeni termo-diffusivi; stati stazionari e di equilibrio TOTALE ORE pagina 3 di 5 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 16 16 Modulo B Argomento I fenomeni d'interfaccia. L'interfaccia solido-gas ed il fenomeno dell'adsorbimento. Aspetti termodinamici elementari del processo d'adsorbimento. La chemisorzione: i principali tipi di isoterma, atti alla descrizione della chemisorzione. La fisisorzione: il modello BET. Determinazione delle aree superficiali. I sistemi mesoporosi, e la determinazione della distribuzione di dimensione dei pori. Accenni alla micro-porosità ed alle problematiche ad essa collegate. TOTALE ORE Ore Lez. Ore Esercitazioni Ore Laboratorio Totale Ore di Car. Didattico Ore Lez. 2 Ore Esercitazioni Ore Totale Ore di Laboratorio Car. Didattico 2 2 1 20 Modulo C Argomento Introduzione alla catalisi La molecolea di idrogeno e la sua attivazione su un centro metallico La superficie di un metallo e come la molecola di idrogeno interagisce con essa. I metalli trattati con la teoria degli orbitali molecolari. Attivazione dell'idrogeno su ossidi. Reazioni di idrogenazione delle olefine. La molecola del CO. Interazione Side-on ed end-on. Formazione di complessi con metalli .Attivazione di CO su ossidi. Attivazione dell'N2 e dell'NO. I convertitori catalitici.Formazione di complessi .. Attivazione di O2. Complessi molecolari con l'ssigeno. I trasportatori di Ossigeno. I catalizzatori per le ossidazioni parziali Reazioni di Polimerizzazione. Catalizzatori Ziegler-Natta; catalizzatore Phillips e Union Carbide per la sintesi del poli etilene Le zeoliti in Catalisi. Vantaggi e problemi rispetto a processi classici Preparazione e caratterizzazione di catalizzatori eterogenei.. TOTALE ORE Data di emissione: 29-10-2004 3 2 2 2 1 3 2 2 2 2 2 2 2 2 1 17 2 3 4 3 22 Rev. 00 Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Modello 15 Scheda programmi corsi pagina 4 di 5 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: Strumentazione (indicare anche la localizzazione): Lavagna, lavagna luminosa Materiale di consumo: 7. Materiale didattico Modulo A Il corso presuppone una conoscenza di base della termodinamica dei sistemi di equilibrio. Il materiale didattico sufficiente al superamento dell’esame viene fornito dal docente in forma di appunti estesi. Modulo B Tutto il materiale iconografico, che come è d’uso in ogni branca della Chimica Fisica costituisce parte integrante ed essenziale delle lezioni, è stato tratto da testi specializzati e/o pubblicazioni scientifiche e sarà reso disponibile prima delle lezioni, al fine di facilitarne lo svolgimento e la comprensione. Modulo C Il docente mette a disposizione degli studenti una copia delle presentazioni fatte durante le lezioni. Tale materiale è sotto forma di presentazioni power-point ed i testi sono scritti prevalentemente in inglese. MODULO A Per integrazioni e chiarimenti riguardo agli argomenti del corso è utile il riferimento a parti dei seguenti testi: P.W. Atkins Chimica Fisica (Zanichelli, BO) G. K. Vemulapalli Chimica Fisica (EdiSES, NA) I seguenti libri sono invece consigliati ai fini dell’ampliamento della cultura generale dello studente: I. Prigogine - G. Nicolis, Le strutture dissipative. Auto organizzazione dei sistemi termodinamici di non equilibrio Sansoni, 1982 I. Prigogine, Dall'essere al divenire. Tempo e complessità nelle scienze fisiche, Boringhieri, 1986 MODULO B P.W. Atkins, "Chimica Fisica", Zanichelli. G.K. Vemulapalli, "Chimica Fisica”, EdiSES MODULO C Il corso si avvale delle conoscenza acquisite dagli studenti nei corsi di Chimica Fisica Industriale A e B e segue il testo: Concepts of Modern Catalysis and Kinetics by I. Chorkendorff and J.W. Neimantsverdiet, Wiley-VCH editor, 2003. E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni: Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse: Data di emissione: 29-10-2004 Rev. 00 Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Modello 15 Scheda programmi corsi pagina 5 di 5 8. Modalità di verifica/esame MODULO A L’esame, in forma di esonero o integrato con gli altri moduli del corso, è orale e prevede una serie domande generali sugli argomenti svolti. MODULO B La prova d’esame relativa a questo modulo, da sostenere sotto forma di esonero o in forma integrata con gli altri moduli, consta di uno scritto, nel quale lo studente dovrà dare risposta a tre/quattro domande (e/o esercizi) di carattere molto generale e le cui formulazioni saranno state presentate, almeno in linea di massima, durante lo svolgimento del corso. MODULO C L’esame consiste in una prova orale, in cui l’allievo è chiamato a rispondere a domande di carattere generale riferite alle tematiche svolte nel corso delle lezioni. Data di emissione: 29-10-2004 Rev. 00