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Consiglio Regionale della Campania
Settore della Presidenza
Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA
n. 420/IX Leg.
CONSIGLIO: FINCANTIERI, APPROVATO ORDINE DEL GIORNO,
CANTIERE NAVALE CASTELLAMMARE DI STABIA HA IMPORTANZA
STRATEGICA
PRESIDENTE CALDORO: CI SONO LE CONDIZIONI PER RIPARTIRE
NAPOLI, 14 GIUGNO 2011 – La vicenda della crisi di Fincantieri è stata al centro
del dibattito in Consiglio regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano,
con l’intervento del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, di diversi
consiglieri regionali e l’approvazione, a maggioranza (si sono astenuti i consiglieri
dei Popolari per il Sud, Ugo De Flaviis e Sandra Lonardo, “perchè – ha spiegato il
capogruppo - la vicenda Fincantieri è il simbolo della grave disattenzione del
Governo nazionale rispetto alle problematiche del nostro territorio”) di un Ordine del
Giorno, promosso, inizialmente, dai consiglieri Luciano Schifone e Domenico De
Siano, e, successivamente, arricchito a seguito del dibattito consiliare e firmato dai
capigruppo consiliari, che ribadisce l’importanza strategica del cantiere navale di
Castellammare di Stabia nel panorama del sistema produttivo regionale.
L’ordine del giorno chiede al Governo nazionale il varo di un piano di commesse, a
partire dall’assegnazione dei due pattugliatori già annunciati e un pacchetto di
incentivi per spingere gli armatori privati a costruire navi in Italia; impegna la Giunta
Regionale, nel quadro delle infrastrutture necessarie, a concorrere al finanziamento
del bacino di costruzione funzionale a garantire la continuità per la costruzione delle
navi oggetto delle nuove commesse; prevede un adeguato piano di investimenti in
ricerca e formazione per aumentare la competitività del cantiere stabiese; impegna il
Presidente della Giunta regionale a sostenere nelle sedi competenti il varo di misure
europee per avviare il cd. Processo di rottamazione delle navi, a richiedere la
convocazione del tavolo nazionale preannunciato dal Ministro per lo Sviluppo
Economico Paolo Romani e a predisporre ogni provvedimento utile ad assicurare con
tempestività, attraverso gli ammortizzatori sociali, il sostegno ai lavoratori e alle
famiglie.
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Nel suo intervento, il presidente Caldoro ha ricordato che “Fincantieri è una delle
unità prevalenti, dopo la Fiat e l’Alenia è l’azienda più forte, se consideriamo tutto
l’indotto che copre l’intera area, c’è anche il tema di una grande storia, tradizione,
della cantieristica meridionale che ha visto Fincantieri essere un’eccellenza europea e
mondiale” – ha sottolineato il presidente Caldoro evidenziando che “dobbiamo
confrontarci su come affrontare, come Paese e come Europa, il tema della crisi del
settore che vive un doppio fattore: il primo è il crollo delle commesse che si aggira
intorno al 50%; il secondo fattore di crisi è legato alle condizioni di mercato”. Per
Caldoro “vanno intraprese iniziative europee, iniziative nazionali e di carattere locale
per intervenire su questi fattori di crisi, mettendo in campo diverse misure di
sostegno, a cominciare dalla misura europea attualmente in essere che prevede un
aiuto agli armatori per la costruzione delle navi, e le politiche degli incentivi, di
agevolazione fiscale contributi sul lavoro, sul prodotto, tante iniziative che possono
essere messe in campo, sulla parte di incentivi o di aree sostenute dal punto di vista
della competitività e del sostegno economico. Questa è una questione nazionale – ha
sottolineato il governatore della Campania - non locale e richiede un mix di
intervento nazionale e regionale”.
“Il mercato c'e' - ha detto Caldoro - e, anche se non posso scendere nei particolari,
stiamo riscontrando una disponbilita' reale di commesse potenziali a patto che si
verifichino determinate condizioni. Ci stiamo attivando, inoltre, anche per rafforzare
la commessa pubblica con la Difesa per andare al di là dei due pattugliatori già
previsti”. Caldoro ha parlato anche di un piano di ammodernamento e di rilancio che
passi attraverso la realizzazione del bacino, ma – ha evidenziato - ogni investimento
pubblico - ha ricordato - oggi non può prescindere dal rapporto costi-benefici”.
Infine Caldoro ha riferito del colloquio avuto ieri con il Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, sulla vertenza: “Il Presidente è preoccupato per le sorti di un
cantiere di grande tradizione per Castellammare e tutto il Mezzogiorno. Il suo
interesse per la vicenda - ha concluso - ci sarà di grande sostegno”.
“La crisi di Fincantieri solleva un problema ancora più ampio, quello della
cantieristica navale nel mondo e, particolarmente, nel nostro Paese” – ha sottolineato
il presidente della IV Commissione, Domenico De Siano, per il quale “va creata la
filiera del sistema portuale e di tutte le attività legate al mare affinché si creino le
condizioni per il rilancio del settore” . L’esponente del PdL ha anche annunciato la
presentazione di ordine del giorno che impegna il governo regionale a costituire un
tavolo di confronto su queste problematiche con tutte le parti coinvolte e superando le
distanze tra maggioranza e minoranza e per convergere tutti verso il rilancio
dell’importante settore fondamentale per la tutela dei livelli occupazioni in
Campania. Sullo stesso tema il collega di partito Luciano Schifone per il quale
“l’impegno del Consiglio regionale e della intera Regione deve essere volto a
rimarcare l’importanza strategica dei cantieri di Castellammare di Stabia ai fini del
rilancio industriale di quel territorio e di tutta la Campania, nell’ottica di politiche di
governo, nazionale e regionale, finalizzate a dare slancio all’economia delle Regioni
del Mezzogiorno”.
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“Il Presidente Napolitano ha incontrato i lavoratori di Fincantieri compiendo un gesto
di grande forza e significato richiamando l’attenzione di tutti verso i problemi del
mondo del lavoro e dell’occupazione nel Sud Italia” – ha evidenziato il consigliere
del Pd, Antonio Marciano che ha aggiunto: “questo Consiglio regionale, mesi fa, ha
chiesto al Governo di garantire le necessarie commesse a Fincantieri e alla Regione di
aprire un tavolo di confronto sul futuro dell’azienda di Castellammare di Stabia, ma
tutto il nostro lavoro è divenuto carta straccia perché nulla di tutto ciò è stato attuato
dal Governo nazionale e regionale. Solo grazie ai lavoratori, che hanno messo in
campo una grande mobilitazione sociale e popolare, il futuro di Fincantieri di
Castellammare di Stabia è ancora in discussione perché essi indotto l’azienda al ritiro
del piano industriale, riuscendo in quanto Governo nazionale e regionale hanno
fallito” – ha proseguito Marciano – per il quale l’ordine del giorno che il Consiglio
dovrà approvare “dovrà contenere indicazioni precise a cominciare dal fatto che il
cantiere di Castellammare di Stabia è una realtà produttiva irrinunciabile e mettendo
in campo un nuovo piano industriale che orienti commesse e investimenti in
Campania”. “Tante altre realtà produttive e settori in crisi aspettano risposte – ha
concluso Marciano – realtà alle quali questa Regione e questo Consiglio devono dare
risposte rilanciando l’attenzione nei confronti del mondo del lavoro, dei lavoratori e
delle imprese”.
“La crisi dell’industria navale è molto ampia e investe l’intera Europa – ha ricordato
il capogruppo di Noi Sud, Sergio Nappi, - per questo è necessario recuperare
commesse per rilanciare Fincantieri. La Banca Europea degli Investimenti ha già
focalizzato questo settore che è uno dei tanti settori di crisi del nostro territorio che
subisce una fase di grave stagnazione. Il rilancio del settore industriale deve essere il
centro della politica di governo regionale – ha sottolineato Nappi – e deve essere
l’obiettivo fondamentale per il rilancio dell’azione di Governo”.
“Il Governo nazionale deve impegnarsi senza demagogia per il futuro di Fincantieri –
ha sottolineato il capogruppo del Pse, Gennaro Oliviero, che ha aggiunto: ritirato il
piano industriale, occorre dare vero slancio al settore e al tavolo tecnico per la
cantieristica recuperando il tempo perduto per Castellammare di Stabia e per l’area
torrese stabiese rilanciando la produzione industriale in Campania”.
Per il capogruppo dell’Udc, Luigi Cobellis, “per il rilancio del settore della
cantieristica occorre un impegno determinato del Governo, come è avvenuto in altri
Pesi europei. In Italia deve avvenire altrettanto puntando all’obiettivo primario del
rilancio del settore e della salvaguardia di Fincantieri di Castellammare di Stabia, dei
suoi livelli occupazionali, compreso l’indotto”.
“I lavoratori di Castellammare di Stabia hanno riposto tanta speranza in questa seduta
di Consiglio regionale ma questa assemblea non può limitarsi alle parole, occorrono
fatti per far fronte alla crisi industriale nella nostra regione” – ha evidenziato la
consigliere di IdV Anita Sala - ; purtroppo la politica conta poco di fronte alle
politiche industriali dettate dalle lobbies – ha proseguito Sala – ma occorre fare fronte
comune per resistere alle pressioni che provengono dai mercati globali e mettere in
sinergia tutte le risorse, comunitarie, nazionali e regionali per rilanciare la
cantieristica”. “Fincantieri è il antico cantiere di Italia ed è il simbolo di una delle più
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gravi distrazioni del Governo nazionale nei confronti del Sud – ha sottolineato il
capogruppo dei Popolari per il Sud, Ugo De Flaviis - ; il nostro gruppo – ha
sottolineato – non firmerà alcun documento di maggioranza se il Governo non
intraprenderà veramente un’azione politica favorevole per il nostro territorio. Se ciò
non avverrà, i problemi della Campania non potranno che crescere”. De Flaviis ha
anche sottolineato che i parlamentari della Campania non hanno fatto sentire alcun
peso rispetto alla vicenda Fincantieri e rispetto alle tantissime problematiche del
nostro territorio. “Fincantieri è una realtà fondamentale per la Campania e per il
territorio di Castellammare di Stabia – ha sottolineato il consigliere del gruppo
Caldoro-presidente, Angelo Marino – che ha annunciato “grande impegno di Forza
del Sud per il rilancio dei cantieri navali e per la difesa del territorio”.
La Funzionaria Responsabile A.P.
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