COMUNICATO STAMPA Parte il progetto regionale “Mum Health”, dedicato alle donne immigrate che partoriscono in Toscana Presentato oggi al policlinico Santa Maria alle Scotte Quali sono i bisogni e le aspettative delle donne straniere che partoriscono a Siena? Su questo argomento si sono confrontati oggi diversi professionisti, durante la presentazione del progetto regionale “Mum Health”, il cui obiettivo è promuovere la salute delle donne straniere che vivono in Toscana. “Si tratta di un progetto – spiega l’ostetrica Daniela Ceccarelli, referente aziendale del progetto - che mira a migliorare l’accoglienza di persone di varia provenienza, genere, appartenenza culturale e linguistica, per la diffusione e il consolidamento di una cultura della maternità e della paternità responsabile e di una sessualità consapevole.” All’incontro hanno partecipato il professor Felice Petraglia, direttore del Dipartimento Materno-Infantile, le dottoresse Sandra Becucci e Giulia Almagioni, antropologhe, che hanno illustrato come alcune nozioni di antropologia possono divenire utili strumenti di lavoro per l’operatore sanitario che si trova ad assistere, in particolare nel settore materno infantile, una gestante di cultura diversa dalla nostra. Si sono poi succeduti interventi del Centro Aiuto alla vita di Siena, che offre consulenza ed aiuto a donne gestanti in difficoltà, mentre i bisogni e le aspettative della donna straniera nel percorso nascita sono stati messi in evidenza sia dalla voce diretta di due donne immigrate, con la loro esperienza presso la Clinica ostetrico-ginecologica delle Scotte, sia dall’intervento dell’ostetrica Alessia Carrozza. Il tema del parto, della nascita, e del rapporto operatore-paziente è stato affrontato su diversi piani: psicologico, con Daniela Urilli, bioetico, con Patrizia Funghi, fisiologico con l’ostetrica Miranda Lo Presti e sociale con l’assistente sociale Franco Bassi. “Mum Health – ha concluso Elisabetta Confaloni, referente della Regione Toscana - si sta sviluppando con il contributo di tutte le Aziende sanitarie della Regione ed è coordinato dalla struttura di riferimento per la Mediazione culturale in Sanità, l’Albero della Salute, nell’ambito di un programma di interventi di riqualificazione dei servizi consultoriali e di educazione e formazione, che offre anche sussidi multilingua scaricabili sul sito internet della Regione Toscana”.