25 GENNAIO 2009 – ACIREALE Commemorazione del 33° Anniversario della morte del Ven.le fra Gabriele M. Allegra (S. Giovanni La Punta 1907 – Hong Kong 1976) Carissimi, ci ritroviamo insieme per commemorare il 33° Anniversario della morte del Ven.le fra Gabriele M. Allegra e quindi per lodare e ringraziare il Signore per il dono della sua persona in quanto frate, sacerdote e apostolo della Parola. A motivo di tale incontro mi permetto di ringraziare tutti gli intervenuti qui presenti ed in modo particolare Sua Ecc. Mons. Pio Vittorio Vigo, Vescovo della Diocesi di Acireale……etc etc… … E’ questo un momento particolare in cui il Sinodo dei Vescovi (2008) ci esorta ad avere un atteggiamento di riverente ascolto nei confronti della Parola di Dio, come anche l’Anno Paolino (2008-2009) che ci spinge, tramite l’apostolo Paolo, ad approfondire, gustare e vivere la medesima Parola nella nostra vita. Alla luce dei segni dei tempi, penso che fra Gabriele oggi possa dare molto significato a tre punti fondamentali: spiritualità, comunicazione, apostolato, nella dimensione specifica della sua vocazione a tradurre la Bibbia in lingua cinese, al fine di comunicare la medesima Parola anche negli spazi più lontani dell’Oriente. Egli non ha favorito soltanto un lavoro culturale, ma ha evidenziato il bisogno di portare la Parola di Dio ai fratelli cinesi; Parola che si è fatta “libro” al fine di farla conoscere nel processo di inculturazione locale tramite lo Studio Biblico (1945). Il p. Allegra si è immerso nell’ambito della cultura orientale per una reciproca esperienza della riscoperta del Vangelo, tradotto in modo particolare con la sua autentica testimonianza di vita. La traduzione della Bibbia è stato il frutto di un impegno interiore assunto tra lui e la Beata Vergine Maria a cui era espressamente devoto in un rapporto spirituale di Madre e figlio; a ciò si è aggiunto il supporto soprannaturale del voto di vittima da parte del fratello Gioacchino, seminarista (1925-1944), e delle incessanti preghiere di Lucia Mangano, orsolina (1896-1946), che in particolari momenti gli è stata spiritualmente molto vicina. Evidentemente il p. Allegra si presenta a noi con tre caratteristiche a cui egli fece esplicito riferimento: Spiritualmente, seguace delle orme ascetiche di S. Teresa di Lisieux (18731897), la quale in obbedienza di fede al suo confessore scrisse la Storia di 1 un’anima come memoria autobiografica, sostenendo pur nella clausura la vita missionaria della Chiesa. Fra Gabriele Allegra sempre nell’obbedienza spirituale al padre Antonio Ly, Presidente dello Studio Biblico, scrisse le sue memorie autobiografiche in Cinque Quaderni, ricchi di esperienze e di idee che compendiano l’insegnamento spirituale del serafico Padre San Francesco (1182-1226) così articolato: - avere lo spirito del Signore e la sua santa operazione; - vivere senza nulla di proprio; - restituire al Signore tutti i doni ricevuti. Ed in effetti lo Studio Biblico è stato voluto da Dio, e p. Allegra è stato strumento nelle sue mani, sviluppando francescanamente i talenti ricevuti con la traduzione della Bibbia e la vita. Dottrinalmente, discepolo autentico del Beato Giovanni Duns Scoto (12651308), considerato Dottore Mariano per aver difeso il principio dell’Immacolato Concepimento di Maria nel 1307 alla Sorbona di Parigi e Dottore sottile a motivo dell’acutezza del suo pensiero filosofico-teologico. “Ideo multum tenemur Ei”1 (“E perciò - a Cristo - gli siamo molto obbligati) era l’affermazione di Scoto in riferimento all’opera di redenzione del Cristo tramite la Croce; e tale affermazione scotiana ha fatto da titolo alle memorie autobiografiche già citate, nel senso che p. Allegra ha seguito la dottrina del maestro sul Primato del Cristo unitamente alla devozione mariana che ha visto in Maria l’Avvocata e la Protettrice dell’Ordine (FF 786), per cui ha eretto, a suo tempo, l’Associazione delle Guardie d’Onore del Cuore Immacolato di Maria in Cina (1957). Pastoralmente, continuatore tenace sulla scia del beato Giovanni da Montecorvino (1247-1328), frate minore, primo vescovo di Pechino, traduttore dei Vangeli in lingua locale. La Pastorale ha caratterizzato, nel complesso, tutta l’attività di p. Allegra nell’arco del suo apostolato sacerdotale che ha sintetizzato nel seguente trinomio: preghiera, studio, annunzio2. E tale apostolato è stato imperniato tra la sapienza e la scienza come effetto della preghiera e dello studio; alla luce della fede in quanto francescano della comunicazione intesa come annuncio e testimonianza di vita. Egli ha continuato l’esperienza dottrinale, a somiglianza di Antonio di Padova il quale ha insegnato anche Teologia ai frati nello spirito della devozione ed orazione, 2 per capire il progetto divino e tradurlo in mezzo al popolo santo di Dio, nel silenzio interiore e nel nascondimento. Una comunicazione che non è stata fine a se stessa, ma informazione-formazione, al fine di promuovere l’uomo nuovo nella nuova Pentecoste dello Spirito. In effetti si tratta di una comunicazione come problema di vita, di prassi, di eticità; ed in tale prospettiva è proiettata oggi l’azione pastorale della Chiesa da cui proviene la nuova figura del predicatore-comunicatore come cantore del Nuovo Cantico delle Creature che loda Dio con la radio, la televisione, la linotype etc.. Nel contesto di tutta l’esperienza pastorale di p. Allegra, la comunicazione diventa catechesi in quanto educazione alla fede tramite il messaggio della Chiesa che è lo stesso Gesù Cristo. Egli infatti è il primo evangelizzatore che libera l’uomo dal peccato e lo inserisce nel mistero della salvezza. P. Gabriele Allegra di fronte alla cultura locale, in atto, si presenta come Maestro e Testimone della comunicazione del messaggio cristiano in funzione pastorale, ma anche fautore dell’ecumenismo nel pluralismo delle culture e nel dialogo interreligioso. E’ chiaro che egli è vissuto anche sotto l’influsso del Concilio Ecumenico Vaticano II, evento storico che ha caratterizzato un nuovo cammino della Chiesa, favorendo e promuovendo una nuova evangelizzazione nell’ambito del suo dinamismo pastorale. I documenti conciliari hanno dato una risposta al p. Allegra, specie in riferimento al vasto campo della comunicazione ove egli aveva già lavorato tramite lo Studio Sociologico (1956). Un’ altra risposta viene data anche quest’anno 2009 in cui celebriamo l’VIII centenario della grazia delle origini che ribadisce il principio di restituire tutto al Signore, secondo le indicazioni progettuali dell’Ordine che intende celebrare lo Spirito di Dio, la sua presenza in Francesco d’Assisi nella prima fraternità ed in tutto il cammino ottocentenario dell’Ordine. Frattanto a motivo della commemorazione, per come già accennato, il Prof. don Salvatore Consoli, preside emerito dell’Istituto Teologico San Paolo di Catania, relazionerà sul seguente tema: “Passione e amore per la Parola di Dio nel Ven.le fra Gabriele M. Allegra”. Grati per quello che egli ci dirà anticipatamente lo ringraziamo. OPPES Stéphane, Le memorie di fra Gabriele M. Allegra ofm il “san Girolamo” della Cina, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2005, p. 55 1 DUNS SCOTO Giovanni, Lectura, lib. III, q. unica, ed. Commissio Scotistica, Città del Vaticano, 2004, vol. XXI, pp. 304-305 2 CARDAROPOLI Gerardo, P. Gabriele Maria Allegra un francescano del secolo X, Assisi (PG) 1996, p. 46 3