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N. 17
II COMMISSIONE PERMANENTE
ATTIVITÀ PRODUTTIVE: AGRICOLTURA, FORESTE, ARTIGIANATO,
COMMERCIO, INDUSTRIA, TURISMO, ECONOMIA MONTANA, LAVORO E COOPERAZIONE,
PESCA MARITTIMA, ACQUACOLTURA
Verbale della seduta del Comitato ristretto del 15 gennaio 2004
FRANZ dott. Maurizio
MONAI avv. Carlo
PUPULIN Paolo
VENIER ROMANO Giorgio
RITOSSA p.i. Adriano
TOTALE
PRESENTI ASSENTI
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
5
--
Il giorno 15 gennaio 2004, alle ore 11.40, nella sala gialla del Consiglio regionale, si
riunisce il Comitato ristretto istituito in seno alla II Commissione permanente il 18
novembre 2003, per l’esame abbinato dei progetti di legge nn. 2, 7 e 40 in materia di
professioni.
Sono presenti i consiglieri Franz, Monai, Pupulin, Venier Romano e Ritossa in
qualità di membri del Comitato ristretto, il consigliere Bolzan in qualità di Presidente della II
Commissione ed il consigliere Disetti quale uditore.
E’ presente l’assessore regionale al lavoro, formazione, università e ricerca,
Cosolini.
Il Presidente Bolzan dichiara aperta la seduta. Propone, come metodo di lavoro, di
prendere quale testo di riferimento il disegno di legge n. 40, eventualmente integrandolo
con quanto previsto negli altri due progetti di legge.
Il consigliere Venier Romano si dice d’accordo sul metodo, ma richiama
l’attenzione dei colleghi sui dissensi sollevati dai progetti di legge in esame dai
rappresentanti delle professioni ordinistiche, dissensi che hanno avuto ultimamente eco
anche sugli organi di stampa. A suo giudizio occorre innanzi tutto fare chiarezza per
sgombrare il campo da quello che ritiene essere un equivoco di fondo: i progetti di legge
non invadono la competenza statale in materia, ma danno un riconoscimento alle
associazioni professionali solo ai fini dell’assegnazione di finanziamenti.
Anche il Presidente Bolzan evidenzia come non si intenda riconoscere nuove
professioni, né intervenire in materia di collegi e ordini professionali, in quanto ciò
esulerebbe dalle competenze della Regione.
Il consigliere Monai ricorda la recente sentenza n. 253/2003 della Corte
costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge della Regione
Piemonte in tema di pratiche terapeutiche e discipline non convenzionali: questa
pronuncia richiede che sia fatta una riflessione prima di esaminare i progetti di legge, onde
evitare di andare incontro ad un’impugnativa del Governo di fronte alla Corte. Esprime forti
perplessità sul disegno di legge n. 40, in particolare sulla previsione contenuta all’articolo
4, comma 5, in base alla quale le associazioni iscritte al Registro regionale potrebbero
rilasciare attestati riguardanti la qualificazione professionale, tecnico-scientifica e
deontologica dei professionisti associati. Propone di limitarsi all’esame della parte del testo
che riguarda i finanziamenti.
Il Presidente Bolzan ribadisce che i provvedimenti non riconoscono nuove
professioni, ma si limitano a concedere dei contributi ad associazioni professionali che
saranno individuate, presumibilmente con riferimento a quelle riconosciute dal CNEL.
Il consigliere Monai sottolinea come il CNEL possa costituire un riferimento
sociologico ma non istituzionale.
Il consigliere Franz condivide le osservazioni del consigliere Monai, in particolare
quelle sull’articolo 4.
Il consigliere Ritossa svolge una premessa di carattere generale; nel porre
l’accento sulla potestà concorrente in materia di professioni riconosciuta alle Regioni dopo
la riforma del Titolo V della Costituzione, fa presente che a livello nazionale già si parla di
rivedere tale competenza e ciò in controtendenza con quanto invece sta avvenendo a
livello comunitario; inoltre le proposte di legge regionale hanno sollevato critiche da parte
degli ordini professionali, quindi si tratta di aprire preliminarmente un confronto con le
associazioni di categoria e, dopo aver acquisito le loro osservazioni, procedere all’esame
del provvedimento; suggerisce pertanto di aggiornare i lavori del Comitato ristretto dopo
l’effettuazione delle udienze conoscitive.
L’Assessore Cosolini si dice favorevole ad aggiornare i lavori del Comitato a dopo
le audizioni dalle quali potrebbero emergere spunti utili. Con riferimento alla normativa
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nazionale, ritiene che i tempi per la sua approvazione potrebbero essere lunghi e che non
si possa rinviare fino a quella data l’esame del disegno di legge.
Il Presidente Bolzan è anch’egli favorevole ad un aggiornamento dei lavori del
Comitato.
Poiché non ci sono ulteriori interventi, dichiara chiusa la seduta.
Sono le ore 12.30.
IL PRESIDENTE
- Mirio Bolzan-
IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE
- dott. Andrea Zorzini -
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