PARROCCHIA S. IGINO PAPA
18 SETTEMBRE 2010 ORE 16:00
S. MESSA
PRESIEDUTA DA S. E. MONS.GUERINO DI TORA
E
PROFESSIONE E CONSACRAZIONE RELIGIOSA
DI
SUOR PAOLA GUERRA
RITI DI INTRODUZIONE
Mentre si esegue il canto d’ingresso si entra in processione: turiferario,crocifero, il diacono con la
Parola, segue la professa accompagnata dalla superiora,dalla maestra e le altre suore, poi i
concelebranti, il Vescovo e due accoliti x mitria e pastorale. Giunti all’altare il Vescovo depone
mitra e pastorale, e lo bacia come anche i concelebranti. Quindi si avvicina all’altare il turiferario,
il diacono presenta la navicella, il Vescovo mette l’incenso nel turibolo e lo benedice; poi egli
stesso riceve il turibolo e, accompagnato dal diacono, incensa l’altare, la croce e l’icona di Maria.
Veni creator spiritus
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
La pace sia con voi
Amen.
E con il tuo spirito.
MONIZIONE AMBIENTALE
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri,
riconosciamo i nostri peccati.
Confesso a Dio Onnipotente …….
Kirie eleison ( De Angelis)
Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Gloria in excelis Deo …..
Amen.
(De Angelis)
COLLETTA
O Padre, che ci chiami ad amarti e servirti come unico Signore, abbi
pietà della nostra condizione umana; salvaci dalla cupidigia delle
ricchezze e fa’ che alzando al cielo mani libere e pure ti rendiamo
gloria con tutta la nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,tuo Figlio che è Dio, ...
Amen.
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LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA Am 8,4-7
Ascoltate questo, voi che calpestate il povero.
CANTO del SALMO RESPONSORIALE (Salmo 112/113)
SECONDA LETTURA 1Tm 2,1-8
Uno solo è Dio e uno solo il mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù.
All’inizio dell’Alleluia, tutti si alzano, tranne il Vescovo. Dopo che si è avvicinato il turiferario, il
Vescovo, mentre uno dei ministranti gli presenta la navicella, mette l’incenso nel turibolo e lo
benedice senza dire nulla. Il diacono che deve proclamare/cantare il vangelo, profondamente
inchinato davanti al Vescovo, domanda la benedizione dicendo sottovoce: Benedicimi, o Padre. Il
Vescovo lo benedice dicendo: Il Signore sia nel tuo cuore. Il presbitero fa il segno della croce e
risponde: Amen. Allora il Vescovo, deposta la mitra, si alza. Il diacono si reca all’ambone
preceduto dal turiferario. All’ambone saluta, il popolo. Alle parole “Dal vangelo secondo…”,
segna il libro e poi se stesso sulla fronte, sulla bocca e sul petto. Anche tutti gli altri si segnano.
Allora il Vescovo prende il pastorale. Il diacono incensa il libro e proclama/canta il vangelo,
mentre tutti stanno in piedi e di norma rivolti verso di lui. Finito il vangelo, porta da baciare il
libro al Vescovo.
CANTO AL VANGELO Lc 16, 1-13
Alleluia, alleluia.
Non potete servire Dio e la ricchezza.
Alleluia.
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RITO DELLA PROFESSIONE E DELLA
CONSACRAZIONE
CHIAMATA
La consacrazione avviene alla cattedra, ma se la partecipazione dei fedeli lo richiede, la sede del
vescovo può essere posta anche davanti all’altare o in un luogo più adatto in modo che i fedeli
possano meglio partecipare a tutta l’azione liturgica.
Dopo la proclamazione o il canto del Vangelo il Vescovo,consegna il pastorale, stando alla sede
all’uopo preparata, si siede indossando la mitra. La consacranda accende la lampada che ha tra
le mani e, accompagnata dalla maestra si avvicina al presbiterio e rimane in piedi fuori di esso.
Quindi la maestra chiama la candidata con queste parole.
La maestra:
Si presenti Suor Paola Guerra
La Candidata:
Mi hai chiamata: eccomi, Signore.
Finita la chiamata, il Vescovo la invita con queste parole:
Il Vescovo:
Figlia carissima, che cosa chiedi a Dio e alla sua
santa Chiesa?
La Candidata:
Chiedo di seguire Cristo come mio Sposo in
questa famiglia religiosa delle Suore Francescane
di Santa Filippa Mareri e di perseverare nel mio
proposito fino alla morte.
Mentre il popolo acclama, la candidata sale in presbiterio, depone la lampada sull’altare o in un
altro luogo ben visibile e prende posto nel seggio per lei preparato a fianco della superiora e della
maestra.
La Schola:
Benediciamo il Signore, a lui onore e gloria nei
secoli.
L’Assemblea:
Rendiamo grazie a Dio, a lui onore e gloria nei
secoli.
La celebrazione prosegue con l’omelia da parte del Vescovo.
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MONIZIONE AL RITO
INTERROGAZIONI
Terminata l’omelia il Vescovo torna al seggio con la mitria, e dopo un breve silenzio di
meditazione, la candidata si alza in piedi. Il Vescovo le si rivolge in questi termini:
Il Vescovo:
Figlia carissima, tu che sei già morta al peccato e
consacrata a Dio mediante il Battesimo, vuoi ora
consacrarti più intimamente a Lui con il nuovo e
speciale titolo della professione perpetua?
La Candidata:
Sì, lo voglio.
Il Vescovo:
Vuoi, con l’aiuto di Dio, abbracciare per sempre la
vita di perfetta castità, obbedienza e povertà, che
fu scelta da Cristo Signore e da Maria, sua
Vergine Madre?
La Candidata:
Sì, lo voglio.
Il Vescovo:
Vuoi impegnarti costantemente a seguire il
Vangelo e ad osservare la Regola della tua
famiglia, per giungere alla carità perfetta verso
Dio e verso il prossimo?
La Candidata:
Sì, lo voglio.
Il Vescovo:
Vuoi, con la grazia dello Spirito Santo, dedicare
generosamente tutta la tua vita a servizio del
popolo di Dio?
La Candidata:
Sì, lo voglio.
Il Vescovo:
Dio, che ha iniziato in te quest’opera buona, la
porti a compimento fino al giorno di Cristo
Signore.
L’Assemblea:
Amen.
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LITANIE DEI SANTI
Tutti si alzano. Il Vescovo, deposta la mitra, con le mani giunte invita il popolo alla preghiera con
queste parole:
Il Vescovo:
Fratelli carissimi rivolgiamo umilmente la nostra
preghiera a Dio Padre, datore di ogni bene, perché
confermi il santo proposito, che egli stesso ha
suscitato in questa sua figlia.
Quindi i cantori intonano le litanie proprie del rito della professione religiosa mentre tutti gli altri
rispondono.
Al posto adatto si possono inserire le invocazioni di quei santi che sono particolarmente venerati
dalla famiglia religiosa o dal popolo; inoltre si possono inserire anche altre invocazioni.
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà …………..
Quindi il Vescovo , a mani giunte, conclude la preghiera litanica dicendo:
Il Vescovo:
Accogli, Signore, le invocazioni del tuo popolo e
con la tua grazia prepara questa tua figlia, perché
il fuoco dello Spirito Santo la purifichi dal
peccato e la infiammi con l’ardore della carità.
Per Cristo nostro Signore.
L'assemblea:
Amen.
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PROFESSIONE
Terminata la preghiera litanica due sorelle già professe, si avvicinano alla sede della superiora e,
in piedi, fungono da testimoni. La candidata si presenta davanti alla superiora e legge la formula
della professione, scritta antecedentemente di proprio pugno. Terminata la lettura, si reca
all’altare e sull’altare firma il documento della professione.
PREGHIERA DI CONSACRAZIONE
La neoprofessa poi si inginocchia davanti al Vescovo il quale, con le braccia stese davanti al petto,
pronuncia la preghiera di consacrazione.
O Dio, autore e custode del proposito santo,
s’innalzi a te il canto della nostra lode:
tu con ineffabile amore,
per mezzo del tuo Verbo nello Spirito Santo
hai creato l’umana famiglia
e nella tua infinita bontà
l’hai voluta unire a te in comunione di vita,
per adornarla, come sposa,
con lo splendore della tua immagine
e con i doni della vita eterna.
E quando per l’inganno di satana,
infranse il vincolo della tua fedeltà,
tu non l’hai esclusa dal patto nuziale,
ma spinto da eterno amore,
hai rinnovato in Noè, tuo servo,
l’antico patto di alleanza.
Da Abramo, padre della nostra fede,
hai suscitato un popolo più numeroso delle stelle del cielo e
con Mosè, tuo eletto,
hai sancito l’alleanza sulle tavole della legge.
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Da questo popolo che tu hai amato
sorsero, nel corso dei secoli, donne sante,
insigni per pietà e fortezza,
gloriose per fede e santità di vita.
E quando venne la pienezza dei tempi,
dalla radice di Iesse hai fatto nascere la Vergine Maria, che,
adombrata dalla tua potenza,
per opera dello Spirito Santo,
dal suo grembo verginale
diede alla luce il Redentore del mondo.
Egli, povero, umile, obbediente,
divenne fonte e modello di ogni santità;
fondò la Chiesa sua sposa e l’amò di così grande amore da
offrire se stesso per lei
e santificarla con il proprio sangue.
E tu, Padre santo, con disegno provvidenziale
hai voluto che innumerevoli tue figlie
seguissero il Cristo come discepole
e fossero elevate alla dignità di sue spose.
Con ammirabile varietà di carismi
fiorisce la Chiesa santa,
come sposa ornata di gemme,
regina splendente di gloria,
madre esultante di figli.
Ti supplichiamo umilmente, o Padre:
manda lo Spirito Santo su questa tua figlia,
perché alimenti la fiamma del proposito
che tu hai acceso nel suo cuore.
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Risplenda in lei
il candore del Battesimo e l’innocenza della vita.
Aderisca a te con fervore di carità,
fortificata dal santo vincolo della professione.
Custodisca fedelmente l’unione a Cristo,
unico Sposo; con generoso amore ami la Chiesa nostra Madre
e nella carità di Cristo abbracci tutti i fratelli,
testimoniando la beata speranza dei beni celesti.
Signore, Padre santo, nella tua misericordia
guida i passi di questa tua figlia,
proteggila nel suo cammino,
perché, davanti al tribunale dell’eterno Re,
non tema le parole del giudice,
ma riconosca la voce dello Sposo,
che la invita alla gioia delle nozze eterne.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti:
Amen.
CONSEGNA DELL’ANELLO
Finita la preghiera di consacrazione, tutti siedono. Il Vescovo riceve la mitra. La neoprofessa si
alza e, accompagnata dalla maestra, si avvicina al Vescovo che le consegna l’anello dicendo:
Il Vescovo:
Ricevi, figlia carissima, l’anello delle mistiche
nozze con Cristo e custodisci integra la fedeltà al
tuo Sposo, perché tu sia accolta nella gioia del
convito eterno.
La Professa:
Amen.
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CONSEGNA DELLA CORONA DI SPINE
Il Vescovo consegna alla neoprofessa la corona di spine con queste parole:
Il Vescovo:
Ricevi, suor Paola, la corona che Cristo tuo Sposo
ti dona, segno delle nozze eterne con Lui,
Crocifisso e Risorto, che ti ha fatta partecipe del
suo mistero di carità, di morte e vita, di
umiliazione e gloria.
La Professa:
Amen.
CONSEGNA DEL CROCIFISSO
Il Vescovo consegna alla neoprofessa il crocifisso con queste parole:
Il Vescovo:
Ricevi questo segno della carità di Cristo e della
nostra fede. Predica il Cristo crocifisso, potenza di
Dio e sapienza di Dio.
La Professa:
Amen.
ABBRACCIO DI PACE
Dopo la consegna dei simboli, la neo consacrata scambia l’abbraccio di pace con il Vescovo. Poi
sarà ricevuta all’abbraccio di fraternità della superiora e della comunità religiosa; intanto si
canta:
Canta la sposa
Terminati questi riti, le neoprofesse ritornano al loro posto e la Messa continua con il canto di
offertorio.
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LA LITURGIA EUCARISTICA
Si omette la preghiera universale, il Vescovo siede con mitria. Ugualmente siedono i concelebranti
e il popolo. A questo punto si esegue il canto all’offertorio, che si protrae fino al termine
dell’incensazione. Il diacono depone sull’altare il corporale, il purificatoio, il calice, la pisside ed
il messale portati dagli accoliti.
Altissimo,Infinito, Eterno Dio (Menichetti D.)
Il Vescovo si reca all’altare recita la preghiera di benedizione.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo:
dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane,
frutto della terra e del lavoro dell'uomo;
lo presentiamo a te, perché diventi per noi cibo di vita eterna.
Benedetto nei secoli il Signore.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo:
dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino,
frutto della terra, e del lavoro dell'uomo;
lo presentiamo a te, perché diventi per noi bevanda di salvezza.
Benedetto nei secoli il Signore.
Poi il Vescovo, inchinato in mezzo all’altare, dice in segreto Umili e pentiti. Quindi si avvicina
all’altare il turiferario, e, mentre il cerimoniere presenta la navicella, il Vescovo mette l’incenso
nel turibolo e lo benedice; poi egli stesso riceve il turibolo e, accompagnato dal cerimoniere,
incensa le offerte,nonché l’altare, e la croce, come all’inizio della messa.
Ciò compiuto, il Vescovo riceve l’incensazione, quindi i concelebranti e poi il popolo. Si eviti che
l’ammonizione Pregate, fratelli, e l’orazione sulle offerte siano proclamate prima del termine
dell’incensazione. Dopo che il Vescovo ha ricevuto l’incensazione, mentre sta in piedi a lato
dell’altare senza mitra, si accostano a lui i ministri per il lavabo.
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Pregate, fratelli, perché il mio e vostro sacrificio
sia gradito a Dio, Padre onnipotente.
Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo
nome per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo
e donaci in questo sacramento di salvezza
i beni nei quali crediamo
e speriamo con amore di figli.
Per Cristo nostro Signore.
Amen
Poi il diacono prende lo zucchetto del vescovo e lo consegna al ministrante. I concelebranti si
avvicinano all’altare e si dispongono attorno ad esso, in modo tale tuttavia da non essere di
impedimento all’esecuzione dei riti, e che l’azione sacra possa essere vista bene dai fedeli.
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PREFAZIO
Cristo modello della vita consacrata
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
E' cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli, uomo nuovo,
fiore purissimo nato dalla Vergine Maria,
proclamò beati i puri di cuore,
e con la sua vita rivelò il pregio sublime della castità;
liberamente aderì in tutto al tuo volere
e facendosi obbediente fino alla morte
si offrì per noi in sacrificio perfetto a te gradito.
Egli ha consacrato al servizio della tua gloria
quelli che per tuo amore abbandonano ogni cosa,
promettendo loro un tesoro inestimabile nei cieli.
Per questo dono del tuo amore
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con esultanza l’inno della tua lode:
Santo
(Liberto)
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PREGHIERA EUCARISTICA II
CP
CC
Padre veramente santo,
fonte di ogni santità,
santifica questi doni con l'effusione del tuo Spirito
perché diventino per noi il corpo
e  il sangue di Gesù Cristo nostro Signore.
Egli, offrendosi liberamente alla sua passione,
prese il pane e rese grazie,
lo spezzo, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:
QUESTO É IL MIO CORPO
OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.
Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice e rese grazie,
lo diede ai suoi discepoli, e disse:
PRENDETE, E BEVETENE TUTTI:
QUESTO É IL CALICE DEL MIO SANGUE
PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
VERSATO PER VOI E PER TUTTI
IN REMISSIONE DEI PECCATI.
FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.
CP
Mistero della fede.
Annunciamo la tua morte, Signore, …
CC
Celebrando il memoriale
della morte e risurrezione del tuo Figlio,
ti offriamo, Padre, il pane della vita
e il calice della salvezza,
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e ti rendiamo grazie per averci ammessi alla tua presenza
a compiere il servizio sacerdotale.
Ti preghiamo umilmente:
per la comunione al corpo e al sangue di Cristo
lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.
1C
Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra:
e qui convocata nel giorno in cui Cristo ha vinto la morte
e ci ha resi partecipi della sua vita immortale:
rendila perfetta nell'amore in unione con il nostro Papa
Benedetto XVI., il nostro Vescovo Guerino, e tutto
l'ordine sacerdotale.
Ricordati anche della nostra sorella suor Paola, che oggi
hai unito a te nella consacrazione verginale, perché serva
te e il tuo popolo con le lampade dell’amore e della fede
sempre accese nell’attesa del Cristo sposo e signore.
2C
Ricordati dei nostri fratelli, che si sono addormentati nella
speranza della risurrezione
e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza:
ammettili a godere la luce del tuo volto.
Di noi tutti abbi misericordia:
donaci di aver parte alla vita eterna,
insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,
con gli apostoli e tutti i santi,
che in ogni tempo ti furono graditi:
e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua gloria.
Per Cristo, con Cristo e in Cristo,
a te, Dio, Padre onnipotente,
nell'unita dello Spirito Santo,
ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
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RITI DI COMUNIONE
Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino
insegnamento, cantiamo:
Padre Nostro
Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
concedi la pace ai nostri giorni;
e con l'aiuto della tua misericordia,
vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento,
nell'attesa che si compia la beata speranza,
e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.
Tuo é il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.
Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:
"Vi lascio la pace, vi do la mia pace",
non guardare ai nostri peccati,
ma alla fede della tua Chiesa,
e donale unita e pace secondo la tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
La pace del Signore sia sempre con voi.
E con il tuo spirito.
Il diacono invita con parole appropriate a scambiarsi il segno di pace.
Agnello di Dio (Liberto)
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Il Vescovo dice:
La Comunione con il Tuo Corpo ed il Tuo Sangue,
Signore Gesù Cristo,
non diventi per me giudizio di condanna,
ma per tua misericordia,
sia rimedio di difesa dell’anima e del corpo.
Quindi prosegue mostrando l'ostia consacrata:
Beati gli invitati alla Cena del Signore.
Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.
Assieme all’assemblea, il sacerdote dice:
O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto
una parola e io sarò salvato.
Il Corpo di Cristo mi custodisca per la Vita Eterna.
Amen.
Il Sangue di Cristo mi custodisca per la Vita Eterna.
Amen.
Comunione sotto le due specie a………….. e per intinzione a tutta l’assemblea?????
Gustate e vedete
(Rota N.)
Camminate nella carità (Migliavacca L.)
ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE
Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto
Il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti,
perché la redenzione operata da questi misteri
trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
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RITI DI CONCLUSIONE
BENEDIZIONE SOLENNE
Il Vescovo, in piedi con mitra, allargando le braccia saluta il popolo, dicendo:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Il diacono invita a ricevere la benedizione con queste o con altre simili parole: Inchinatevi per la
benedizione. Il Vescovo, tenendo le mani stese sul popolo, pronunzia la seguente formula:
Quindi il Vescovo, tenendo le mani stese sui fedeli da benedire, prosegue:
Sia benedetto il nome del Signore
Ora e sempre.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore
Egli ha fatto cielo e terra.
Vi benedica Dio onnipotente
Quindi prende il pastorale e conclude la benedizione con questa formula:
Padre  e Figlio  e Spirito  Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Amen.
AVE, SIGNORA
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Oppure quella del rituale
Vescovo:
Tutti:
Dio, che ispira e porta a compimento
ogni santo proposito,
ti protegga sempre con la sua grazia,
perché possa vivere fedelmente gli impegni della
tua vocazione.
Amen.
Vescovo:
Egli ti conceda di percorrere nella gioia di Cristo la
via stretta che hai scelto servendo con dedizione i
tuoi fratelli e le tue sorelle.
Tutti:
Amen.
Vescovo:
L'amore di Dio faccia di voi una vera famiglia,
riunita nel nome del Signore,segno e immagine
della carità di Cristo.
Tutti:
Amen.
Vescovo:
E su tutti voi,
che avete partecipato a questa santa liturgia,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre  e Figlio  e Spirito Santo.
Tutti:
Amen.
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