CANZONI DI SOLIDARIETA’ 1) LA FORZA DELLA VITA – Paolo Vallesi Anche quando ci buttiamo via per rabbia o per vigliaccheria per un amore inconsolabile anche quando in casa il posto è più invivibile e piangi e non lo sai che cosa vuoi credi c'è una forza in noi amore mio più forte dello scintillio di questo mondo pazzo e inutile è più forte di una morte incomprensibile e di questa nostalgia che non ci lascia mai. Quando toccherai il fondo con le dita a un tratto sentirai la forza della vita che ti trascinerà con se amore non lo sai vedrai una via d'uscita c'è. Anche quando mangi per dolore e nel silenzio senti il cuore come un rumore insopportabile e non vuoi più alzarti e il mondo è irraggiungibile e anche quando la speranza oramai non basterà. C'è una volontà che questa morte sfida è la nostra dignità la forza della vita che non si chiede mai cos'è l'eternità anche se c'è chi la offende o chi le vende l'aldilà. Quando sentirai che afferra le tue dita la riconoscerai la forza della vita che ti trascinerà con se non lasciarti andare mai non lasciarmi senza te. Anche dentro alle prigioni della nostra ipocrisia anche in fondo agli ospedali della nuova malattia c'è una forza che ti guarda e che riconoscerai è la forza più testarda che c'è in noi che sogna e non si arrende mai. Coro: E' la volontà più fragile e infinita la nostra dignità la forza della vita. Amore mio è la forza della vita che non si chiede mai cos'è l'eternità ma che lotta tutti i giorni insieme a noi finché non finirà Coro: Quando sentirai che afferra le tue dita la riconoscerai la forza della vita. La forza è dentro di noi amore mio prima o poi la sentirai la forza della vita che ti trascinerà con se che sussurra intenerita: "guarda ancora quanta vita c'è!" 2) LE PERSONE INUTILI – Paolo Vallesi C'è anche un'altra umanità dietro a sé non lascerà leggi e monumenti gente destinata a perdere e nessuno canterà i suoi fallimenti. Uomini in balia di un Dio e della disallegria che non li abbandona mai aghi nei pagliai nascosti fra i passanti. Sono le persone inutili gente che non riesce a vivere che non mostra i denti e i muscoli che si arrende prima o poi. Sono le persone inutili le più vere le più umili che non troveremo mai sui giornali o nei cortei ma che amano ogni giorno molto più di noi. E continuano così rassegnati a dire sì a tirare avanti sempre condannati a illudersi di trovarsi dentro a un film finalmente amanti. Uomini in balia dei sogni e della nostalgia che non cresceranno mai nani in mezzo ai guai col cuore di giganti. Sono le persone inutili gente destinata a perdersi che nell'anima ha troppi lividi che non si difende più e si ammala prima o poi. Perché le persone inutili sono sole sono fragili e non prenderanno mai né medaglie né trofei ma amano ogni giorno molto più di noi . Tutte le persone inutili vinceranno prima o poi ma non lo sapranno mai e nel loro paradiso non ci andremo noi. 3) DA FRATELLO A FRATELLO – Franco Fasano (recitato…) Il coccodrillo che una volta era un Dio da venerare tu lo vendi su una maglia solamente a poche lire Trenta in una camerata anche se non sei soldato quel tetto sulla testa non è il cielo che hai sognato (cantato…) Tu vu' cumpra' e tenti l'italiano che tu sai sei fermo li due stelle bianche come il latte gli occhi tuoi... che cosa c'è nel fondo degli sguardi che tu fai la libertà ma brucia più del sole che hai lasciato la L'Africa non è lontana, l'anima non ha un colore... grida ancora la savana nel tuo orgoglio da leone, ma fa paura questa città. Da fratello a fratello, dal mio cuore al tuo cuore, se la pelle è diversa, non facciamo l'errore... di non darci una mano, e lasciare che accada di guardarci con odio, di evitarci per strada... Bianco e nero è più bello... Da fratello a fratello. Na na na na na... Di sentirsi differenti, non esiste la ragione ora che tu vivi in città. Da fratello a fratello... non facciamo l'errore non lasciamo che accada di guardarci con odio di evitarci per strada bianco e nero è più bello da fratello a fratello dal mio cuore al tuo cuore, se la pelle è diversa non facciamo l'errore di parlare di razze, come con gli animali, di pensare sbagliando di non essere uguali... Bianco e nero è più bello... Da fratello a fratello. L'Africa non è lontana, l'anima non ha un colore... grida ancora la savana nel tuo orgoglio da leone ora che tu vivi in città. Radici soffocate dalla civiltà. da fratello a fratello dal mio cuore al tuo cuore, se la pelle è diversa non facciamo l'errore di parlare di razze, come con gli animali, di pensare sbagliando di non essere uguali... da fratello a fratello dal mio cuore al tuo cuore, se la pelle è diversa non facciamo l'errore di parlare di razze, come con gli animali, di pensare sbagliando di non essere uguali... da fratello a fratello dal mio cuore al tuo cuore... da fratello a fratello... 4) NEI GIARDINI CHE NESSUNO SA – Renato Zero Senti quella pelle ruvida, un gran freddo dentro l'anima, fa fatica anche una lacrima a scendere giù. Troppe attese dietro l'angolo, gioie che non ti appartengono. Questo tempo inconciliabile, gioca contro di noi. Ecco come si finisce poi, inchiodati a una finestra noi, spettatori malinconici, di felicità impossibili... Tanti viaggi rimandati e già, valigie vuote da un'eternità... Quel dolore che non sai cos'è, solo lui non ti abbandonerà mai, oh mai! E' un rifugio quel malessere, troppa fretta in quel tuo crescere. Non si fanno più miracoli, adesso non più. Non dar retta a quelle bambole Non toccare quelle pillole Quella suora ha un bel carattere, ci sa fare con le anime. Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi. L'energia, l'allegria, per strapparti ancora sorrisi. Dirti sì, sempre sì, e riuscire a farti volare, dove vuoi, dove sai, senza più quel peso sul cuore. Nasconderti le nuvole e quell'inverno che ti fa male. Curarti le ferite e poi, qualche dente in più per mangiare. E poi vederti ridere, e poi vederti correre ancora. Dimentica, c'è chi dimentica distrattamente un fiore una domenica e poi... silenzi. E poi... silenzi. Silenzi... Nei giardini che nessuno sa si respira l'inutilità, c'è rispetto e grande pulizia, è quasi follia. Non sai come è bello stringerti, ritrovarsi qui a difenderti, e vestirti e pettinarti sì, e sussurrarti non arrenderti. Nei giardini che nessuno sa, quanta vita si trascina qua, solo acciacchi, piccole anemie. Siamo niente senza fantasie. (Pubblico)Sorreggili, aiutali, ti prego non lasciarli cadere. Esili, fragili, non negargli un po' del tuo amore... Stelle che ora tacciono, ma daranno un senso a quel cielo. Gli uomini non brillano, se non sono stelle anche loro. Mani che ora tremano, perché il vento soffia più forte... non lasciarli adesso no, che non li sorprenda la morte. Siamo noi gli inabili, che pur avendo a volte non diamo. Dimentica, c'è chi dimentica, distrattamente un fiore una domenica e poi... silenzi. E poi... silenzi.Silenzi... 5) I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA – Renato Zero Penso che ogni giorno sia come una pesca miracolosa e che è bello pescare sospesi su di una soffice nuvola rosa Io come un gentiluomo, e tu come una sposa Mentre fuori dalla finestra si alza in volo soltanto la polvere. C'è aria di tempesta! Sarà che noi due siamo di un altro lontanissimo pianeta. Ma il mondo da qui sembra soltanto una botola segreta. Tutti vogliono tutto per poi accorgersi che è niente. Noi non faremo come l'altra gente,questi sono e resteranno per sempre... I migliori anni della nostra vita. I migliori anni della nostra vita Stringimi forte che nessuna notte è infinita. I migliori anni della nostra vita Stringimi forte che nessuna notte è infinita. I migliori anni della nostra vita Penso che è stupendo restare al buio abbracciati e muti,come pugili dopo un incontro. Come gli ultimi sopravvissuti. Forse un giorno scopriremo che non ci siamo mai (Pubblico) Perduti!E che tutta quella tristezza in realtà, non è mai esistita! (Pubblico) I migliori anni della nostra vita (Renato) La nostra vita... (Pubblico) I migliori anni della nostra vita (Renato) La nostra vita... Stringimi forte che nessuna notte è infinita. I migliori anni della nostra vita! Stringimi forte che nessuna notte è infinita. I migliori anni della nostra vita! Stringimi... (Renato parla..)Avrei da ringraziare..Avrei da ringraziare 6 milioni circa di persone ma non mi sto qui a dilungare anche perchè almeno 5 milioni 999 le conosco,e quindi non starò a dilungarmi su quanto il mio attaccamento presso di voi sia illimitato. Vi confesserò che vado molto verso la malattia, vado a trovare molto spesso dei romani che non se la passano molto bene con la salute,devo rimproverarvi un po' perchè certi reparti sono desertici addirittura di figli mancano addirittura di fratelli, sono carenti di quell'affetto, di quella comprensioneche una città come la nostra non si può permettere di disattendere. State vicino alle persone non solo quando hanno il pieno nell'automobile e una carta di credito cicciona,stategli vicino anche quando non vanno bene le cose perchè noi romani.. Noi.. Siamo fatti così! Non mi rimane.. Non mi rimane che farvi una polaroid col mio ventricolo sinistro, e qui sarete al sicuro per sempre. E di farvi un'altra piccola raccomandazione, a tutti quanti...Non dimenticatemi eh!!! 6) FATTI FURBO – Marco Masini Bambino che sorridi e ti sorrido anch'io fra queste mille strade della vita fatti furbo e scegli la salita che forse è quella più vicina a Dio scrivile sull'acqua le tue poesie parla con gli animali e con i fiori e ruba al cielo tutti i suoi colori ed arrossisci dopo le bugie fatti furbo affacciati prudente come un filo d'erba e ascolta il vento cosa ti dirà sicuro nella tua fragilità ingenuamente fatti furbo dai sempre tutto a chi non ti può dare niente e fai del cuore il tuo salvadanaio se ti sfiora un soffio di infelicità fatti furbo e prendi questa vita come va Quando avrai paura dell'oscurità prendi la luna e legala al cuscino cresci ma resta sempre un po' bambino e il mondo il tuo giocattolo sarà fatti furbo e sogna l'impossibile cerca un amore piccolo e gigante l'amore quello più forte della morte e quando passerà vicino a te Fatti furbo non fare come me che ho preso un frutto acerbo gli ho dato un morso e l'ho buttato via e adesso ne ho un'enorme nostalgia diventa grande e guarda gli occhi di una ragazza che non apre mai la bocca e tiene tutto dentro come te e se un giorno verrà il giorno dell'addio fatti furbo e non lasciarla come ho fatto io... e non lasciarla come ho fatto io 7) DAL BUIO –Marco Masini il cieco fermo sul bordo del marciapiede aspetta che qualcuno se ne accorga rallenti la sua fretta il cieco fermo sul bordo del marciapiede aspetta che qualcuno se ne accorga rallenti la sua fretta e intanto resta immobile lo sguardo spento e fisso come se fosse in bilico su di un profondo abisso e intanto resta immobile lo sguardo spento e fisso come se fosse in bilico su di un profondo abisso il cieco fermo ascolta e sopra il viso impassibile d'un tratto e' una smorfia una pena invisibile il cieco fermo ascolta e sopra il viso impassibile d'un tratto e' una smorfia una pena invisibile ma nessuno la vede nel bagliore della luce e la smorfia lentamente dentro il viso si ricuce ma nessuno la vede nel bagliore della luce e la smorfia lentamente dentro il viso si ricuce ed ecco all'improvviso s'arresta una ragazza il cieco fa un sorriso e timido ringrazia ed ecco all'improvviso s'arresta una ragazza il cieco fa un sorriso e timido ringrazia lei certamente e' bella lo sente dall'odore nel buio s'accende una stella e un vento soffia in cuore lei certamente e' bella lo sente dall'odore nel buio s'accende una stella e un vento soffia in cuore lui cerca la sua mano lei se la fa trovare e allora parte piano e lui si lascia andare lui cerca la sua mano lei se la fa trovare e allora parte piano e lui si lascia andare e saltano l'abisso senza precipitare i due con lieve passo che sembra di volare! e saltano l'abisso senza precipitare i due con lieve passo che sembra di volare! poi dolcemente atterrano sull'altro marciapiede il cieco e la ragazza dopo quel volo breve poi dolcemente atterrano sull'altro marciapiede il cieco e la ragazza dopo quel volo breve lei dalla luce lancia un saluto luminoso dal buio lui risponde timido e confuso lei dalla luce lancia un saluto luminoso dal buio lui risponde timido e confuso vorrebbe dirle aspetta angelo profumato non te ne andare resta riposa il cuore il fiato vorrebbe dirle aspetta angelo profumato non te ne andare resta riposa il cuore il fiato ma sente che la mano allenta la sua stretta e nel buio si spegne la stella vorrebbe dirle aspetta! ma sente che la mano allenta la sua stretta e nel buio si spegne la stella vorrebbe dirle aspetta! ma c'e' troppa confusione e l'odore s'allontana e il cieco col bastone prosegue la sua strada buia ma c'e' troppa confusione e l'odore s'allontana e il cieco col bastone prosegue la sua strada buia dondolando un po' felice per quel niente come un dolcissimo charlot! dondolando un po' felice per quel niente come un dolcissimo charlot! 8) PER LA VITA CHE VERRA’ – Jovanotti Se rimaniamo insieme potremo anche volare potremo attraversare questo mare se rimaniamo insieme nelle diversità insieme scopriremo la nostra unicità se noi si resta insieme saremo la continuità se rimaniamo insieme sarà vera libertà per la vita che verrà (2v) tu non sarai mai sola se rimaniamo insieme se ci diciamo tutto se insieme seminiamo insieme coglieremo il frutto se noi si resta insieme sarà una meraviglia se rimaniamo insieme saremo una famiglia per la vita che verrà (2v) tu non sarai mai sola sotto questo cielo io non sarò mai sono sotto questo cielo noi rimarremo insieme se noi ci capiremo se ci perdoneremo gli sbagli che faremo noi rimarremo insieme se avremo volontà se riusciremo insieme a darci libertà per la vita che verrà per la vita che verrà (2v) tu non sarai mai sola sotto questo cielo, io non sarò mai solo, sotto questo cielo per la vita che verrà (2v) tu non sarai mai sola, MAI ! 9) I VECCHI – Claudio Baglioni I vecchi sulle panchine dei giardini succhiano fili d'aria a un vento di ricordi il segno del cappello sulle teste da pulcini i vecchi mezzi ciechi i vecchi mezzi sordi I vecchi che si addannano alle bocce mattine lucide di festa che si può dormire gli occhiali per vederci da vicino a misurar le gocce per una malattia difficile da dire I vecchi tosse secca che non dormono di notte seduti in pizzo a un letto a riposare la stanchezza si mangiano i sospiri e un po' di mele cotte i vecchi senza un corpo i vecchi senza una carezza I vecchi un po' contadini che nel cielo sperano e temono il cielo voci bruciate dal fumo e dai grappini di un'osteria i vecchi vecchie canaglie sempre pieni di sputi e consigli i vecchi senza più figli e questi figli che non chiamano mai I vecchi che portano il mangiare per i gatti e come i gatti frugano tra i rifiuti le ossa piene di rumori e smorfie e versi un po' da matti i vecchi che non sono mai cresciuti I vecchi anima bianca di calce in controluce occhi annacquati dalla pioggia della vita i vecchi soli come i pali della luce e dover vivere fino alla morte che fatica I vecchi cuori di pezza un vecchio cane e una pena al guinzaglio confusi inciampano di tenerezza e brontolando se ne vanno via i vecchi invecchiano piano con una piccola busta della spesa quelli che tornano in chiesa lasciano fuori bestemmie e fanno pace con Dio I vecchi povere stelle i vecchi povere patte sbottonate guance raspose arrossate di mal di cuore e di nostalgia i vecchi sempre tra i piedi chiusi in cucina se viene qualcuno i vecchi che non li vuole nessuno i vecchi da buttare via I vecchi i vecchi se avessi un'auto da caricarne tanti mi piacerebbe un giorno portarli al mare arrotolargli i pantaloni e prendermeli in braccio tutti quanti sedia sediola oggi si vola e attenti a non sudare e attenti a non sudare 10) TUTTI QUANTI ABBIAMO UN ANGELO – Ron Tutti quanti abbiamo un angelo Tutti quanti abbiamo un angelo Ma come non hai mai sentito Cantare il tuo angelo? Ha una voce di velluto come un vento Che ti scioglie dolcemente E tocchi il cielo con un dito Tutti Tutti Tutti Tutti quanti quanti quanti quanti abbiamo abbiamo abbiamo abbiamo un un un un angelo angelo angelo angelo Ha il profumo di un bambino È un soffio d'ali, è un fremito in casa Quando sei in cucina e mangi un'insalata In silenzio lui ti ruba la marmellata Senti un botto, bum! È lui che scappa via Poi fa una corsa per poter restarti a fianco È un respiro che accompagna il tuo respiro Quando ridi, quando piangi, quando dormi Tutti Tutti Tutti Tutti quanti quanti quanti quanti abbiamo abbiamo abbiamo abbiamo un un un un angelo angelo angelo angelo Anche quelli che non credono più a niente Anche quelli che non amano la gente Anche quelli che non sanno più sognare Quando è inverno e fuori sta per nevicare Anche i violenti che continuano a sputare Quelli che uccidono e vogliono comandare Anche quelli che hanno un buco dentro al cuore Basta solo chiudere gli occhi e un angelo Sta per cantare Tutti Tutti Tutti Tutti quanti quanti quanti quanti abbiamo abbiamo abbiamo abbiamo un un un un angelo angelo angelo angelo 11) PORTAMI A BALLARE – Luca Barbarossa Portami a ballare portami a ballare uno di quei balli antichi che nessuno sa fare più sciogli i tuoi capelli lasciali volare lasciali girare forte intorno a noi. Lasciati guardare lasciati guardare sei così bella che non riesco più a parlare di fronte a quei tuoi occhi così dolci e così severi perfino il tempo si è fermato ad aspettare. Parlami di te di quello che facevi se era proprio questa la vita che volevi di come ti vestivi di come ti pettinavi se avevo un posto già in fondo ai tuoi pensieri. Dai mamma dai questa sera lasciamo qua i tuoi problemi e quei discorsi sulle rughe e sull'età, dai mamma dai questa sera fuggiamo via e tanto che non stiamo insieme e non è certo colpa tua ma io ti sento sempre accanto anche quando non ci sono io ti porto ancora dentro anche adesso che sono un uomo e vorrei, vorrei saperti più felice si vorrei, vorrei dirti molte più cose ma sai, mamma sai questa vita mi fa tremare e sono sempre i sentimenti i primi a dover pagare, ciao mamma ciao domani vado via ma se ti senti troppo sola allora ti porto via. E vorrei. vorrei saperti più felice e vorrei, vorrei dirti molte più cose. Portami a ballare portarmi a ballare uno di quei balli antichi che nessuno sa fare nessuna sa fare più