II DOMENICA DI PASQUA 1
RITI DI INTRODUZIONE
Quando il popolo si è radunato, il vescovo con i ministri si reca all’altare; intanto si esegue il canto
GRONDINO GIOIA. Giunto all’altare, il vescovo con i ministranti fa la debita riverenza, bacia
l’altare in segno di venerazione ed eventualmente lo incensa.
Terminato il canto d’ingresso, vescovo, ministri e fedeli fanno il SEGNO DELLA CROCE.
Nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo.
Il popolo risponde:
Amen.
Segue il SALUTO che il vescovo rivolge al popolo allargando le braccia e dicendo:
La pace sia con voi.
Tutti:
E con il tuo spirito.
Segue l’ATTO PENITENZIALE.
Il vescovo invita i fedeli al pentimento.
Poi un solista propone le seguenti invocazioni:
Signore Gesù, nostra pace,
che ci fai passare dalla morte alla vita.
Kyrie eleison, Christe eleison.
Il popolo risponde: Kyrie eleison, Christe eleison.
Solista:
Cristo Gesù, nostra Pasqua,
che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito.
Kyrie eleison, Christe eleison.
Popolo: Kyrie eleison, Christe eleison.
2 CONFERMAZIONE
Solista:
Signore Gesù, nostra vita,
che ci rigeneri per la tua grande misericordia.
Kyrie eleison, Christe eleison.
Popolo: Kyrie eleison, Christe eleison.
Assoluzione del vescovo:
Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati
e ci conduca alla vita eterna.
Il popolo risponde:
Amen.
Quindi si canta il GLORIA.
COLLETTA
O Padre, che nel giorno del Signore
raduni il tuo popolo per celebrare
colui che è il Primo e l’Ultimo,
il Vivente che ha sconfitto la morte,
donaci la forza del tuo Spirito,
perché spezzati i vincoli del male,
ti rendiamo il libero servizio
della nostra obbedienza e del nostro amore,
per regnare con Cristo nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Tutti:
Amen.
II DOMENICA DI PASQUA 3
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA
Aumentava il numero di coloro che credevano nel Signore.
Dagli Atti degli Apostoli
5, 12-16
SALMO RESPONSORIALE
Dal salmo 117
R./ Abbiamo contemplato, o Dio, le meraviglie del tuo amore.
SECONDA LETTURA
Io ero morto, ma ora vivo per sempre.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
1, 9-11a.12-13.17.19
SEQUENZA
CANTO AL VANGELO
R./ Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.
Perché hai veduto, Tommaso hai creduto:
beati quelli che pur non vedendo
crederanno nel mio nome.
Alleluia, alleluia.
R./ Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.
VANGELO
Otto giorni dopo, venne Gesù.
Dal vangelo secondo Giovanni
20, 19-31
4 CONFERMAZIONE
APPELLO DEI CRESIMANDI
Dopo la proclamazione del Vangelo, prima dell’omelia, il parroco chiamandoli per nome invita i
cresimandi ad alzarsi chiamandoli per nome.
Si presentino i ragazzi che riceveranno il sigillo dello Spirito Santo.
Segue l’elenco dei nomi.
Ciascuno dei chiamati risponde dicendo:
Eccomi.
RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE BATTESIMALI
Dopo l’omelia tutti si alzano in piedi. Il vescovo allora, rivolto ai cresimandi, dice loro:
Vescovo:
Rinunciate a satana
e a tutte le sue opere e seduzioni?
I cresimandi rispondono tutti insieme:
Cresimandi:
Rinuncio.
Vescovo:
Credete in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?
Cresimandi:
Credo.
Vescovo:
Credete in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del Padre?
II DOMENICA DI PASQUA 5
Cresimandi:
Credo.
Vescovo:
Credete nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e che oggi, per mezzo del sacramento della Confermazione,
è in modo speciale a voi conferito,
come già agli Apostoli nel giorno di Pentecoste?
Cresimandi:
Credo.
Vescovo:
Credete nella santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna?
Cresimandi:
Credo.
A questa professione di fede, il vescovo dà il suo assenso, proclamando la fede della Chiesa:
Vescovo:
Questa è la nostra fede.
Questa è la fede della Chiesa.
E noi ci gloriamo di professarla,
in Cristo Gesù nostro Signore.
E tutti i fedeli esprimono il loro assenso.
Assemblea:
Amen.
6 CONFERMAZIONE
IMPOSIZIONE DELLE MANI
Il vescovo, in piedi, a mani giunte e rivolto al popolo dice:
Vescovo:
Fratelli carissimi, preghiamo Dio onnipotente
per questi suoi figli:
egli che nel suo amore li ha rigenerati alla vita eterna
mediante il Battesimo,
e li ha chiamati a far parte della sua famiglia,
effonda ora lo Spirito Santo,
che li confermi con la ricchezza dei suoi doni,
e con l’unzione crismale
li renda pienamente conformi a Cristo, suo unico Figlio.
E tutti pregano per qualche tempo in silenzio.
Quindi il vescovo impone le sue mani su tutti i cresimandi.
Vescovo:
Dio onnipotente,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che hai rigenerato questi tuoi figli
dall’acqua e dallo Spirito Santo
liberandoli dal peccato,
infondi in loro
il tuo Santo Spirito Paràclito:
spirito di sapienza e di intelletto,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di scienza e di pietà,
e riempili dello spirito del tuo santo timore.
Per Cristo nostro Signore.
Assemblea:
Amen.
VI DOMENICA DI PASQUA 7
CRISMAZIONE
Viene presentato al vescovo il sacro Crisma, e intanto a lui si accosta ogni singolo cresimando,
oppure, secondo l’opportunità è il vescovo stesso che si avvicina ai singoli. Colui che all’inizio ha
presentato il cresimando, posa la destra sulla sua spalla e ne pronunzia il nome.
Il vescovo intinge nel Crisma l’estremità del pollice della mano destra e traccia poi con il pollice
stesso un segno di croce sulla fronte del cresimando, dicendo:
Vescovo:
N., ricevi il sigillo dello Spirito Santo
che ti è dato in dono.
Cresimato:
Amen.
Vescovo:
La pace sia con te. E dà il segno di pace.
Cresimato:
E con il tuo spirito.
Durante l’unzione si eseguono i canti VIENI IN NOI e SPIRITO SANTO VIENI.
Dopo l’unzione, il vescovo si lava le mani.
8 CONFERMAZIONE
PREGHIERA UNIVERSALE
Segue la preghiera universale. Si fa nella forma qui indicata o in altra forma stabilita dalla
competente autorità.
Vescovo:
Fratelli carissimi,
invochiamo Dio, Padre onnipotente;
sia unanime la nostra preghiera,
in quella unità di fede speranza e carità,
che lo Spirito Santo genera nei nostri cuori.
Ministro:
Per questi nostri fratelli,
confermati dal dono dello Spirito Santo:
perché, radicati nella fede e fondati nella carità,
con la loro vita diano buona testimonianza
a Cristo Signore,
preghiamo:
Assemblea:
Ascoltaci, o Signore!
Ministro:
Per i nuovi cresimati,
che hanno ricevuto la pienezza dello Spirito Santo,
perché accostandosi all'altare del Signore
partecipino alla mensa del suo sacrificio
e nell’assemblea dei fratelli
si rivolgano a Dio, chiamandolo Padre,
preghiamo:
Assemblea:
Ascoltaci, o Signore!
Ministro:
Per i genitori e i padrini,
che si sono fatti garanti della fede di questi cresimati,
perché, coerenti con il loro impegno,
li aiutino con la parola e con l'esempio
a seguire la via di Cristo,
preghiamo:
II DOMENICA DI PASQUA 9
Assemblea:
Ascoltaci, o Signore!
Ministro:
Per la Chiesa di Dio, radunata dallo Spirito Santo
insieme con il nostro papa Benedetto XVI,
il nostro vescovo Diego e tutti i vescovi,
perché cresca nell’unità della fede e dell'amore
fino alla venuta di Cristo,
preghiamo:
Assemblea:
Ascoltaci, o Signore!
Ministro:
Per il mondo intero:
perché tutti gli uomini,
che hanno un solo Creatore e Padre,
si riconoscano fratelli
al di là di ogni discriminazione
di razza o di nazionalità,
e cerchino con lealtà il regno di Dio,
che è pace e gioia nello Spirito Santo,
preghiamo:
Assemblea:
Ascoltaci, o Signore!
Vescovo:
O Dio, che hai dato lo Spirito Santo agli Apostoli,
e per mezzo di essi e dei loro successori
hai voluto trasmetterlo a tutti i membri della tua Chiesa:
esaudisci la nostra preghiera,
e continua oggi, nella comunità dei credenti,
i prodigi che il tuo amore ha operato
agli inizi della predicazione del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.
Assemblea:
Amen.
Si omette il Credo perché si è fatta la professione di fede.
10 CONFERMAZIONE
LITURGIA EUCARISTICA
Mentre il pane ed il vino vengono portati processionalmente all’altare, si esegue il canto
SURREXIT CHRISTUS.
Terminata la processione offertoriale, il vescovo all’altare, prende la patena con il pane e tenendola
leggermente sollevata sull’altare dice sottovoce:
Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo:
dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane,
frutto della terra e del lavoro dell’uomo;
lo presentiamo a te,
perché diventi per noi cibo di vita eterna.
Quindi depone sul corporale la patena con il pane.
Un ministro versa nel calice il vino con un po’ d’acqua dicendo sottovoce:
L’acqua unita al vino sia segno della nostra unione
con la vita divina di colui
che ha voluto assumere la nostra natura umana.
Il vescovo prende il calice e tenendolo leggermente sollevato sull’altare dice sottovoce:
Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo:
dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino,
frutto della vite e del lavoro dell’uomo;
lo presentiamo a te,
perché diventi per noi bevanda di salvezza.
Quindi depone il calice sul corporale.
Il vescovo inchinandosi dice sottovoce:
Umili e pentiti accoglici, o Signore:
ti sia gradito il nostro sacrificio
che oggi si compie dinanzi a te.
Il vescovo incensa le offerte e l’altare. Poi un ministro incensa il vescovo, i sacerdoti e il popolo.
Il vescovo, a lato dell’altare, si lava le mani dicendo sottovoce:
Lavami, Signore, da ogni colpa,
purificami da ogni peccato.
II DOMENICA DI PASQUA 11
Ritornato in mezzo all’altare, rivolto al popolo, allargando e ricongiungendo le mani, il vescovo
dice:
Pregate, fratelli e sorelle,
perché il sacrificio della Chiesa
in questa sosta che la rinfranca
nel suo cammino verso la Pasqua eterna,
sia gradito a Dio Padre onnipotente.
Il popolo risponde:
Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio
a lode e gloria del suo nome,
per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.
SULLE OFFERTE
Accogli con bontà, Signore,
l’offerta del tuo popolo:
tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo,
guidaci alla felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.
Il popolo acclama:
Amen.
12 CONFERMAZIONE
PREGHIERA EUCARISTICA III
PREFAZIO PASQUALE I
Cristo agnello pasquale
88
A
È veramente cosa buona e giusta
nostro dovere e fonte di salvezza, *
proclamare sempre la tua gloria, o Signore, *
e soprattutto esaltarti in questo giorno *
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. **
B
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo, *
è lui che morendo ha distrutto la morte *
e risorgendo ha ridato a noi la vita. **
A
Per questo mistero, *
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra, *
e con l’assemblea degli angeli e dei santi *
canta l’inno della tua gloria: **
Santo, Santo, Santo…
II DOMENICA DI PASQUA 13
Il vescovo con le braccia allargate, dice:
CP
Padre veramente santo,
a te la lode da ogni creatura.
Per mezzo di Gesù Cristo,
tuo Figlio e nostro Signore,
nella potenza dello Spirito Santo
fai vivere e santifichi l’universo,
e continui a radunare intorno a te un popolo,
che da un confine all’altro della terra
offra al tuo nome il sacrificio perfetto.
Congiunge le mani, e tenendole stese sulle offerte, dice:
CC
Ora ti preghiamo umilmente:
manda il tuo Spirito
a santificare i doni che ti offriamo,
congiunge le mani e traccia un unico segno di croce sul pane e sul calice, dicendo:
perché diventino il corpo e + il sangue
di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
congiunge le mani
che ci ha comandato
di celebrare questi misteri.
Nelle formule seguenti le parole del Signore si pronunziano con voce chiara e distinta, come
è richiesto dalla loro natura.
Nella notte in cui fu tradito,
prende il pane, e tenendolo alquanto sollevato sull’altare, prosegue:
egli prese il pane,
ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
inchinandosi leggermente
Prendete, e mangiatene tutti:
questo è il mio Corpo
offerto in sacrificio per voi.
14 CONFERMAZIONE
Presenta al popolo l’ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione.
Poi continua:
Dopo la cena, allo stesso modo,
prende il calice, e tenendolo alquanto sollevato sull'altare, prosegue:
prese il calice,
ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
lo diede ai suoi discepoli, e disse:
inchinandosi leggermente
Prendete, e bevetene tutti:
questo è il calice del mio Sangue
per la nuova ed eterna alleanza,
versato per voi e per tutti in remissione dei peccati.
Fate questo in memoria di me.
Presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione.
Poi dice:
CP
Mistero della fede.
Il popolo acclama dicendo:
Ogni volta che mangiamo di questo pane
e beviamo a questo calice
annunziamo la tua morte, Signore,
nell’attesa della tua venuta.
Con le braccia allargate il vescovo prosegue:
CC
Celebrando il memoriale del tuo Figlio,
morto per la nostra salvezza,
gloriosamente risorto e asceso al cielo,
nell’attesa della sua venuta
ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie
questo sacrificio vivo e santo.
II DOMENICA DI PASQUA 15
Guarda con amore
e riconosci nell’offerta della tua Chiesa,
la vittima immolata per la nostra redenzione;
e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio,
dona la pienezza dello Spirito Santo
perché diventiamo in Cristo
un solo corpo e un solo spirito.
1C
Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito,
perché possiamo ottenere il regno promesso
insieme con i tuoi eletti:
con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,
con i tuoi santi apostoli,
i gloriosi martiri,
e tutti i santi, nostri intercessori presso di te.
2C
Per questo sacrificio di riconciliazione
dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero.
Conferma nella fede e nell’amore
la tua Chiesa pellegrina sulla terra:
il tuo servo e nostro Papa Benedetto XVI,
il nostro Vescovo Diego,
il collegio episcopale,
tutto il clero e il popolo che tu hai redento.
Assisti i tuoi figli,
che hai rigenerato nel Battesimo
e oggi hai confermato con il sigillo dello Spirito Santo:
custodisci in loro il dono del tuo amore.
Ascolta la preghiera di questa famiglia,
che hai convocato alla tua presenza
nel giorno glorioso
della risurrezione del Cristo Signore
nel suo vero corpo.
e ci ha resi partecipi della sua vita immortale.
Ricongiungi a te, Padre misericordioso,
tutti i tuoi figli ovunque dispersi.
16 CONFERMAZIONE
Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti
e tutti i giusti che, in pace con te,
hanno lasciato questo mondo;
concedi anche a noi di ritrovarci insieme
a godere per sempre della tua gloria,
congiunge le mani
in Cristo, nostro Signore,
per mezzo del quale tu, o Dio,
doni al mondo ogni bene.
Il vescovo prende il calice e la patena con l’ostia, e canta:
CP
CC
Per Cristo, con Cristo e in Cristo
a te, Dio Padre onnipotente,
nell’unità dello Spirito Santo
ogni onore e gloria
per tutti i secoli dei secoli.
Il popolo acclama:
Amen.
II DOMENICA DI PASQUA 17
RITI DI COMUNIONE
Deposto il calice e la patena, il vescovo, a mani giunte, dice:
Il Signore Gesù ci ha donato il suo Spirito.
Con la fiducia e la libertà dei figli
Cantiamo insieme:
Con le braccia allargate, dice insieme al popolo:
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Solo il vescovo, con le braccia allargate, continua:
Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
concedi la pace ai nostri giorni,
e con l’aiuto della tua misericordia
vivremo sempre liberi dal peccato
e sicuri da ogni turbamento,
nell’attesa che si compia la beata speranza
e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
Congiunge le mani.
Il popolo conclude la preghiera cantando l’acclamazione:
Tuo è il regno,
tua la potenza e la gloria nei secoli.
18 CONFERMAZIONE
Il vescovo, con le braccia allargate, dice ad alta voce:
Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace»,
non guardare ai nostri peccati,
ma alla fede della tua Chiesa;
e donale unità e pace
secondo la tua volontà.
Congiunge le mani.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Il popolo risponde:
Amen.
Il vescovo, allargando e ricongiungendo le mani, dice:
La pace del Signore sia sempre con voi.
Il popolo risponde:
E con il tuo spirito.
Il vescovo aggiunge:
Nello Spirito del Cristo risorto
datevi un segno di pace.
E tutti si scambiano vicendevolmente un segno di pace.
Il vescovo dà la pace ai ministri. Poi prende l’ostia e la spezza sopra la patena, e lascia cadere un
frammento nel calice, dicendo sottovoce:
Il Corpo e il Sangue di Cristo,
uniti in questo calice,
siano per noi cibo di vita eterna.
Intanto si canta:
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
II DOMENICA DI PASQUA 19
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
dona a noi la pace.
Il vescovo, con le mani giunte dice sottovoce:
La comunione con il tuo Corpo e il tuo Sangue,
Signore Gesù Cristo,
non diventi per me giudizio di condanna,
ma per tua misericordia
sia rimedio e difesa dell’anima e del corpo.
Genuflettendo prende l’ostia, e tenendola alquanto sollevata sulla patena, rivolto al popolo, dice ad
alta voce:
Beati gli invitati alla cena del Signore.
Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.
E continua, dicendo insieme con il popolo:
O Signore, non son degno
Di partecipare alla tua mensa:
ma dì soltanto una parola
e io sarò salvato.
Il vescovo, rivolto all’altare, dice sottovoce:
Il Corpo di Cristo
mi custodisca per la vita eterna.
E con riverenza si comunica al corpo di Cristo. Poi prende il calice e dice sottovoce:
Il Sangue di Cristo
mi custodisca per la vita eterna.
E con riverenza si comunica al Sangue di Cristo.
Mentre il vescovo si comunica con il Corpo di Cristo, si inizia il canto LA MIA PASQUA È IL
SIGNORE, quindi BEATO CHI MANGIA IL TUO PANE.
20 CONFERMAZIONE
Terminata la distribuzione della comunione, mentre asterge la patena e il calice, il vescovo dice
sottovoce:
Il sacramento ricevuto con la bocca
sia accolto con purezza nel nostro spirito, o Signore,
e il dono a noi fatto nel tempo
ci sia rimedio per la vita eterna.
Frattanto si esegue il canto di ringraziamento NEL TUO SILENZIO.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
Dio onnipotente.
la forza del sacramento pasquale che abbiamo ricevuto
continui a operare nella nostra vita
Per Cristo nostro Signore.
Il popolo risponde:
Amen.
II DOMENICA DI PASQUA 21
RITI DI CONCLUSIONE
Vescovo:
Il Signore sia con voi.
R./ E con il tuo Spirito.
Dio, Padre onnipotente,
che dall’acqua e dallo Spirito Santo
vi ha fatto rinascere come suoi figli,
vi custodisca nel suo paterno amore.
R./ Amen.
Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio
che ha promesso alla sua Chiesa
la presenza indefettibile dello Spirito di verità,
vi confermi nella professione della vera fede.
R./ Amen.
Lo Spirito Santo,
che è disceso come fuoco di carità
nel cuore dei discepoli,
vi raccolga nell’unità della famiglia di Dio,
e attraverso le prove della vita
vi conduca alla gioia del regno.
R./ Amen.
E su voi tutti,
che avete partecipato a questa celebrazione,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre + e Figlio + e Spirito + Santo.
R./ Amen.
Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia.
R./ Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.