“Piacenza Jazz Fest 2012” prosegue con due concerti di elevata caratura Domenica 11 marzo Michel Portal e Louis Sclavis alla Chiesa di San Savino di Piacenza Alle ore 21.15 l’esibizione di due tra i più rinomati musicisti jazz d’oltralpe “Il Jazz al Centro - Aperitivo Swing” Mantua Dixie Band e Swing Brother Swing al Centro Commerciale “Gotico” di Piacenza Dalle ore 16.30 lungo la galleria del centro commerciale e presso la “Piazza del Gusto” Piacenza, febbraio 2012 - La manifestazione “Piacenza Jazz Fest”, che si fregia del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è organizzata dall’Associazione culturale “Piacenza Jazz Club”, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Piacenza e l’adesione di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio, prosegue domenica 11 marzo 2012 con due concerti di altissima qualità, uno serale e uno pomeridiano. Alle ore 21.15 il festival ospita uno dei concerti più attesi di questa nona edizione, che porta a Piacenza due dei più rinomati musicisti jazz d’oltralpe, per una performance intimista, suggestiva e intrigante: Michel Portal al clarinetto basso e bandoneon e Louis Sclavis ai clarinetti, in programma presso la Chiesa di San Savino (Via Alberoni; biglietteria serale dalle ore 20.00). Il Jazz di Portal e Sclavis, ampiamente svincolato dalla tradizione americana, può a buon diritto definirsi europeo, se non addirittura francese, quasi una sorta di “Rameau” contemporaneo. Questo straordinario duo prende spunto da composizioni in prevalenza di Portal, ma è nell’improvvisazione estemporanea che la loro musica si apre verso territori affascinanti e inesplorati. Michel Portal, classe 1935, ha studiato clarinetto e direzione d’orchestra con il maestro Pierre Dervaux e negli anni Sessanta è stato uno dei fondatori del più radicale jazz europeo - nella cui storia spicca come una delle personalità in assoluto più significative - collaborando con artisti quali Albert Mangelsdorff, Han Bennick, Evan Parker e John Surman. Ė difficile ricondurlo a semplici schemi e appartenenze, infatti, è attivo anche nel campo della musica classica e contemporanea (ha lavorato con Berio, Stockhausen, Boulez e celebri sono le sue interpretazioni di Brahms). Virtuoso dei clarinetti, suona con originalità anche il bandoneon, strumento principe del tango. Portal è impegnato anche nel campo dell’improvvisazione creativa, tanto in ambito colto (col gruppo “New Phonic Art”), quanto in quello jazzistico (col “M.P. Unit”, fondato nel 1971). Ė stato più volte premiato come autore di colonne sonore, sia come solista, sia con altri interpreti. L’accademia del jazz gli ha conferito il “Premio Django Reinhardt” nel 1968. Louis Sclavis, classe 1953, pratica anch’egli vari tipi di clarinetti (oltre al sax soprano) ed è stato membro dell’ARFI (Associazione della Ricerca di un Folclore Immaginario). Al suo apparire sulle scene, negli anni Ottanta, venne indicato come il più legittimo successore dell’illustre collega. Maestro e allievo ora si esprimono alla pari e insieme offrono saggi di sapida, pregnante musicalità. Sclavis debutta con il Jazz tradizionale, ma si avvicina presto alle forme più contemporanee e aperte della cosiddetta musica “eurocolta”. Nella sua cifra musicale si rielabora Ellington, la musica folk europea, il rock e la musica contemporanea post-bellica. Nel 1962 ha studiato clarinetto e ha iniziato a suonare in una brassband locale, prima di entrare al Conservatorio di musica di Lione. Dal 1975 al 1988 ha suonato con gruppi acclamati come “Workshop de Lyon”, “The Marvelous Band” e “The Marmite Infernale”. In questi anni ha anche incontrato Didier Levallet, Michel Portal e Bernard Lubat; ha lavorato con Chris Mac Gregor’s “Brotherhood of Breath” e con “Henri Texier Quartet”. Nel 1982 ha fondato “Le Tour De France”, con sei musicisti provenienti da diverse regioni francesi; ha, inoltre, suonato e registrato con Evan Parker, Peter Brotzman, Tony Oxley, Lol Coxhill, Connie Bauer, John Lindberg per due etichette del jazz contemporaneo (NATO e FMP, produzioni musicali indipendenti). Nel 1984 ha registrato un album solista intitolato Clarinets (Ida Records) e ha fondato un quartetto con Bruno Chevillon, François Raulin e Christian Ville. Nel 1987 ha fondato un settetto e ha registrato per Ida Records Chamber Music. In collaborazione con Jacques Di Donato e Armand Angster, ha fondato il Trio per clarinetto, che è apparso in numerosi concerti. Attivo con molte formazioni negli anni seguenti, ha anche composto regolarmente per la compagnia teatrale “Image Aigue” e ha lavorato con il coreografo e ballerino Mathilde Monnier, con il produttore discografico Jean-Louis Martinelli, con il regista Jean-Louis Comolli. Dal 1982 è apparso in collaborazione con il fotografo Guy Le Querrec in numerosi spettacoli; con il suo sestetto ha interpretato “Les violenze de Rameau”, una co-produzione con il “Théâtre de la Renaissance”. Sclavis ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra i quali, nel 1988, il “Premio Django Reinhardt”, tradizionalmente assegnato al miglior jazzista francese dell’anno. Nel pomeriggio, al Centro Commerciale “Gotico” di Piacenza, in Via Emilia Parmense 151, si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’iniziativa “Il Jazz al Centro - Aperitivo Swing”, collaterale alla manifestazione “Piacenza Jazz Fest” e organizzata dal “Piacenza Jazz Club” in stretta collaborazione con la Direzione del “Gotico”. In programma un doppio spettacolo a ingresso libero: la Mantua Dixie Band sfilerà lungo la galleria del centro commerciale dalle ore 16.30 alle ore 17.30; a seguire concerto del gruppo Swing Brother Swing presso la “Piazza del Gusto”, interna alla galleria stessa. Durante le perfomance sarà offerto l’aperitivo a tutti i visitatori, per arricchire i momenti musicali con un ulteriore tocco di convivialità. La Mantua Dixie Band nasce dall’incontro di cinque musicisti di grande esperienza, uniti dalla passione per la musica jazz delle origini: Alberto Serati al sousaphone, Franco Capiluppi alla tromba, Luca Caniato al banjo, Roberto Rossi al sax soprano e Stefano Caniato al trombone. La band realizza abitualmente vari tipi di intrattenimento (dal concerto aperitivo, all’animazione musicale per feste, fino al concerto vero e proprio), ma al “Gotico” si presenta nelle vesti della classica “marchin’ band”, per un intrattenimento musicale “in movimento”. Il gruppo per il suo repertorio attinge dai classici del periodo d’oro del dixieland, ma anche dalle canzoni famose europee, rievocando con garbo ed eleganza epoche affascinanti del secolo scorso, ancora vive nel cuore della gente, in una sorta di “am’arcord ” musicale. Il gruppo Swing Brother Swing è composto da Sergio “Tamboo” Tamburelli alla voce, Pietro Bonelli alla chitarra, Claudio Perelli al clarinetto, Gianni Satta alla tromba e flicorno, Daniele Petrosillo al contrabbasso e Fabio Villaggi alla batteria. Il progetto “Swing Brother Swing” nasce alla fine del 2003 da un’idea del cantante Sergio “Tamboo” Tamburelli e del chitarrista Pietro Bonelli e si prefigge di proporre in modo ironico e divertente lo swing, la jazz song di casa nostra e il blues di Kansas City, rendendoli appetibili anche a coloro che reputano l’ascolto di questi generi musicali “una pratica per pochi eletti”. Lo spettacolo prende corpo in perenne bilico tra musica e goliardìa, in cui swing, jive, R’n’R e melodie degli anni ’60 formano l’ossatura musicale del progetto. Tamburelli ha all’attivo due cd e vanta un paio di apparizioni televisive sui canali Mediaset (“Il Boom” su Canale 5 e “Lo spazzolino da denti” su Italia 1). Lungo la galleria del Centro Commerciale “Gotico” sarà esposta una parte della mostra fotografica “Fermoimmagine - Scatti dai precedenti Jazz Fest”, che offre una selezione dei migliori scatti dei fotografi ufficiali della manifestazione (Angelo Bardini, Roberto Cifarelli, Danilo Codazzi, Paolo Guglielmetti, Fausto Mazza e Marco Rigamonti). Le immagini proposte bloccano un frammento di creatività o di relax dei tanti artisti intervenuti nelle otto precedenti edizioni del “Piacenza Jazz Fest”. L’iniziativa “Il Jazz al Centro Aperitivo Swing” si replicherà domenica 25 marzo con il gruppo Django's Clan guest Karin van Kooten. Il programma ufficiale della manifestazione “Piacenza Jazz Fest”, con le indicazioni relative ai teatri, ai biglietti e alle prevendite, è pubblicato sul sito www.piacenzajazzfest.it. Info festival n. 348-6969333.