COMUNICATO STAMPA A Genova, all’interno della Rassegna di teatro "Hop fisso altrove" diretta da Mario Jorio il 10, 11 e 12 Marzo 2011 h. 21.00 presso il Teatro Hop Altrove in Piazzetta Cambiaso, 1 Narramondo Teatro presenta lo spettacolo Ritorno a Haifa di Ghassan Kanafani, con Carlo Orlando (anche regista) e Eva Cambiale, gli elementi scenici dell’artista Balthasar Brennenstuhl. Lo spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo di Ghassan Kananfani, riconosciuto tra i più grandi intellettuali Arabi del nostro secolo, racconta del dramma di una coppia di coniugi che dopo vent’anni tornano nella loro casa di Haifa, abbandonata nel 1948 durante i bombardamenti AngloIsraeliani per cercare il figlio, abbandonato durante la repentina e tragica fuga. La compagnia è nata a Genova nel luglio 2001 per volontà di un gruppo di attori diplomati al Teatro Stabile di quella città che hanno partecipato alle manifestazioni di quei giorni. Da allora Narramondo ha seguito percorsi di ricerca in varie direzioni con il fine di portare al pubblico - in teatro e altrove - la voce “irricevibile” di popoli oppressi, sotto occupazione, di gente “fuori margine”: portare in scena le ferite del tempo presente, indagare il senso tragico nel mondo contemporaneo. La scelta di questo testo parte dalla volontà, come spiega il regista Carlo Orlando “di ristabilire una verità politica e umana: schierarsi al fianco di Kanafani, alle legittime rivendicazioni del suo popolo, al diritto dei profughi palestinesi a ritornare nella loro terra. Lo stile è quello di una narrazione, semplice e diretta, mai compiaciuta, che si abbandona al flusso poetico della prosa dell’autore e che, con il procedere della storia, si trasforma, e trasforma lo spettacolo, in “teatro di situazione” senza quarta parete in cui gli attori sono chiamati non a interpretare naturalisticamente la scena, ma a sostenerla con una recitazione “epica”. Gli artisti Narramondo coinvolti hanno testimoniato la loro solidarietà alla causa palestinese, anche attraverso viaggi in Palestina e nei territori occupati, visitando e portando aiuto in diversi campi profughi. Info www.narramondo.it Rassegna stampa, foto e locandina ad alta risoluzione: http://www.narramondo.it/materiali/ritorno_a_haifa/ Organizzazione e Comunicazione Narramondo: Gaea Riondino Cell 340 2802463 [email protected] RITORNO A HAIFA di Ghassan Kanafani traduzione Isabella Camera d’Afflitto con Eva Cambiale e Carlo Orlando regia Carlo Orlando assistente alla regia Luigi Albert consulenza registica per messa in scena e training attori Andrea Lanza elementi scenici Balthasar Brennenstuhl organizzazione Lisa Raffaghello produzione Narramondo Teatro LA STORIA Per la prima volta nella letteratura araba uno scrittore palestinese ci parla di due diaspore: quella palestinese e quella ebraica, accomunate da un unico tragico destino. Said, palestinese di Haifa, torna con la moglie, dopo vent'anni di esilio, nella sua città natale per rivedere fugacemente i luoghi amati e la sua casa, ora abitata da una famiglia di ebrei polacchi scampati ad Auschiwitz, e per cercare il figlio, abbandonato durante la repentina e tragica fuga. Con grande umanità e forza emotiva, Ghassan Kanafani ci accompagna in questo viaggio nel presente e nel passato, dove riaffiorano da entrambe le parti il disagio e la tristezza della situazione, in un groviglio di sentimenti e passioni umane. NOTE DI REGIA Ghassan Kanafani è considerato uno più grandi esponenti della letteratura araba contemporanea. Assassinato dai servizi segreti israeliani insieme alla nipote nel 1972, a Beirut, ha sempre affiancato la sua attività artistica e letteraria alla militanza politica. Fu il primo a parlare di “letteratura della resistenza” e il suo nome è quello che più di tutti viene associato alla causa palestinese ed è diventato un simbolo per le successive generazioni di arabi. Portare in scena “Ritorno a Haifa” significa per noi molte cose. Indubbiamente, significa testimoniare la nostra solidarietà alla causa palestinese, allestito nell’anno in cui ricorre il triste anniversario della Nakba, e la politica e la cultura “ufficiale”, così impegnati a celebrare incodizionatamente la nascita dello stato di Israele, sembrano essersi dimenticati non solo la sofferenza del popolo Palestinese, ma persino la sua stessa esistenza. Ristabilire quindi una verità politica e umana: schierarsi al fianco di Kanafani, alle legittime rivendicazioni del suo popolo, al diritto dei profughi palestinesi a ritornare nella loro terra. Ancora una volta lo stile è quello della narrazione, una narrazione semplice e diretta, mai compiaciuta, che si abbandona al flusso poetico della prosa di Kanafani e che, con il procedere della storia, si trasforma, e trasforma lo spettacolo, in “teatro di situazione” senza quarta parete in cui gli attori sono chiamati non a interpretare naturalisticamente la scena, ma a sostenerla con una recitazione “epica”. Per le strade di Jenin. Foto di Eva Cambiale (2005) L’AUTORE Ghassan Kanafani è considerato uno dei grandi esponenti della letteratura araba. Ha sempre affiancato la sua attività di romanziere e saggista alla militanza politica. È stato assassinato, insieme alla nipote, in un attentato terroristico attribuito ai servizi segreti israeliani nel 1972, a Beirut. Ancora oggi, sui muri delle città palestinesi, capeggiano manifesti che lo ricordano . GLI ATTORI Eva Cambiale, nata a Roma il 04/09/1978, si è diplomata alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 2003 e ha frequentato diversi seminari a Marsiglia. Ha lavorato per Il Teatro Stabile di Genova con Massimo Mesciulam, Anna Laura Messeri, Andrea Battistini, Marco Sciaccaluga (viene nominata come migliore attrice emergente per il premio ETI Gli Olimpici del Teatro 2003). Nel 2004 con Alberto Giusta, e Riccardo Bellandi e inizia la sua collaborazione con Gloriababbi Teatro in Zenit e Il riscatto scritti e diretti da Giampiero Rappa e Riccardo III di W. Shakespeare diretto da Filippo Dini. Ha lavorato inoltre con Valerio Binasco in Nightingale & Chase di Zinnie Harris. Con Narramondo è protagonista in Cry baby di G.Salierno regia di Carlo Orlando segnalato alla seconda edizione del premio tuttoteatro.com Dante Cappelletti. Nel 2007, oltre a essere protagonista in in Antigone di Sofocle con narramondo, è in Genova 01 scritto e diretto da Fausto Paravidino (produzione Fandango- Fondazione Teatro Due). Nel triennio 2008-2010 interpreta Vittoria nelle Trilogia della villeggiatura di C. Goldoni regia Toni Servillo prodotta da Teatri Uniti e Piccolo Teatro. Carlo Orlando, nato a Novi Ligure (AL) il 17/11/1978, è tra i soci fondatori e ora direttore artistico narramondo. Frequenta la scuola di recitazione dello Stabile di Genova. Lavora con diversi teatri: Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, e con diversi registi tra cui Valerio Binasco (Il Gabbiano, 2002), Fausto Paravidino (Natura morta in un fosso, 2003), Giampiero Rappa (Gabriele, dal 2002), Filippo Dini (Take me away e Riccardo III attore e assistente alla regia), Cristina Pezzoli (Blitz e Glengarry Glenross dal 2010). Per La radio Messaggi di Fausto Paravidino. Per il cinema con Cristina Comencini in Carlo Giuliani Ragazzo; ha scritto e interpretato, insieme a Fausto Paravidino e Iris Fusetti Texas, regia di F. Paravidino Fandango 2005, presentato nella sez. Orizzonti alla 62° ed. della mostra del cinema di Venezia. Come autore teatrale debutta allo stabile di Genova con Di eroi, di spie e altri fantasmi (stagione 05/06). Con Narramondo è anche Quattro ore a Chatila di J. Genet e alla sua prima regia in Cry baby di Giulio Salierno con Eva Cambiale segnalato al premio tuttoteatro.com D. Cappelletti 05, nel 2007 cura la regia, la traduzione ed è interprete in Antigone di Sofocle ed è direttore artistico della II edizione della Rassegna di Teatro Epico 07 di Rocca Grimalda (AL) curata da Narramondo. LA COMPAGNIA Betlemme 2005, Foto Eva Cambiale) Narramondo e la Palestina altri spettacoli: La tana della iena, dall’omonimo romanzo di Hassan Itab (dal 2001) con Carlo Orlando Ingannati con Nicola Pannelli (dal 2006, nuova versione 2007, al 2008) Sabra e Chatila da Quattro ore a Chatila di J. Genet e da Inchiesta su un massacro di A. Kapeliouk con Nicola Pannelli e Carlo Orlando voce off Eva Cambiale (2002-2003) Ritorno a Haifa da G. Kanafani con Francesco Feola (2001-2002) L’ Associazione Narramondo, nata a Genova nel luglio del 2001, nasce dall’esigenza e dall’urgenza di portare in scena le ferite del tempo presente. Ferite che fanno male, ma che vengono rimosse, ignorate o che si ha paura di affrontare. Lo facciamo prima con lo studio e la ricerca attraverso laboratori e seminari con attori professionisti, poi con gli spettacoli. Diamo testimonianza di persone e di popoli che non riescono a farsi sentire: è un percorso umano e storico il nostro ed anche artistico. Raccontiamo il presente nelle sue manifestazioni tragiche. Ed è proprio nel recupero del tragico che ritroviamo lo spazio teatrale più fertile artisticamente e più utile socialmente: l'essenzialità e la bellezza, l'oppressione e la rivolta. DICIAMO DI NOI Estratto dal programma della rassegna in cui è stato presentato lo spettacolo in Anterpima (Rassegna Teatro epico Rocca Grimalda AL – luglio 08) Raccontare a teatro significa anche superare dei limiti, non solo stilistici, ma culturarli e politici oltreché necessariamente geografici, significa approdare in terre piu’ o meno volutamente oscuarate sulle mappe dei nostri riferimenti abituali – televisione, giornali e tribune - più o meno intenzionalmente emarginate dai nostri brevi orizzonti visivi. Così eccoci qua. La scelta di Ghassan Kanafani risponde ad una passione di lungo periodo. Le sue storie, il suo stile, nonché la sua militanza politica, rappresentano una testimonianza profonda e inconfutabile di una cultura, quella palestinese, che ha radici profonde, richezza e originalità indiscutibili. “Uomini sotto il sole” e “Ritorno a Haifa” non sono soltanto capolavori riconosciuti della letteratura araba, sono anche le chiavi d’accesso a luoghi di asperità e di dolcezza, dove vive la propria e attualissima tragedia un popolo intero. Per chi vuole entrare in una materia viva, fatta di strappi violenti e lacerazioni insanabili, per chi vuole conoscere quell ’umanità che ha subito quegli strappi e che respira e si muove e che continua a lottare con quelle lacerazioni, c’è lui, Kanafani. Chi vuole centrare il cuore pulsante, poetico e tragico, della questione palestinese deve mirare a Ghassan Kanafani. Non è un caso che lo stesso sia stato fatto in modo tutt’ altro che metaforico dai servizi segreti israeliani quando lo hanno voluto togliere di mezzo – insieme con la nipotina – in un attentato. “Ingannati”, tratto da “Uomini sotto il sole”, ha già fatto un po’ di strada e arriva a Teatro Epico dopo aver ricevuto un ottimo riconoscimento di critica e pubblico, “Ritorno a Haifa” debutta invece in anteprima nazionale anche se è da tempo che ci stava mandando richiami. Nei suoi sette anni di "invecchiamento", Narramondo ha scelto la narrazione come casa e veicolo. Ha voluto portare in scena le ferite del tempo presente e lo ha fatto con nuova drammaturgia, con letteratura contemporanea, ha parlato e parla di guerra, di occupazioni militari, di libertà e resistenza. Ha poi voluto riscoprire con la messa in scena di Antigone le radici della tragedia e riscoprendola parlare del mondo contemporaneo. Ci sono sempre piaciuti i ribelli, coloro che lottano e resistono. Ci piacciono ancora e per questo continuiamo la nostra battaglia usando parole come pugnali. Senza perdere la tenerezza. Nè l’ironia. Direttore Artistico Nicola Pannelli DICONO DI NOI La tragedia senza fine di due popoli 'Il regista e interprete Carlo Orlando, con accanto Eva Cambiale hanno il merito di aver proposto questo grande e sconosciuto racconto dello scrittore palestinese, un piccolo capolavoro (...) Non so se nella celebratissima letteratura israeliana vi sia qualcosa di simile, di così chiaro, di così emblematico a proposito del conflitto mediorentale, il nocciolo della storia contemporanea.' ( Franco Cordelli, Corriere della Sera - 29 sett 2009 ) “Ritorno a Haifa” Applausi emozionati Ritornare sui propri passi, su strade che si temeva cancellate dal tempo e dalla guerra, tra architetture familiari diventate estranee, cercando un figlio che la violenza ha separato dai genitori. In scena all'Elicantropo il bel “ Ritorno a Haifa” di Ghassan Kanafani. Racconto di una doppia espropriazione, palestinese ed ebraica. Popoli in guerra. Dolore di una verità. Un romanzo che diventa drammaturgia e testimonianza al tempo stesso, nella costruzione attenta di Eva Cambiale e Carlo Orlando, per belle invenzioni, semplici nel percorso che fa battere il cuore e lascia turbata la coscienza. È un teatro “civile” di cui non vorremmo si perdesse mai il sapore. Applausi emozionati. Repliche fino a domenica. ( Giulio Baffi, La Repubblica - 11 febbraio 2011 ) estratto da HYSTRIO n. 4.2006Trimestrale di teatro e spettacolo “La Storia scomoda di Narramondo” Luglio 2001, Genova. I fatti di quei giorni hanno sconvolto le coscienze di una moltitudine di persone (….) Come reazione a quanto stava accadendo, alcuni giovani attori sentono la necessità di unirsi in gruppo per lavorare sulla memoria di un passato ancora troppo recente per essere scritto sui libri di storia o semplicemente troppo scomodo per trovarvi posto. Dal sangue che scorre a Genova nasce Narramondo Teatro, una risposta pacifica e durissima alle incursioni alla scuola Diaz e agli illeciti commessi nella caserma di Bolzaneto, abusi che hanno gettato ombre inquietanti su una categoria di lavoratori al servizio dello Stato. Seppure non tutti genovesi di nascita, gli artisti, che danno vita a Narramondo, a Genova hanno legato le proprie esistenze (alcuni di loro sono appena usciti dalla scuola di recitazione dello Stabile, mentre altri si diplomeranno negli anni a venire) (…..) Un avvio quello di Narramondo, che delinea un piano di lavoro preciso, coerente e originale, tanto da farsi nucleo di aggregazione dalla cangiante morfologia. In cinque anni la compagnia prende la forma di un organismo complesso, capace di generare al suo interno compagini attoriali che operano autonomamente mantenendo sempre alte – e rinnovandole – le istanze originarie. Un teatro di grosso impegno civile e politico, che scava con i suoi attuali quindici componenti all’interno di tematiche sociali scomode, spesso oggetto di rimozioni collettive o presenti nel nostro quotidiano in maniera invasiva perché ancora irrisolte. (….) di Mariateresa Surianello (pag 60) Altri estratti stampa all’indirizzo: www.narramondo.it/stampa.html CONTATTI ASSOCIAZIONE CULTURALE NARRAMONDO PRODUZIONI TEATRALI Via Felice Romani 14/2 16122 Genova Codice Fiscale: 90019890483 / P.I. 05364460484 http://www.narramondo.it ORGANIZZAZIONE E COMUNICAZIONE: Lisa Raffaghello Cell 333 6132594 / Fax 0143 468014 [email protected] Gaea Riondino Cell 340 2802463 [email protected]