Materiali 32 : Eventi, la Decima stagione del Parco della Musica

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FONDAZIONE MUSICA PER ROMA
Decima stagione
APPUNTAMENTI dal 14 al 21 ottobre 2012
all’Auditorium Parco della Musica di Roma
INFO 06 80241281 - www.auditorium.com
Domenica 14 ottobre
Primo appuntamento della stagione
Rassegna Lezioni di rock. Cinquant’anni dei Beatles
Beatles - Please Please Me
Sala Petrassi ore 21
Biglietti: 8 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Domenica 14 ottobre
3°edizione di Diplomacy – Festival della Diplomazia
Processi alla Storia
Il grande processo a Ronald Reagan
A cura di Massimo Martinelli
Giudice: Gianni De Michelis
Ronald Reagan: Massimo Teodori
Avvocato difensore: Stefano Dambruoso
Pubblico Ministero: Ferdinando Imposimato
Testimone: Claudio Martelli
Sala Sinopoli ore 21
Biglietti: 15 euro
Ufficio stampa:
Fabio Fantoni – mobile 339-3235811
Giorgio J.J. Bartolomucci - [email protected] 06.77073275 –
0677073160
Martedì 16 ottobre
Roma Jazz Festival 2012 Visual Jazz
Parco della Musica Records
CAMPOBASSO & MANZONI QUARTET
"Ears Wide Shut" - Omaggio a Stanley Kubrick
Mauro Campobasso, chitarre
Mauro Manzoni, sassofoni
Stefano Senni, contrabbasso
Francesco Cusa, batteria
Sala Petrassi ore 21
Biglietti: 15 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Martedì 16 ottobre
Parco della Musica Records
www.romajazzfestival.it
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Piero delle Monache Quartet
"Mozambico. 20 anni di pace"
Ospite Ivan Mazuze sax
Teatro Studio ore 21
Biglietti: 5 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Mercoledì 17 ottobre 2012 | ore 11.30
Conferenza stampa
COSTRUIRE CON LA MUSICA
Giornata nazionale di raccolta strumenti musicali per i Nuclei del Sistema delle
Orchestre e Cori Giovanili e Infantili in Italia Onlus.
Maratona di concerti
Auditorium Parco della Musica
Museo degli Strumenti Musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Largo Luciano Berio 3 - Roma
Mercoledì 17 ottobre
Teho Teardo
Teho Teardo, chitarra ed elettronica
Martina Bertoni, violoncello
Teatro Studio ore 21
Biglietti: 12 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Mercoledì 17 ottobre
Roma Jazz Festival 2012 Visual Jazz
GIOVANNI GUIDI TRIO plus ONE
Giovanni Guidi, pianoforte
Francesco Ponticelli basso
Enrico Morello, batteria
Sala Petrassi ore 21
Biglietti: 15 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Giovedì 18 ottobre
Roma Jazz Festival 2012 Visual Jazz
MANU KATCHE’ QUARTET
“MANU KATCHE’”
Prima italiana
Manu Katché, batteria
Nils Petter Molvaer, tromba
Luca Aquino , tromba
Tore Brunborg, sassofoni
Michael Gorman, hammond B3
video proiezioni live
Sala Petrassi ore 21
Biglietti: 20 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Venerdì 19 ottobre
Rassegna Carta Canta. La geopolitica all’Auditorium
“Geopoetica: i versi in carta”.
Con Laura Canali, Michalis Pierìs, Paola Maria Minucci, Luigi Marinelli e Camilla Miglio
www.romajazzfestival.it
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Sala Ospiti ore 18
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
Venerdì 19 ottobre
Roma Jazz Festival 2012 Visual Jazz
CESARE PICCO
“Blind Date - Concert in the Dark”
Cesare Picco, pianoforte
concerto eseguito per lunghi tratti nell’oscurità più completa
Sala Petrassi ore 21
Biglietti: 15 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Venerdì 19 ottobre
ARTHỀTECA Project
“Neapolitan Contamination”
Concerto e Divagazioni Musicali
Teatro Studio ore 21
Biglietti: 20 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Sabato 20 ottobre
Roma Jazz Festival 2012 Visual Jazz
New European Jazz
XAVIER DOTRAS TRIO
“Vincent” Prima italiana
Xavier Dotras pianoforte
Toni Pujo contrabbasso
Cesar Martinez batteria
Sala Petrassi ore 21
Biglietti: 10 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Sabato 20 ottobre
Rassegna la Voce
Zibba e Almalibre
Teatro Studio ore 21
Biglietti: 15 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Domenica 21 ottobre
Mercato di Campagna Amica
Spazio Aperto dalle ore 10
Domenica 21 ottobre
Roma Jazz Festival 2012 Visual Jazz
ENZO PIETROPAOLI - MICHELE RABBIA
“Cortoons”
Enzo Pietropaoli, contrabbasso
Michele Rabbia, percussioni, elettronica
Sala Petrassi ore 11
Biglietti: 10 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
Domenica 21 ottobre
www.romajazzfestival.it
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COSTRUIRE CON LA MUSICA
Terza giornata nazionale di raccolta strumenti musicali
per i Nuclei del Sistema delle Orchestre
e Cori Giovanili e Infantili in Italia Onlus
Maratona di concerti a ingresso libero
Sala Sinopoli, Spazio Risonanze, Sala Ospiti e Area Esterna - ore 10 - 23
Ingresso libero
Domenica 21 ottobre
Roma Jazz Festival 2012 Visual Jazz
ALDO ROMANO,LOUIS SCLAVIS,HENRI TEXIER, GUY LE QUERREC
"Root” Africaine du Trio & du Griot
Aldo Romano, Louis Sclavis, Henri Texier, Guy le Querrec
Louis Sclavis clarinetto
Henri Texier contrabbasso
Aldo Romano batteria
Guy le Querrec foto e video
Sala Petrassi ore 21
Biglietti: 20 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)
MOSTRE
Carta Canta
La Geopolitica all'Auditorium
dal 08/10/2012 al 29/10/2012
Foyer Sala Sinopoli
Promosso da Limes - Rivista italiana di geopolitica
in collaborazione con Fondazione Musica per Roma
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
Da lunedì a sabato dalle 11 alle 20; domenica e festivi dalle 10 alle 20.
Info: www.limesonline.com
FORTE PIANO: LE FORME DEL SUONO
a cura di Achille Bonito Oliva
fino al 31 ottobre
LE OPERE DI 40 ARTISTI INTERNAZIONALI
- FORME SONORE MUSICALI, VERBALI, RUMOREGGIANTI DISSEMINATE IN TUTTI GLI SPAZI - INTERNI ED ESTERNI, PUBBLICI E SEGRETI,
UMILI E NOBILI - DEL PARCO DELLA MUSICA
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XXXVI ROMA JAZZ FESTIVAL
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ROMA, PARCO DELLA MUSICA, 12 OTTOBRE - 25 NOVEMBRE 2012
Il primo film sonoro, i documentari, i corti, le biografie epiche, le riprese televisive, i
video clip, lo stretto interscambio con la video arte, il rapporto tra jazz ed immagini è
lungo e fecondo.
Da questa stretta relazione nasce il tema di questa edizione, “ Visual Jazz “.
Un’occasione per cogliere le tendenze della musica jazz a confronto con i nuovi media,
e con i capolavori cinematografici. Riproduzione e rielaborazione di suoni ed immagini,
tra video arte, documentari e film, si genera una nuova creatività. Il Roma Jazz Festival
con un progetto articolato ed interdisciplinare, vuole esplorare tutte le possibili relazioni
che possono venire fuori tra le sonorità musicali del Jazz e le differenti espressioni del
linguaggio audiovisivo, proponendo una rassegna che vede espressioni di video arte e
performance live.
JAZZ E VIDEOARTE
IL Festival Aprirà con un’esclusiva europea, JACOBTV con “The News”; video remixati
dai media televisivi stile urbano tra speech, groove strumentali e molto jazz; MARTIN
REITER-EVA FISCHER con “Inventions&impressions”, temi e improvvisazioni in
combinazioni con le immagini; TRIPLE VISION(I),un viaggio sentimentale e onirico
all’interno della musica e dell’arte visuale; altro modo di affrontare il rapporto tra
immagini e musica in maniera meno astratta sono i lavori di
FRANCESCO
BEARZATTI TINISSIMA QUARTET con l’omaggio a Thelonious Monk dove brani rock
si intersecano con i temi più famosi di Monk sul montaggio live di Antonio Vanni;
l’omaggio a Vincent van Gogh, dove le immagini e la musica di XAVIER DOTRAS,
evocano l'essenza del pittore, la sua opera, la sua vita; GIOVANNI GUIDI, le sue
aperture liriche e la vena melodica e cantabile viene messa in evidenza dalle
suggestioni visuali di Mattia Rimatori; MANU KATCHÈ in una splendida mutazione tra
atmosfere groove e temi jazzy sulle improvvisazioni di Nils Petter Molvaer e le immagini
di “Third Round”; più documentaristico il lavoro del trio ROMANO, SCLAVIS, TEXIER,
"Root” Africaine Du Trio & Du Griot, un affresco melodico sulle immagini di Guy le
Querrec, ricavate da un reportage di viaggio in Africa
JAZZ E CINEMA
Sul cinema molti si sono cimentati, specialmente sui film muti, ma il lavoro di RITA
MARCOTULLI con “ Omaggio a Truffaut” in cui l’universo poetico di Truffaut,
attraverso i suoi personaggi, i suoi temi ricorrenti, esaltato dall’interazione tra realtà e
finzione dalla regista
Maria Teresa De Vito, è decisamente un passo avanti; come il montaggio del regista
Pino Bruni in "Ears Wide Shut" - Omaggio a Stanley Kubrick, una concatenazione sotto
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forma di suite di brani originali dei musicisti CAMPOBASSO e MANZONI ci
conducono in viaggio nell’immaginario cinematografico; ed infine un inedito progetto
multimediale fra jazz e cinema, “Il Sorpasso”, celebre film di Dino Risi, nella
rielaborazione della colonna sonora a cura di FABRIZIO BOSSO, che andrà a
intersecarsi con surreali dialoghi. Sempre nell’ambito cinematografico ma con
un’attenzione per la colonna sonora due proposte simili ma opposte, cultura “alta” e
cultura “bassa”: GIANLUCA PETRELLA I-JAZZ ENSEMBLE con il “Il Bidone”
omaggio a Nino Rota,
una selezione di brani e colonne sonore del grande compositore riproposte in un
ambiente sonoro poliedrico tra elettronica, jazz e pop; FRANCO MICALIZZI con il
progetto “Cult Soundtracks and Jazz”, colonne sonore ed immagini dei cult movie del
filone poliziesco italiano, enfatizzate da un jazz funk orchestrale; ed infine
sonorizzazione dal vivo di una serie di preziosi e stimolanti “corti” di animazione
eseguite da ENZO PIETROPAOLI e MICHELE RABBIA.
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JAZZ E BUIO
Sempre sul filone del rapporto tra immagine e musica, un progetto speciale basato
proprio sulla mancanza di immagini, “Blind Date - Concert in the Dark” di CESARE
PICCO, un evento unico, dove il pubblico ha il privilegio di ascoltare un concerto per
pianoforte totalmente improvvisato nel buio assoluto, entrando in una nuova
dimensione sensoriale.
JAZZ E MUSICA EVOCATIVA
Il festival si arricchisce di quattro eventi speciali che possiamo definire di “musica
evocativa” quale è il nuovo progetto “The Duke” di JOE JACKSON , dove brani di
Ellington filtrano attraverso l’immaginazione e la creatività del musicista inglese,
sperimentando groove e sonorità inaspettate; “Plugged In. A Night of Solo
Explorations" con HERBIE HANCOCK, che per la prima volta nella sua carriera
affronterà un concerto di piano solo, con l'ausilio del computer e del sintetizzatore,
ricreando i suoni che lo hanno reso un interprete della musica di mezzo secolo; “When
The Heart Emerges Glistening” del nuovo talento AMBROSE AKINMUSIRE in cui stati
d’animo contrastanti come il cambiamento, la vulnerabilità, la fierezza, la solidità, la
sicurezza. vengono interpretati in maniera onesta ed aperta; in chiusura il concerto di
IRENE GRANDI - STEFANO BOLLANI, con un repertorio nato immaginando un
viaggio che racconta questa grande amicizia, i suoni del Brasile, l’Europa, il passato, il
presente in una raffinata fusione fra il jazz e rock.
NEU JAZZ
Rassegna nella rassegna , giunta la secondo anno, NEU JAZZ ovvero New European
Jazz, dove con il supporto degli istituti di cultura e delle ambasciate vengono presentati
i migliori gruppi emergenti. Quest’anno ospiteremo il gruppo svizzero RUSCONI; il
“suono” è il focus del loro lavoro, ma dimostrano anche un particolare interesse per la
visualizzazione della loro musica attraverso video musicali e bellissime fotografie, da
vedere il loro ultimo video “Alice in the sky”.
Dalla Francia, selezionato da Jazz Migration, ACTUUM con "Brutal music for nice
people",
le loro canzoni sono audaci ed energiche ma sempre eleganti. e il loro sound ispirato
da Charles Mingus e George Russell, è un’ideale colonna sonora per questi tempi di
incertezza.
Mentre il gruppo lituano INSEARCH presenta in “Art Alarm” un mix tra jazz e alternative
post rock passando dal suono del periodo elettrico di Miles Davis, a quello post-rock
con echi che ricordano gli islandesi Sigur Ros, cercando di sfuggire alle banali
generalizzazioni. Ed infine, un talento norvegese, ARVE HENRIKSEN, divenuto
celebre per l’originale timbro della sua tromba e per un uso della voce altrettanto
originale, Il suo suono è legato alla natura in modo molto forte è spesso artefice di vere
e proprie esperienze in contesti naturali di grande impatto.
Non poteva mancare anche quest’anno una mostra e l’occasione si è presentata con il
Progetto multimediale dell’artista Nero Project/Antonello Fresu OFFRIMI IL CUORE,
presentato in anteprima europea. Eʼ un progetto tra arte contemporanea e musica.
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Musicisti, artisti visivi, danzatori sono invitati ad improvvisare usando come base ritmica
il battito del proprio cuore captato in diretta durante la performance e riproposte su una
serie di monitor.
A completare il programma una rassegna cinematografica, in collaborazione con il
Centro Sperimentale di Cinematografia, JAZZ E CINEMA ITALIANO. UN PERCORSO
TRA LE ORIGINI.
La Cineteca Nazionale regala agli amanti del genere una programmazione particolare
nel palinsesto d’inizio autunno del Cinema Trevi. Questa rassegna vuole esplorare
come la popolarità del Jazz arrivi da noi solo nel dopoguerra, partendo dallo Swing. Un
percorso che ha inizio attraverso la sensibilità di autori come Zurlini e Risi, Mario
Soldati, Gianni Amico, Enzo Battaglia e le musiche di Piero Umiliani.
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Il Festival è prodotto dalla International Music Foundation, realizzato con il sostegno
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di Roma Capitale – Assessorato alla
Cultura e Centro Storico, con il patrocinio del Progetto ABC della Provincia di Roma e
co-prodotto con la Fondazione Musica per Roma.
Alcune iniziative in programma sono state realizzate in collaborazione con diverse
Ambasciate e Istituti di Cultura europei di Roma, il Centro Sperimentale di
Cinematografia e il PAV – progetto arti visive di Time in Jazz.
Il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura della Provincia di Roma ha come obiettivo quello
di operare “nei luoghi da vivere della provincia” e valorizzare così le “eccellenze”
turistiche e culturali del territorio, progettando e coordinando iniziative culturali su
indirizzo e impulso diretto del Presidente della Provincia per avvicinare sempre di più i
cittadini, soprattutto i più giovani, all’Arte, alla Bellezza, alla Cultura.
Mario Ciampa
Direttore Artistico
Roma Jazz Festival
INFO E BIGLIETTI:
Auditorium Parco della Musica - Viale Pietro de Coubertin, 30 – Roma
PREVENDITA ONLINE: Listicket:
La biglietteria del Parco della Musica è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 20
Domenica dalle 11 alle 20;
La biglietteria Parco della Musica è aperta dopo le ore 20 per la vendita dei soli concerti serali e chiude
mezz’ora dopo l’inizio dell’ultimo evento in programmazione.
Le riduzioni per gli spettacoli di Musica per Roma possono essere applicate esclusivamente al
botteghino dell’Auditorium.
ACQUISTI TELEFONICI:
Esclusivo per l’Italia
Tel. 89.29.82 LIS (Lottomatica Italia Servizi)
Dall’estero Tel. +39 06.37.00.106
UFFICIO STAMPA ROMA JAZZ FESTIVAL
BIG TIME – ROMA 06/5012073 - [email protected]
CLAUDIA FELICI 329/9433332, FABIO TIRIEMMI 329/9433332
Ufficio stampa Fondazione Musica per Roma tel. 06-80241.231– 228 – 261 -
[email protected]
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ROMA JAZZ FESTIVAL
Auditorium Parco della Musica – Roma
12-30 ottobre 2012
OFFRIMI IL CUORE
Offrimi il cuore è progetto multimediale dell’artista Nero Project/Antonello Fresu, in
cui convivono arte visiva, musica, video e performance. Antonello Fresu, pur avendo
sviluppato un percorso di ricerca fortemente connotato, autonomo e coerente,
percepisce il proprio fare artistico come processo collettivo. Non è raro, pertanto, nel
suo lavoro, imbattersi, come in questo caso, in un’opera corale dominata da una
pluralità di voci e di presenze.
Fil rouge del progetto è il cuore, centro nascosto dell’essere, nucleo pulsante e
strumento primordiale che scandisce il ritmo della vita e della morte, simbolo arcaico e
profondo di spiritualità e dell’incontro con se stessi. E ad incontrare se stessi Nero
Project ha invitato musicisti, danzatori, artisti visivi e performer, proponendo loro di
improvvisare usando come base ritmica il battito del proprio cuore, ascoltato in diretta
grazie all’ausilio di un ecocardiografo ad ultrasuoni. “Se suonare significa sia ascoltare,
che agire col proprio corpo su uno strumento, cosa succederebbe a suonare con il
proprio corpo come sottofondo e come strumento? Cosa cambia nella prestazione
artistica di un musicista se nel realizzarla è messo in condizioni di sentire
“letteralmente” ciò che accade dentro di lui? È come fare e contemporaneamente
vedere se stessi mentre si agisce, uno strano sdoppiamento a cui non facciamo più
caso, anche se è oggi la regola, imposta o suggerita dai metodi stessi dei media
audiovisivi.” (Marco Senaldi). Fresu, seguendo le poetiche dell’arte contemporanea,
propone un’insolita ed coinvolgente lettura del processo, secondo cui “il cuore diventa
un inusuale strumento musicale da affiancare al proprio strumento d’artista – il
pianoforte, la batteria, la voce, il corpo – alla ricerca di un dialogo con se stessi, di
quella armonia ed equilibrio capaci di dare nuovo senso, dove le esibizioni non sono
esecuzioni di partiture sonore, corporee o visive, ma vere e proprie interlocuzioni
dialettiche con la parte più intima del proprio io.” (Giannella Demuro).
Offrimi il cuore vede la partecipazione di 40 artisti, perlopiù musicisti di fama
internazionale e viene presentato in anteprima al Roma Jazz Festival. Dal 12 al 30
ottobre negli spazi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, una teoria di grandi
monitor trasmetterà i video delle singole performance, video che appaiono come
suggestivi quadri in movimento che il pubblico potrà guardare, ma anche ascoltare
attraverso appositi auricolari posizionati accanto ad ogni postazione. La mostra sarà
accompagnata da un catalogo d’arte multimediale, con testi critici di Giannella Demuro
e Marco Senaldi, apparati iconografici e filmati su dvd.
www.romajazzfestival.it
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A novembre la mostra sarà trasferita in Svizzera, esposta contemporaneamente a
Ginevra e Losanna, in occasione della prima edizione del Festival Musica/Scienza.
L’iniziativa è promossa dal PAV – progetto arti visive di Time in Jazz, in collaborazione
con il Festival Jazz di Roma e l’Auditorium Parco della Musica, con il supporto
dell’associazione culturale isolasenzatitolo.
Le performances: Dean Bowman, Mario Brunello, Carlos Buschini, Uri Caine, George
Colligan, Paolino Dalla Porta, Paolo Damiani, Max De Aloe, Maria Pia De Vito, Hamid
Drake, Pierre Favre, Ettore Fioravanti, Paolo Fresu, Minino Garay, Philippe Garcia,
David Gilmore, Trilok Gurtu, Tigran Hamasyan, Patrice Heral, Brad Jones, Pi
Keaovong, David Linx, Oren Marshall, Joan Minguell, Gavino Murgia, Gianluca
Petrella, Alex Pinna, Enrico Rava, Giorgio Rossi, Rudy Royston, Antonello Salis, Boris
Savoldelli, Pinuccio Sciola, Omar Sosa, Tino Tracanna, Gianluigi Trovasi, Peter
Waters, Dhafer Youssef, Bojan Z, Cristina Zavalloni.
www.romajazzfestival.it
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Una collaborazione
Centro Sperimentale di Cinematografia, Fondazione Musica per Roma, IMF Foundation
CINEMA E JAZZ - UN PERCORSO TRA LE ORIGINI
Sala Trevi
Vicolo del Puttarello 25 (Fontana di Trevi)
Telefono: +39 06.6781206
www.romajazzfestival.it
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11 OTTOBRE ( Tra Swing e Jazz ..)
ore 17.00 - IL SORPASSO Regia: Dino Risi
ore 19.00
- IL BLUES DELLA DOMENICA (1951) Regia:
Valerio Zurlini;
- NOI INSISTIAMO! SUITE PER LA LIBERTÀ
SUBITO (1964) Regia: Gianni Amico;
- APPUNTI PER UN FILM SUL JAZZ (1965)
Regia: Gianni Amico
ore 20.30 - GLI ARCANGELI (1963) Regia: Enzo
Battaglia
16 OTTOBRE ( dedicato a Piero
Umiliani)
ore 18.00 - SMOG Regia: Franco Rossi
ore 19.50 - UNA BELLA GRINTA Regia:
Giuliano Montaldo
ore 21.45 - I PIACERI PROIBITI Regia: Raffaele
Andreassi
18 OTTOBRE ( I classici delle Origini)
14 OTTOBRE ( Chet Baker: un grande
jazzista in piccoli ruoli sul grande
schermo)
ore 17.00 - L’AUDACE COLPO DEI SOLITI
IGNOTI Regia: Nanni Loy
ore 18.45 - TROMBA FREDDA Regia: Enzo Nasso
ore 19.15 - URLATORI ALLA
SBARRA Regia: Lucio Fulci
ore 21.15 - NUDI PER VIVERE Regia: A.A.V.V
ore 17.00 - LA NOTTE Regia: Michelangelo
Antonioni
ore 19.15 - UNA STORIA MILANESE Regia:
Eriprando Visconti
Ore 21.10 - BOTTA E RISPOSTA Regia: Mario
Soldati
SCHEDE BREVI FILM CON CREDITI MUSICALI
IL SORPASSO (1962)
L’on the road italiano che ha raccontato il nostro boom. Il viaggio sull’Aurelia da Roma a Castiglioncello
attraversa un paese in rapidissima trasformazione e la colonna sonora non poteva che essere intrisa di
suggestioni swing... Il capolavoro di Dino Risi compie questa estate mezzo secolo (ma non lo dimostra...) e in
occasione del Roma Jazz Festival sabato 13 ottobre all’Auditorium Parco della Musica Fabrizio Bosso rileggerà
con la sua tromba tutta la colonna sonora del film. Una pietra miliare della commedia all’italiana da rivedere
ormai come un classico della nostra cultura.
IL BLUES DELLA DOMENICA (1951)
Il ritratto di una particolare categoria umana: i “musicisti della domenica”. Si tratta di jazzisti che per vivere sono
costretti a praticare un altro lavoro e che solo come gruppo possono svolgere un’attività insieme ricreativa e
creativa. La musica è la domenica della loro vita. Appare il primo locale jazz a Roma negli anni Quaranta.
Zurlini tuttavia non si limita a realizzare un semplice documentario ma unisce i suoni jazz con citazioni tratte da
famosi testi blues e con immagini che tentano di renderne per scorci le storie di abbandono (un treno
inquadrato dall’alto in lontananza) o di disperazione (un amore contrastato) o di solitudine (i desolati casermoni
della periferia romana).
NOI INSISTIAMO! SUITE PER LA LIBERTÀ SUBITO (1964)
«Gianni Amico, che interpretava la parte del cinefilo in Prima della rivoluzione di Bertolucci, in cui collaborò alla
sceneggiatura e alla regia, illustra in 16mm la celebre suite di Max Roach Freedom Now che canta
l’eccezionale Abbey Lincoln (moglie di Roach ed eroina di Nothing But A Man di Roemer). Il rischio che
un’impresa di questo genere corre è evidente: il pleonasmo. Senza dubbio è grazie a una perfetta conoscenza
del jazz e del cinema, a cui si aggiunge una sensibilità avvezza al potere di entrambi che Amico riesce a
www.romajazzfestival.it
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evitarlo con così tanto successo. In effetti l’azione congiunta dell’immagine e del suono imprime all’insieme un
senso più vasto di quello di cui ognuna singolarmente sarebbe il segno. L’Illustrazione propone sicuramente
una lettura della musica che a sua volta la asseconda costantemente in modo da conferirle infinite risonanze.
[…] Basta dire che si rimane affascinati e che questa capacità di affascinare si deve ai musicisti e al cineasta
nella stessa misura. Ma è a Gianni Amico che si deve l’aver saputo comporre sul documentario (afroamericano, ma di portata universale) di Max Roach e Abbey Lincoln una musica così bella, inquietante,
lancinante, per tutti» (Jacques Bontemps).
APPUNTI PER UN FILM SUL JAZZ (1965)
«L’amore per il jazz, che faceva di Noi insistiamo! anche un film d’amore per il popolo negro, ha portato Gianni
Amico a una particolare comprensione di questo fenomeno di creazione, collettiva e individuale nello stesso
tempo, così vicino al cinema: due amori, cinema e jazz, che non si tradiscono. L’Éclair Coutand e il Nagra,
macchina da presa 16mm, silenziosa e suono in presa diretta, gli hanno permesso di penetrare i volti tesi, i
ritmi nascosti, le parole ignorate che accompagnano lo spettacolo jazzistico. Ogni “capitolo”, intitolato a volte
parafrasando il titolo di un film (Un sax è un sax – Une femme est une femme o Vivre sa musique – Vivre sa
vie), si compone di una parte spettacolare (strano spettacolo senza spettatori) e di una extra-spettacolare
(un’intervista, una prova, una giornata al luna-park). […] L’amore di Gianni Amico per la macchina da presa,
l’Éclair Coutand, si identifica con quello di Gato Barbieri per il suo sassofono nel capitolo Un sax è un sax,
posto a cerniera fra gli altri, quasi a simbolizzare l’artigianato che, nel cinema come nel jazz, non si disgiunge
mai dall’arte. […] L’intelligenza di Gianni Amico si manifesta nelle fasi successive a quella della ripresa. Il
“peso” figurativo dei volti sudati, scuri, viene esaltato dallo “sgranato” del 16mm stampato a 35mm. Il volto teso
del batterista diventa un leitmotiv efficacissimo nel capitolo Tutti i figli di Dio hanno una tromba. I “jokes” tra le
quinte di Johnny the kid proseguono il tono ironico dell’inizio al luna-park. Il taglio secco del montaggio
evidenzia il cubismo musicale di Mal Waldrom, già preannunciato dalla razionalità delle sue dichiarazioni»
(Aprà).
GLI ARCANGELI (1963)
Due giovani, Roberto e Paolo, dividono un appartamento a Roma e condividono le medesime idee sul mondo e
sulla vita, che scorre quasi parallelamente alla loro esistenza, rinchiusa in un orgoglioso narcisismo, scosso
solo dalla presenza di una ragazza che va e viene, turbando il suo fidanzato Roberto. Finché a cambiare la loro
quotidianità arriva Anna Maria, la giovane sorella di Roberto, accompagnato dal fidanzato Stefano: i due sono
fuggiti dal paese perché i genitori di lei non danno il loro consenso al matrimonio. La grande città farà crollare
le certezze della ragazza. «È un film sostanzialmente probo, cioè onesto e gentile, ma anche cattivo e
pungente, con quella acerbità che era necessaria al tema» (Chiaretti).
L’AUDACE COLPO DEI SOLITI IGNOTI
Il seguito del fortunato film di Monicelli I SOLITI IGNOTI vede la banda di borgata romana in trasferta a Milano
a rubare il montepremi del Totocalcio..
Il regista Nanni Loy, il consacrato maestro della candid camera televisiva, realizza un vero e proprio film jazz,
dove gli interpreti ed i caratteristi sullo schermo sembrano proprio seguire una partitura fatta di assoli e
contrappunti .. Colonna sonora di Piero Umiliani. Sui titoli di testa un ottimo cool jazz di Chet Baker .
TROMBA FREDDA
Cortometraggio di taglio “ surrealista” realizzato mezzo secolo fa da Enzo Nasso che, in venti minuti, traccia
un ritratto inedito ed ironico di Chet Baker, qui all’apice della sua carriera. A qualcuno piace freddo…
URLATORI ALLA SBARRA
Uno dei primi film diretti da Fulci che ha tracciato la storia del genere “ musicarello”. Scritto da Vivarelli si
avvale, oltre del siparietto di Chet Baker, anche dei cameo di Mina, di Celentano, di Umberto Bindi, di Peppino
di Capri e di Lino Banfi. Siamo alla fine degli anni’50 ed è in pieno atto lo scontro generazionale tra la musica “
di tradizione” e le nuove tonalità d’Oltreoceano.
Un film da vedere per capire il panorama musicale italiano nei primi anni della nostra TV.
NUDI PER VIVERE
Film composto da una curiosa antologia di spettacoli di varietà ripresi live in vari cabaret. Sulla falsariga dell’
inchiesta sociologica - un genere documentaristico molto amato dal pubblico anni sessanta-, il film venne
realizzato da un trio di giovani cineasti che si firmano con un acronimo. (ELIO MONTESTI : ELIO PETRI,
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GIULIANO MONTALDO, GIULIO QUESTI)
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SMOG
Per descrivere la trasferta di un avvocato italiano a Los Angeles, città qui elevata a simbolo della Modernità e
dell’alienazione contemporanea, la musica di Piero Umiliani si serve ancora una volta della tromba fredda di
Chet Baker. Una perla da cineteca, una delle partiture più belle mai composte dal maestro fiorentino.
Il film, interpretato da Enrico Maria Salerno e da Annie Girardot, è stato diretto con questo gusto molto
particolare da Franco Rossi, che diventerà negli anni successivi uno dei maggiori registi di sceneggiati Rai.
UNA BELLA GRINTA
La musica di Piero Umiliani ed un ensemble jazz di prima caratura animano la colonna sonora di questo film di
Giuliano Montaldo. Il film è una critica al capitalismo ed alla corruzione del modello finanziario industriale che
regola i meccanismi della nostra società . Temi cari all’opera del regista genovese che troviamo, mezzo secolo
dopo, anche nella sua pellicola recente L’INDUSTRIALE .
I PIACERI PROIBITI
Una perla da cineteca: l’occasione per vedere uno dei rari lungometraggi del maestro del corto documentarista
Raffaele Andreassi, e per riascoltare uno dei motivi più noti del maestro Umiliani.
Un documentario-inchiesta ( un genere che quindi amava il jazz, quindi…) dedicato al mestiere più antico del
mondo e realizzato per l’epoca con il gusto “morboso” del proibito.
Un documento che oggi ci è utile, come una cartina tornasole, per analizzare e capire come la nostra società
sia cambiata in questo mezzo secolo.
LA NOTTE
La colonna sonora di Gaslini è una vera pietra miliare della storia del cinema e della musica. La scelta di
Antonioni di affidarsi per il commento alle note del maestro milanese ha influenzato tutto il cinema europeo
delle nouvelle vague. Un film spartiacque che racconta la discesa agli inferi di un aspirante intellettuale in una
livida Milano, capitale all’epoca dell’Industria Culturale. Sullo schermo grande prova di Mastroianni e Jeanne
Moreau.
UNA STORIA MILANESE
Il film di Eriprando Visconti, prodotto da Ermanno Olmi, racconta in una fredda Milano -location molto presente
nel cinema dell’epoca- il percorso di una storia d’amore vissuta tra due giovani. Una storia che è raccontata
per diventare metafora esemplare del crollo di certi valori piccolo borghesi. Opera prima del nipote di Luchino
Visconti -e suo film più celebre-, fu scritto anche da Vittorio Sermonti, e vede tra gli interpreti Romolo Valli. Il
film si segnale per un’interessante colonna sonora jazz realizzata da John Lewis e dal Modern Jazz Quartet.
BOTTA E RISPOSTA
All’inizio degli anni ’50, quando ancora non c’era la televisione, Mario Soldati -che poi diventerà il divulgatore
più noto del pubblico nazionalpopolare- dirige questo particolare film che si articola come un curioso mosaico
destinato a raccogliere alcune tra le scenette teatrali più in voga in quegli anni. Il film racconta, ed esalta, il
mondo,della Rivista, un genere di spettacolo giunto ormai alla fine dei suoi fasti e Soldati, che ha sempre avuto
il mito dell’America, ci regala in questa antologia una grande, e poco nota, performance di Louis Armstrong. Il
modo migliore con cui chiudere questa piccola rassegna di Cinema e Jazz ……
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Una produzione Fondazione Musica per Roma in collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e
IMF Foundation.
ROMA JAZZ FESTIVAL – SERATA INAUGURALE
JACOBTV - The News
12 Ottobre 2012 Sala Petrassi
PRIMA EUROPEA
Interpreti
NORA FISHER, SOPRANO
LORI COTLER, VOCALIST
PMCE PARCO DELLA MUSICA CONTEMPORANEA ENSEMBLE
TONINO BATTISTA, DIRETTORE
JAN BOITEN, LUCI E SCENOGRAFIA / CHRIS WEEDA, REGIA DEL SUONO / AIKE
DIRKZWAGER, REGIA
JACOBTV, SUPERVISIONE
Ultra-tonale, post-minimalista, avant-pop, post-modernista, collagista, iper- romantico,
persino “terrorista”, JacobTV è certamente da considerare uno dei più stimolanti artisti
provocatori del panorama musicale odierno. In esclusiva europea Musica per Roma insieme
al Roma Jazz Festival, presenta il suo The NEWS, opera multimediale che ha riscosso
un'enorme successo negli Stati Uniti, un lavoro che fa ridere e piangere e per un’opera
musicale contemporanea si tratta di un vero e proprio complimento.
Queste interviste ai potenti della terra trattate come rap metropolitani, questa musica dal
vivo sincronizzata ai video remixati dai media televisivi, gettano una nuova luce sul mondo
attuale, sui leader politici e culturali, incapaci di parlare di libertà e democrazia, di religione,
di economia e di riscaldamento globale, di catastrofi e moralità.
Nell'armonizzare le interviste di politici, siano Obama o Berlusconi, nel trattare la fama e
l'infamia che ci circondano, Jacob TV dimostra di essere ampiamente più ipnotico e
interessante di Fox News, CNN o del TG1.
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Sabato 13 Ottobre – Sala Sinopoli
FABRIZIO BOSSO QUARTET
“Il Sorpasso” 50 anni del celebre film di Dino Risi
FABRIZIO BOSSO, TROMBA
LUCA MANNUTZA, PIANOFORTE
LUCA BULGARELLI, CONTRABBASSO
LORENZO TUCCI, BATTERIA
IL SORPASSO si può definire il nostro “On the road” più famoso. Un film fulminante, amaro,
gaglioffo, velocissimo, invadente, come la Lancia Aurelia B24 usata da Gassman e
Trintignan; un viaggio sulla Via Aurelia da Roma a Castiglioncello che attraversa un paese in
rapidissima trasformazione, tratteggiando un Italia alle prese con il boom economico ed il
suo lato oscuro: Un regista, Dino Risi, lucido e sferzante.
Quest’anno la pellicola compie 50 anni, è stato restaurato ed il Roma Jazz Festival lo
omaggia con una rielaborazione della colonna sonora di Riz Ortolani da parte di uno dei più
sensibili musicisti italiani, Fabrizio Bosso. Il trombettista piemontese, accompagnato dal suo
quartetto, commenterà dal vivo le immagini, un montaggio del film di circa un’ora, che
scorreranno alle spalle dei musicisti che risuoneranno i temi centrali della musica originale,
integrandole con le improvvisazioni che verranno dalla loro creatività.
Si creerà così un flusso musicale abbinato alle sequenze del film, che è già di per se un film
“scritto” in chiave jazzistica; le improvvisazioni nei cambi repentini di programma e di
svolgimento da parte dei due protagonisti del film, il nastro d’asfalto di una Roma deserta
prima e della Via Aurelia che corre parallela al mare poi, il ritmo che alterna momenti serrati
e concitati ad altri abbacinanti e sospesi.
Una doppia emozione nel rivedere, seppur in una versione ridotta, un capolavoro che ha
fatto epoca, con un nuovo vestito sonoro di grande suggestione.
www.fabriziobosso.com
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https://twitter.com/#!/BossoFabrizio
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MARTEDI’ 16 OTTOBRE - SALA PETRASSI
EARS WIDE SHUT
Omaggio a Stanley Kubrick
di MAURO CAMPOBASSO e MAURO MANZONI
MAURO CAMPOBASSO - COMPOSITORE E CHITARRISTA
MAURO MANZONI - COMPOSITORE, ANCE, FLAUTI
STEFANO SENNI - CONTRABBASSO
FRANCESCO CUSA - BATTERIA
Il nome parafrasa l’ultima fatica di Stanley Kubrick “Eyes Wide Shut”, ispirato al libro “Doppio
Sogno” di Arthur Schnitzler. Il progetto è un omaggio al cinema di un grande maestro, di
due musicisti della nuova scena italiana, il sassofonista e flautista Mauro Manzoni e il
chitarrista Mauro Campobasso. Oltre alla passione per il cinema, e per Kubrick, i due hanno
in comune l’attenzione per i nuovi linguaggi dell'elettronica con una proposta musicale che
abbraccia ambiti differenti.
Il concerto viene presentato come una sorta di viaggio visivo e musicale nel quale sono
collegati gli elementi della visione kubrickiana; nelle pieghe del tessuto sonoro si potranno
percepire, a volte nascoste e talvolta manifeste, le musiche che Kubrick ha utilizzato per i
suoi film. Così “Ears Wide Shut” diventa una rivisitazione partecipe dell’universo di visioni del
regista per alimentare, da una nuova prospettiva, la lettura ed il dibattito sul cinema di
Stanley Kubrick. Un percorso musicale estremamente variegato, con episodi fortemente
caratterizzati, con alternanze fra tensioni e distensioni, in una concatenazione sotto forma di
suite di brani originali dei due co-leader e rilettura dei temi di vari film. Un vero e proprio
viaggio nellʼimmaginario cinematografico, sulla traccia visiva montata per associazioni
iconografiche e tematiche da Pino Bruni.
http://www.maurocampobasso.com
http://www.mauromanzoni.com
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Mercoledì 17 Ottobre – Sala Petrassi
GIOVANNI GUIDI TRIO plus ONE
GIOVANNI GUIDI, PIANOFORTE
FRANCESCO PONTICELLI BASSO
ENRICO MORELLO, BATTERIA
MATTIA RIMATORI - VISUALS
Giovanni Guidi è un talento puro. A 27 anni è una delle nuove stelle del jazz italiano. Nella
musica emergi se hai i numeri. E Guidi ne ha da vendere. A 20 anni viene notato da Enrico
Rava che lo inserisce nella orchestra di nuovi talenti che stava costruendo. Dalla sua prima
uscita live con questo ensemble, il pianista di Foligno non sin è più fermato. Progetti artistici,
dischi, riconoscimenti iniziano a piovere sulla coda del suo pianoforte.
Questo musicista in pochi anni ha trovato una propria strada fatta di progettualità unica e di
una lucida consapevolezza nelle scelte artistiche.
Il trio (“plus one” per l’occasione) è certamente la formazione che da più spazio alle sue
prorompenti idee musicali. Le trame apparentemente semplici dei brani sono sempre lucide
e coerenti, sia in quelli aggressivi, nervosi e sorretti da una tensione sempre vibrante, sia in
quelli che si abbandonano ad aperture liriche e notturne e che esaltano la vena melodica e
cantabile delle composizioni di Giovanni Guidi.
Tutto ciò è messo in grande evidenza grazie ai suoi telepatici partner : Francesco Ponticelli ,
contrabbassista ricco di pathos , Enrico Morello , batterista capace di produrre un articolato
tappeto percussivo con cui stabilisce un interplay equilibrato ed intenso e alle sollecitazioni
e alle suggestioni visuali di Mattia Rimatori, avvezzo a maneggiare materiali cinematografici
surreali e inquietanti e che si inserisce nella narrazione musicale, con un'incredibile varietà
di immagini e riflessioni.
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http://www.facebook.com/GiovanniGuidiJazz
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GIOVEDI’ 18 OTTOBRE – SALA PETRASSI
MANU KATCHE’ QUARTET
Prima italiana “Manu Katche’”
MANU KATCHÉ, BATTERIA
NILS PETTER MOLVAER, TROMBA
LUCA AQUINO , TROMBA
TORE BRUNBORG, SASSOFONI
MICHAEL GORMAN, HAMMOND B3
VIDEO PROIEZIONI LIVE
Per chi ha frequentato gli ambienti rock Manu Katché rappresenta una specie di eroe.
Scovato da Peter Gabriel 25 anni fa che lo vuole per suonare le parti di batteria su “SO”, un
disco che farà epoca, Katché colpisce tutti, pubblico e critica, per la sua assoluta originalità
nel drumming. Le sue origini franco - ivoriane sono tutte lì, su pelli e piatti, nervose o
suadenti alla bisogna, ma sempre suggestive, dal timbro inconfondibile. Pur non essendo un
virtuoso come altri suoi illustri colleghi, pronti sempre all’assolo, Manu Katchè è dotato di
una tecnica raffinata e sensibile. E’ un batterista che ha creato non solo un suono ma anche
uno stile inconfondibile. Dopo aver suonato per anni con Gabriel ed aver prestato la sua
opera di sideman a tutto il gotha del rock e pop internazionale, da Sting ai Dire Straits, dai
Tears for Fears a Joni Mitchell, inizia una lunga collaborazione con Jan Garbarek, che lo
ispira profondamente sulla via del jazz, presente peraltro già nei suoi studi musicali. Da qui
inizia una seconda vita, fatta di gruppi e dischi a proprio nome, di un contratto con la ECM con cui esce in questi giorni con il nuovo “Third Round” -, di esplorazione di suoni e di
emozioni.
In questa sua esibizione al Roma Jazz Festival Katché sarà accompagnato da un quartetto
di cui fanno parte la tromba visionaria di Nils Petter Molvaer e quella tricolore del nostro
Luca Aquino, oltre al groove dell’hammond B3 di Michael Gorman, e il sax di Tore Brunborg.
http://www.manu-katche.com
http://www.facebook.com/pages/Manu-Katche/108154652552311
http://www.nilspettermolvaer.info/
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VENERDI’ 19 OTTOBRE – SALA PETRASSI
CESARE PICCO
“Blind Date - Concert in the Dark” (*)
CESARE PICCO, PIANOFORTE
Un evento unico, dove il pubblico ha il privilegio di ascoltare un concerto per pianoforte
totalmente improvvisato nel buio assoluto. Un’occasione per abbandonare i propri timori ed
entrare in una nuova dimensione sensoriale.
Cesare Picco è autore di balletti, opere liriche, progetti speciali e frequentatore trasversale di
ogni ambito musicale. Esordisce in concerto nel 1986, a 17 anni, con un repertorio originale.
Curiosità e poliedricità lo hanno portato a confrontarsi con collaborazioni con grandi nomi
della musica colta così come di quella leggera come Antonio Ballista, Giovanni Sollima,
Markus Stockhausen, Taketo Gohara, Giorgia, Luciano Ligabue, Samuele Bersani, Pacifico.
Autore di musiche per teatro, in questi anni ha scritto per progetti di voce e pianoforte con
Gioele Dix (La Bibbia ha quasi sempre ragione), Fabrizio Gifuni (Omaggio a Cesare Pavese)
e Ascanio Celestini (Ci vuole coraggio a essere folli).
Scrive le musiche per tre balletti dell’étoile Luciana Savignano, presentati alla Scala di
Milano, e un’opera lirica per ragazzi commissionata dall’Arena di Verona, “Il Viaggio di
Hans”, ispirata agli scritti di Andersen.
Nel 2009 crea il concept di Blind Date - Concerto al buio, concerto di pura improvvisazione
nel quale artista e pubblico sono immersi nel buio assoluto. “Blind Date” viene eseguito nello
stesso anno al Teatro Smeraldo di Milano in prima mondiale e poi presentato al Hara
Museum of Contemporary Art di Tokyo nel 2010.
* concerto eseguito per lunghi tratti nell’oscurità più completa
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Concerto promosso dall’Ambasciata di Spagna in Italia in collaborazione con IMF Foundation.
SABATO 20 OTTOBRE – SALA PETRASSI
NEW EUROPEAN JAZZ
XAVIER DOTRAS TRIO
“VINCENT”
XAVIER DOTRAS, PIANOFORTE
TONI PUJO, CONTRABASSO
CESAR MARTÍNEZ, BATTERIA
Prima italiana
“VINCENT” del Xavier Dotras Trio, si ispira alle "Lettere a Theo" che il pittore Vincent Van
Gogh scrisse a suo fratello. Theo, mercante d’arte rispettato, fu l’unico a credere nel talento
e la genialità di Vincent; per tutta la vita ha cercato il riscatto artistico e umano del fratello,
cui arriverà una fama planetaria solo dopo la morte. Theo ebbe con lui un rapporto talmente
profondo che alla morte del pittore egli sopravviverà solo sei mesi, stroncato dal dolore.
Questo spettacolo unisce l'interpretazione dei musicisti con la proiezione di immagini ispirate
alla vita e all'opera del pittore. L'obiettivo del progetto è quello di creare un ambiente
audiovisivo ideale che possa evocare l'essenza del pittore, la sua opera, la sua vita, i suoi
sentimenti e paure. Un omaggio ad un artista troppo sensibile e troppo debole, che non fu
compreso dai suoi contemporanei, e a cui l’umiltà e la superficialità delle gallerie d’arte
dell’epoca negarono il successo.
VINCENT è stato presentato dal gruppo in occasione di prestigiosi festival internazionali
come il “Midem” (Cannes), il “Bath Music” (Gran Bretagna), il “San Miguel Mas i Mas”
(Barcellona), l’”Alcudia jazz” ( Isole Baleari), il “Noches de Viriato” (Zamora) o il “Jazz en la
Provincia” (Siviglia), per concludersi con una emozionante performance presso il Van Gogh
Museum di Amsterdam.
http://www.xavierdotras.com/
http://www.myspace.com/xavierdotrastrio
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DOMENICA 21 OTTOBRE - SALA PETRASSI - (11,00)
CORTOONS
ENZO PIETROPAOLI, CONTRABBASSO
MICHELE RABBIA, PERCUSSIONI, ELETTRONICA
Un incontro casuale quello da cui ha preso vita il progetto “Cortoons”, quello cioè con
Alessandro D’Urso, affermato fotografo con una grande passione per il cinema di
animazione d’autore. Un grande divulgatore di questo genere artistico e promotore di
rassegne e festival attraverso la sua associazione “Cortoons”.
Enzo Pietropaoli e Michele Rabbia non si sono lasciati sfuggire l’occasione per mettersi in
gioco ancora una volta attraverso questa nuova sfida. Il contrabbassista romano d’adozione
e il percussionista piemontese sono due artisti che sanno interpretare le immagini in maniera
originale e con estrema sensibilità, sonorizzando una serie di preziosi e stimolanti “corti” di
animazione di artisti internazionali, scelti tra un ricchissimo catalogo, realizzati con le
tecniche più disparate, da quelle tradizionali a quelle più innovative: Flash, 2D, 3D e Stop
Motion.
Uno spettacolo multimediale unico nel suo genere in cui Pietropaoli e Rabbia dialogano e
improvvisano coadiuvati da un sapiente uso dell’elettronica.
La musica al servizio delle immagini non è per i due musicisti solamente un commento, ma
una vera e propria interazione narrativa dove un linguaggio è al servizio dell’altro.
Pietropaoli e Rabbia insieme sanno dialogare, improvvisare, divertire e divertirsi, come solo
due grandi maestri del jazz sanno fare.
Due linguaggi così distanti e così vicini per due musicisti che hanno segnato le vicende del
jazz della penisola degli ultimi decenni, per un progetto affascinante e suggestivo.
http://www.enzopietropaoli.com
http://www.facebook.com/pages/Enzo-Pietropaoli/108082089215213
http://www.myspace.com/michelerabbia
http://www.facebook.com/michele.rabbia
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DOMENICA 21 OTTOBRE – SALA PETRASSI
ALDO ROMANO,LOUIS SCLAVIS,HENRI TEXIER,GUY LE QUERREC
"Root” africaine du Trio & du Griot
LOUIS SCLAVIS CLARINETTO
HENRI TEXIER CONTRABBASSO
ALDO ROMANO BATTERIA
GUY LE QUERREC - FOTO E VIDEO
Di questo progetto africano fanno parte tre dischi incisi per la Label Bleu (Carnet De Routes,
Suite Africaine e African Flashback) incisi tra il 1995 e il 2005. Sono tutti legati a doppio filo
con il famoso fotografo Guy Le Querrec. E’ un viaggio fatto di musica e di immagini, un atto
d’amore profondo per quel continente, chiamato anche La grande madre, da cui ha avuto
origine tutta la civiltà. L’obiettivo di Le Querrec ha catturato migliaia di frammenti di vita,
fissandoli sulla pellicola. Il combo tesse una trama fatta di sapori e di colori che evocano un
mondo fatto di un’umanità ormai rara nelle nostre fredde ed operose città.
L’operazione culturale è lungi dal comporre un bozzetto esotico delle suggestioni africane e
mediorientali, da tempi non sospetti incorporate nei loro codici espressivi, ed i tre artisti
dimostrano la loro perfetta armonia con il lavoro fotografico di Le Querrec.
La forza del linguaggio con cui si esprime il trio è un caso si simbiosi artistica davvero
straordinaria, che ama esplorare piani sempre diversi e cangianti; lirici e nostalgici, scarni e
fulminanti, l’imprevedibilità musicale è pari alla sorpresa nel trovarsi dinanzi ad alcuni scatti
del grande fotografo. Sia da leader che in trio, Louis Sclavis, Henry Texier ed Aldo Romano
hanno avuto un ruolo rilevante per la crescita del jazz europeo degli ultimi vent'anni.
http://sclavisfansite.jp/
http://www.facebook.com/pages/Louis-Sclavis/112538188757468
http://www.facebook.com/pages/Henri-Texier/104090216293973
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LUNEDI’ 22 OTTOBRE - SALA SINOPOLI
HERBIE HANCOCK
“Plugged In. A Night of Solo Explorations"
HERBIE HANCOCK, PIANOFORTE, TASTIERE, LAPTOP
Trasgressivo, irriverente, rivoluzionario e impenitente sperimentatore, Herbie Hancock è
emblema e icona della musica moderna: jazz, rock, blues, hip hop, techno, nessun genere è
scampato alla sua poderosa influenza creativa esercitata sia con gli strumenti tradizionali del
jazz che con ogni sorta di diavoleria elettronica. Precursore e pioniere della scena digitale,
questo maestro del pianoforte, cresciuto a Mozart e jazz, ha anticipato di 20 anni la
rivoluzione elettronica della musica pop, seminando per strada standard e frammenti
musicali riutilizzati dall'intero music business mondiale.
Per la prima volta nella sua carriera Hancock affronterà un concerto di piano solo e, con
l'ausilio di computer, sintetizzatori e tastiere, ripercorrerà i suoni che lo hanno reso un
protagonista assoluto della musica internazionale da oltre 50 anni.
72 anni, un repertorio che include bebop, funk, rock e musica elettronica, un approccio che
lo ha portato ad essere un maestro per intere generazioni di musicisti di ogni estrazione ed a
vincere 12 Grammy Awards per le sue produzoini discografiche ed un Oscar (1986 - per la
colonna sonora di Round Midnight di Bentrand Tavernier) Hancock non ha età, come la sua
musica, la credibilità, la passione, la straordinaria versatilità che ne fa un idolo per le nuove
generazioni che campionano le sue musiche per farne basi rap o pop così come per i più
radicali puristi del jazz.
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MARTEDI’ 23 OTTOBRE - SALA PETRASSI
NEW EUROPEAN JAZZ
MARTIN REITER - EVA FISCHER
“Inventions&impressions”
MARTIN REITER, PIANOFORTE
EVA FISCHER, LIVE VISUALS
LUMA.LAUNISCH, VIDEO
Prima italiana
Composizioni istantanee, brevi improvvisazioni, suggestioni, rafforzate dalle immagini del
duo Luma.Launish, elaborate dalla videomaker Eva Fischer.
Inventions&impressions” è un’idea, un gioco, un disco. Martin Reiter è il funambolo che si
muove sul filo della memoria di compositori passati e presenti, manipolando musiche d’altri
come in un caleidoscopio, dandogli nuove forme, nuove vesti, nuove luci ed ombre secondo
la propria capacità artistica che mischia bebop e musica classica, colonne sonore e
campionamenti.
Il duo VJ Luma.Launisch, alias Astrid Steiner e Florian Launisch, crea i propri mondi surreali
sugli schermi di Techno club o sale per la musica classica. La loro opera è stata richiesta da
artisti come Groove Armada, Kruder & Dorfmeister, ma anche Zawinul Syndicate, Kristjan
Järviʼs Absolute Ensemble, the Sound Liberation.
Eva Fischer nasce e studia canto jazz, funk, soul ed hip-hop, suonando anche il piano
classico. Durante gli anni di Accademia rimane folgorata dalla musica elettronica. La sua
creatività sterza decisamente verso quest’ultima passione, senza dimenticare le influenze
iniziali, conferendo ai suoi visual la perfetta sintonia con il lavoro degli altri artisti sul palco.
http://www.martinreiter.com/intro_invim.php
http://av.soundframe.at/en/artist/live-visuals/eva/
www.lumalaunisch.comwww.lumalaunisch.com
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MERCOLEDI’ 24 OTTOBRE – SALA PETRASSI
AMBROSE AKINMUSIRE QUINTET
“When The Heart Emerges Glistening
AMBROSE AKINMUSIRE, TROMBA
WALTER SMITH III, SAX TENORE
SAM HARRIS, PIANOFORTE
HARISH RAGHAVAN, CONTRABBASSO
JUSTIN BROWN, BATTERIA
Ambrose Akinmusire è una delle nuove stelle del jazz dall’inconfondibile stile eclettico e raffinato. Il suo ultimo
lavoro “When The Heart Emerges Glistening” è per la critica uno dei migliori progetti degli ultimi tempi. A soli 29
anni il trombettista californiano vanta già collaborazioni di grande prestigio come quelle con Jon Henderson,
Joshua Redman, e Steve Coleman. Dopo aver frequentato e portato a termine la Berkeley High School, la
Manhattan School of Music, l’University of Southern California e il Thelonious Monk Institute of Jazz, in cui è
stato allievo anche di Herbie Hancock nel 2007, vince la prestigiosa Thelonious Monk Institute of Jazz
Competition. Nel 2008 esce l’album di debutto “Prelude: to Cora” (dedicato alla madre Cora) che colpisce
subito la critica e gli addetti ai lavori e gli fa guadagnare un contratto con la Blue Note Records. La cifra
principale di Ambrose Akinmusire è innanzitutto la ricerca di un nuovo linguaggio musicale, che lo porta a
sperimentare, analizzare, concettualizzare tutti i generi, gli stili, da Chopin a Bjork. Ma la sua ricerca non è mai
fatta a scapito della bellezza. Ama infatti farsi sorprendere da un silenzio, una tensione, un cambiamento,
come un’ascoltatore attento al minimo dettaglio.
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GIOVEDI’25 OTTOBRE – SALA PETRASSI
TRIPLE VISION(I)
“Visual Design And Sounds”
R.A.J. TRIO
ANTONIO JASEVOLI, CHITARRA, ELETTRONICA
MICHELE RABBIA, BATTERIA, PERCUSSIONI, LAPTOP
MARCELLO ALLULLI, SAX TENORE, ELETTRONICA
NOHAYBANDATRIO
FABIO RECCHIA, CHITARRA, BASSO
EMANUELE TOMASI, BATTERIA, PERCUSSIONI
MARCELLO ALLULLI SAX TENORE
M.A.T.
MARCELLO ALLULLI, SAX TENORE
FRANCESCO DIODATI, CHITARRA, ELETTRONICA
ERMANNO BARON, BATTERIA.
Il jazz non si è mai tirato indietro quando si è trattato di mescolare le discipline più diverse
nelle maniere più impreviste. Non fa eccezione il progetto Triple Vision(I), presentato in
Prima assoluta qui al Roma Jazz Festival; un viaggio sentimentale ed onirico all’interno della
musica attraverso l’impatto emotivo dell’arte visuale e l’unione tra tre progetti musicali e tre
dei video-artisti.
Le tre formazioni musicali rappresentano la triplice visione di questo viaggio, affrontato con
diversi stili del jazz contemporaneo tra elettronica, lirismo e momenti di pura
improvvisazione, marcando tre diverse tappe visive e sonore (della durata di circa 30 minuti
ciascuna), cui anello di congiunzione sarà il brano “Banchetto di nozze” che, in un continuum
melodico e visivo, scandirà il graduale avvicendarsi dei musicisti sul palco. Ospite del
progetto, il trombettista Fabrizio Bosso, che da tempo collabora con gli artisti della
performance e che costituirà musicalmente un cardine fondamentale, conferendo la sua
impronta ai tre diversi momenti del viaggio.
La performance sarà costruita insieme a tre video-artisti Alessandro
Rebecchi aka Byruzz e Gabriel Zagni, Nadia Cassino, che in diretta aggiungeranno,
manipoleranno, alterneranno immagini e video che, unite alla parte musicale, creeranno
qualcosa di nuovo, di suggestivo. A completare il cerchio, la direzione artistica di Marcello
Allulli, ideatore del progetto e sassofonista nelle tre formazioni.
http://www.facebook.com/pages/RAJ-TRIO/167684016580744
http://www.myspace.com/nohaybandatrio
http://www.facebook.com/Nohaybandatrio
http://www.facebook.com/pages/Marcello-Allulli-MA-TRIO/207361019993
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VENERDI’ 26 OTTOBRE – SALA PETRASSI
RITA MARCOTULLI SEPTET
“ OMAGGIO A TRUFFAUT”
RITA MARCOTULLI ,PIANOFORTE
JAVIER GIROTTO (SASSOFONI)
LUCIANO BIONDINI (FISARMONICA),
FRANCESCO PUGLISI(CONTRABBASSO)
AURORA BARBATELLI (ARPA CELTICA)
ROBERTO GATTO (BATTERIA)
MARIA TERESA DE VITO, LIVE MOVIE
Rita Marcotulli e François Truffaut: la poetica dell’innocenza, dell’infanzia, della solitudine e della
malinconia.
La filmografia di François Truffaut mostra in filigrana una genialità che fa perno sulla fragilità dei
personaggi, sul loro infinito desiderio di amore e libertà. Un’indulgenza che non degenera mai nel
patetico, nell’ovvio; al contrario, prende forma nella ricerca spasmodica verso l’immaginifico, un limbo
tra sguardi, silenzi, parole, ed emozioni. Emozioni, vale a dire le sensazioni che gravitano nell’ambito
della soggettività, infuse in immagini reali, il mondo oggettivo. A tutto questo si ispira Rita Marcotulli
con questo progetto, per il quale ha chiamato a se il meglio della musica jazz italiana, e con cui
ripercorrerà le magnifiche colonne sonore dei vari George Delerue, Maurice Jaubert, Antoine
Duhanel e Bernard Hermann, per raccontare le suggestione che il grande regista francese ha donato
alla cultura universale con film quali Fahrenheit 451, L’enfant sauvage, Jules et Jim, Nuit américaine,
Tirez sur le pianiste.
In questa libera relazione tra filosofia del cinema e del sonoro, c’è il comune sentire tra Truffaut e
Marcotulli nell’evocare, attraverso i mezzi a loro più consoni, l’ambiguità dell’amore, la nostalgia per
l’infanzia e il desiderio di fuga.
http://www.myspace.com/ritamarcotulli
http://www.javiergirotto.com/
http://www.robertogatto.com/
http://www.myspace.com/biondiniluciano
http://www.facebook.com/pages/francesco-puglisi-PRODUTTOREDISCOGRAFICO/210862092274303
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SABATO 27 OTTOBRE - SALA SINO POLI
50 ANNI DI MUSICA
FRANCO MICALIZZI & THE BIG BUBBLING BAND
“Cult Soundtracks and Jazz”
THE BIG BUBBLING BAND, DIRETTORE FRANCO MICALIZZI
Ci sono artisti che seguono le tendenze, le mode, e sono veloci ad assimilarle; ce ne sono
altri che invece questi codici, questi stili, li creano. Franco Micalizzi è tra questi ultimi.
Compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra, è colui il quale ha contribuito come nessun
altro in Italia alla nascita, lo sviluppo e il rilancio di quella che è stata ribattezzata Pulp Music,
nata nei lontani anni settanta grazie a pellicole di polizieschi come Il cinico l’infame il
violento, La banda del gobbo, Napoli violenta e moltissimi altri, e rivalutata dopo il successo
planetario di Pulp Fiction di Quentin Tarantino (suo fan dichiarato;, ha inserito il tema di
“Italia a mano Armata”, all’interno di una delle scene madri del film “Grindhouse” – A prova di
morte).
Se Umberto Lenzi, il regista di riferimento per il filone “poliziesco all’italiana” è stato l’occhio
di quel periodo, in linea con quella che era la società italiana dell’epoca - politicizzata,
inquieta, palpitante -, Franco Micalizzi ne è stato l’orecchio, con temi musicali di grande
coinvolgimento, fiati squillanti e ritmi incalzanti, perfettamente integrati con le immagini e le
sceneggiature. Un binomio che inchiodava lo spettatore alla poltrona e ne alzava il ritmo
cardiaco. Nelle oltre trenta colonne sonore, spiccano anche quelle per film come Lo
chiamavano Trinità o L’Ultima neve di primavera.
http://www.myspace.com/francomicalizzi
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Concerto promosso dall’Istituto Svizzero di Roma e da Pro Helvetia Fondazione svizzera per la cultura
in collaborazione con IMF Foundation e Fondazione Musica per Roma – Con il supporto della Popkredits di
Zurigo e la cooperativa SIG – Schweizer Interpretenstiftung.
DOMENICA 28 OTTOBRE – TEATRO STUDIO
NEW EUROPEAN JAZZ
RUSCONI
“Revolution”
Prima italiana
STEFAN RUSCONI, PIANO, SPACE ECHO & SOUND PREPARATIONS, VOCE.
FABIAN GISLER, CONTRABBASSO, DISTORTION & FEEDBACK, VOCE.
CLAUDIO STRUEBY, BATTERIA, TAPE & GLOCKENSPIEL, VOCE.
La combinazione non convenzionale di strumenti, voce e preparazione musicale rende ogni
esibizione di questa band una sorpresa con apparizioni live eccezionali durante le quali
creano dei paesaggi musicali potenti e distinti.
Anche se i tre giovani musicisti considerano il “suono” il focus del loro lavoro, dimostrano un
particolare interesse per la visualizzazione della loro musica attraverso video musicali,
bellissime fotografie e i sofisticati artwork delle custodie degli album e del sito web.
La loro sensibilità artistica è stata anche apprezzata dagli altri portando a collaborazioni con
artisti rinomati come Pipilotti Rist, Diana Scheunemann, e il collettivo "Zweihundfilm".
Il "manifesto" da loro presentato è il risultato di una discussione interna molto critica e
risponde alle sfide poste dai grandi cambiamenti dell’industria musicale di oggi e
dall’abbondanza di canali di distribuzione digitale. In REVOLUTION, li sentirete fischiare,
applaudire, stridere, crepitare e cantare; pianoforte a coda, batteria, basso, distorsioni,
feedback, space echo, strumenti modificati, e un registratore a cassette fanno di
REVOLUTION una sintesi del nuovo corso musicale della band e del suono che hanno
creato negli ultimi anni di tour. I RUSCONI si sono formati sette anni fa ed hanno all’attivo
oltre 250 concerti in Europa e in Asia.
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MARTEDI’ 30 OTTOBRE– SALA SINOPOLI
GIANLUCA PETRELLA I-JAZZ ENSEMBLE
“Il Bidone” omaggio a Nino Rota
GIANLUCA PETRELLA, TROMBONE
GIOVANNI GUIDI, PIANOFORTE
JOHN DE LEO, VOCE
BEPPE SCARDINO, SAX BARITONO
ANDREA SARTORI, ELETTRONICA E SARTOFONO
JOE REHMER, BASSO
CRISTIANO CALCAGNILE, BATTERIA
Gianluca Petrella è un musicista che ha fatto della ricerca il suo baricentro. Assai noto al
pubblico internazionale per il suo ruolo nei gruppi di Enrico Rava, e per la Cosmic Band,
Petrella è però un vero leader, sia nella direzione che nella composizione del materiale che
presenta con le proprie formazioni dal vivo. Nel nuovo progetto dedicato alle musiche di Nino
Rota e intitolato "Il Bidone", Petrella ha raccolto molte sue composizioni, ricollocandole in un
ambiente sonoro poliedrico. L'elettronica, il jazz e la voce di John De Leo (ex Quintorigo) si
fondono con intensità per riproporre temi noti e meno noti dell'indimenticato compositore
milanese.
La dote di Nino Rota è sempre stata la semplicità di configurare la musica a livelli di facilità
d’ascolto molto elevata, derivata principalmente da composizioni, inserite in prospettive
tradizionali e sorrette da una creatività eccezionale. La selezione dei brani eseguita
certosinamente da Gianluca Petrella è caduta ovviamente su alcuni capolavori conosciuti dal
grande pubblico, le colonne sonore dei film di Federico Fellini, ma anche su particolari brani
meno famosi di grande caratura artistica. Le atmosfere variano a seconda delle composizioni in
una ricercata alternanza fra il dolce e l'amaro: il Nino Rota solare e allegro e quello più scuro e
drammatico. Il tutto eseguito grazie all'aiuto di una band molto eclettica composta da musicisti
provenienti da varie estrazioni musicali che vanno sicuramente oltre il jazz.
http://www.gianlucapetrella.com/
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MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE – SALA SINOPOLI
JOE JACKSON & THE BIGGER BAND
“The Duke”
JOE JACKSON,VOCE E PIANOFORTE
DARRYL JONES, BASSO
CHARLEY DRAYTON, BATTERIA
ADAM ROGERS, CHITARRA
SUE HADJOPOULOS, PERCUSSIONI
ALLISON CORNELL, TASTIERE, VIOLA E VOCE
REGINA CARTER, VIOLINO
Joe Jackson presenta in esclusiva al Roma Jazz festival il suo album dedicato a Duke Ellington.
L’artista che ha raggiunto la fama internazionale grazie ai suoi successi pop ha deciso di interpretare
i classici di uno dei più grandi maestri dell’era dello swing, Duke Ellington, per il quale nutre una
profonda ammirazione. Insieme a lui il gruppo chiamato “The Bigger Band” per distinguersi dalle
piccolo band con cui Jackson ha suonato sempre negli anni. Jackson interpreta i brani di Ellington
filtrando il materiale del compositore attraverso la sua immaginazione e creatività sperimentando
groove e sonorità inaspettate. Il risultato è una fusione di stili e suoni che si mescolano con una
libertà che era caratteristica del grande compositore che attraverso la musica ha sempre valicato tutti
i confini. Nato in Inghilterra nel 1954, Jackson con Elvis Costello e Graham Parker, ha fatto parte del
trio di artisti britannici che sfidarono la scena punk e portarono il New Wave sound negli Stati Uniti
alla fine degli anni ’70. Piazza due dischi, fondamentali nella sua discografia come Night and Day e
Body and Soul nella top 10 americana, lavori fortemente influenzati dal jazz di New York e di Cole
Porter in particolare. È conosciuto per il suo stile power-pop e new wave agli inizi, passando poi per
lo swing e la salsa fino a più eclettici seppur meno commerciali brani di musica pop/jazz/classica. Ha
inciso 25 album, l’ultimo dei quali, Duke, sarà presentato in questo concerto, insieme ad una band
straordinaria.
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SABATO 3 NOVEMBRE – SALA PETRASSI
FRANCESCO BEARZATTI - TINISSIMA QUARTET
“Monk’n’roll” omaggio a Thelonious Monk
FRANCESCO BEARZATTI, SASSOFONI, CLARINETTO, XAPHOON, ELECTRONICS
GIOVANNI FALZONE, TROMBA, HUMAN EFFECTS
DANILO GALLO, CONTRABBASSO, BASSO ELETTRICO
ZENO DE ROSSI, BATTERIA E PERCUSSIONI
ANTONIO VANNI - LIVE VIDEO
Bearzatti è, senza dubbio, uno dei nomi di punta del jazz italiano.
Dopo i progetti "Tina Modotti" e "Suite per Malcolm X " accolti con successo dalla critica e
dal pubblico in Italia ed all'estero, il sassofonista Francesco Bearzatti con il suo quartetto
celebra Thelonious Monk in modo originale. Tutta l'energia e la potenza dei più famosi pezzi
del rock (Led Zeppelin, Pink Floyd, Lou Reed, Michael Jackson) si intersecano con i temi più
famosi del compositore scomparso 30 anni fa, personaggio fra i più straordinari che il jazz
abbia conosciuto.
Negli ultimi anni infatti Monk è stato oggetto di un’attenta rivalutazione da parte della critica,
che lo ha trattato a lungo come un compositore leggero e superato, mentre in realtà la nuova
scena basata sull’improvvisazione lo eleggeva idealmente a proprio modello.
Francesco Bearzatti,vincitore del titolo di miglior nuovo talento nella classifica di Musica Jazz
(2003), ha stretto una grande amicizia con Aldo Romano e ha partecipato alle registrazioni
di Because of Bechet. In quell’occasione, ha incontrato Emmanuel Bex, virtuoso suonatore
di organo, e i tre hanno dato vita al Bizart Trio.Insieme a Gianluca Petrella ha registrato
Indigo 4 per la Blue Note ed è stato tra i protagonisti del quintetto di Stefano Battaglia. Tra i
progetti a suo nome: Stolen Days e un progetto in solitario su Duke Ellington.Il progetto
video è a cura di Francesco Chiacchio, Valentino Griscioli e Antonio Vanni con il contributo
di Kamran Thaerimoghaddam e Nicholas Myers. Fotografie di Roberto Polillo
http://www.francescobearzatti.com.
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ACTUUM è supportata da Jazz Migration Edizione 2012 AFIJMA (Association des Festivals
Innovants en Jazz et Musiques Actuelles) in collaborazione con IMF Foundation.
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GIOVEDI’ 22 NOVEMBRE – STUDIO 2
NEW EUROPEAN JAZZ
ACTUUM
"Brutal music for nice people"
Prima italiana
BENJAMIN DOUSTEYSSIER, SASSOFONI
RONAN COURTY, CONTRABBASSO
LOUIS LAURAIN, TROMBA
JULIEN LOUTELIER, BATTERIA E PERCUSSIONI
Alimentata ad energia pura, ACTUUM è una macchina potente che nella sua corsa sbuffa
fiamme dallo scappamento, deraglia, stride. Alimentata da quattro serbatoi riempiti con
musica altamente infiammabile, è un torrente in piena che scorre in tutte le direzioni alla
massima velocità e ...BOOM! Dall’esplosione emerge una massa compatta di suono,
bollente di alta tensione emotiva.
In questo caos, frammenti di ritmi melodici e le particelle si scontrano e sono liberati
attraverso la musica.
Non hanno paura di esprimere il loro ambizioso “manifesto”, rompendo tutte le regole e
creando il caos. Le loro canzoni sono audaci ed energiche ma sempre eleganti. la loro
musica va per “sottrazione” e il loro sound è un’ideale colonna sonora per questi tempi di
incertezza. I loro temi si ispirano alle composizioni di Charles Mingus e George Russell. Nel
2010 hanno vinto l’European Keep an Eye Jazz Award come migliore band e migliore
composizione.
http://www.myspace.com/actuum
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Concerto promosso dall’ Ambasciata della Repubblica di Lituania in collaborazione con IMF Foundation.
VENERDI’ 23 NOVEMBRE – STUDIO 2
NEW EUROPEAN JAZZ
INSEARCH
“Art Alarm”
Prima italiana
JUOZAS MARTINKĖNAS, CHITARRA
NOJUS JURKUS, SASSOFONI
PAULIUS ADOMĖNAS, BASSO
MANTAS AUGUSTAITIS, BATTERIA
Ci sono band non possono essere incasellate. I componenti di tali band non riusciranno
probabilmente mai a guadagnare abbastanza dalla loro musica per pagare il riscaldamento
e l'acqua, in quanto ignorano completamente quello che piace ai consumatori di massa. Ma
quando si ascolta la loro musica si arriva a pensare che sì, non si sa che cosa mangiare o
fumare, ma quello che si sente ti fa desiderare di mangiare e fumare la loro stessa cosa.
InSearch è un gruppo così.
Usano descrivere se stessi come musicisti che suonano jazz e alternative post rock. Tra i
loro riferimenti musicali ci sono chet baker, icona del jazz classico, e Arvo Part, uno dei
compositori contemporanei più importanti; in effetti la loro musica va dal jazz, in special
modo quello del periodo elettrico di Miles Davis, al post-rock del gruppo islandese Sigur
Ros, cercando di sfuggire alle banali generalizzazioni. Nelle loro composizioni creano un
vigoroso e colorato spazio musicale in cui le barriere stilistiche e le caratteristiche del suono
perdono la loro funzione, e l’ispirazione diventa l’anello di congiunzione tra l’idea e
l’epressione. Nel 2011 è uscito il loro album di esordio, “Art Alarm”, che presenteranno dal
vivo in questo concerto.
http://www.myspace.com/insearch
https://vimeo.com/9167526
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Concerto promosso dall’Ambasciata di Norvegia in collaborazione con IMF Foundation e Fondazione Musica
per Roma.
SABATO 24 NOVEMBRE TEATRO STUDIO ORE 21
ARVE HENRIKSEN DUO
ARVE HENRIKSEN - TROMBA
JAN BANG - LIVE SAMPLING
Arve Henriksen è un trombettista norvegese, noto per aver creato con il suo strumento un
suono ispirato allo shakuachi, il flauto giapponese. Interessato da sempre a ogni sorta di
contaminazione sia nel jazz che nel folk, il rock, la musica elettronica o la classica
contemporanea, Henriksen unisce questo talento ad una voce straordinaria - che può
arrivare a cantare con il registro di soprano - facendone un assoluto protagonista della
scena jazzistica europea, chiamato a lavorare con personaggi del calibro di Jon
Christensen. Nils Petter Molvær, Misha Alperin. Come ha dichiarato lui stesso: "L’interesse
per la ricerca del suono è sempre stata lì fin dall’inizio quando ho iniziato il mio lavoro con la
tromba. Ho impiegato molto tempo a ricercare un suono caldo ma non solo quello. Secondo
me la tromba ha un vasto potenziale per le variazioni di tono e suono che ancora non è stato
sufficientemente indagato”
Con lui, in questa data esclusiva per il Roma Jazz Festival, vi sarà Jan Bang, vestatile
artista cui sono affidate le parti elettroniche dell’esibizione, vincitore di 4 grammy della
musica norvegese e che a sua volta ha collaborato con Jon Hassell, David Sylvian, Brian
Eno, Sidsel Endresen, Nils Petter Molvaer .
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DOMENICA 25 NOVEMBRE – SALA S.CECILIA - ORE 21,00
IRENE GRANDI - STEFANO BOLLANI
IRENE GRANDI - VOCE
STEFANO BOLLANI - PIANOFORTE
Due grandi artisti, due grandi amici.
Lei è una stella del pop italiano che da quasi venti anni alterna dischi propri a preziose
collaborazioni con illustri colleghi italiani ed internazionali, da Vasco Rossi a Luciano
Pavarotti, da Patti Smith a Youssou N'Dour; lui è un musicista iperbolico, scattante ma
profondo, goliardico ma rigoroso, che sa divertire come il più consumato degli attori teatrali
ed emozionare come il più splendente dei pianisti.
Dopo aver suonato insieme nei primi anni ’90 a Firenze nel gruppo La Forma, in questi venti
anni hanno sempre trovato il modo di collaborare, ospitarsi, invitarsi nei loro vari progetti,
come in Abbassa la tua radio, progetto di Stefano sulla canzone degli anni '30 e '40 con vari
musicisti jazz e cantanti pop, o in E' solo un sogno, singolo di Irene.
Avventurati in sala d'incisione dove hanno preparato un disco con un pugno di canzoni per
giocare, divertirsi e narrare storie, finalmente hanno deciso di condividere nuovamente un
palco ed esibirsi in duo con un progetto di solo piano e voce.
La scelta del repertorio è nata dall’immaginazione di un viaggio che racconta questa grande
amicizia: i suoni del Brasile, l’Europa, il passato, il presente, spaziando da standard ad autori
contemporanei.
Una raffinata fusione fra il jazz di Stefano Bollani e la voce calda e rock di Irene Grandi.
Tutti gli aggiornamenti del tour saranno disponibili su
www.grandibollani.com
www.facebook.com/IreneGrandiStefanoBollani
www.irenegrandi.it
www.stefanobollani.com
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CON IL PATROCINIO DI
IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA
torna all’Auditorium Parco della Musica
con i prodotti a Km. 0
Si rinnova l’appuntamento con la filiera corta tra i consumatori romani e le imprese agricole laziali
DOMENICA 7, 21, 28 OTTOBRE
DOMENICA 4 e 25 NOVEMBRE
SPAZIO APERTO DALLE ORE 10
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
A cura di
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Coldiretti Lazio
Agrimercato Lazio
Associazione per la Gestione dei Mercati dei Produttori Agricoli in Vendita Diretta
All’Auditorium Parco della Musica il Mercato di Campagna Amica. Il 7, il 21, il 28
ottobre e il 4 e il 25 novembre sarà possibile degustare e acquistare i prodotti freschi,
stagionali, tipici provenienti un po’ da tutto il Lazio, in grado di offrire le migliori garanzie
in termini di qualità, di sicurezza e di un legame stretto con il territorio e le tradizioni
locali.
L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto
“UNA FILIERA AGRICOLA TUTTA
ITALIANA E FIRMATA DAGLI AGRICOLTORI”.
Una filiera TUTTA AGRICOLA, in quanto gestita per una parte sempre più importante
direttamente dagli agricoltori; ITALIANA, in grado di trasferire i valori distintivi del vero
Made in Italy fino al consumatore; FIRMATA, nel senso che renda visibile e
riconoscibile “l’italianità” al consumatore tramite la creazione di una “firma” che
distingua l’intero prodotto agricolo autenticamente Made in Italy, basandosi sulla
trasparenza della filiera, sull’indicazione dell’origine in etichetta e sul legame del
prodotto con il territorio che lo esprime.
Info 06-80241281
www.auditorium.com
Ufficio stampa Musica per Roma tel. 06 – 80241574 – 228 – 261
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Lezioni di Rock
Primo appuntamento della stagione 2012 – 2013
DOMENICA 14 OTTOBRE, SALA PETRASSI ORE 21
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
BEATLES - PLEASE PLEASE ME
Biglietti 8 euro
Abbonamento 70 euro (in vendita fino al 14 ottobre)
L'inizio di tutto: il primo album, la prima collezione di canzoni in un disco "long playing".
Pubblicato il 22 marzo del 1963 in Inghilterra, conteneva 14 canzoni,
otto delle quali firmate da
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Fax 06 80241212
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Lennon & McCartney. C'è tutta la freschezza, l'intelligenza, l'innovazione che i Beatles, di lì a
pochissimo, avrebbero portato nel mondo della musica pop.
Ernesto Assante e Gino Castaldo apriranno la porta d'ingresso all'universo dei Fab 4 con il
primo appuntamento di "Lezioni di Rock" della nuova stagione, interamente dedicata ai Beatles,
a 50 anni dalla pubblicazione del loro primo singolo, "Love me do", nel 1962.
Lezioni di Rock ritorna quest’anno con dodici appuntamenti interamente dedicati alla musica
dei Beatles. A cinquant’anni dalla pubblicazione di Love me do, primo 45 giri della band di
Liverpool, i Fab Four vengono celebrati dalla coppia Gino Castaldo e Ernesto Assante che
continua così a raccontare con parole, immagini e suoni i personaggi che hanno fatto epoca.
Questo ciclo di lezioni analizzerà tutta la produzione discografica di John Lennon, Paul
McCartney, George Harrison e Ringo Starr, collocando ciascun disco nella sua prospettiva
storica e raccontando allo stesso tempo curiosità, aneddoti, testi. Dal 14 ottobre al 21 maggio,
12 incontri con musica da sentire, ma anche da vedere attraverso immagini e spezzoni che
ripropongono la storia della più grande pop band di tutti i tempi.
Info: 06-80241281
www.auditorium.com
Ufficio stampa Musica per Roma tel. 06-80241.231 – 228 – 261
[email protected]
Ambasciata del Mozambico in Italia
in collaborazione con il
Ministero degli Affari Esteri Italiano
presentano
Piero Delle Monache Quartet
"Mozambico. 20 anni di pace"
con la presentazione del progetto “THUNUPA”
ospite Ivan Mazuze
Martedì 16 ottobre - Teatro StudioUfficio
oreStampa
21
Tel. 06 80241574
41
Fax 06 80241212
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Auditorium Parco della Musica
Biglietti 5 euro
Piero Delle Monache sax tenore / body percussion / loop
Alessandro Bravo fender rhodes
Tito Mangialajo Rantzer contrabbasso
Alessandro Marzi batteria
ospite Ivan Mazuze sax
Nata da una collaborazione tra Fondazione Musica per Roma, l'Ambasciata del Mozambico e il
Ministero degli Affari Esteri Italiano, la serata avrà una doppia anima: il concerto straordinario
del Piero Delle Monache Quartet, nuovo talento della Parco della Musica Records con la
presentazione del progetto THUNUPA e la celebrazione dei 20 anni di pace del Mozambico.
Per l'occasione, si esibirà anche Ivan Mazuze, giovane compositore mozambicano premiato
miglior artista emergente e sassofonista dell'African Jazz Network.
Fu a Roma che il 4 ottobre del 1992 il Governo del Mozambico e il Movimento dell’opposizione,
Resistência Nacional Moçambicana (RENAMO), firmarono l’Accordo Generale di Pace per il
Mozambico, grazie alla mediazione del Governo italiano e della Comunità di Sant’Egidio.
http://www.youtube.com/watch?v=G5b-3QEXY6w
Info 06-80241281 www.auditorium.com
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Dialogo
TEHO TEARDO
Presenta
MUSIC FOR WILDER MANN
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Fax 06 80241212
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Teho Teardo: chitarra ed elettronica
Martina Bertoni: violoncello
Fotografie: Charles Freger
MERCOLEDI 17 OTTOBRE TEATRO STUDIO ORE 21
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
BIGLIETTI 12 EURO
Teho Teardo presenta in anteprima a Roma, il 17 ottobre all’Auditorium, il nuovo
progetto live MUSIC FOR WILDER MANN, Un’opera musicale inedita e ispirata
all’omonimo lavoro del fotografo francese Charles Fréger. Dopo l’anteprima romana al
Parco della Musica di Roma, il progetto sarà presentato nel 2013 alla Biennale di Parigi.
La musica di Teardo attrae e si lascia attrarre liberamente da altre forme d’arte. Forte
dell’apporto dato, e che continua a dare, al cinema con le colonne sonore di film come Diaz, Il
Gioiellino, Il Divo, L’amico di famiglia, La ragazza del lago, Denti e, non ultimo, il documentario
di Vicari La Nave Dolce, il compositore Teho Teardo si accosta questa volta a un altro tipo di
immagini: le straordinarie fotografie di Charles Freger (contenute nel libro Wilder Mann - Peliti
Associati 2012) che hanno ispirato la composizione di Teardo e che verranno proiettate in sala
in simbiosi con la musica.
La collaborazione tra il compositore di Pordenone e il fotografo francese è incentrata sulla
ricerca musicale e fotografica della figura del Wilder Mann, ovvero, l’Uomo Selvaggio. Una
necessità che scava nelle nostre più profonde aspirazioni e palpitazioni, uomini che anelano al
vero, al primitivo; a istinti arcaici forse mai del tutto assopiti, nonostante la pigra era moderna
della tecnologia.
Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca, Fréger ha ritratto uomini che indossano costumi di
pelli animali e si trasformano in orsi, cinghiali, mostri e diavoli che terrorizzano, esseri che
sbalordiscono, sormontati da corna o palchi di cervo. Fotografie che turbano e che
rappresentano qualcosa di remoto, di ancestrale, lontano dal nostro tempo ma pur sempre
riconoscibile.
Ed è proprio nella tecnologia che la componente elettronica della
Ufficio musica
Stampa di Teardo mette in
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discussione se stessa, attraverso il confronto con questi mostri Tel.
che06arrivano
da un'altra epoca e
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da luoghi che non conosciamo. Il nostro presente elettronico, che determina anche la musica,
necessita di trovare punti di contatto con quanto è stato prima di noi, senza nostalgia, senza
retorica; sarà proprio la capacità evocativa della musica che riuscirà a manifestare presenze
inquietanti nel nostro torpore contemporaneo
Attualmente impegnato tra Roma e Berlino nella registrazione di un album assieme a Blixa
Bargeld, leader degli Einstürzende Neubauten, Teho Teardo presenterà, assieme Freger, il
progetto Wilder Mann alla Biennale di Parigi del 2013.
Teardo, oltre ad essere uno dei compositori più richiesti dal nostro cinema, è la punta più
avanzata della ricerca sonora che, proprio nel rapporto con le immagini, vuole delineare una
nuova relazione tra gli strumenti della tradizione e l'elettronica.
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Per interviste e informazioni
UFFICIO STAMPA
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ARTHỀTECA PROJECT
In
“NEAPOLITAN CONTAMINATION”
Concerto e Divagazioni Musicali
VENERDI 19 OTTOBRE TEATRO STUDIO ORE 21
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
Biglietto unico: 20 euro
Un Concerto Musicale ricco di interventi, citazioni, divagazioni e contaminazioni che offre allo
spettatore l’occasione di riascoltare gli evergreen della tradizione canora napoletana arrangiati
in uno stile originale multietnico dagli Arthèteca Project sotto la direzione musicale di Luigi
Carbone. Un filo essenziale e logico che crea l’esigenza di accostare la versione classica al
Jazz, alla Bossanova, ai Ritmi Afro, al Flamenco ma anche allo Swing, al Funky e al Blues. La
magia della musica rappresentata in teatro accompagna lo spettatore lungo un percorso che
abbraccia oltre 5 secoli di storia, dai canti popolari del ‘500 fino a quasi l’epoca attuale.
L’esecuzione dei brani sembra essere lasciata ad un suo stile lineare e classico ma viene come
per magia improvvisamente arricchita dagli interventi estemporanei di strumenti percussivi. E
quindi di seguito i ritmi accelerano contrapponendo la Villanella popolare al carattere fiorito e
raffinato dell’antico Madrigale evolvendosi progressivamente in Tarantella e Tammurriata per
poi intrecciarsi naturalmente nell’atmosfera incalzante dei Canti Popolari, il tutto accostato a
ritmi ed influenze etniche internazionali. Il “Neapolitan Power” che si autoalimenta grazie alle
Stampa
energie musicali e ritmiche del mondo. Uno spettacolo “utile,Ufficio
emozionante
e leggero” sulla
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complessa semplicità dei sentimenti e della vita espressi in versiFaxe06musica.
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ZIBBA e ALMALIBRE
SABATO 20 OTTOBRE TEATRO STUDIO ORE 21
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
BIGLIETTI: 15 euro
Finalista alle Targhe Tenco 2012 con il suo “Come il suono dei passi sulla neve”, Zibba è uno
dei cantautori più interessanti del momento. In bilico tra il roots rock e la poetica dei grandi
cantautori, nel 1998 forma con Andrea Balestrieri la band Zibba e Almalibre. Nel 2003
pubblicano il primo disco “L’ultimo Giorno” che gli vale il palco del Primo Maggio di Roma, e
diverse apparizioni in tv da CdLive a Top Of the Pops. Nel 2004 la band si arricchisce di un
nuovo componente al violino, Fabio Biale, e nel 2006 pubblicano il disco “Senza Smettere di
Far Rumore” che li porta al grande pubblico, a duettare con Tonino Carotone nel singolo
“Margherita” tuttora programmato dalle radio e ad aprire concerti importanti di artisti quali Goran
Bregovic, Hot Tuna, Robben Ford, Vinicio Capossela, Jack Bruce, Tonino Carotone, Africa
Unite, Bandabardò, Modena City Ramblers, Davide Van De Sfroos e molti altri.
Dopo il successo di quest’ultimo, che porta la musica di Zibba nel cuore di molte persone, esce
nel 2010 il disco “Una Cura per il Freddo”. Rivelazione dell'anno, la band viene invitata al
Premio Tenco 2010 . Zibba vince il premio Leo Chiosso della città di Chieri e nel 2011 due dei
più importanti premi del mondo cantautorale italiano, ovvero il Premio Bindi e i l premio L’artista
che non C’era. Nascono in italia due cover band che interpretano le canzoni del cantautore e
numerosi fans club sparsi in tutta Italia. Scelti come band del dopofestival di Sanremo 2010,
Zibba e Almalibre si fanno notare anche nel piccolo schermo. Alcune canzoni vengono scelte
per i servizi del programma Mi Manda Rai Tre, per il Tg1 e nel febbraio 2011 sono ospiti di
Serena Dandni come band del programma Parla con me su Rai3. Pubblicano una versione del
brano “una parola, illumina” con la partecipazione di Bunna, leader degli Africa Unite, il singolo
“ordine e gioia” con la voce di Maurizio Lastrico (Zelig) e nel settembre 2011 il singolo ”una
parte di te” con la partecipazione si Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino.
La band prende parte con un brano inedito al doppio disco “la leva cantautorale degli anni zero”
(ClubTenco, Mei) e Zibba reitenterpreta il brano di Tenco “cara maestra” per la compilation
“sulle labbra di un altro”, accanto a molti big della musica italiana. Nel maggio 2012 esce il
quarto disco “Come il Suono dei Passi sulla Neve” (Volume!/Warner).
Registrato in un forno per mattoni a Moie (An) il disco è un passo di maturità artistica e
consapevolezza per questo artista ed una rinnovata band. Al disco partecipano diversi ospiti
quali Eugenio Finardi, Vittorio De Scalzi e Carlot-ta, oltre alle partecipazioni straordinarie di
Adolfo Margiotta, Enzo Paci, Gianluca Fubelli, Alberto Onofrietti e Silvia Giulia Mendola che
danno voce ad intermezzi che fanno da collante poetico alle canzoni. Un concept album
sull'amore in tutte le sue forme, capace di trasportare l'ascoltatore dall'asfalto ruvido delle
strade del jazz fino alle terrazze in riva al mare dove i sognatori hanno casa e cuore, con un
pizzico di elettronica e un po' di levare, colorato tappeto di un modo di fare canzone degno dei
grandi nomi della storia della canzone italiana.
Contemporaneamente all’attività con gli Almalibre il cantautore
inizia
a collaborare con altri
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artisti e a partecipare ad altri progetti, come il trio Double Trouble Feat Bunna, un tributo a Bob
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Marley che vede al suo fianco il cantante Raphael Nkerewuem e Bunna (Leader degli Africa
Unite). Nel febbraio 2011 debutta il primo spettacolo teatrale con le musiche di Zibba,
“comedian blues” interpretato dal gruppo comico dei Turbolenti (Colorado) e scritto da Lazzaro
Calcagno e Matteo Monforte, con i quali collabora anche per le musiche di un secondo
spettacolo, “Camilla”, che debutta nell’ottobre 2011.
Nello stesso anno Zibba diventa anche attore in “all’ombra dell’ultimo sole”, musical ispirato al
mondo di Fabrizio De Andrè che debutta nel mese di Luglio 2011. Lo scrittore Lorenzo Licalzi
cita un brano di Zibba nel suo ultimo libro “un lungo fortissimo abbraccio”, e Zibba interviene
con due interviste nei libri “trent’anni in levare” degli Africa Unite, e “tutti gli uomini del Re”,
dedicato alla musica di Bob Marley. Zibba scrive il singolo “passerà” con Eugenio Finardi,
contenuto nel disco “sessanta” del cantautore milanese.
Nel settembre 2012 Zibba viene premiato dalle radio Italiane come artista più trasmesso negli
ultimi cinque anni, vincendo il premio IML.
La vera forza di questo cantautore e della sua band sta nel Live: Un viaggio intimo, in un mondo
fatto di parole calde. Vita di tutti i giorni, sesso, amicizia. Vene pulp e bukowskiane accostate a
messaggi diritti alla pancia e all’anima. Finestre sull’umanità e sulle sue infinite sfaccettature.
Una calda coperta sdraiata sull’ascoltatore. Nel frattempo Zibba scrive per alcuni big della
musica Italiana e per il teatro. L’attività Live continua senza sosta dall’aprile 2010
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COSTRUIRE CON LA MUSICA
Terza giornata nazionale di raccolta strumenti musicali
per i Nuclei del Sistema delle Orchestre e Cori Giovanili e Infantili in
Italia Onlus
21 ottobre, Sala Sinopoli
Costruire con la musica è una giornata di festa, spettacolo, solidarietà per aiutare i bambini
più svantaggiati sostenendo un ambizioso e coraggioso progetto sociale.
La raccolta nazionale di strumenti musicali, promossa dal Comitato Sistema delle Orchestre e
dei Cori Giovanili e Infantili in Italia è finalizzata al sostegno delle attività dei Nuclei che
aderiscono al Sistema che da oltre un anno opera nel Paese per emancipare bambini e ragazzi
dal disagio sociale tramite l’accesso gratuito allo studio della musica.
Dopo le prime due giornate di raccolta avvenute presso il Teatro alla Scala di Milano (maggio
2011) e il Petruzzelli di Bari (aprile 2012) l’iniziativa verrà proposta il 21 ottobre anche
all’Auditorium Parco della Musica di Roma. La giornata, organizzata dal Comitato Sistema, in
collaborazione con l’Accademia Nazionale Santa Cecilia e la Fondazione Musica per Roma e
con il sostegno di Enel Cuore Onlus e Provincia di Roma, prevede un ricchissimo programma di
eventi, concerti e incontri a ingresso libero.
Tra gli ospiti:
Ennio Morricone
Juniorchestra
Saint Louis Big Band
Danilo Rea
Ambrogio Sparagna
Francesco D’Orazio
Giovanni Sollima
Lorena Martinez
Pino De Vittorio
Per informazioni su come partecipare e donare gli strumenti: 06 32697527 –
www.federculture.it – orchestre [email protected]
COMUNICATO STAMPA
In esclusiva per
3°edizione di Diplomacy – Festival della Diplomazia
“Strumenti tradizionali e Diplomazia dei cittadini”
12-14 ottobre, Spoleto – 14-19 ottobre 2012, Roma
Processo alla Storia – Ronald Reagan
A cura di Massimo Martinelli
Sala Sinopoli, Auditorium Parco della Musica – 14 ottobre 2012 ore 21
Giudice: Gianni De Michelis
Ronald Reagan: Massimo Teodori
Avvocato difensore: Stefano DambruosoUfficio Stampa
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Pubblico Ministero: Ferdinando Imposimato
Testimone: Claudio Martelli
I temi della Difesa: I meriti della politica estera di Reagan
-
In politica estera Reagan riceve in eredità dai suoi predecessori un fardello
pesantissimo: la débacle del Vietnam; una crescente aggressività sovietica che in
Europa preme da Est con l’installazione di missili a corto e medio raggio, mentre
sullo scenario mediorientale si lancia in operazioni imperialistiche in Afghanistan ed
allarga la sua influenza in Africa e in America Latina ; la vicenda degli ostaggi in
Iran (con l’umiliazione del clamoroso fallimento della missione "Desert One" per
liberare gli ostaggi).
-
Reagan si oppone a questo declino, in nome della difesa dell'interesse nazionale e di
un dovere morale di contrastare il comunismo in ogni parte del mondo. L’URSS (da
lui definito l’Impero del Male) è solo un colosso con la base d'argilla, che maschera
la debolezza economica attraverso la potenza militare. Per sconfiggerla bisogna
affrontarla a viso aperto, con una politica che rompa con gli schemi del passato (il
c.d. containment), attraverso attacchi in specifici settori geopolitici di vitale
importanza strategica.
- Il piano di Reagan si attua in due fasi. Nel quadriennio 1981-84 egli applica una
politica estera molto aggressiva (da ricordare il piano di difesa missilistica spaziale,
Strategic Defense Initiative, che manda nel panico i sovietici) che porta gli Stati
Uniti ad avere una posizione di vantaggio a livello politico e militare. In particolare,
la decisione di montare in Europa i missili Pershing II, l’appoggio alla resistenza in
Afghanistan, l’aiuto al movimento di Solidarnosc in Polonia, l’ostilità in America
Latina contro il regime marxista del Nicaragua e l’invasione di Grenada, si rivelano
le migliori armi della “dottrina Reagan” contro il comunismo.
-
Nel periodo 1984-1988 inizia invece un piano di distensione col nemico russo,
trovando soprattutto nel segretario del partito comunista, Michail Gorbaciov, ormai
consapevole della superiorità americana, un disponibile interlocutore disponibile. La
politica del riarmo è riuscita a rendere la dirigenza di Mosca più flessibile.
-
Il successo di Reagan si rinviene nella capacità di spingere l’Unione Sovietica sulla
via della sconfitta attraverso una politica che alternava il bastone del riarmo
(rialzando il livello della sfida tecnologica e militare attraverso lo scudo stellare) e la
carota dei negoziati per il disarmo, nei numerosi incontri a Ginevra, Reykjavik,
Mosca, Washington con le delegazioni russe.
-
Con il collasso dell’impero sovietico a partire dal 1989, gli USA rimangono l'unica
superpotenza mondiale, e Reagan rappresenta uno dei maggiori artefici della fine
della Guerra Fredda.
I temi dell’Accusa: Le criticità della politica estera di Reagan
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Ufficio
Stampa Sovietica
Il crollo sovietico era inevitabile e Reagan lo ha solo anticipato:
l’Unione
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sarebbe crollata comunque a causa delle sue contraddizioniTel.
interne:
Fax 06 80241212l’economia
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pianificata aveva creato inefficienze irreversibili. Il fatto che dopo appena quattro
anni di politica aggressiva, Reagan decida di distendere i rapporti non dimostra che
l’impero sovietico crollava a causa della sua strategia, ma che il processo era ormai
inarrestabile.
-
Il progetto Strategic Defense Initiative è solo un mezzo di propaganda (viene reso
noto ad uno stadio in cui non ne è chiara nemmeno la realizzabilità), e irrita gli
alleati europei in quanto lo scudo si limita al territorio americano e viola
chiaramente i Trattati Internazionali. Inoltre, i rapporti con i Paesi europei
peggiorano a causa delle azioni unilaterali decise da Reagan, come nel 1982, quando
il presidente americano si oppone alla realizzazione del "gasdotto siberiano", che
avrebbe fornito a sette Paesi europei il 20% del loro fabbisogno di gas.
-
In Medio Oriente, a seguito dell’invasione di Israele in Libano del 1982, Reagan
invia una forza di pace. La missione è un fallimento: il quartier generale dei Marines
in Libano viene distrutto da un attentato terroristico, provocando 241 morti, e
spingendo Reagan a ritirare le truppe dal Medio Oriente.
-
Reagan fornisce armi ai mujahiddin afghani resistenti contro i Russi
(paradossalmente, vent’anni dopo il figlio dell’allora vicepresidente Bush
combatterà contro di loro), e sostiene militarmente ed economicamente i Contras
nicaraguensi, contro il regime comunista di Ortega. In America latina appoggia la
repressione del Movimento di liberazione del Salvador.
-
In Africa riconosce al governo razzista sudafricano il ruolo di principale alleato
dell’Occidente per contrastare l’avanzata dei movimenti filocomunisti africani.
-
Nel 1983, ordina l’invasione di Grenada, una piccola isola del Mar dei Caraibi, a
seguito del colpo di stato di Bernard Coard, a guida del Military Revolution Council.
Gli USA non avrebbero tollerato un altro Paese guidato da un regime marxista oltre
a Cuba.
-
Numerosi dirigenti della amministrazione Reagan vengono convolti nello scandalo
Iran-Contras: nel 1986 alcuni alti funzionari vengono accusati di trafficare
illegalmente armi con l’Iran al fine di finanziare i Contras. La vendita delle armi è
finalizzata al rilascio di alcuni ostaggi americani, tenuti prigionieri dai libanesi di
Hezbollah.
-
La cosiddetta "Crisi di Sigonella" fu un complesso caso diplomatico avvenuto
nell'ottobre 1985, che rischiò di sfociare in uno scontro armato tra Carabinieri da
una parte e gli uomini della Delta Force statunitense dall'altra, all'indomani di una
rottura politica tra l'allora presidente del Consiglio italiano Bettino Craxi e il
presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan circa la sorte dei sequestratori della nave
da crociera Achille Lauro.
Biografia
Ronald Wilson Reagan (Tampico, 6 febbraio 1911 – Bel Air, 5 giugno 2004) è stato un
politico e attore statunitense. È stato il 40º presidente degli Stati Uniti d’America, in carica
dal 1981 al 1989.
Prima di essere eletto presidente ha ricoperto la carica di governatore dello Stato della
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California (il 33°).
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Il suo stile oratorio persuasivo gli guadagnò la fama di grande comunicatore. Prima di
entrare in politica fu un attore cinematografico e fu a capo della Screen Actors Guild. Negli
anni '40 aderì al Partito Democratico, ma passò ai Repubblicani negli anni sessanta. Fu
governatore della California per due mandati. Dopo la sconfitta di Barry Goldwater alle
presidenziali del 1964, Reagan divenne la figura più importante del movimento
conservatore degli Stati Uniti. Nel 1976, Reagan tentò - senza successo - di candidarsi alla
presidenza. Nel 1980, il malessere economico nazionale spinse la Convenzione
Repubblicana, riunita a Detroit, a candidare Ronald Reagan alla Casa Bianca.
Alle presidenziali del 1980 Reagan sconfisse il presidente in carica Jimmy Carter. Sulla
spinta del suo successo, in quella stessa tornata elettorale il Partito Repubblicano conquistò
il controllo del Senato per la prima volta dopo 26 anni e riuscì a ridurre la maggioranza
democratica alla Camera dei Rappresentanti. Da allora, la politica economica e quella estera
di Reagan hanno formato la base del movimento conservatore americano.
La sua politica economica basata sull'offerta (supply-side economics o anche Reaganomics)
fu caratterizzata dal taglio del 25% dell'imposta sul reddito, dalla riduzione dei tassi
d'interesse, dall'aumento delle spese militari e anche del deficit e del debito pubblico. Dopo
una recessione nel biennio tra il 1981 e il 1982, l'economia statunitense iniziò una rapida
ripresa nel 1983. Reagan venne rieletto in maniera trionfale nel 1984, vincendo in 49 stati.
In altri argomenti di politica interna, non riuscì a cambiare in maniera significativa le
politiche riguardanti l'assistenza pubblica e l'aborto. Spostò comunque a destra l'asse del
sistema giudiziario federale, nominando giudici conservatori alla Corte Suprema e alle corti
inferiori.
Dal punto di vista degli affari internazionali rialzò il livello della sfida tecnologica e militare
all'Unione Sovietica. Simbolo della volontà di vincere la contrapposizione con il
tradizionale avversario della Guerra Fredda fu la Strategic Defense Initiative (spesso
indicata col termine di Guerre stellari, in riferimento alla celebre saga cinematografica di
fantascienza). Nella seconda metà degli anni ottanta, Reagan negoziò con il nuovo
segretario generale del PCUS Mikhail Gorbačëv grandi riduzioni degli armamenti atomici,
inaugurando quella che parve essere una nuova era di pace nel mondo. A partire dal 1989,
pochi mesi dopo l'insediamento alla Presidenza del successore George H. W. Bush - già
vicepresidente con Reagan - l'impero sovietico iniziò a collassare e l'ex presidente fu
salutato come un eroe in molti paesi dell'Europa Orientale. Gli Stati Uniti rimasero così
l'unica superpotenza mondiale. Tra gli storici, peraltro, esistono varie scuole di pensiero:
qualcuno di loro considera Reagan uno dei maggiori attori nel causare il collasso
dell'Unione Sovietica nel 1991,[1] mentre, per altri il crollo sovietico era inevitabile e
Reagan lo avrebbe solo anticipato[2]. Ad ogni modo, l'approccio di Reagan alla politica
estera, pur molto controverso durante gli anni della sua presidenza, a posteriori contribuì a
ristabilire il ruolo primario degli Stati Uniti nel mondo.
Rivoluzionò le strategie di marketing politico, proponendosi come uomo nuovo, cittadino
tra i cittadini, vicino alla gente. Enfatizzò il suo scetticismo riguardo alla capacità del
governo federale di risolvere i problemi, soprattutto economici. La sua soluzione fu di
ritirare l'impegno governativo a controllare e pianificare l'economia, riducendo le imposte e
le regolamentazioni, per consentire alle forze del libero mercato di autoregolarsi. Durante la
cerimonia d'insediamento espresse le sue concezioni economiche con questa formula: "Il
governo non è la soluzione del nostro problema, il governo è il problema".
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La sua abilità di passare attraverso momenti economici negativi, sconfitte nelle votazioni
del Congresso, crisi internazionali e scandali conservando tassi d'approvazione
relativamente alti gli procurò l'appellativo di "Presidente al Teflon"[3].
Con Margaret Thatcher è sicuramente il più grande politico conservatore degli anni ottanta.
Dopo aver sofferto per molti anni di Alzheimer, è morto il 5 giugno 2004 a Bel Air
(California).
Ufficio stampa:
Giorgio J.J. Bartolomucci - [email protected] www.festivaldelladiplomazia.it - 06.77073275 – 0677073160
Fabio Fantoni – mobile 339-3235811
In collaborazione con
Con il sostegno di
INVITO STAMPA
COSTRUIRE CON LA MUSICA
Raccolta nazionale di strumenti musicali
Conferenza stampa
Mercoledì 17 ottobre 2012 | ore 11.30
Auditorium Parco della Musica
Museo degli Strumenti Musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Largo Luciano Berio 3 - Roma
Una grande festa di solidarietà, musica e spettacolo per aiutare i bambini più svantaggiati e sostenere i
progetti educativi che, attraverso la formazione musicale, emancipano i giovanissimi dal disagio sociale
e dall’emarginazione. Tutto questo sarà “Costruire con la musica”, giornata nazionale di raccolta
degli strumenti musicali che si svolgerà a Roma domenica 21 ottobre presso l’Auditorium Parco
della Musica.
L’iniziativa, promossa dal Comitato Sistema delle Orchestre e dei Cori giovanili e infantili in Italia
Onlus, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Fondazione Musica per
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Tel.a06ingresso
80241574 libero.
Roma, prevede un ricchissimo programma di eventi, concerti e incontri
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L’evento sarà presentato e illustrato nei dettagli durante una conferenza stampa che si svolgerà
mercoledì 17 ottobre alle ore 11.30 presso il Museo degli Strumenti Musicali dell’Accademia di
Santa Cecilia.
Interverranno: Roberto Grossi, Presidente Comitato Sistema delle Orchestre e dei Cori giovanili e
infantili in Italia Onlus, Bruno Cagli, Presidente-Sovrintendente dell'Accademia Nazionale di Santa
Cecilia, Carlo Fuortes, Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, Gianluca Comin,
Consigliere delegato Enel Cuore Onlus.
Ufficio Stampa Sistema Orchestre: tel. +39 06 32 69 75 21 +39 331 9594871 - [email protected] - www.federculture.it
CARTA CANTA
LA GEOPOLITICA ALL'AUDITORIUM
8-29 OTTOBRE
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, SALA OSPITI ORE 18
INGRESSO GRATUITO
“Carta canta. La geopolitica all’Auditorium”, progetto per una mostra antologica dell’opera
cartografica e tre conferenze pubbliche presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Realizzate da Laura Canali, le carte saranno esposte nel foyer Sinopoli dall’8 al 29 ottobre e
rappresentano il marchio distintivo della pubblicazione, riconosciuto in Italia e all'estero.
Quindici opere in formato gigante saranno allestite in tre sezioni tematiche intorno alle quali
sarà organizzato un ciclo di convegni aperti al pubblico che si terranno nella Sala Ospiti
dell’Auditorium, tutti alle ore 18,00.
Si comincerà l’8 ottobre con una discussione sul tema “Il secolo della Cina?” alla presenza, fra
gli altri, del Direttore di Limes Lucio Caracciolo e del Generale Fabio Mini. Il 19 ottobre sarà la
volta della poesia: “Geopoetica: i versi in carta”. Interverranno Laura Canali di Limes, il poeta
Michalis Pierìs e Paola Maria Minucci, Luigi Marinelli e Camilla Miglio, docenti all’Università di
Roma “La Sapienza”. Chiuderà la rassegna, il 29 ottobre, “L'autunno della “primavera araba”,
un incontro pubblico per capire cosa resta delle rivolte che hanno sconvolto Nordafrica e Medio
Oriente. Con Lucio Caracciolo, il Generale Giuseppe Cucchi, Lorenzo Bellodi dell’ENI e il
Direttore di Global Research, Nicola Pedde.
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