CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
UFFICIO DEI REFERENTI PER LA FORMAZIONE DECENTRATA
Roma, 11 febbraio 2009, Aula Magna della S.C. di Cassazione
« La disciplina del contratto di lavoro a termine: tutela del lavoratore ed esigenze
dell’impresa »
Oggetto. Le mutate condizioni del mercato del lavoro, riconducibili ad una molteplice serie
di cause, enfatizzate da una crisi economica ed occupazionale di ampie dimensioni e di
livello internazionale, hanno condotto ad una estensione delle fattispecie di contratti di
lavoro cc.dd. flessibili, allo scopo di dare una risposta alle esigenze delle imprese, risposta
consistita, in relazione alla flessibilità esterna, nella modifica della regolamentazione dei
contratti di lavoro di durata limitata nel tempo. La disciplina di detti contratti è stata
caratterizzata da una iniziale estensione del lavoro a termine alle ipotesi stabilite dalla
contrattazione collettiva, ferma restando la previsione di clausole di conversione come
sanzione e rimedio nel caso di mancanza dei presupposti per la stipulazione del medesimo,
al fine di realizzare un equo bilanciamento delle esigenze delle imprese e dell’interesse dei
lavoratori. A partire dall’inizio di questo decennio le norme comunitarie e nazionali hanno
prefigurato un nuovo concetto di flessibilità. Le modifiche progressivamente realizzate
hanno peraltro dato origine a non poche questioni in ordine alla persistenza del primato del
contratto di lavoro a tempo indeterminato ed all’interpretazione delle norme che
disciplinano aspetti specifici dei contratti in esame, con particolare riguardo ai presupposti
che ne legittimano la conclusione ed alle conseguenze derivanti dall’accertamento della loro
sussistenza. La più recente stagione di riforme, avviata con la legge finanziaria del 2007,
proseguita con la conclusione del protocollo sul Welfare tra Governo e OO.SS. del luglio
2007 e con la legge n. 247 del 2007, sembra, infine, caratterizzata da una maggiore
attenzione all'esigenza di contrastare la precarietà dei rapporti di lavoro. La constatazione
che la disciplina del contratto di lavoro a termine costituisce uno dei temi fondamentali
dell’odierno diritto del lavoro rende di evidente attualità una ricognizione ed una riflessione
sulle principali questioni che essa pone.
Metodologia. Date le sue finalità di ricognizione sulla questione e di sollecitazione ad una
riflessione comune, l’incontro deve stimolare e privilegiare la partecipazione attiva dei
partecipanti. I Relatori, pertanto, illustreranno e approfondiranno i profili su cui potrà aversi
un dibattito immediato.
Destinatari. I destinatari sono i giudici e i sostituti procuratori generali della Suprema
Corte, ma il seminario è aperto alla partecipazione dei magistrati del distretto di Corte
d’Appello, degli Avvocati, dei Professori.
PROGRAMMA
ORE 15,15
Vincenzo CARBONE, Primo Presidente della Corte suprema di cassazione
Introduzione e saluto
Roberto Pessi – Professore ordinario di diritto del lavoro - Preside della Facoltà di
giurisprudenza della Luiss-Roma
Fabrizio Miani Canevari – Presidente di sezione della Corte di cassazione
Raffaele Foglia – Consigliere della Corte di cassazione-Assistente di studio presso la Corte
costituzionale