diretto da Pietro Carriglio - Città Metropolitana di Palermo

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diretto da Pietro Carriglio
Stagione 2010-2011
dal 24 novembre al 5 dicembre 2010 – Teatro Biondo
Piccolo grande Varietà
di Marot’s
regia di Mario Sangani
con Tuccio Musumeci
e con Edoardo Guarnera, Cosetta Gigli, Rosa Miranda
e il Balletto di “Piccolo grande Varietà”
direttore d’orchestra Nino Lombardo
Produzione Teatro della Città
Un secolo di storia, che rivive tra le quinte, le scene e i costumi del Gran Teatro del Varietà. Tuccio
Musumeci, con la regia di Sangani e un nutrito cast di attori, cantanti e musicisti, racconta un genere e i suoi
grandi interpreti, da Totò a Macario, da Nino Taranto ad Aldo Fabrizi e Carlo Campanini. Un mondo
attraente ed esilarante, fatto di paillettes e lustrini, di canzoni e balli, popolato da comici e fantasisti. Il
viaggio comincia ai primi del Novecento, in un Cafè Chantant che brulica di ballerine e sciantose, per
proseguire, negli anni Venti, tra i tavoli del raffinatissimo Tabarin, e da qui ai teatri di Varietà veri e propri.
Piccolo grande Varietà, nel rendere omaggio al vecchio spettacolo d’arte varia, lo riporta sul grande
palcoscenico, nel tentativo di ripristinare un genere che con l’avvento della televisione cominciava a perdere
popolarità. Protagonista d’eccezione è Tuccio Musumeci, che iniziò la propria carriera teatrale proprio
lavorando nel Varietà e nell’Avanspettacolo.
GRUPPO A
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Spettacolo con turno fisso
24 novembre 2010 – ore 21,00
25 novembre 2010 – ore 17.00
26 novembre 2010 – ore 21,00
27 novembre 2010 – ore 21,00
28 novembre 2010 – ore 17,00
30 novembre 2010 – ore 17,00
01 dicembre 2010 – ore 17,00
02 dicembre 2010 – ore 17,00
03 dicembre 2010 – ore 21,00
04 dicembre 2010 – ore 21,00
05 dicembre 2010 – ore 17,00
dall’1 al 23 dicembre 2010 – Teatro Bellini
Le sedie
di Eugène Ionesco
traduzione di Luca Doninelli
regia e scene di Pietro Carriglio
con Nello Mascia, Galatea Ranzi
T.Prime
T.Prom. Pom. A
T.Rep. Bis
T.Repliche
T. 1° Dom.
T. 1° Scuola
T. Prom. Pom. B
T. 2° Scuola
T. Prom.Serale
T.Cral
T. 2° Dom.
con la partecipazione di Franco Scaldati
Produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo
Rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1952, Le sedie è una farsa tragica di Ionesco ambientata
all’interno di un faro in una sperduta isola, dove il guardiano e sua moglie decidono di rompere il loro
isolamento per annunciare un fondamentale messaggio al mondo. Per questo i due preparano l’accoglienza di
ospiti invisibili riempiendo il faro di sedie. Con questa surreale pièce, Ionesco intendeva trasmettere il senso
di vacuità dell’esistenza («Nient’altro che il nulla») di fronte ad una inappagata ansia metafisica,
riproponendo i temi della solitudine, dell’incomunicabilità e della tensione verso l’assoluto.
Carriglio, richiamando ancora una volta l’Aeropagita, definisce Le sedie «uno stupefacente esempio di
teologia negativa». Con questo spettacolo prosegue – con due attori che gli sono cari e necessari alla sua
riflessione – la propria ricerca sul teatro del Novecento e sui temi dell’“assurdo”, dopo le messe in scena de
La lezione, Delirio a due e, soprattutto, Il re muore di Ionesco, di Finale di partita di Beckett e de Il
malinteso di Camus.
GRUPPO B
Mer.
Gio.
Ven.
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Dom.
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Gio.
Ven.
Sab.
Spettacolo fisso con prenotazione obbligatoria
01 dicembre 2010 – ore 21,00
02 dicembre 2010 – ore 17,00
03 dicembre 2010 – ore 21,00
04 dicembre 2010 – ore 21,00
05 dicembre 2010 – ore 17,00
07 dicembre 2010 – ore 17,00
08 dicembre 2010 – ore 17,00
09 dicembre 2010 – ore 17,00
10 dicembre 2010 – ore 21,00
11 dicembre 2010 – ore 21,00
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
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Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
12 dicembre 2010 – ore 17,00
14 dicembre 2010 – ore 17,00
15 dicembre 2010 – ore 17,00
16 dicembre 2010 – ore 17,00
17 dicembre 2010 – ore 21,00
18 dicembre 2010 – ore 21,00
19 dicembre 2010 – ore 17,00
21 dicembre 2010 – ore 17,00
22 dicembre 2010 – ore 17,00
23 dicembre 2010 – ore 17,00
dall’11 al 23 dicembre 2010 – Teatro Biondo
Sarto per signora
di Georges Feydeau
regia di Salvo Tessitore
con la Compagnia del Teatro Stabile di Palermo
Produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo
Sarto per signora è una delle più note e fortunate pièces di George Feydeau, considerato, dopo Molière, uno
dei più grandi autori del teatro comico francese. Scambi d’identità, sotterfugi, equivoci, amori segreti sono
gli elementi base per questa divertente pochade. La commedia è ambientata a Parigi e narra del dottor
Molineaux, fresco di matrimonio ma dai dubbi comportamenti coniugali. Il protagonista in questione, infatti,
tradisce la moglie con un’avvenente signora. Per poter incontrare la sua amante senza destare alcun sospetto,
Molineaux si finge sarto, creando, di conseguenza, una serie di assurde ed esilaranti gag che coinvolgono
tutti i protagonisti della pièce. Come nel gioco delle scatole cinesi, nessuno di loro si rivelerà “innocente”.
GRUPPO A
Sab .
Dom.
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11 dicembre
12 dicembre
14 dicembre
15 dicembre
16 dicembre
17 dicembre
18 dicembre
19 dicembre
21 dicembre
22 dicembre
23 dicembre
Spettacolo con turno fisso
2010 – ore 21,00
2010 – ore 17.00
2010 – ore 21,00
2010 – ore 21,00
2010 – ore 17,00
2010 – ore 17,00
2010 – ore 17,00
2010 – ore 17,00
2010 – ore 21,00
2010 – ore 21,00
2010 – ore 17,00
T. Prime
T. 1° Dom.
T. 1° T. Scuola
T. Prom. Pom. B
T. Prom. Pom. A
T. Repliche Bis
T. Repliche
T. 2° Dom.
T. Prom.Serale
T. Cral
T. 2°T. Scuola
dal 12 al 23 gennaio 2011 – Teatro Biondo
Napoletango
Musical latino-napoletano
ideato e diretto da Giancarlo Sepe
scene e costumi Carlo De Marino
luci Umile Vainieri
con un tema originale di Luis Bacalov
colonna sonora Harmonia Team
con la collaborazione di Davide Mastrogiovanni
Produzione Teatro Eliseo – Napoli Teatro Festival Italia
La famiglia Incoronato è famosa a Napoli e sul territorio della regione. Essa si sposta come un chiassoso
circo familiare, viene chiamata per cerimonie religiose e feste di paese. È la prova vivente della
specializzazione dell’artista, e la specializzazione è il tango. Non il valzer, non la samba, non il fox-trot o il
liscio, ma il divino, tragico e sensuale tango argentino. Come lo abbia imparato e da chi è un vero mistero.
Sta di fatto che ormai da quattro generazioni la famiglia Incoronato detta legge in materia. Una famiglia
allargata da sempre nuovi elementi. Tutti che ballano il tango, a Napoli, ed è subito Napoletango. È il trionfo
della vita sull’accademismo, della bruttezza sulla bellezza, del sangue versato per amore, contro i sentimenti
prudenti e intimisti. La famiglia si esibisce in balere, in caffè, in stazioni ferroviarie, circhi, palestre,
attraverso filastrocche, canti della terra, canzoni patriottiche, danze ritmate dai propri sentimenti urgenti,
necessari. Come dire: la vita è un grande tango che si svolge dalla mattina alla sera.
Lo spettacolo è un inno alla vita senza i freni della cultura borghese e senza la ricerca affannosa della
bellezza. Venti attori che cantano e ballano e suonano – musica dal vivo e musica registrata – canti,
gastronomia, suoni e fuochi d’artificio.
GRUPPO A
Mer.
Gio.
Ven.
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Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
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Spettacolo con turno fisso
12 gennaio 2011 – ore 21,00
13 gennaio 2011 – ore 17.00
14 gennaio 2011 – ore 21,00
15 gennaio 2011 – ore 21,00
16 gennaio 2011 – ore 17,00
18 gennaio 2011 – ore 17,00
19 gennaio 2011 – ore 17,00
20 gennaio 2011 – ore 17,00
21 gennaio 2011 – ore 21,00
22 gennaio 2011 – ore 21,00
23 gennaio 2011 – ore 17,00
T.Prime
T.Prom. Pom. A
T.Rep. Bis
T.Repliche
T. 1° Dom.
T. 1° Scuola
T. Prom. Pom. B
T. 2° Scuola
T. Prom.Serale
T.Cral
T. 2° Dom.
dal 26 gennaio al 6 febbraio 2011 – Teatro Biondo
Le signorine di Wilko
dal romanzo di Jaroslaw Iwaszkiewicz
adattamento e regia di Alvis Hermanis
con Sergio Romano, Laura Marinoni, Patrizia Punzo, Elena Arvigo,
Irene Petris, Fabrizia Sacchi, Alice Torriani
Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione – Programma Cultura dell’Unione Europea
nell’ambito del Progetto Prospero – Teatro Stabile di Napoli – Nuova Scena Arena del Sole - Teatro
Stabile di Bologna
Le signorine di Wilko è una magistrale riflessione sul tempo che scorre inesorabile. Il protagonista Wiktor
Ruben è un uomo di mezza età che, colpito da un grave lutto, su consiglio del proprio medico, decide di
prendersi un periodo di riposo recandosi nel villaggio di Wilko dove, in gioventù, era solito trascorrere il
periodo estivo. Qui, come in un viaggio a ritroso nel tempo, dal vago sapore proustiano, Wiktor rincontrerà
cinque sorelle conosciute in gioventù, le signorine di Wilko appunto, cui lo legano numerosi ricordi: era stato
fidanzato con una di loro, ora scomparsa, ed era stato l’istitutore della maggiore. Il loro inatteso ritrovarsi
sconvolgerà il già delicato equilibrio emotivo delle sorelle, ormai adulte, nel lento scorrere delle lunghe e
calde giornate estive.
Il lettone Alvis Hermanis è unanimemente acclamato in tutta Europa come uno dei registi più innovativi ed
interessanti della sua generazione. Vincitore di numerosi premi, tra cui, nel 2007, la IX edizione del Premio
Europa Nuove Realtà Teatrali, il teatro di Hermanis si colloca al confine tra due tradizioni teatrali radicate e
chiaramente connotate nella loro diversità come quella russa e quella tedesca. Nato a metà degli anni
Sessanta, direttore del Teatro di Riga da oltre un decennio, Hermanis cresce a cavallo di due epoche, tra il
declino e la caduta dell’Impero Sovietico e la rapidissima transizione che ha portato il suo Paese a diventare
parte dell’Unione Europea e che segna fortemente la ricerca scenica.
GRUPPO A
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
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Mer.
Gio.
Ven.
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Spettacolo con turno fisso
26 gennaio 2011 – ore 21,00
27 gennaio 2011 – ore 17.00
28 gennaio 2011 – ore 21,00
29 gennaio 2011 – ore 21,00
30 gennaio 2011 – ore 17,00
01 febbraio 2011 – ore 17,00
02 febbraio 2011 – ore 17,00
03 febbraio 2011 – ore 17,00
04 febbraio 2011 – ore 21,00
05 febbraio 2011 – ore 21,00
06 febbraio 2011 – ore 17,00
T.Prime
T.Prom. Pom. A
T.Rep. Bis
T.Repliche
T. 1° Dom.
T. 1° Scuola
T. Prom. Pom. B
T. 2° Scuola
T. Prom.Serale
T.Cral
T. 2° Dom.
dal 4 febbraio al 13 marzo 2011 – Teatro Bellini
Il borghese gentiluomo
di Molière
regia di Pietro Carriglio
con Nello Mascia
Produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo
Le Bourgeois Gentilhomme è una delle più grandi commedie di tutti i tempi, scritta da Molière nel 1670. Il
protagonista, Monsieur Jourdain, insieme ad Arpagone e Argante, un tipico personaggio molieriano,
è un borghese figlio di un ricco commerciante di stoffe che vorrebbe entrare nei salotti dell’aristocrazia,
anche a costo di farsi raggirare e sbeffeggiare da tutti. A tal fine prende lezioni di musica, danza, armi e
filosofia. Jourdain vorrebbe anche che sua figlia Lucilla sposasse un gentiluomo. Ma Covielle, innamorato di
Lucilla, inventa uno stratagemma burlesco per raggirarlo.
GRUPPO B
Ven.
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Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
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Ven.
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04 febbraio 2011 – ore 21,00
05 febbraio 2011 – ore 21,00
06 febbraio 2011 – ore 17,00
08 febbraio 2011 – ore 17,00
09 febbraio 2011 – ore 17,00
10 febbraio 2011 – ore 17,00
11 febbraio 2011 – ore 21,00
12 febbraio 2011 – ore 21,00
13 febbraio 2011 – ore 17,00
15 febbraio 2011 – ore 17,00
16 febbraio 2011 – ore 17,00
17 febbraio 2011 – ore 17,00
18 febbraio 2011 – ore 21,00
19 febbraio 2011 – ore 21,00
20 febbraio 2011 – ore 17,00
22 febbraio 2011 – ore 17,00
23 febbraio 2011 – ore 17,00
Spettacolo fisso con prenotazione obbligatoria
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
24 febbraio 2011 – ore 17,00
25 febbraio 2011 – ore 21,00
26 febbraio 2011 – ore 21,00
27 febbraio 2011 – ore 17,00
01 marzo 2011 – ore 17,00
02 marzo 2011 – ore 17,00
03 marzo 2011 – ore 17,00
04 marzo 2011 – ore 21,00
05 marzo 2011 – ore 21,00
06 marzo 2011 – ore 17,00
08 marzo 2011 – ore 17,00
09 marzo 2011 – ore 17,00
10 marzo 2011 – ore 17,00
11 marzo 2011 – ore 21,00
12 marzo 2011 – ore 21,00
13 marzo 2011 – ore 17,00
dal 9 al 20 febbraio 2011 – Teatro Biondo
Le allegre comari di Windsor
di William Shakespeare
traduzione e adattamento di Fabio Grossi e Simonetta Traversetti
regia di Fabio Grossi
con Leo Gullotta
scene e costumi Luigi Perego
musiche Germano Mazzocchetti
Produzione Teatro Eliseo
Fu per volontà della regina Elisabetta I che Shakespeare riesumò Sir John Falstaff, fatto morire nella sua
precedente opera, l’Enrico V: nacque così Le allegre comari di Windsor. Questa nostra edizione del Teatro
Eliseo, diretta da Fabio Grossi e interpretata da Leo Gullotta, nasce sotto l’occhio vigile e severo della
grande Regina: intrighi, scherzi e maramaldate sfilano secondo il divertito gusto shakespeariano.
Protagonista della vicenda è Sir John con le sue esuberanti smargiassate da guascone, la sua sovrabbondante
figura, la sua pletorica simpatia cialtrona, il suo amore per la crapula e il bicchiere e la sua irresistibile,
endemica disonestà viziosa e bonaria. I personaggi sono tanto pronti a impugnar le spade, a difesa di supposti
e ridicoli onori, quanto a deporle per sostituirle con boccali di vin di Spagna, al fin inconscio di proporsi
come innocue prede di chi del borseggio fa scopo di vita. Un ventaglio di svariata umanità farà da
protagonista della vicenda, ma su tutti trionferanno le donne, le comari che, con furbizia e lungimirante
intelligenza, collocheranno, in maniera indolore per la comunità, la parola fine alla vicenda.
GRUPPO A
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Spettacolo con turno fisso
09 febbraio 2011 – ore 21,00
10 febbraio 2011 – ore 17.00
11 febbraio 2011 – ore 21,00
12 febbraio 2011 – ore 21,00
13 febbraio 2011 – ore 17,00
15 febbraio 2011 – ore 17,00
16 febbraio 2011 – ore 17,00
17 febbraio 2011 – ore 17,00
18 febbraio 2011 – ore 21,00
19 febbraio 2011 – ore 21,00
20 febbraio 2011 – ore 17,00
T.Prime
T.Prom. Pom. A
T.Rep. Bis
T.Repliche
T. 1° Dom.
T. 1° Scuola
T. Prom. Pom. B
T. 2° Scuola
T. Prom.Serale
T.Cral
T. 2° Dom.
dal 23 al 27 febbraio 2011 – Teatro Biondo*
Non si sa come
di Luigi Pirandello
riduzione di Nicola Fano
regia di Sebastiano Lo Monaco
con Sebastiano Lo Monaco, Maria Rosaria Carli
e con Mirko Rizzotto, Giuseppe Cantore, Elena Aimone
scene Giacomo Tringali
costumi Cristina Darold
Produzione Sicilia Teatro
Su una nave da crociera degli anni Trenta, ogni pomeriggio una compagnia di comici di Rivista prova
numeri nuovi da proporre la sera ai croceristi. Due coppie e un tecnico-amministratore formano il gruppo
guidato da un uomo che tutti chiamano il Conte. Durante le prove, si scoprono molti particolari delle loro
vite, legate da un groviglio di segreti. In passato, le due coppie erano legate in un intreccio di relazioni
passionali, che forse non si sono ancora esaurite. Lo spettacolo, pur nella sua riscrittura, che inserisce nel
copione il teatro di Rivista e le canzonette popolari e trasferisce l’intreccio originario in un contesto sociale
che era lontanissimo dall’autore, vuole essere un omaggio a Pirandello, dimostrando come le sue tematiche
resistano oltre i confini drammaturgici, storici e sociali.
GRUPPO C
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Spettacolo opzionale
23 febbraio 2011 – ore 21,00
24 febbraio 2011 – ore 17,00
25 febbraio 2011 – ore 17,00
26 febbraio 2011 – ore 21,00
27 febbraio 2011 – ore 17,00
dal 2 al 6 marzo 2011 – Teatro Biondo*
Aspettando Godot
di Samuel Beckett
versione italiana di Carlo Fruttero
regia Marco Sciaccaluga
con Ugo Pagliai, Eros Pagni, Gianluca Gobbi, Roberto Serpi, Alice Arcuri
scena Jean-Marc Stehlé e Catherine Rankl
costumi Catherine Rankl
musiche Andrea Nicolini
luci Sandro Sussi
Produzione Teatro Stabile di Genova
Ugo Pagliai (Estragone) ed Eros Pagni (Vladimiro), sono i protagonisti di questa nuova edizione della più
celebre opera di Samuel Beckett, messa in scena da Marco Sciaccaluga. Al loro fianco: Gianluca Gobbi
(Pozzo), Roberto Serpi (Lucky) e Alice Arcuri (il ragazzo). “Non c’è nulla di più comico della tragedia” ha
scritto Beckett. E Aspettando Godot è, appunto, una tragicommedia, costruita intorno alla condizione
dell’attesa, di cui sono protagonisti due strani esseri umani, Estragone e Vladimiro, che per tutto lo spettacolo
si ritrovano sotto un albero spoglio in una deserta strada di campagna. Sono lì perché un certo Godot ha dato
loro appuntamento. I due (e con loro anche gli spettatori) non sanno neanche esattamente chi sia questo
Godot, credono comunque che prima o poi arriverà e si prenderà cura di loro. Relegati ai margini di una
società che non conoscono, in uno spazio insieme astratto e concreto, nel quale irrompe a un certo momento
un’altra strana coppia (quella formata da Pozzo e Lucky), Estragone e Vladimiro sono due personaggi che
sembrano usciti da una comica del cinema muto, abitanti di un universo irreale, ma molto simile al nostro,
dove la condizione dell’attesa diventa metafora della vita stessa.
GRUPPO C
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Spettacolo opzionale
02 marzo 2011 – ore 21,00
03 marzo 2011 – ore 17,00
04 marzo 2011 – ore 17,00
05 marzo 2011 – ore 21,00
06 marzo 2011 – ore 17,00
dal 9 al 13 marzo 2011 – Teatro Biondo*
I giganti della montagna
di Luigi Pirandello
regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
scene Marc’Antonio Brandolini
costumi Mela Dell'Erba
luci Maurizio Viani
con Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Produzione Diablogues – Teatro Stabile di Sardegna –
Teatro degli Incamminati – Teatro Carcano di Milano
in collaborazione con Teatro Comunale di Imola
L’arrivo della Compagnia della Contessa Ilse alla villa del Mago Cotrone e dei suoi “scalognati” somiglia
al rispecchiamento di un’idea utopica con la sua impossibile realizzazione. La Compagnia, fedele all’idea
di Poesia assoluta, si è ormai ridotta in miseria: nessuno, nel mondo, sembra più comprendere e accettare
il suo messaggio. Ma ecco che, arrivati alla Villa, come in un sogno (e il finale dell’opera è stato
veramente dettato da Pirandello al figlio Stefano dopo un sogno chiarificatore), ciò che i teatranti cercano
strenuamente sembra manifestarsi in quel luogo. In un gioco fantastico di apparizioni ed evocazioni, di
doppi e di identità rubate, la Villa stessa dà corpo ai personaggi, alle scene, alle musiche, alle atmosfere
che i poveri attori non sono più in grado di riprodurre. Il Mago Cotrone invita i teatranti a rimanere lì, per
creare nuovi e più favolosi sogni dei quali potranno godere insieme, ma la Contessa Ilse, personificazione
del Teatro puro, non può accettare che la sua missione di portare la Poesia tra la gente si chiuda entro le
mura di quel luogo, e decide di affrontare il confronto con la realtà, a costo della sua stessa vita.
Per Vetrano e Randisi I Giganti della Montagna rappresentano l’approdo di un lungo viaggio nel mondo
pirandelliano cominciato nel ’99 con la messinscena de Il berretto a sonagli e proseguito, con la
formazione di una Compagnia particolarmente affiatata, con L’uomo, la bestia e la virtù e il più recente
Pensaci, Giacomino!
GRUPPO C
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Spettacolo opzionale
09 marzo 2011 – ore 21,00
10 marzo 2011 – ore 17,00
11 marzo 2011 – ore 17,00
12 marzo 2011 – ore 21,00
13 marzo 2011 – ore 17,00
dal 16 al 20 marzo 2011 – Teatro Biondo*
Don Chisciotte
di Franco Branciaroli da Miguel de Cervantes
progetto e regia di Franco Branciaroli
scena di Margherita Palli
con Franco Branciaroli
Produzione Teatro degli Incamminati
“Don Chisciotte è un enorme trattato sull'imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della
scena”. Con questa premessa Franco Branciaroli, dopo l'originale edizione di Finale di partita, in cui il
protagonista parlava con la voce dell'ispettore Clouseau, affronta il nuovo spettacolo tratto dal testo di
Miguel de Cervantes. Branciaroli è impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Pancia, cui da le
voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei
due mattatori ripercorrerà alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del Ssiglo de Oro
spagnolo. “Li immagino nell’aldilà - spiega Branciaroli - mentre confessano che avrebbero sempre voluto
mettere in scena il libro più d’avanguardia che ci sia, il Don Chisciotte. Li faccio parlare e così, accanto ai
personaggi dell’Hidalgo e di Sancho, riprendono vita anche i loro dialoghi, i loro battibecchi, il loro
immaginario”. Ecco dunque che le “maschere verbali” dei due grandi protagonisti della scena teatrale
italiana, danno anche occasione di ritrovare atmosfere di un Gran teatro che non c'è più e che lo stesso
Branciaroli, che con Bene ha recitato ai suoi esordi, ha preso per la coda: “Erano due avversari irriducibili continua l’attore-regista - ma anche, al fondo, due artisti che si stimavano. E questa è una cosa che mi
commuove”. E divertimento con un pizzico di nostalgia è infatti la temperatura emotiva dello spettacolo.
GRUPPO C
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
16 marzo 2011 – ore 21,00
17 marzo 2011 – ore 17,00
18 marzo 2011 – ore 17,00
19 marzo 2011 – ore 21,00
20 marzo 2011 – ore 17,00
Spettacolo opzionale
dal 18 al 27 marzo 2011 – Teatro Bellini*
Santa e Rosalia
di e con Franco Scaldati
Produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo – Compagnia di Franco Scaldati
Franco Scaldati porta in scena uno dei suoi più recenti e significativi testi, nato negli anni di lavoro e ricerca
trascorsi nel centro sociale del quartiere Albergheria. È questo il primo esito del laboratorio che Scaldati e la
sua compagnia stanno realizzando in collaborazione con il Teatro Biondo Stabile di Palermo.
Uno spettacolo visionario e poetico, ricco di umori popolari e ancestrali, dove storia e cronaca sono ridotte
all'essenziale, dove il racconto evoca, piuttosto che descrivere, e dove la parola poetica e arcaica di Scaldati è
accompagnata da un’accesa e moderna gestualità.
GRUPPO D
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Spettacolo opzinale
18 marzo 2011 – ore 21,00
19 marzo 2011 – ore 21,00
20 marzo 2011 – ore 17,00
22 marzo 2011 – ore 17,00
23 marzo 2011 – ore 17,00
24 marzo 2011 – ore 17,00
25 marzo 2011 – ore 21,00
26 marzo 2011 – ore 21,00
27 marzo 2011 – ore 17,00
dal 23 al 27 marzo 2011 – Teatro Biondo*
Il vecchio e il cielo
testo e regia Cesare Lievi
con Ludovica Modugno, Gigi Angelillo, Giuseppina Turra
scene Josef Frommwieser
luci Gigi Saccomandi
Produzione CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG – Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Il vecchio e il cielo, scritto e diretto da Cesare Lievi, è la storia di un anziano preside che, al suo primo
giorno di pensione, vede vacillare tutte le speranze di cambiamento e di riscatto proiettate in questo giorno
fatidico: la fine dell’impegno quotidiano, l’indipendenza economica e affettiva riconquistata, la nuova libertà
della vecchiaia.
È invece travolto in un vortice di avventure, di situazioni imprevedibili, comiche e dolorose insieme, assurde
e vere, dove ciò che è reale si mescola a ciò che è immaginario, in una girandola paradossale. Un’istantanea
della contemporaneità: il teatro si fa strumento di osservazione e indagine sull’uomo e sui suoi piccoli,
grandi, dubbi esistenziali.
GRUPPO C
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
23 marzo 2011 – ore 21,00
24 marzo 2011 – ore 17,00
25 marzo 2011 – ore 17,00
26 marzo 2011 – ore 21,00
27 marzo 2011 – ore 17,00
Spettacolo opzionale
dal 31 marzo al 3 aprile 2011– Teatro Bellini*
Nella pietra
di Enrico Frattaroli da Christa Wolf
con Anna Paola Vellaccio
Produzione Florian Teatro Stabile di Innovazione
Nella pietra è la prima versione teatrale dell’omonimo racconto di Christa Wolf, scritto nel 1996 e pubblicato
in Italia nella raccolta Con uno sguardo diverso. L’autrice ripercorre, letterariamente, la sua operazione di
protesi all’anca effettuata in anestesia epidurale. L’essere confissa nella pietra è la metafora stessa della sua
esperienza: “Il punto nella mia testa che sa che mi stanno aprendo la carne è sveglio. Il punto nella mia testa
che dovrebbe avvertire il dolore è congelato nella pietra”.
Lo spettacolo non mima l’evento reale, l’insieme delle voci, delle immagini, dei suoni, della musica non
sono che l’espressione, sui diversi registri della scena, del suo racconto. Nell’insieme lo spettatore assiste ad
un evento multimediale, un concertato di visioni, voci e musiche.
GRUPPO D
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Spettacolo opzinale
31 marzo 2011 – ore 21,00
01 aprile 2011 – ore 17,00
02 aprile 2011 – ore 21,00
03 aprile 2011 – ore 17,00
dal 6 al 17 aprile 2011 – Teatro Bellini*
Artista da giovane
di Claudio Collovà da Dedalus di James Joyce
uno spettacolo di Claudio Collovà
scene Giulio Ceraldi
costumi Rosalba Corrao
luci Andrea Narese
Produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo – Mela Cult/Officine Ouragan
in collaborazione con Fondazione Orestiadi di Gibellina
Artista da giovane è un’indagine sulla memoria. L’epoca degli accadimenti è già specificata nel titolo e oltre
che un tempo indica una dimensione ben precisa dell’esistenza. Un tempo in cui convivono tensioni
contrapposte: la vitalità spesso trattenuta e l’intensità con cui si avvertono impulsi creativi, espressioni di
ricchezza e anche di dolore. Nel suo bellissimo romanzo Dedalus, James Joyce racconta di una voluta e
desiderata fuga dalle limitazioni di una educazione religiosa, trasmessa in modo coercitivo in un collegio di
gesuiti, una sorta di extra-mondo, in cui si odono i propri passi come in un territorio alieno. Tra le mura
spesse dei principi, dell’educazione e dell’insegnamento, Dedalus sembra ripercorrere il destino di una figura
mitica, quella di Icaro, che osò volare pericolosamente troppo in alto e troppo vicino al sole. Nel gesuita
educatore vediamo polvere, conservazione, minaccia, violenza, e uno sguardo sul mondo vicino al ridicolo,
in mostra nell’opaca trasparenza di una teca. Ogni ricordo della nostra infanzia è isolato, esposto – ancora
adesso che si è diventati adulti – alla fragilità del presente.
GRUPPO D
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
06 aprile 2011 – ore 21,00
07 aprile 2011 – ore 17,00
08 aprile 2011 – ore 21,00
09 aprile 2011 – ore 21,00
10 aprile 2011 – ore 17,00
12 aprile 2011 – ore 17,00
13 aprile 2011 – ore 17,00
14 aprile 2011 – ore 17,00
15 aprile 2011 – ore 21,00
16 aprile 2011 – ore 21,00
17 aprile 2011 – ore 17,00
Spettacolo opzinale
dal 13 al 26 aprile 2011 – Teatro Biondo
Il mercante di Venezia
di William Shakespeare
traduzione di Giovanni Raboni
regia di Pietro Carriglio
con Nello Mascia, Galatea Ranzi
Produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo
Nel laboratorio shakespeariano del Teatro Biondo, Il mercante di Venezia ha una posizione centrale, e per il
valore ancora attuale della metafora sul male, e per qualità dell’impianto drammaturgico, fondato sui principi
stessi del fare teatro.
La commedia, che contrappone il mercante Antonio e l’ebreo Shylock, risolta dalle astuzie di Porzia, è
proposta nell’inedita traduzione del poeta Giovanni Raboni, con la regia di Pietro Carriglio e interpretata
dalla Compagnia Stabile del Teatro Biondo di Palermo.
GRUPPO A
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Mar.
Spettacolo con turno fisso
13 aprile 2011 – ore 21,00
14 aprile 2011 – ore 17.00
15 aprile 2011 – ore 21,00
16 aprile 2011 – ore 21,00
17 aprile 2011 – ore 17,00
19 aprile 2011 – ore 17,00
20 aprile 2011 – ore 17,00
21 aprile 2011 – ore 17,00
22 aprile 2011 – ore 21,00
23 aprile 2011 – ore 21,00
26 aprile 2011 – ore 17,00
T.Prime
T.Prom. Pom. A
T.Rep. Bis
T.Repliche
T. 1° Dom.
T. 1° Scuola
T. Prom. Pom. B
T. 2° Scuola
T. Prom.Serale
T.Cral
T. 2° Dom.
dal 4 al 15 maggio 2011 – Teatro Biondo
Le bugie con le gambe lunghe
di Eduardo De Filippo
regia di Luca De Filippo
con Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Anna Fiorelli, Fulvia Carotenuto, Carolina Rosi,
Massimo De Matteo, Gioia Miale, Giuseppe Rispoli, Antonio D’Avino, Chiara De Crescenzo
scene Gianmaurizio Fercioni
costumi Silvia Polidori
luci Stefano Stacchini
Produzione Elledieffe s.r.l. & La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
Con Le bugie con le gambe lunghe, commedia scritta nel dicembre 1946, subito dopo il debutto napoletano
di Filumena Maturano, prosegue il lavoro di Luca De Filippo sulla drammaturgia di Eduardo, in particolare
su quella del dopoguerra.
Il giovane ed emblematico Libero Incoronato, un “uomo insignificante”, un semplice alla maniera di De
Filippo, cavalca menzogne e ipocrisie per coronare il suo sogno: sposare l’amata Graziella, la cui reputazione
non è delle più nobili.
Commedia a tinte forti, polemica e ottimista insieme, mette in scena l’eterno conflitto tra verità e menzogna,
apparenza e sostanza, libertà dell’individuo e giudizio della comunità… l’infinita commedia umana. Le
bugie con le gambe corte sono quelle dei bambini, mentre quelle con le gambe lunghe sono quelle che, come
spiegava lo stesso Eduardo, “tutti noi dobbiamo aiutare a camminare per non far cadere l’impalcatura della
società”.
GRUPPO A
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Mar.
Spettacolo con turno fisso
04 maggio 2011 – ore 21,00
05 maggio 2011 – ore 17.00
06 maggio 2011 – ore 21,00
07 maggio 2011 – ore 21,00
08 maggio 2011 – ore 17,00
10 maggio 2011 – ore 17,00
11 maggio 2011 – ore 17,00
12 maggio 2011 – ore 17,00
13 maggio 2011 – ore 21,00
14 maggio 2011 – ore 21,00
15 maggio 2011 – ore 17,00
T.Prime
T.Prom. Pom. A
T.Rep. Bis
T.Repliche
T. 1° Dom.
T. 1° Scuola
T. Prom. Pom. B
T. 2° Scuola
T. Prom.Serale
T.Cral
T. 2° Dom.
Dal 7 al 29 maggio 2011 – Teatro Bellini
Galatea Ranzi in Concerto
Produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo
GRUPPO B
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Spettacolo fisso con prenotazione obbligatoria
07 maggio 2011 – ore 21,00
08 maggio 2011 – ore 17,00
10 maggio 2011 – ore 17,00
11 maggio 2011 – ore 17,00
12 maggio 2011 – ore 17,00
13 maggio 2011 – ore 21,00
14 maggio 2011 – ore 21,00
15 maggio 2011 – ore 17,00
17 maggio 2011 – ore 17,00
18 maggio 2011 – ore 17,00
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
19 maggio 2011 – ore 17,00
20 maggio 2011 – ore 21,00
21 maggio 2011 – ore 21,00
22 maggio 2011 – ore 17,00
24 maggio 2011 – ore 17,00
25 maggio 2011 – ore 17,00
26 maggio 2011 – ore 17,00
27 maggio 2011 – ore 21,00
28 maggio 2011 – ore 21,00
29 maggio 2011 – ore 17,00
dal 18 al 29 maggio 2011 – Teatro Biondo
Il mare
di Paolo Poli da Anna Maria Ortese
regia di Paolo Poli
scene Emanuele Luzzati
costumi Santuzza Calì
consulenza musicale Jacqueline Perrotin
coreografie Claudia Lawrence
con Paolo Poli
Produzione Paolo Poli Associazione Culturale
I racconti di Anna Maria Ortese composti nel lungo arco di tempo che va dagli anni trenta ai settanta,
affiancando la produzione dei grandi romanzi, riflettono sorprendentemente la complessa personalità
dell'autrice. Storie quasi senza storia che dipingono una realtà tragica come attraverso un sogno. Spesso sono
stati paragonati al fantastico viaggio dantesco nell'aldilà. Ad una rilettura odierna sembrano piuttosto
rievocare la teatrale tenerezza del Tasso o la cinematografica leggerezza dell'Ariosto. Gli avvenimenti narrati
sono visti attraverso il ricordo struggente: l'infanzia infelice, ma luminosa, l'adolescenza insicura, ma
traboccante, l'amore sfiorato, ma mai posseduto. Sentimenti che ricordano il dispettoso rifiuto di Kafka e le
illuminazioni improvvise di Joyce. Figure e figurine di una italietta arrancante nella storia dove le canzonette
fanno la parte del leone. Accanto a Poli gli attori che da sempre lo accompagnano in un tipo di teatro
personalissimo. Le scene del grande Luzzati enfatizzano la pittura novecentesca. I costumi fantasiosi di Calì
sorprendono ancora una volta. Le musiche di Perrotin persuadono arditamente. Insomma una nuova
produzione della premiata ditta Sorrisi e Veleni.
GRUPPO A
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Mar.
Spettacolo con turno fisso
18 maggio 2011 – ore 21,00
19 maggio 2011 – ore 17.00
20 maggio 2011 – ore 21,00
21 maggio 2011 – ore 21,00
22 maggio 2011 – ore 17,00
24 maggio 2011 – ore 17,00
25 maggio 2011 – ore 17,00
26 maggio 2011 – ore 17,00
27 maggio 2011 – ore 21,00
28 maggio 2011 – ore 21,00
29 maggio 2011 – ore 17,00
T.Prime
T.Prom. Pom. A
T.Rep. Bis
T.Repliche
T. 1° Dom.
T. 1° Scuola
T. Prom. Pom. B
T. 2° Scuola
T. Prom.Serale
T.Cral
T. 2° Dom.
Date da definire*
Cuore di cactus
di Antonio Calabrò
interpretazione e regia di Fausto Russo Alesi
Produzione Teatro Franco Parenti
L’attore palermitano Fausto Russo Alesi porta in scena il testo del giornalista siciliano Antonio Calabrò.
Nelle pagine di Cuore di cactus c’è la Palermo degli ultimi decenni del Novecento, con la testimonianza
delle esperienze raccolte dall’autore nella redazione del giornale “L’Ora”. Un racconto denso di ricordi, ma
anche di giudizi taglienti sulla Sicilia. Un “diario in pubblico”, come l’ha definito lo stesso autore. Un
tentativo di fare i conti con il proprio tempo, con l’impegno professionale e culturale, con il ruolo “di uno
che se ne va”. Tra ricordi privati e grandi fatti di attualità, scorre il ritratto di un paese in cambiamento.
*spettacoli a scelta
Abbonamento a 15 spettacolo: 11 fissi e 4 a scelta su 8 (due al Teatro Biondo e due al Teatro
Bellini)
Produzioni e coproduzioni
La locandiera
Le sedie
Sarto per signora
Il borghese gentiluomo
Santa e Rosalia
Artista da giovane
Il mercante di Venezia
Galatea Ranzi in Concerto
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