Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile

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Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola Alberghiera “G. Marchitelli” CHRH01000N
SAL “G. Marchitelli” CHRH01000N
Via Roma n° 18-20-22
Villa Santa Maria
10
CH
S7179
18/11/2003 e 20/11/2003
PREMESSA
Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team S7179 ha effettuato n°
2 sopralluoghi presso il complesso scolastico sito nel Comune di Villa Santa Maria (CH), Via Roma n° 18-20-22 in
data 18/11/2003 e 20/11/2003.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà provinciale è composta da n. 7 unità edilizie denominate per convenzione
con le lettere maiuscole dell’alfabeto.
Dette unità si configurano, all’interno del complesso scolastico, in parte come edifici isolati separati l’uno dall’altro
da spazi esterni di passaggio ed in parte come porzioni di edificio separati l’uno dall’altro da giunti tecnici.
L’unità edilizia A, edificata
verso la fine del 1800 è stata sopraelevata con rifacimento della copertura nel
1982/84. Presenta n. 4 piani abitabili e un sottotetto non praticabile e si sviluppa per un altezza media interpiano
di 3.7 m al piano seminterrato, 4.5 m al piano terra, 4.1 m al piano primo, 3.0 m al piano secondo, ha una
superficie coperta max di 271 mq. La struttura verticale è del tipo in muratura di pietrame ai primi tre livelli e
muratura di mattoni pieni ai piani secondo e sottotetto. Gli orizzontamenti presentano una struttura portante in
struttura mista con volte e solai al piano seminterrato, con putrelle e tavelloni ai piani terra e primo e in
laterocemento al piano secondo. La copertura è, dal punto di vista tipologico, a padiglione con struttura portante
in laterocemento. All’interno vengono svolte funzioni di segreteria e uffici di presidenza, cucine, aule e laboratori.
L’unità edilizia B è stata edificata negli anni 1981/84 come ampliamento dell’unità edilizia A esistente, ed è stata
soggetta a lavori di variante opere modifiche interne nei piani destinati al convitto maschile, nel 2000/2001 in
occasione della realizzazione di un corpo scala ascensore, che sostituisce l’esigenza della scala di sicurezza, per
permettere il collegamento tra tutti i piani delle due unità edilizie (A e B). Presenta n. 5 piani abitabili compreso il
sottotetto e si sviluppa per un altezza media interpiano di 3.7 m al piano terra, 3.1 m ai piani superiori e 2.2 m
nel sottotetto ed una superficie coperta max di 430 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo
armato. Gli orizzontamenti presentano una struttura portante in laterocemento gettato in opera con travetti
prefabbricati. La copertura è, dal punto di vista tipologico, a due falde con struttura portante in laterocemento.
All’interno vengono svolte attività di didattica-esercitazione (bar, ristorante) al piano terra, mentre i piani superiori
sono destinati a convitto maschile.
L’unità edilizia C, edificata negli anni 1993/94 come ampliamento lotto successivo, presenta n. 4 piani abitabili e
un sottotetto praticabile utilizzato come deposito/magazzino e si sviluppa per un altezza media interpiano di 4.5
m al piano terra (destinato alla palestra), 3.7 ai piani superiori (destinati a convitto maschile) ed una superficie
coperta di 303 mq al piano terra, 80 mq al piano primo e 156 mq al piano secondo. La struttura verticale è del
tipo con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti presentano una struttura portante in laterocemento
gettato in opera con travetti prefabbricati. La copertura è, dal punto di vista tipologico, a padiglione per il convitto
e ad una falda per la palestra, con struttura portante in laterocemento.
L’unità edilizia D distante circa 5 m dalla sede principale, di proprietà comunale, edificata negli anni ’60 e
parzialmente ristrutturata col rifacimento della copertura nel 1994, presenta n. 2 piani abitabili e un sottotetto
non praticabile e si sviluppa per un altezza media interpiano di 3.2 m ed una superficie coperta di 48 mq. La
struttura verticale è del tipo in muratura portante mista con mattoni pieni, pietrame e blocchi di cemento nei
primi due livelli e in muratura portante con mattoni forati nel sottotetto. Gli orizzontamenti presentano una
struttura portante in putrelle di acciaio e tavelloni in laterizio. La copertura è, dal punto di vista tipologico, ad una
falda con struttura portante in laterocemento.
L’ unità edilizia E, edificata nell’anno1994 come ampliamento dell’unità edilizia D esistente, presenta n. 1 piano
seminterrato destinato ad aula didattica, 1 piano terra dove è posto l’ingresso ed i servizi annessi alla mensa e
un sottotetto non praticabile e si sviluppa per un altezza media interpiano di 3 m ca ed una superficie coperta
max di 78 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti presentano una
struttura portante in laterocemento con soletta collaborante. La copertura è, dal punto di vista tipologico, ad una
falda con struttura portante in laterocemento e soletta collaborante.
L’unità edilizia F, edificata nell’ anno 1996 presenta n. 1 piano terra destinato ad aule per la didattica con
ingresso indipendente, 1 piano primo destinato a mensa e con ingresso dall’unità E ed un sottotetto non
praticabile. Si sviluppa per un altezza media interpiano di 3 m ca ed una superficie coperta max di 207 mq. La
struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti presentano una struttura
portante in travetti precompressi e pignatte in laterizio. La copertura è, dal punto di vista tipologico, ad una falda
con struttura portante in laterocemento.
L’unità edilizia G, anch’essa poco distante dalla sede principale e dall’edificio mensa, presenta un corpo centrale e
2 corpi laterali; si sviluppa su 3 piani abitabili ed un sottotetto non praticabile. Al piano sottostrada sono dislocate
le aule per la didattica, il piano strada è parzialmente e saltuariamente usato (biblioteca scolastica ed ex cinema
abbandonato) ed il piano primo è destinato a palestra privata in parte ed abbandonata la restante parte. Si
sviluppa per un altezza media interpiano di 3.8 m circa ed una superficie coperta di 270 mq. Nel 1979
l’ Amministrazione Comunale di Villa S. Maria, per sopperire alla carenza di aule e locali da destinare alla scuola
alberghiera, ha effettuato lavori di adeguamento strutturali sull’edificio (ex-ENAL, denominato ex vegè dal
personale scolastico per la presenza passata di un supermercato) la cui struttura originaria era: al piano
sottostrada in muratura di pietrame nel corpo centrale e in muratura ordinaria ed elementi in legno nei corpi
laterali; ai piani superiori e copertura sia il corpo centrale, che quelli laterali in struttura portante in legno. Oggi la
struttura verticale è del tipo in muratura portante con pietrame nel piano sottostrada del corpo centrale e in
muratura di mattoni doppio UNI e malta cementizia al piano sottostrada limitatamente ai due corpi laterali e al
piano strada e primo anche nel corpo centrale. Gli orizzontamenti presentano una struttura portante in
laterocemento. La copertura è, dal punto di vista tipologico, a padiglione nei corpi laterali e a due falde nel corpo
centrale con struttura portante in conglomerato cementizia armato e solaio in travetti c.a.p. e laterizi.
Sono in corso lavori per la realizzazione di un nuovo edificio scolastico della scuola Alberghiera, per conto
dell’Amministrazione Provinciale.
All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della
scuola in oggetto e funzioni di palestra privata solamente nell’unità edilizia G.
Il numero di utenti mediamente presenti nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso è di n. 605
di cui 423 studenti (tra cui 60 convittrici e 134 convittori), 52 docenti, 68 non docenti, 35 docenti esperti esterni
che tengono corsi, e 27 istitutori.
criticità:
Al momento del sopralluogo sulla struttura portante non si è rilevato nessun quadro fessurativo, per cui non è
stato valutato nessun livello del danno, nelle unità edilizie D e G; ed un quadro fessurativo esteso per il 2 % del
complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di lieve entità, nelle le unità edilizie A, B, C, E ed F.
Si consiglia comunque di tenere sotto controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello
scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso.
Sulla base della documentazione fornita dall’ufficio tecnico comunale e delle indagini svolte si evidenziano criticità
per quello che riguarda gli indicatori diretti dei rischi e, nel particolare gli arredi posti all’interno dei locali e nei
percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc; di altezza superiore a mt 1,50) non sono
stabilmente ancorati alle pareti e non esiste uno spazio adeguato tra le vetrate ed i banchi (almeno ½ dell’altezza
della vetrata) ; non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori diretti dei rischi così
come individuate nel dettaglio nelle schede di rilievo.
IL SITO
descrizione:
L’ area su cui sorge il complesso scolastico, la cui estensione non è determinabile in quanto gli edifici sono
dislocati in più aree, si trova nella periferia alta del paese. Essa ha, dal punto di vista morfologico, una
configurazione di tipo versante è stata sbancata nei siti per la realizzazione delle unità edilizie B, C, E ed F. Non
presenta passi carrabili, ma un agevole accesso alla scuola ad eventuali mezzi di soccorso avviene direttamente
dalla strada.
criticità:
Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e delle indagini svolte si evidenziano parziali
criticità per quello che riguarda gli indicatori indiretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso scolastico e, nel
particolare l’ unità edilizie B insiste, in parte, su terreno di riporto; non si evidenziano, invece, criticità per quello
che riguarda tutti gli altri indicatori indiretti dei rischi così come individuate nel dettaglio nelle schede di rilievo.
Dati di Vulnerabilità
Unità Edilizia
A
B
C
D
E
F
G
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
31
M
M
9
MA
MA
26
Classe di
danno
(Da)
B0
B0
B0
A9
B0
B0
A9
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
14
14
14
14
14
14
14
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
.50E-02
.79E-02
.15E-02
.61E-04
.33E-02
.12E-01
.25E-02
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
.86E-04
.86E-04
.86E-04
.86E-04
.67E-03
.67E-03
.86E-04
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
0.26
0.33
0.26
0.18
0.21
0.24
0.24
Danno
presunto
(D95)
0.09
0.12
0.12
0.03
0.20
0.20
0.07
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di un
terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità è
bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura
portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto (A),
medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B). Essendo valutato solo sulla base di caratteristiche
intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per avere informazioni
sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può corrispondere un rischio basso
se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità.
Il parametro D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di
95 anni. Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di
ritorno considerato è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono
rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue la
lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima del
20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al 90%.
Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola e varia
da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media; se
maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è correlabile
all’intensità del terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime atteso.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di un insieme di edifici, tutti identici, che
crollerebbe ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il
numero di anni durante i quali l’edificio riuscirebbe a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il
numero di vittime atteso è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dai percorsi che
questi devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni
sismiche dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è dato
dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di
vittime atteso e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli stessi.
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