IT CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA 9625/12 (OR. en) PRESSE 194 PR CO 27 COMUNICATO STAMPA 3165ª sessione del Consiglio Agricoltura e pesca Bruxelles, 14 e 15 maggio 2012 Presidente Sig.ra Mette GJERSKOV Ministro dell'alimentazione, dell'agricoltura e della pesca della Danimarca STAMPA Rue de la Loi, 175 B – 1048 BRUXELLES Tel.: +32 (0)2 281 8352 / 6319 Fax: +32 (0)2 281 8026 [email protected] http://www.consilium.europa.eu/Newsroom 9625/12 1 IT 14.-15.V.2012 Principali risultati del Consiglio Per quanto riguarda la pesca, i ministri hanno proceduto ad un dibattito pubblico sugli aspetti ambientali della politica comune della pesca (PCP) e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) nel quadro della riforma della PCP. Quanto all'agricoltura, i ministri hanno proceduto a un dibattito pubblico sul tema specifico dell'integrazione di considerazioni ambientali nella politica agricola comune (PAC) nell'ambito della riforma della PAC. Infine, il Consiglio è stato informato in merito ad una conferenza sull'acquacoltura, alle conseguenze della chiusura delle attività di pesca da parte dei pescherecci dell'UE in acque mauritane e ai requisiti in materia di benessere degli animali prima della macellazione. 9625/12 2 IT 14.-15.V.2012 SOMMARIO1 PARTECIPANTI ............................................................................................................................... 4 PUNTI DISCUSSI PESCA ................................................................................................................................................. 6 Riforma della politica comune della pesca .......................................................................................... 6 AGRICOLTURA ................................................................................................................................. 9 Riforma della PAC - Integrazione di considerazioni ambientali (Greening) ....................................... 9 VARIE ............................................................................................................................................... 11 Acquacoltura - Conferenza di Salisburgo .......................................................................................... 11 Chiusura dell'attività di pesca da parte dei pescherecci dell'UE nelle acque della Mauritania .......... 12 Benessere degli animali - Stordimento prima della macellazione ..................................................... 13 ALTRI PUNTI APPROVATI AGRICOLTURA – Accordi di partenariato con l'Africa centrale e la Liberia contro il disboscamento illegale .................................. 14 – Orientamenti dell'UE per la riunione dei ministri dell'Agricoltura del G-20 ......................................................... 14 NOMINE – Comitato delle regioni ........................................................................................................................................... 15 1 Per le dichiarazioni, conclusioni o risoluzioni formalmente adottate dal Consiglio, il titolo del punto pertinente riporta un'apposita indicazione e il testo è ripreso tra virgolette. I documenti di cui viene indicato il riferimento sono accessibili nel sito Internet del Consiglio http://www.consilium.europa.eu. Gli atti adottati che comportano dichiarazioni a verbale del Consiglio accessibili al pubblico sono contrassegnati da un asterisco; dette dichiarazioni sono disponibili nel summenzionato sito Internet del Consiglio o possono essere ottenute presso il servizio stampa. 9625/12 3 IT 14.-15.V.2012 PARTECIPANTI I Governi degli Stati membri e la Commissione europea erano così rappresentati: Belgio: Sig.ra Sabine LARUELLE Sig. Carlo DI ANTONIO Sig. Kris PEETERS Ministro delle classi medie, delle PMI, del lavoro autonomo e dell'agricoltura Ministro dei lavori pubblici, dell'agricoltura, delle questioni rurali, della natura, delle foreste e del patrimonio Ministro Presidente del Governo fiammingo e Ministro fiammingo dell'economia, della politica estera, dell'agricoltura e della politica rurale Bulgaria : Sig. Miroslav NAYDENOV Ministro dell'agricoltura e dell'alimentazione Repubblica ceca: Sig. Petr BENDL Ministro dell'agricoltura Danimarca: Sig.ra Mette GJERSKOV Sig.ra Hanne LAUGER Germania: Sig.ra Ilse AIGNER Sig. Robert KLOOS Estonia : Sig. Keit PENTUS Sig. Helir-Valdor SEEDER Irlanda: Sig. Simon COVENEY Ministro dell'alimentazione, dell'agricoltura e della pesca Capo di gabinetto del ministero dell'alimentazione, dell'agricoltura e della pesca Ministro federale dell'alimentazione, dell'agricoltura e della protezione dei consumatori Sottosegretario di Stato, Ministero federale dell'alimentazione, dell'agricoltura e della protezione dei consumatori Ministro dell'ambiente Ministro dell'agricoltura Ministro dell'agricoltura, dell'alimentazione e degli affari marittimi Grecia: Sig.ra Georgia BAZOTI-MITSONI Sig. Andreas PAPASTAVROU Segretario generale per l'alimentazione e l'agricoltura Rappresentante permanente aggiunto Spagna: Sig. Miguel ARIAS CAÑETE Ministro dell'agricoltura, dell'alimentazione e dell'ambiente Francia: Sig. Eric ALLAIN Sig.ra Sophie MARTIN LANG Direttore generale per le politiche agricole, agroalimentari e territoriali presso il ministero dell'agricoltura Consigliere COREPER I presso la Rappresentanza permanente Italia: Sig. Mario CATANIA Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Cipro: Sig. Sofoclis ALETRARIS Ministro dell'agricoltura, delle risorse naturali e dell'ambiente Lettonia: Sig.ra Laimdota STRAUJUMA Sig. Edvards SMILTĒNS Lituania: Sig. Mindaugas KUKLIERIUS Lussemburgo: Sig. Romain SCHNEIDER Ministro dell'agricoltura Sottosegretario di Stato parlamentare, Ministero dell'agricoltura Viceministro dell'agricoltura Sig.ra Michèle EISENBARTH Ministro dell'agricoltura, della viticoltura e dello sviluppo rurale Rappresentante permanente aggiunto Ungheria: Sig. György CZERVÁN Sottosegretario di Stato, Ministero dello sviluppo rurale 9625/12 4 IT 14.-15.V.2012 Malta: Sig. George PULLICINO Ministro delle risorse e degli affari rurali Paesi Bassi: Sig. Henk BLEKER Sig. Derk OLDENBURG Ministro dell'agricoltura e del commercio estero Rappresentante permanente aggiunto Austria: Sig. Harald GÜNTHER Rappresentante permanente aggiunto Polonia: Sig. Marek SAWICKI Sig. Kazimierz PLOCKE Portogallo: Sig.ra Assunção CRISTAS Sig. Pedro COSTA PEREIRA Romania : Sig. Daniel CONSTANTIN Sig. Achim IRIMESCU Ministro dell'agricoltura e dello sviluppo rurale Sottosegretario di Stato presso il Ministero dell'agricoltura e dello sviluppo rurale Ministro dell'agricoltura, del mare, dell'ambiente e dell'assetto territoriale Rappresentante permanente aggiunto Ministro dell'agricoltura e dello sviluppo rurale Sottosegretario di Stato presso il Ministero dell'agricoltura e dello sviluppo rurale Slovenia : Sig. Franc BOGOVIČ Ministro dell'agricoltura e dell'ambiente Slovacchia: Sig. Ľubomír JAHNÁTEK Ministro dell'agricoltura e dello sviluppo rurale Finlandia: Sig. Jari KOSKINEN Sig. Risto ARTJOKI Ministro dell'agricoltura e delle foreste Sottosegretario di Stato, Ministero dell'agricoltura Svezia: Sig. Eskil ERLANDSSON Ministro delle questioni rurali Regno Unito: Sig. Jim PAICE Sig. Richard BENYON Ministro aggiunto dell'ambiente e dell'alimentazione, dipartimento dell'ambiente, dell'alimentazione e degli affari rurali Sottosegretario di Stato (ambiente naturale e pesca) Commissione: Sig.ra Maria DAMANAKI Sig. Dacian CIOLOȘ Membro Membro Il governo dello Stato aderente era così rappresentato: Croazia: Sig.ra Snježana ŠPANJOL 9625/12 Viceministro dell'agricoltura 5 IT 14.-15.V.2012 PUNTI DISCUSSI PESCA Riforma della politica comune della pesca Il Consiglio ha tenuto due dibattiti pubblici nel quadro della riforma della politica comune della pesca (PCP): il primo incentrato sul conseguimento della sostenibilità ambientale mediante il "rendimento massimo sostenibile" (MSY) e l'integrazione dei requisiti previsti dalle normative ambientali nel quadro della proposta che contempla le disposizioni fondamentali della PCP (12514/11); il secondo ha approfondito ulteriormente la proposta di regolamento relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), che dovrebbe sostituire l'esistente Fondo europeo per la pesca (17870/11). Aspetti ambientali della PCP e dell'MSY Tutti gli Stati membri hanno approvato l'inclusione dell'MSY tra gli obiettivi della PCP per garantire la sostenibilità delle risorse e migliori prospettive nel settore della pesca. Tuttavia, la maggior parte delle delegazioni hanno sollecitato un approccio graduale: il termine per giungere all'MSY per taluni stock ittici potrebbe essere fissato al 2015, conformemente agli impegni internazionali assunti dall'UE a Johannesburg, a condizione di disporre di pareri scientifici e che nessun paese terzo partecipi a tale attività. Altrimenti, specie in caso di informazioni scientifiche insufficienti, il termine potrebbe essere fissato al più tardi al 2020. La maggior parte degli Stati membri si è detta favorevole ad un obiettivo politico mirato nel regolamento di base, mentre le modalità di attuazione dovrebbero essere affrontate mediante singoli piani pluriennali. Per quanto riguarda la pesca mista, la maggior parte degli Stati membri ritiene che sia una sfida raggiungere simultaneamente l'MSY per tutti gli stock catturati nel quadro della pesca mista. Ciò riguarda in particolare il Mediterraneo, dove la pesca mista costituisce la norma e l'attività di pesca è condivisa con paesi terzi. La maggior parte delle delegazioni ha ammesso la necessità di conciliare realisticamente gli obiettivi per i vari stock, basandosi su precisi pareri scientifici. Per evitare la pesca eccessiva degli stock più vulnerabili, le delegazioni hanno chiesto l'introduzione di misure tecniche (selettività degli attrezzi da pesca, zone o stagioni vietate) nei piani pluriennali di attuazione dell'obiettivo dell'MSY. Alcune delegazioni hanno sottolineato che i metodi scientifici di gestione degli stock misti si trovano in una fase iniziale ed è pertanto necessario un quadro più flessibile. Altre hanno rilevato che anche l'interazione degli stock svolge un suo ruolo e che uno stock non sufficientemente sfruttato può costituire un problema per gli altri stock di cui si nutre. 9625/12 6 IT 14.-15.V.2012 Sebbene gli Stati membri ritengano in linea di massima che i requisiti ambientali dell'UE debbano essere incorporati nella PCP, alcune delegazioni hanno fatto presente che dovrebbero essere confrontati a fattori socioeconomici. Nella PCP bisognerebbe tener conto dei pertinenti elementi della direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino e della direttiva Natura 2000 in caso di uniformazione delle disposizioni. Il FEAMP potrebbe costituire un valido strumento di integrazione dei requisiti ambientali. In alcuni casi, il livello regionale potrebbe svolgere un ruolo importante al riguardo; compito della Commissione sarebbe quello di divulgare le buone prassi. FEAMP La proposta relativa al FEAMP va considerata nel contesto della proposta della Commissione relativa al quadro finanziario pluriennale (QFP) per il 2014-2020 e del pacchetto per la riforma della PCP. Le delegazioni hanno espresso un ampio accordo sulla proposta relativa al FEAMP, facendo presente che l'UE dovrebbe finanziare l'ambiziosa riforma della PAC che viene proposta. Vari Stati membri si sono chiesti se nella proposta attuale la parte del Fondo assegnata ai controlli e alla raccolta dei dati sia sufficiente. Alcuni paesi hanno pertanto accennato ad un eventuale trasferimento delle dotazioni dalla gestione diretta alla gestione concorrente. I pareri divergono quanto all'opportunità di mantenere il finanziamento per la modernizzazione delle flotte e lo smantellamento dei pescherecci tramite il FEAMP, come avviene attualmente. Nella proposta attuale la Commissione non prevede di proseguire tale finanziamento. Gli Stati membri erano divisi anche sugli aiuti all'ammasso privato che figurano nella proposta della Commissione relativa al FEAMP: secondo alcune delegazioni si tratta di una misura necessaria come rete di sicurezza per il mercato del pesce, mentre altre sono contrarie al fatto di erogare risorse pubbliche per interventi sul mercato di questo tipo e temono un effetto di distorsione della concorrenza. Secondo molte delegazioni i criteri di ripartizione dei fondi tra gli Stati membri non sono abbastanza chiari; inoltre, stanno ancora aspettando le cifre relative alla ripartizione in seguito alla decisione sul quadro finanziario pluriennale (QFP). Vari Stati membri hanno accolto con favore i criteri per le attività di pesca artigianale e per l'acquacoltura (vedi tra le "Varie"). 9625/12 7 IT 14.-15.V.2012 Nel luglio 2011 il Consiglio ha proceduto a un primo scambio di opinioni in sessione pubblica sulle proposte di riforma della PCP presentate dalla Commissione. Inoltre, per quanto riguarda questa riforma, nel mese di marzo il Consiglio ha tenuto dibattiti orientativi riguardo alle tre principali proposte di regolamento del "pacchetto" di riforma della PCP: le disposizioni fondamentali della PCP, l'organizzazione comune dei mercati (OCM) nel settore dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Il dibattito sulla proposta di regolamento relativa alla PCP ha riguardato il tema del divieto di rigetto. Durante l'ultima sessione del Consiglio di aprile, i dibattiti orientativi hanno riguardato la regionalizzazione e le concessioni di pesca trasferibili (CPT), due questioni specifiche sollevate nelle disposizioni fondamentali della PCP. In giugno, la presidenza organizzerà un ultimo dibattito sull'"orientamento generale" relativo alla riforma della PCP. 9625/12 8 IT 14.-15.V.2012 AGRICOLTURA Riforma della PAC - Integrazione di considerazioni ambientali (Greening) I ministri hanno tenuto un dibattito orientativo sull'integrazione di considerazioni ambientali nella politica agricola comune (PAC) nell'ambito della riforma della PAC (9599/12). Il dibattito ha riguardato le disposizioni contenute in tre delle principali proposte del pacchetto di riforma della PAC: – il regolamento sui pagamenti diretti agli agricoltori (15396/1/11); – il regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC (il cosiddetto "regolamento orizzontale") (15426/1/11); – il regolamento per lo sviluppo rurale (15425/1/11). Pur sostenendo in linea di massima il principio dell'integrazione di considerazioni ambientali nella PAC per il periodo 2014-2020 nell'ambito del I pilastro, le delegazioni hanno comunque voluto puntualizzare che, per conseguire questo ambizioso obiettivo, serve un aggiustamento delle modalità proposte dalla Commissione. La maggior parte delle delegazioni ha sottolineato che qualsiasi misura aggiuntiva per l'integrazione di considerazioni ambientali deve essere coerente con le proprie circostanze oggettive specifiche, facile da applicare e controllare, deve mantenere adeguati costi di attuazione ed evitare inutili formalità burocratiche. Un approccio più flessibile consentirebbe di tener conto delle diverse forme di agricoltura esistenti nell'UE evitando di imporre un metodo unico, valido per tutti i contesti. Numerosi Stati membri hanno sostenuto che occorre ampliare la portata delle pratiche agricole che sono "verdi per definizione" in modo da includervi le attività agro-ambientali del II pilastro, nonché quelle che rientrano nei sistemi di certificazione ambientale nazionali o regionali. La Commissione si è dichiarata disposta a prendere in considerazione una modifica della sua proposta per tener conto di tali osservazioni. 9625/12 9 IT 14.-15.V.2012 Per quanto riguarda le tre misure obbligatorie per l'integrazione di considerazioni ambientali, le delegazioni hanno proposto una serie di adeguamenti: – per quanto riguarda la diversificazione delle colture, la maggior parte delle delegazioni hanno segnalato l'esigenza di aumentare la soglia minima e il numero minimo di colture richieste, nonché di adeguare la definizione di coltura. Inoltre, bisognerebbe tener conto dei terreni adibiti a pascolo permanente; – quanto al mantenimento di pascoli permanenti, si è evidenziata la necessità di mantenere la gestione di queste aree a livello regionale o nazionale, anziché a livello aziendale come proposto dalla Commissione; – in merito alle aree d'interesse ecologico e al requisito del 7%, la maggior parte delle delegazioni ha espresso l'esigenza di una maggiore flessibilità e suggerito una soglia minima per le aree agricole; occorre inoltre tener conto delle aree che rientrano nei regimi agro-ambientali del II pilastro e che presentano elevati vantaggi per l'ambiente e il clima. Invece delle tre misure obbligatorie per l'integrazione di considerazioni ambientali proposte dalla Commissione (diversificazione delle colture, pascolo permanente e aree d'interesse ecologico), alcune delegazioni preferirebbero un approccio "menù", secondo cui gli Stati membri possano scegliere in un elenco di misure. Altri Stati membri preferirebbero integrare le considerazioni ambientali mediante strumenti esistenti, in particolare la condizionalità nel I pilastro e i regimi agroambientali nel II pilastro. Infine, la stragrande maggioranza delle delegazioni ha ritenuto che il livello delle sanzioni applicabili in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di integrazione di considerazioni ambientali non dovrebbe superare il livello dei pagamenti a tale scopo e quindi non dovrebbe incidere sul pagamento di base. La Commissione ha presentato il pacchetto di riforma della PAC nella sessione del Consiglio "Agricoltura" dell'ottobre 2011. Il Consiglio aveva già proceduto a dibattiti orientativi sulle proposte di regolamenti concernenti i pagamenti diretti, lo sviluppo rurale e l'organizzazione comune di mercato unica nel corso delle ultime tre sessioni del Consiglio "Agricoltura", tenutesi nel novembre e dicembre dello scorso anno e nel gennaio del corrente anno. In marzo i ministri hanno poi discusso la semplificazione della PAC. Durante la sessione di aprile il Consiglio ha tenuto un dibattito orientativo sui giovani agricoltori, i piccoli agricoltori, il sostegno accoppiato facoltativo e le integrazioni per gli agricoltori delle zone soggette a vincoli naturali, nonché sulla ridistribuzione interna di pagamenti diretti, il concetto di "agricoltore in attività" e il livellamento del sostegno per le aziende di grandi dimensioni. In giugno la presidenza danese intende organizzare un dibattito orientativo sulla proposta relativa allo sviluppo rurale e presentare una relazione sullo stato dei lavori inerenti alla riforma della CAP. 9625/12 10 IT 14.-15.V.2012 VARIE Acquacoltura - Conferenza di Salisburgo La Commissione ha informato i ministri circa una conferenza intitolata "CFP: which future for aquaculture?"(PCP: quale futuro per l'acquacoltura?) tenutasi a Salisburgo l'11 maggio 2012. A seguito di questa conferenza in Austria, 21 Stati membri hanno firmato una dichiarazione sul ruolo futuro dell'acquacoltura d'acqua dolce nella PCP (Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna) (9839/12). La dichiarazione sottolinea l'importanza dell'acquacoltura nell'UE: può infatti fornire sostenibilità nel lungo periodo in termini ecologici, economici e sociali e contribuire alla disponibilità di approvvigionamenti alimentari e alla ricostituzione degli stock ittici. Considerato il ruolo centrale svolto dall'acquacoltura per l'economia, l'occupazione e la qualità della vita nelle zone rurali, tale settore andrebbe incoraggiato e sostenuto, in particolare tramite il FEAMP (cfr. punto precedente). L'Austria e la Commissione hanno organizzato una conferenza ad alto livello sul futuro dell'acquacoltura. L'obiettivo era quello di esaminare in che modo gli Stati membri, la Commissione, il Parlamento europeo e le parti interessate possano contribuire a liberare le potenzialità di ulteriore sviluppo dell'acquacoltura e in particolare di quella d'acqua dolce in Europa. La Commissione ritiene che una riforma della PCP sia in grado di contribuire ad una crescita sostenibile dell'acquacoltura nell'UE. Nel corso della conferenza sono state avanzate proposte su come promuovere l'acquacoltura grazie ad un approccio coordinato a livello di UE, fondato su orientamenti strategici, priorità comuni e lo scambio di migliori prassi. Tale conferenza ha dato il via ad un processo di consultazioni sull'acquacoltura che si concluderà nel novembre 2012 con una conferenza in Spagna. In base alle consultazioni, l'anno prossimo la Commissione presenterà orientamenti al riguardo. 9625/12 11 IT 14.-15.V.2012 Chiusura dell'attività di pesca da parte dei pescherecci dell'UE nelle acque della Mauritania La delegazione polacca ha informato il Consiglio delle conseguenze che avrebbe la chiusura dell'attività di pesca da parte dei pescherecci dell'UE nelle acque della Mauritania (9835/12). Vari Stati membri hanno appoggiato la richiesta rivolta dalla Polonia alla Commissione affinché intervenga per superare l'attuale blocco dei negoziati con la Mauritania, ricordando la notevole importanza di questo accordo di partenariato per la flotta dell'UE. Attualmente, i pescherecci di sei Stati membri (Polonia, Paesi Bassi, Lituania, Lettonia, Regno Unito e Germania) sono duramente colpiti dalla decisione di chiudere la pesca pelagica nelle acque della Mauritania a partire dal 24 aprile 2012. La Commissione ha preso questa decisione perché il contingente annuo dell'UE per la zona è pressoché esaurito. La chiusura riguarda i pescherecci da traino congelatori contemplati dall'accordo di partenariato tra l'UE e la Mauritania che pescano principalmente specie pelagiche come sardine, sardinelle e sgombri. Gli Stati membri interessati sono stati informati della decisione presa per evitare una pesca eccessiva. Questo accordo di pesca autorizza le navi dell'UE di dodici Stati membri dell'UE a pescare in acque mauritane. L'attuale protocollo scadrà il 31 luglio 2012 e i negoziati con la Mauritania dovrebbero riprendere tra breve. 9625/12 12 IT 14.-15.V.2012 Benessere degli animali - Stordimento prima della macellazione La delegazione svedese ha espresso preoccupazione per l'attuazione del requisito generale di stordire gli animali prima della macellazione (9704/12). Alcuni Stati membri hanno condiviso le preoccupazioni della delegazione svedese quanto ad un possibile ricorso eccessivo alla possibilità di macellare gli animali senza un preliminare stordimento. La Commissione ha richiamato l'attenzione sul quadro legislativo dell'UE esistente e invitato gli Stati membri a garantire che la deroga non venga usata al di là del suo scopo. Nel 2011 sono state pubblicate raccomandazioni sulla macellazione religiosa e attualmente è in corso uno studio per valutare l'opportunità di informare i consumatori su questo tipo di macellazione mediante un'etichettatura obbligatoria. La direttiva 93/119 prevede lo stordimento degli animali prima della macellazione. Tuttavia, per gli animali sottoposti a particolari metodi di macellazione richiesti da determinati riti religiosi questo requisito non si applica. Si sostiene che in alcuni Stati membri questa possibilità di macellare senza stordimento venga usata più spesso di quanto previsto dal legislatore. Considerato l'interesse crescente per il benessere degli animali da parte dei consumatori, la Svezia ha invitato altri Stati membri a prendere provvedimenti per evitare un abuso delle deroghe religiose allo stordimento. Ha anche suggerito alla Commissione di prevedere, ad esempio, controlli mirati da parte dell'Ufficio alimentare e veterinario e di elaborare una procedura armonizzata per l'approvazione e il controllo degli operatori che procedono alla macellazione senza stordimento. Inoltre, la Svezia ha suggerito un'etichettatura specifica quale strumento per informare i consumatori sul metodo di macellazione. 9625/12 13 IT 14.-15.V.2012 ALTRI PUNTI APPROVATI AGRICOLTURA Accordi di partenariato con l'Africa centrale e la Liberia contro il disboscamento illegale Il Consiglio ha adottato due decisioni relative alla conclusione di accordi volontari di partenariato sull'applicazione delle normative nel settore forestale, sulla governance e sul commercio di legname e dei suoi derivati importati nell'Unione europea (FLEGT). Il primo accordo è stato concluso tra l'UE e la Repubblica centrafricana (14034/11 + 14036/11) e il secondo tra l'UE e la Repubblica di Liberia (11101/11 + 11104/11). Gli accordi di partenariato con l'Africa centrale e la Liberia sono stati firmati rispettivamente il 14 novembre e il 22 luglio 2011. Il Parlamento europeo ha dato il suo assenso alla conclusione di questi accordi nella tornata del 17-20 gennaio 2011. Nell'ottobre 2003 il Consiglio ha adottato conclusioni su un piano d'azione dell'UE per l'applicazione delle normative, la governance e il commercio nel settore forestale (FLEGT) che era stato presentato dalla Commissione e che caldeggiava l'adozione di misure volte a combattere il disboscamento illegale mediante la conclusione di accordi volontari di partenariato con i paesi produttori di legname. L'UE ha già concluso un accordo di partenariato FLEGT con il Ghana, il Congo e il Camerun. Orientamenti dell'UE per la riunione dei ministri dell'Agricoltura del G-20 Il Consiglio ha approvato un progetto di orientamenti dell'UE per la riunione dei viceministri/supplenti dell'agricoltura del G20 (Città del Messico, 17-18 maggio 2012). La presidenza messicana del G20 ha chiesto ai viceministri/supplenti dell'agricoltura di elaborare una serie di raccomandazioni sulla produzione e produttività dell'agricoltura, rifacendosi al piano d'azione 2011 sulla volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari e sull'agricoltura, da presentare al vertice del G20 che si terrà a Los Cabos il 18 e 19 giugno 2012. 9625/12 14 IT 14.-15.V.2012 Le raccomandazioni terranno conto della relazione elaborata da un certo numero di organizzazioni internazionali e coordinata dalla FAO e dall'OCSE, dal titolo: "Improving Global Sustainable Agricultural Productivity Growth and Bridging the Gap for small family farms" (Migliorare la crescita della produttività agricola sostenibile mondiale e colmare il divario delle piccole aziende agricole familiari). Il 12 e 13 aprile 2012 i viceministri/supplenti dell'agricoltura del G20 si sono riuniti a Città del Messico per discutere il progetto della suddetta relazione. Il 17 e 18 maggio 2012 i viceministri/supplenti dell'agricoltura si riuniranno nuovamente a Città del Messico per completare le loro discussioni e adottare le raccomandazioni da presentare al vertice del G20. In materia di agricoltura, la presidenza messicana del G20 pone l'accento su due priorità: – garantire il rispetto degli impegni stabiliti nella dichiarazione di Cannes di novembre 2011 e nel piano d'azione sulla volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari e sull'agricoltura; – creare consenso su specifiche iniziative che possano contribuire ad incrementare la produttività agricola mondiale, con una particolare attenzione per i piccoli coltivatori. NOMINE Comitato delle regioni Il Consiglio ha nominato il sig. Detlef MÜLLER (Germania) membro del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2015 (9540/12). 9625/12 15 IT