Catechismo Chiesa Frazione Tedeschi

Catechismo Chiesa Frazione Tedeschi
Luce per noi
Spettacolo Natalizio
Chiesa Frazione Tedeschi
17 Dicembre 2006
Luce per Noi – Spettacolo Natalizio Catechismo 2006 Chiesa Frazione Tedeschi – Revisione 2
Scena 1. Presentazione dello spettacolo
[Sipario chiuso - La presentatrice, davanti al sipario, parla al microfono mobile.]
Presentatrice:
Buon pomeriggio e benvenuti allo Spettacolo Natalizio 2006.
Siamo felici di vedervi così numerosi, e vi ringraziamo di cuore. Noi speriamo, come
sempre, di emozionarvi, proporre qualche spunto di riflessione e divertirvi con la
rappresentazione che i vostri ragazzi metteranno in scena. Ma non solo loro, e questa è la
novità.
Nell’anno dedicato alla famiglia abbiamo pensato infatti di coinvolgere genitori e nonni,
chiedendo ad alcuni di loro di partecipare come protagonisti. Le famiglie hanno aderito
con entusiasmo, e noi, per ringraziarle della disponibilità, abbiamo pensato di portarle… in
viaggio.
E’ un cammino immaginario ed emozionante, che parte da una lezione di Catechismo un
po’ speciale, proseguendo con tante famiglie che vanno verso la capanna della Natività, per
le strade di Betlemme, a tu per tu con le figure del presepe.
Siete naturalmente invitati anche tutti voi. Per questo motivo, “Buon Natale” verrà in
seguito: per il momento vi auguriamo… “Buon Viaggio”!
Scena 2. Introduzione
[Sipario chiuso – Al microfono mobile, la voce fuori campo illustra le diapositive, proiettate
sullo schermo davanti al sipario. SOTTOFONDO MUSICALE: ARPEGGIO]
Voce fuori campo:
[Diapositiva 1 – Alberi innevati]
Una moltitudine di luoghi…
[Diapositiva 2 – Mare]
Voce fuori campo:
[Diapositiva 3 – Prato fiorito]
…fatti per riempirsi gli occhi e il cuore…
[Diapositiva 4 – Ponte e ruscello]
Voce fuori campo:
[Diapositiva 5 – Persone che camminano in un prato]
…ci spingono a viaggiare.
[Diapositiva 6 – Strada]
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Voce fuori campo:
[Diapositiva 7 – Veduta di Betlemme]
Oggi, la piccola città di Betlemme propone alle nostre famiglie un viaggio diverso…
[Diapositiva 8 – Presepe]
Voce fuori campo:
[Diapositiva 9 – Mani mamma papà e bambino]
…per incontrare una Mamma, un Papà e un Bambino.
[Diapositiva 10 – Mani Mamma e Neonato in primo piano]
[Diapositiva 11 – La Sacra Famiglia]
Voce fuori campo:
[Diapositiva 12 – Strada buia]
Un viaggio che comincia di notte…
[Diapositiva 13 – Più luce]
…ma che porta alla Luce.
[Diapositiva 14 – Più luce]
[Diapositiva titolo: Luce per Noi – dissolvenza in uscita verso il bianco]
[6 diapositive con immagini dei bambini mentre cantano, l’anno scorso. Nel frattempo, si apre
il sipario e sfumano le immagini, mentre viene abbassato lo schermo diapositive. I bambini
vestono di rosso.]
[FINE ARPEGGIO]
[Canto: TU SEI BAMBINO]
Scena 3. In classe
[Entra la Catechista e scende sulla passatoia. La classe è composta dai bambini del coro, che
ascoltano. I bambini della classe che dialogano con la Catechista sono tutti di seconda, e scendono
anche loro sulla passatoia. Microfono a mano per la Catechista e microfono a mano per i bambini
(che se lo passano).]
Catechista:
Silenzio in classe… Buongiorno ragazzi!
Questa è l’ultima lezione di Catechismo, prima di Natale.
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Tutti i bambini in coro:
Vai in vacanza?
Catechista:
Sì, e già so che vi penserò spesso. Ma a Natale il tempo va riservato alla famiglia. Non siete i
miei unici bambini, sapete! (ride) Ne ho due, a casa, che aspettano la loro mamma e il loro
papà per stare insieme, giocare e confidarsi accanto al presepe, proprio come voi.
Primo bambino:
Anche tu hai fatto il presepe?
Catechista:
A casa ne ho uno, piccolo. E’ molto vecchio, sapete? Le statuine sono scolorite e logore
dall’uso. Tante volte ho pensato di cambiarlo, di comprarne uno nuovo, ma non l’ho mai
fatto. Immagino vogliate sapere il perché, e ve lo spiegherò. Ma prima voglio farvi una
domanda. Proprio tutti hanno un presepe nelle loro case?
Secondo Bambino:
Io conosco una signora anziana che non fa mai il presepe. Non vuole; dice che a Natale si
sente sempre triste.
Terzo bambino:
C’è… quel bambino, vicino a casa mia. Spesso è solo. Mi ha detto che neanche lui a Natale
ha mai costruito il presepe.
Catechista:
E secondo voi, cosa possiamo fare per queste persone?
Primo Bambino:
Comprare loro una stella cometa, per cominciare?
Catechista:
No, no…(ride). Per la verità, avevo in mente qualcos’altro. Un viaggio. Dobbiamo partire:
voi ed io. Ma state tranquilli, non c’è bisogno di bagagli; viaggeremo leggeri, tanto leggeri
che basterà l’immaginazione per trasportarci. Ho qui con me il racconto scritto di questa
esperienza, ed ora lo leggeremo insieme.
Secondo Bambino:
Ma viaggiamo senza papà e mamma?
Catechista:
Loro saranno con noi, non preoccupatevi. Abbiamo bisogno dei vostri genitori per vedere
più lontano sulle strade di Betlemme. E chiameremo altre famiglie, altre persone, perchè ci
aiutino alla fine del viaggio a portare a casa tutta la gioia che riceveremo. Questo viaggio lo
faremo tutti insieme.
[La Catechista rimane in scena, per dare il senso di continuità (deve iniziare a leggere il
racconto)]
[Canto: INSIEME E’ PIU’ BELLO (prime 2 strofe)]
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Scena 4. Arrivo a Betlemme
[Narratore 1 e Narratore 2, dal coro, si affiancano alla Catechista]
Catechista:
Le nostre gambe sono forti, camminare non ci spaventa. Ma quando in fondo alla piccola
strada che stiamo percorrendo, vediamo affacciarsi Betlemme, ci chiediamo se il nostro
cuore è pronto. Com’è distante tutto questo dal nostro tempo frenetico. E quanta emozione
proviamo, riconoscendo in quelle stradine tutto l’amore che vi è passato.
Narratore 1:
Stringiamo forte le mani di mamma e papà, ricevendo in cambio un sorriso.
Siamo una famiglia, che è venuta a trovare un Bambino, un dolce amico. Vogliamo
comunicare e confidarci con lui. E come spesso avviene con gli affetti più cari, scriviamo i
nostri sentimenti su una lettera.
[Canto]
Narratore 2:
La nostra famiglia non è mai stata a Betlemme, ma ci sembra ugualmente di conoscerne le
strade. La terra è fredda e polverosa; ci fermiamo a pensare alla fatica che ha dovuto
affrontare Maria per percorrere il suo lungo viaggio con in grembo il Salvatore, e alla
devozione di Giuseppe, sposo che sa capire, confortare e proteggere.
Narratore 1:
Pensiamo anche a quante persone hanno negato un tetto alla famiglia di Gesù. I loro occhi,
freddi più di questa fredda terra, non hanno saputo riconoscere la Luce, pur avendola di
fronte a sé.
Narratore 2:
Improvvisamente, questi pensieri vengono interrotti dall’incontro con alcune persone,
vestite di pelli. Si presentano a noi come pastori: stanno facendo la guardia ai greggi. I loro
occhi, caldi più del latte appena munto che ci offrono, riconoscono nella nostra famiglia
degli amici.
Catechista:
Vorremmo dunque riposarci un poco, ma non c’è tempo. Una luce, forte e bianca, ci
sovrasta. Noi, come i pastori, silenziosi e impauriti aspettiamo.
[Catechista, Narratore 1, Narratore 2 escono di scena.]
Scena 5. L’Angelo annuncia la venuta di Gesù
[NOTA GENERALE: Quando un “bambino del coro” è anche “un bambino della famiglia”,
esce dal coro quando deve dialogare, e non appena ha finito il suo dialogo rientra nel coro,
lasciando la sagoma che il personaggio gli ha dato ai suoi genitori. Il “bambino della famiglia”
che invece non fa parte del coro tiene la sagoma con sé. Ogni “bambino della famiglia” farà 2
entrate in totale: quando dialoga col personaggio e quando alla fine porta la sagoma al
presepe.]
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[NOTA GENERALE: il riconoscimento del personaggio è dato dalla sagoma che tiene in
mano, dunque questa è molto importante che sia visibile al pubblico.]
[Entra l’Angelo, con la sagoma dell’Angelo. Poi si porta al microfono fisso.
Contemporaneamente entra la famiglia che parlerà con l’Angelo, dai banchi laterali, e si
posiziona sulla destra dell’altare.]
Angelo:
Ecco, vi annuncio una grande gioia. Oggi è nato il Salvatore.
Troverete una capanna, e dentro un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia.
E’ il Figlio di Dio; è qui tra noi.
Papà famiglia “Angelo”:
Come possiamo trovarlo?
Angelo:
Seguite i pastori. Lasciatevi guidare dalla loro stella. E voi, pastori, lasciate che sia la notte a
custodire il vostro gregge: voi correte alla luce, ad adorare il Bambino.
[L’Angelo consegna la sagoma al bambino della famiglia.]
Bambino famiglia “Angelo”:
Adesso voli da Gesù? Ma lui è davvero così piccolo?
Angelo:
Gesù è davvero un bambino, molto più piccolo di te. E io volerò ancora da lui, se voi
crederete in ciò che ho annunciato. Allora avrò eseguito il mio compito e potrò ritornare.
Mamma famiglia “Angelo”:
Noi crediamo, e siamo qui per seguire il tuo annuncio.
[L’Angelo e la famiglia escono di scena.]
Scena 6. Il Pastore
[Entra il pastore, con la sagoma del pastore. Contemporaneamente entra la famiglia che
parlerà con il pastore, dai banchi laterali, e si posiziona sulla destra dell’altare.]
Pastore:
(spaventato e felice allo stesso tempo): Voi… avete udito? Voi, e non io solo, avete udito? E
avete visto? Ma io sono solo un umile pastore, come posso osare aver udito, come posso
pensare di aver visto?
Papà famiglia “Pastore”:
Anche noi abbiamo udito. Anche noi abbiamo visto.
Bambino famiglia “Pastore”:
Era davvero un Angelo. Aveva davvero una luce dentro. Non devi aver paura, l’Angelo mi
ha detto che lui è un bambino, come me. Lui è venuto per noi.
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Pastore:
Ma voi, chi siete? Questa notte abbiamo mangiato insieme, abbiamo gioito insieme, ma non
vi ho mai visti qui a Betlemme. Siete stranieri?
Mamma famiglia “Pastore”:
Siamo una famiglia e veniamo da un tempo e da un mondo lontano, ma vi sentiamo vicini.
Proviamo gioia come cristiani, perché è arrivato il Salvatore.
Papà famiglia “Pastore”:
Proviamo anche tenerezza e ammirazione per voi pastori. Vorremmo essere sempre capaci
di credere, di stupirci, di essere sinceri e semplici. Ma non sempre ci riusciamo. Grazie per
avercelo insegnato.
Mamma famiglia “Pastore”:
Ora vogliamo seguirvi. Guidateci verso la luce.
[Il pastore consegna la sua sagoma al bambino, e una preghiera. Il bambino legge la
preghiera.]
Bambino famiglia “Pastore”:
Se un uomo semplice mi fa capire
Che amare gli altri non consuma il cuore,
E se quell’uomo il pane suo divide,
E poi sorride, e vuole dare ancora,
Lui sa di te, Gesù, più di ogni saggio.
Di certo lui la strada sa indicare
Per arrivare, coi pastori, in festa,
Dove sei Tu, Signore dell’amore.
Pastore:
Dobbiamo andare, ora. Il Signore ci ha scelti come primi testimoni per annunciare la sua
venuta. Dobbiamo esserne degni, e dimostrargli che anche noi abbiamo davvero scelto Lui.
[Pastore e famiglia escono di scena.]
[Canto: IO SCELGO TE]
Scena 7. L’Artigiano
[Entra l’Artigiano, con la sagoma dell’Artigiano. Poi si porta al microfono fisso.
Contemporaneamente entra la famiglia che parlerà con l’artigiano, dai banchi laterali, e si
posiziona sulla destra dell’altare. I bambini del coro preparano le torce che illumineranno la
Stella Cometa]
Narratore 1:
I momenti di gioia che le famiglie vivono, come quello che abbiamo ora raccontato, le
rendono unite e danno loro forza. Ma tutti noi sappiamo bene che non ci sono solo quei
momenti. Se a volte si è felici, come i pastori dopo l’Annuncio, spesso è invece necessario
che la famiglia sia forte, sappia comprendere e pazientare, così come Giuseppe e Maria
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seppero portare su di loro il peso dell’ansia e della fatica di far nascere il loro Bambino. La
fede aiuta le nostre famiglie in questo compito, e ci guida. Proprio come fece, in quella
notte speciale, una splendida stella cometa…
[I bambini del coro puntano tutti le loro torce sulla Stella Cometa. Mantengono la luce
durante il dialogo tra Artigiano e famiglia.]
Papà famiglia “Artigiano”:
Perdona se disturbiamo il tuo lavoro. Siamo una famiglia, venuta a Betlemme per adorare
il Salvatore. Cerchiamo la grotta dove è nato. Puoi indicarci la strada?
Artigiano:
Salute a voi. Sono un artigiano, e preparo i vasi che dovranno contenere i doni per il
Bambino. Me li hanno richiesti i Magi d’Oriente, che stanno arrivando a Betlemme dopo
un lungo viaggio. Alzate lo sguardo: la Stella ha guidato i Magi, e guiderà anche voi alla
grotta.
Bambino famiglia “Artigiano”:
Ma tu stai lavorando al buio. Perché?
Artigiano:
Conosco molto bene il mio lavoro. E poi questa notte non è buia. La Stella che conduce a
Gesù ha portato tutta la luce che serve, fuori e dentro di noi. E questa luce non va
disturbata da altre luci.
Mamma famiglia “Artigiano”:
La Stella Cometa… noi la vediamo così per la prima volta. Non è la stessa Stella che viene
disegnata o raccontata. Solo qui è così bella.
Artigiano:
La vedono tutti coloro che hanno saputo spegnere le altre luci. La vedono i pastori, la
vedono le persone semplici, come voi, come me. Non deve vederla il re Erode, e non la
vedrà, abbagliato com’è dal suo odio e dal suo potere. Ma ora non è più tempo di parlare. I
vasi sono pronti, Il mio lavoro è ultimato. Andiamo, vi condurrò verso la grotta.
[L’Artigiano consegna la sua sagoma al bambino della famiglia, e una preghiera. Il bambino
della famiglia legge la preghiera. I bambini del coro continuano a far luce sulla Stella.]
Bambino famiglia “Artigiano”:
Recita una preghiera, da scegliere. Artigiano e famiglia escono di scena. I bambini spengono
(e posano!) le torce e si preparano al prossimo canto.]
Catechista:
Anche noi ci siamo allontanati da casa con questo racconto, ma non abbiamo nostalgia,
perché non siamo soli. Ogni famiglia ha infatti scoperto che altre famiglie sono in cammino
verso la grotta; questo pensiero conforta e rafforza la certezza di essere sulla strada giusta.
Dobbiamo essere dunque testimoni del Natale, anche quando ci costa molto, e resistere al
freddo e al gelo che a volte circondano la nostra fede.
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[Canto: TU SCENDI DALLE STELLE]
Scena 8. Poesia alla mamma ed al papà
[Entra la Catechista e si porta al microfono fisso]
[“Improvvisamente”, dal coro scendono un bambino ed una bambina. Devono appartenere
alle famiglie che dialogano con i personaggi del presepe. Si portano accanto alla Catechista
con in mano ognuno un foglio, separato, da leggere e col microfono a mano. Il dialogo vuole
essere scherzoso e spezzare il ritmo.]
Bambina:
Possiamo chiederti una cosa?
Catechista:
Certo che potete.
Bambina:
Scusa, ma non ho ancora ben capito se i nostri genitori sono qui o no. Li hai nascosti?
Catechista:
I vostri genitori non sono fisicamente qui con voi, perché voi siete in classe con me e loro
sono a casa. Ma con il cuore e col pensiero sono con noi.
Bambino:
Hai ancora delle righe vuote da prestarci, sul tuo racconto?
Catechista:
(ride, stupita) Sì, credo di sì. A cosa vi servono?
Bambina:
Vorremmo aggiungere due poesie, una per Papà e una per Mamma, per ringraziarli di
averci accompagnati a Betlemme.
Catechista:
Leggetele. le ascoltiamo volentieri.
Bambino:
Per farle sentire a papà e mamma dobbiamo urlare forte?
Catechista (preoccupata):
No, no, non ce n’è bisogno. Il loro cuore ha buone orecchie.
Bambina:
[Legge una poesia dedicata alla Mamma]
Bambino:
[Legge una poesia dedicata al Papà]
Bambina (rivolta alla Catechista):
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Tu dici che non ci sono, papà e mamma... a me sembrava quasi di vederli… ma forse mi
sbaglio.
[La catechista ride. Loro escono e tornano nel coro. Esce anche la catechista.]
Scena 9. Il ragazzo suonatore di flauto
[Entra il personaggio del ragazzo, con la sua sagoma. Entra la famiglia che parlerà con il
ragazzo]
Bambino famiglia “Ragazzo”:
Ciao. Tu abiti qui?
Ragazzo:
Ciao. Io abito… in tutta Betlemme. Non ho una vera casa.
Bambino famiglia “Ragazzo”:
E la tua mamma? Il tuo papà?
Ragazzo:
Vivo solo. La musica mi tiene compagnia. Suono il flauto, così guadagno qualche soldo.
Papà famiglia “Ragazzo”:
Vieni dalla grotta?
Ragazzo:
Intendete la grotta dove è nato quel bimbo? Ci sono stato poco fa. In genere mi mandano
tutti via, e passo le notti fuori. Ma quella grotta è calda come una casa, è diversa.
Mamma famiglia “Ragazzo”:
E’ la famiglia che stiamo cercando.
Ragazzo:
Ci sono due persone. Sono stanche, e hanno un bambino bellissimo. Non so chi siano. Ma
quando mi sono avvicinato, mi hanno sorriso. La mamma del bambino mi ha detto che
anche loro sono stati cacciati da tutti, prima di trovare quella grotta.
Papà famiglia “Ragazzo”:
Noi stiamo andando proprio là.
Ragazzo:
Vi guiderò io. Se avete fame e sete, sono sicuro che vi daranno cibo e acqua, e vi
sorrideranno. Il bambino era appena nato, e per festeggiarlo ho suonato per lui le più belle
musiche che conosco. Poi ho visto arrivare tante persone. Ho avuto paura che mi
mandassero via anche da lì, e sono scappato.
Quella famiglia mi ha reso felice, e non so neanche chi siano.
[Il ragazzo dà la sua sagoma al bambino della famiglia “ragazzo”]
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Bambino famiglia “Ragazzo”:
Io li conosco. Mentre andiamo verso la grotta te ne parlerò, amico mio.
[Escono il ragazzo e la famiglia.]
[Canto: EMMANUEL TU SEI]
Scena 10.
L’incontro con Giuseppe e Maria
[Entra Narratore 2 e si porta al microfono fisso. Il clima è nuovamente riflessivo. E’ il
momento dell’incontro con la Sacra Famiglia. Valutare se può servire un sottofondo musicale.
In questo caso, per non separare Giuseppe da Maria, i due personaggi entrano insieme ed
entrano anche due famiglie]
Narratore 2:
Passo dopo passo, le nostre famiglie sono arrivate al cuore del Natale. Ognuna di esse ha
preso un diverso percorso per le strade di Betlemme, seguendo la guida che ha incontrato
lungo la strada. Davanti alla capanna, si è catturati da un’emozione che non si sa descrivere;
ma il sorriso di chi ci viene incontro trasforma l’emozione in gioia pura.
[Entrano Giuseppe e Maria con le loro sagome]
[Entrano le due famiglie che parlerànno con Giuseppe e Maria]
Giuseppe:
Vi aspettavamo, e alla fine siete arrivati. So che è stato un lungo viaggio…
Papà famiglia “Giuseppe”:
Perdonaci, non abbiamo portato doni, per il bambino. Non abbiamo nulla con noi.
[Giuseppe dà la sua sagoma al papà della prima famiglia]
Giuseppe:
Leggo nel vostro cuore che avete portato tutto ciò che serve. Tu sei un papà. Dimmi, quali
sono i tuoi ragazzi?
Papà famiglia “Giuseppe”:
Io sono [nome] e questi sono [nome] e [nome].
Maria:
(rivolta alla mamma della seconda famiglia): E tu, come ti chiami? Dimmi dei tuoi bambini.
Come stanno?
[Maria consegna la sua sagoma alla Mamma della seconda famiglia]
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Mamma famiglia “Maria”:
Io sono [nome] e questi sono [nome] e [nome]. Sono stanchi, hanno camminato molto e
l’emozione è forte. Sentiamo il desiderio di starvi vicino e di aiutarvi. Ma anche noi non
abbiamo doni, e ce ne dispiace.
Giuseppe:
Davvero non avete nulla per noi? Voi dite? (sorride).
(Rivolgendosi a tutte le famiglie) Bambini, voi invece cosa avete portato?
[SOTTOFONDO MUSICALE QUANDO I BAMBINI PORTANO LE STATUINE. LO
STESSO ARPEGGIO INIZIALE]
[ogni famiglia che ha una sagoma la dà al proprio figlio]
[Escono di scena le famiglie di Giuseppe e Maria.]
[Percorso per appendere la statuetta: Il bambino parte sulla passatoia, si ferma a metà
percorso, dice la sua frase, fa l’altra metà del percorso e appende la statuetta. Poi si ferma sulla
passatoia di fronte al pubblico (non torna al suo posto). Alla fine i bambini sono tutti schierati
davanti al pubblico]
Bambino famiglia “Angelo”:
Io ho portato la fede nell’Angelo di Dio e nella sua luce.
[porta la sagoma dell’Angelo e la posiziona nella capanna]
Bambino famiglia “Pastori”:
Io ho portato la semplicità e l’amicizia dei pastori.
[porta la sagoma del pastore e la posiziona nella capanna]
Bambino famiglia “Artigiano”:
Io ho portato la forza dell’artigiano di spegnere tutte le luci che abbagliano e concentrarsi
sull’unica vera luce.
[porta la sagoma dell’artigiano e la posiziona nella capanna]
Bambino famiglia “Ragazzo”:
Io ho portato il coraggio di non arrendersi e di affrontare le difficoltà della vita del Ragazzo
suonatore di flauto.
Bambino famiglia “Giuseppe”:
Io ho portato la tua capacità di amare e proteggere la tua famiglia, Giuseppe.
[porta la sagoma di Giuseppe e la infila nel mosaico]
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Bambino famiglia “Maria”:
Io ho portato la tua devozione a Dio, e la generosità di aver risposto alla sua chiamata.
[porta la sagoma di Maria e la infila nel mosaico]
[FINE ARPEGGIO. SILENZIO.]
Maria:
Sono doni bellissimi. Noi vi ringraziamo di cuore.
Giuseppe:
I vostri bambini hanno ascoltato le voci di Betlemme, e ne hanno fatto tesoro. Dovete
esserne fieri.
Maria:
Gesù vi aspetta. Venite ad adorarlo, bambini, insieme con le vostre famiglie, e vi donerà la
sua luce.
Giuseppe:
Vogliamo che portiate nei vostri luoghi e nel vostro tempo questa luce, e la dividiate con
tutti i bambini che oggi non sono potuti essere qui.
[Tutti guardano una bimba che porta la sagoma di Gesù e la infila nel presepe]
Maria:
Questa è la notte che cancellerà il buio. Oggi è nato Gesù.
[Poi tutti escono. Fine del viaggio a Betlemme.]
[Canto: RALLEGRIAMOCI]
Scena 11.
Ritorno in classe
[Entra la catechista, con una sciarpa appesa al collo, ma non “indossata” (non copre il volto).
Anche tutti i bambini del coro hanno al collo una sciarpa, e lo stesso hanno tutti i genitori del
presepe. Preparare il primo bambino che parla con il microfono mobile.]
Catechista:
Da quella notte, il mondo è cambiato.
Siamo tornati dal viaggio, dunque; abbiamo visto, abbiamo sentito, abbiamo vissuto.
E ora tocca a noi.
Primo bambino:
(tono scherzoso) Non vorrai che impariamo a suonare il flauto?
Secondo bambino:
O a costruire vasi?
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Catechista:
No. Qualcosa di molto meglio. Dobbiamo testimoniare ogni giorno quello che abbiamo
imparato da questo racconto. Ma per prima cosa, dobbiamo portare ciò che abbiamo
raccolto in questo viaggio alle persone meno fortunate che conosciamo. Ad esempio, la
signora anziana ed il bambino di cui mi parlavate all’inizio della lezione.
Ah, dimenticavo: Ora dovreste aver capito perché non c’è bisogno che io cambi il mio
vecchio presepe.
Primo bambino:
Perché non conta che fuori sia bello. Conta che dentro sia pieno di luce.
Catechista:
Bravi, avete ascoltato con attenzione. Ora venite con me.
[Contemporaneamente, la Catechista e tutti i bambini si coprono il mento con la sciarpa, con
lo stesso gesto]
Catechista:
Usciremo dalla classe tutti insieme, ed andremo a trovare la signora anziana ed il bambino
di cui mi avete parlato. Porteremo in dono la luce che ora abbiamo dentro. Oggi loro
faranno parte delle nostre famiglie. Oggi noi saremo la loro luce.
Secondo bambino:
E papà e mamma? Sono ancora immaginari?
Catechista:
(ride) No, stavolta sono semplicemente fuori dalla classe. Cosa aspettate? Salutateli!
[La Catechista fa partire un applauso di saluto e ringraziamento per le famiglie del presepe che
hanno partecipato alla recita. Tutte le famiglie del presepe si alzano in piedi, rimanendo nel
loro settore, anche loro si infilano la sciarpa, che avranno portato, per simboleggiare che fra
poco usciranno tutti dalla scuola. Salutano per rispondere all’applauso].
[ Si chiude il sipario]
Scena 12.
Intervallo
[La presentatrice sta davanti al sipario chiuso, col microfono mobile. Eventualmente anche sul
tappeto rosso a fianco della capanna. Allo stesso tempo i tre bambini che interpretano le
pecorelle si mettono al microfono fisso,dietro al sipario]
Presentatrice:
Il racconto si è concluso; i bambini sono infine usciti, con la loro catechista. La classe è
vuota e silenziosa.
Noi educatrici spesso fatichiamo a contenere l’entusiasmo dei vostri bambini: ridono,
corrono, ci scappano da tutte le parti, sembrano cento, sembrano mille…
Ed è bellissimo che siano così.
Per questo motivo, una classe vuota proprio non ci piace. Ravviviamola, dunque, con i
canti interpretati dal coro degli adulti della nostra Frazione e dai loro figli.
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Nell’anno dedicato alla Famiglia, questa vuole essere una testimonianza di quello che il
presepe volle insegnarci molti anni fa e che continua ad essere, ancora oggi, base e guida del
nostro cammino di vita cristiana.
[canto: LAUDATO SII]
[canto: VI ANNUNCIO LA GIOIA]
[canto: ALLELUIA OGGI E’ NATO]
[Durante il canto, i bambini si cambiano d’abito, da rosso a bianco, dietro il sipario. Non
ritirare la torcia, che servirà alla fine.]
[SI APRE IL SIPARIO]
[canto: PACE SIA]
[canto: ALLELUIA]
Scena 13.
Finale
[Un bambino del coro si porta al microfono fisso]
Bambino:
Qualcosa di ogni Natale
rimane in ognuno di noi.
A volte è un sorriso,
a volte una frase, la neve, un abbraccio.
Noi speriamo di avere lasciato
il ricordo di un bel pomeriggio,
e una piccola, piccola luce
di Betlemme ad ognuno di voi.
Grazie a tutti e Buon Natale.
[Parte la musica. Il bambino rientra nel coro. Tutti i bambini del coro tengono pronte le torce,
ma NON le accendono!!! Si accendono alla fine del canto.]
[canto: LUCE PER NOI]
[Alla fine del canto]
Tutti in coro, urlando:
E LUCE ANCHE PER VOI!!!!!
AUGURI!!!!
[Tutti i bambini illuminano con le torce la platea… finalmente liberi!!!]
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[RINGRAZIAMENTI]
FINE
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PERSONAGGI FISSI (tutti i personaggi “dal coro” escono e rientrano nel coro ad ogni intervento)
Presentatrice
Voce fuori campo
Catechista
Primo Narratore (dal coro)
Secondo Narratore (dal coro)
PERSONAGGI DI SINGOLE SCENE
Scena 3 – In classe
Primo bambino
Secondo bambino
Terzo bambino
(tutti dal coro)
Scena 5 – L’Angelo annuncia la venuta di Gesù
Angelo (Nonno)
Famiglia “Angelo”
Scena 6 – Il Pastore
Pastore (dal coro)
Famiglia “Pastore”
Scena 7 – L’Artigiano
Artigiano (dal coro)
Famiglia “Artigiano”
Scena 8 – Poesia alla mamma ed al papà
Bambina (dal coro)
Bambino (dal coro)
Scena 9 – Il ragazzo suonatore di flauto
Ragazzo (dal coro)
Famiglia “Ragazzo”
Scena 10 – L’incontro con Giuseppe e Maria
Giuseppe (dal coro)
Maria (dal coro)
Famiglia “Giuseppe”
Famiglia “Maria”
Scena 11 – Ritorno in classe
Primo bambino
Secondo bambino
(tutti dal coro)
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Luce per Noi – Spettacolo Natalizio Catechismo 2006 Chiesa Frazione Tedeschi – Revisione 2
Scena 12 – Intervallo
Coro
Scena 13 – Finale
Bambino (dal coro)
MATERIALE OCCORRENTE
Proiettore
Lettore DVD
Immagini e sottofondo musicale
Schermo
Le prese elettriche necessarie…
Una torcia a pile per ciascun bambino del coro
Una sciarpa per ciascun bambino del coro e per ciascun membro delle famiglie
Una bacchetta per la Catechista
Il presepe:
4 sagome raffiguranti l’Angelo, L’Artigiano, il Pastore, Il Ragazzo che suona il flauto
Il mosaico della Sacra Famiglia
Un cavalletto per il mosaico
Il tappeto rosso
la Stella Cometa
CD Basi
Possibile regalo ai ragazzi del coro alle famiglie: Candela con inciso “Luce per Noi - 2006”.
ELENCO CANTI
Tu Sei Bambino
Insieme è più bello
Io scelgo Te
Tu scendi dalle Stelle
Emmanuel Tu sei
Rallegriamoci
Laudato sii
Pace sia
Alleluia
Luce per noi
SOTTOFONDI
Musica “tranquilla” per le diapositive, dal vivo a cura del gruppo musicale
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Luce per Noi – Spettacolo Natalizio Catechismo 2006 Chiesa Frazione Tedeschi – Revisione 2
LUCE PER NOI
Luce per me
Luce per me
Più della neve, brillerà
Più di ogni stella, splenderà
Questa è la notte, mio Signor
Che il buio cancellerà
Dall’anima mia.
Luce per me
Luce per me
Nel tuo splendore, mio Signor,
Fammi capire, Tu lo puoi,
Fammi vedere, intorno a me
Chi ancora Luce non ha.
Per chi non ha più pane,
Per chi non sa più amare,
Per chi non sa di Te,
Tu sei qui.
Il mondo può cambiare,
e per incominciare
il canto ora dirà
così:
Luce per noi
Luce per noi
Se stiamo insieme, e Tu con noi
La vita è neve, e brillerà,
La vita è stella, e splenderà
E luce e festa sarà
E il buio non tornerà.
Per chi non ha più pane,
Per chi non sa più amare,
Per chi non sa di Te,
Tu sei qui.
Il mondo può cambiare,
e per incominciare
il canto ora dirà
così:
Luce per noi,
Luce per noi,
Luce per noi,
Luce per noi.
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Luce per Noi – Spettacolo Natalizio Catechismo 2006 Chiesa Frazione Tedeschi – Revisione 2
Il canto finale è stato cantato dai bambini sulle note del gospel "Oh Happy Day"
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