Comportamenti ZOLFO Elemento non metallico della famiglia dell'ossigeno. Chimica. Lo zolfo è l'elemento chimico di numero atomico 16 e di peso atomico 32,064, di simbolo S. Fonde a 119 °C formando un liquido giallo chiaro, che con l'aumentare della temperatura diventa più scuro e più viscoso; a 200 °C è nero e pastoso; a temperatura maggiore ritorna fluido pur restando nero; bolle a 444,6 °C. È insolubile in acqua, poco solubile in benzene, molto solubile in solfuro di carbonio. Raffreddando vapori di zolfo formati da molecole S2 con azoto liquido, cioè a 195 °C, si ottiene il cosiddetto zolfo purpureo, instabile, che riscaldato a temperatura ambiente si trasforma in -zolfo. Addizionando idrogeno solforato a una soluzione acquosa di biossido di zolfo, si ottiene il -zolfo o zolfo colloidale, dispersione colloidale di zolfo in acqua, mentre il latte di zolfo, sospensione di zolfo in acqua, si prepara aggiungendo un acido minerale diluito a una soluzione di polisolfuro alcalino. Chimicamente lo zolfo presenta molte analogie con l'ossigeno, che può sostituire nei composti. Si unisce a caldo con l'idrogeno e con il carbonio per dar luogo rispettivamente al solfuro di idrogeno o idrogeno solforato H2S e al solfuro di carbonio CS2, di gran lunga meno stabili dell'acqua e del biossido di carbonio. I metalli bruciano nei vapori di zolfo, come nell'ossigeno, formando solfuri Meno elettronegativo degli alogeni e dell'ossigeno, lo zolfo si combina direttamente con il fluoro, il cloro, il bromo, e brucia in aria con fiamma azzurra generando biossido di zolfo SO2. È di conseguenza un riducente. Gli alcali fusi lo trasformano in tiosolfato e polisolfuro, l'acido nitrico in acido solforico. con i clorati o con i nitrati forma miscele esplosive. Lo zolfo è un elemento diffuso in natura; si trova allo stato nativo in vicinanza degli antichi vulcani, in mezzo a strati di gesso o di calcare, soprattutto in Sicilia, nella Louisiana, nel Texas e in Giappone, dove esistono i maggiori giacimenti. Più spesso lo zolfo si ritrova combinato con vari metalli, come pirite FeS2, blenda ZnS e galena PbS. Come solfato si ritrova nello spato pesante BaSO 4, infine come idrogeno solforato è presente nelle emanazioni vulcaniche, in alcuni gas naturali e in alcune acque, cui conferisce il caratteristico odore di uova marce, oltre che nel gas naturale e nel petrolio. Estrazione e usi. I solfuri servono per ricavare i corrispondenti metalli e lo zolfo in essi contenuto viene trasformato in biossido e poi in acido solforico. Lo zolfo nativo si ottiene con metodi che consistono nel separarlo dalla ganga per fusione. In Sicilia e in Romagna si usarono per lungo tempo i calcaroni, forni scavati nel terreno, di solito in collina a mezza costa, a cielo aperto, in cui parte dello zolfo brucia formando biossido di zolfo e fornendo calore che fonde il rimanente, che cola in stampi